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Autore: Idra_31    16/07/2012    2 recensioni
L'ultima cosa della quale ha coscienza prima che la folla esploda con un boato da buttare giù l'arena sono le labbra di Louis che si schiudono al contatto con le sue e poi è tutto urla isteriche, flash di macchine fotografiche, coriandoli attaccati ai capelli, e il cuore che gli rimbomba nelle orecchie e non sa se è più forte quello o la musica, o le grida, e ha saltato il suo assolo e non gli importa.
Harry/Louis
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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larry 2
C'ho messo una vita ad aggiornare (ho dovuto preparare un esame sigh) e nel frattempo il tour americano è finito e niente di quello che avevo sognato che accadesse è successo. Anzi. Ma io continuo a fantasticare su questa meravigliosa coppia e nessuno me lo impedirà!

Qualche nota per il capitolo (è più forte di me, devo sempre scrivere una premessa):
- contiene una lemon, anzi una lemonina piccina piccina...e me ne vergogno un sacco! Erano secoli che non scrivevo una roba del genere e poi arrivano 'sti due, ridicolmente troppo piccoli per me per farci su determinate fantasie, e io sono fregata! Comunque, spero vi  piaccia;
- ho utilizzato due nomi fittizi per il tour manager (Tom) e per la sua ipotetica assistente (Sarah);
- per quanto riguarda Liam...io adoro Liam, sul serio, lo adoro, obiettivamente è adorabile, ma mi serviva qualcuno che facesse il lavoro sporco e chi meglio del Daddy Direction?! Spero possiate perdonarmi  per aver reso Liam un vero rompiballe in questa storia;

Grazie a coloro che hanno lasciato una traccia del loro passaggio commentando o inserendo la storia tra le preferite/ricordate/seguite! Spero di non deludervi!







Well how long, can I go on like this,
Wishing to kiss you,
Before I rightly explode?
This double life I lead isn't healthy for me
In fact it makes me nervous
If I get caught I could be risking it all
(If it kills me- Jason Mraz)

Harry si sveglia intrappolato nell'abbraccio di Louis. Per non svegliarlo, per non abbandonare il calore del suo corpo, ha dormito tutta la notte nella stessa posizione, su un fianco, e adesso gli duole una spalla, ma è in momenti come questo che gli è chiaro il concetto di dolore piacevole, e in fondo è quello che prova spesso, in tutti i sensi, da quando sta con Louis. 

Da quando sta con Louis.

Praticamente da sempre. Ha difficoltà a ricordare la sua vita prima di incontrarlo. Le cose importanti sono venute dopo e forse non vale la pena di ricordare quello che c'è stato prima.

Controlla il cellulare e scopre, a malincuore, che mancano solo sei minuti prima che suoni la sveglia, quindi tanto vale alzarsi.

Si scioglie dall'abbraccio del suo ragazzo cercando, per quanto gli sia possibile, di non disturbarlo; vuole concedergli un altro po' di sonno, approfittando di questo lasso di tempo per farsi una doccia.

Quando torna dal bagno Louis sta imprecando contro la sua sveglia, che nel frattempo deve essere suonata almeno due volte.

"Ti prego, