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Autore: Lights    16/07/2012    5 recensioni
EPILOGO PUBBLICATO - Family Affairs: Affari di famiglia, il titolo parla da solo. Una famiglia composta da Harry - Hermione - James e Rose, chissà che cosa combineranno!
Storia scritta in occasione del BirthDay-A di Ottobre - iniziativa del gruppo di FB "Cercando chi dà la roba alla Rowling [Team Harry/Hermione] " - Buona Lettura - Lights
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, James Sirius Potter, Rose Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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No, non state sognando. No, non vi siete sbagliati.

È tutto vero, c’è ancora un ultimo capitolo.

In fondo, quando Jaybree parte con i prompt non posso sottrarmi al mio dovere, e poi, diciamocela tutta, c’era ancora una cosa da raccontare.

 

A grande richiesta, ecco a voi l’epilogo di Family Affairs.

 

 

 

 

Buon compleanno Cleomery

Buon giorno del tuo primo BDA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Epilogo

 

 

 

 

Family Affairs e poi…

 

 

 

 

 

 

Notte fonda. Silenzio. Il vento accarezzava i corpi dormienti alleviandoli dalla calura estiva.

Una mano scivolò con un movimento lento sul corpo della ragazza fino ad adagiarsi sul suo ventre. A quel contatto lei si mosse piano, e quasi inconsciamente la coprì con la propria.

L’urlo che precedeva il pianto squarciò il silenzio svegliando in modo brusco gli abitanti della casa.

Rose a quel richiamo si alzò di scatto, dimenticandosi dov’era e andando a cozzare con il capo contro il mento di James, che si svegliò di soprassalto e finì per cadere a terra di peso.

- Rose! - si lamentò James contrariato, massaggiandosi le natiche, - per una volta potresti evitare di massacrarmi quando Jay si sveglia nel cuore della notte? - terminò sconsolato.

Rose si affacciò dal materasso e rimase a fissarlo con uno sguardo colpevole. - Mi dispiace. - Allungò la mano verso di lui e gli accarezzò il mento. Si sporse verso il suo viso, - Io ho la soluzione per tutti i mali, - e delicatamente lo baciò sulle labbra. - Va meglio?

- No, - James mise il broncio, sporgendo il labbro inferiore.

Rose sorrise teneramente e lo baciò un’altra volta. - E ora?

James fece di no con la testa e lei lo baciò ancora. - Ha fatto effetto?

Per tutta risposta lui la tirò a sé facendola cadere dal letto, e prese a baciarla mentre le sue mani le accarezzavano la schiena.

- Stupido! - Lo colpì Rose quando riuscì a liberarsi per un attimo dalle labbra di James. - Io ero seria!

- Anche io, - sorrise malandrino e la riprese a baciare. Questa volta Rose non oppose resistenza e si lasciò andare.

James tutto a un tratto si fermò frastornato. Ebbe la sensazione che qualcosa fosse cambiato nell’aria.

- Che c’è? - Chiese Rose, riprendendolo a baciare sul collo.

- Rose, - tentò di fermarla, ma lei iniziò a lasciare dei veloci baci dalla clavicola al petto facendosi precedere dalle dita come se le volessero indicare la strada da percorrere.

- Oh Rose, oh sì, - ansimò James piano.

- Oh Rose, oh sì, - disse un’altra voce facendogli il verso.

I due si bloccarono immediatamente inorriditi. Rose scivolò dal corpo di James ed entrambi si misero seduti. - Lumos, - disse piano lui e la stanza s’illuminò.

Un piccolo bimbo paffutello di quasi un anno e mezzo, con i capelli spettinati nei suoi riccioli neri e con gli occhi vispi di uno strano colore misto tra il marrone e il verde, li osservava divertito.

Appena si accorse di avere la loro completa attenzione gattonò vicino a Rose e allungò le manine per farsi prendere in braccio.

- Jay, - lo accolse Rose, strofinando il suo naso a quello del piccolo. - Da chi sei scappato questa volta?

James si alzò in piedi e prese il fratello dalle mani di Rose. - Birbante, sei più veloce di uno gnomo, - disse sollevandolo in aria e lo fece volteggiare sopra la sua testa.

Harry entrò nella stanza proprio in quel momento.

- Avevo immaginato che si fosse rifugiato qui. Vi ha svegliato? - Harry guardò sconsolato i tre. Ormai Jay aveva preso l'abitudine di svegliarsi nel cuore della notte ed esigere la pappa notturna. Rituale abitudinario che il piccolo aveva preso come gioco personale una volta capito che con quel gesto poteva avere l'attenzione di tutta la famiglia concentrata su di sé. Si passò una mano sul volto stanco. La prima settimana era passata liscia. Svegliarsi nel cuore della notte non gli era sembrato una cosa così orribile, ma già dopo più di un mese, era diventato davvero pesante. Sia lui che Hermione erano totalmente esauriti.

- Sta’ tranquillo, zio Harry, l’urlo della belva ci aveva già pensato, - e Rose diede un buffetto al piccolo.

- Siete tutti svegli, - disse Hermione entrando con il biberon appena preparato. - Su, Jay, è pronta la pappa.

- Mamma, lascia ci penso io. Ormai sono sveglia. Voi due tornate pure a dormire.

Hermione guardò incerta la figlia ma la stanchezza ebbe la meglio. Le lasciò il biberon e diede un bacetto sulla fronte al bambino.

- Non ti preoccupare, lo metterò nel mio letto e io dormirò nel letto di James, e lui ovviamente a terra. - Si affrettò a specificare.

Ma prima che qualcuno potesse obiettare Jay esultò alla sua maniera e batté le manine. - Oh Rose, oh sì, - ripeté in modo buffo il sospiro che qualche minuto prima era sfuggito dalla bocca di James.

I due si guardarono inorriditi, mentre Harry e Hermione scoppiarono a ridere dopo qualche secondo di silenzio.

- Rose, credo proprio che Jay si sia preso una bella cotta per te. - Harry scompigliò i riccioli al piccolo e uscì dalla stanza abbracciato a Hermione.

James rimase in silenzio a osservare i due con aria seria. Appoggiò il braccio sulle spalle di Rose e l’avvicinò a sé.

- Ehi tu, - puntò il dito verso il fratellino, - stammi bene a sentire. Io sono arrivato prima di te. Lei è mia, ci siamo capiti?

Rose alzò un sopracciglio incredula per quello che aveva sentito e Jay, per tutta risposta, strofinò il visino sul suo seno.

Rose strinse le labbra per non scoppiare a ridere.

- Sai, James, credo che in questo momento lui sia in vantaggio.

James, esterrefatto, acciuffò il bambino dalle mani di Rose e glielo tolse da dosso. Jay lo guardò sorpreso, ma durò giusto un attimo. Arricciò le labbra, sporgendo il musetto all’infuori, tirò su con il nasino e strizzò leggermente gli occhi, pronto per dare sfogo ai suoi polmoni.

- No, no, no, buono. Dai scherzavo, - tentò James per calmarlo prima che scoppiasse a piangere e lo porse immediatamente a Rose che lo accolse tra le sue braccia.

- Dai da mangiare alla belva, prima che svegli tutto il vicinato.

Rose si accomodò sul letto e iniziò a dare la pappa al fratellino.

James dopo qualche secondo prese posto accanto a lei con il broncio.

- James, non puoi competere con questo fagottino, - scherzò Rose, appoggiando il capo sulla sua spalla. Per tutta risposta lui sbuffò divertito.

Rimasero in silenzio per diverso tempo, cullati dal rumore tenero della ciucciata di Jay.

Quando fu completamente silenzio, James si voltò a guardarli: entrambi si erano addormentati.

Tolse piano il biberon dalle manine di Jay, e con dolcezza li fece appoggiare al cuscino. Un colpo di bacchetta e un silenzioso “Engorgio”, allargò il letto e si coricò accanto a loro, stringendo entrambi in un abbraccio.

- Un giorno anche per noi sarà così.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vi lascio l’ultima immagine di questo tenero momento.

Fan art della bravissima patronustrip che in realtà rappresenta Harry, Hermione e la sua piccola Lucy; ma io la trovo perfetta anche per loro, voi che dite?

 

 

 

 

 

Un doveroso ringraziamento a Jaybree che si è vista recapitare il capitolo a tarda notte e a Potionfang per la consulenza preziosa.

 

   
 
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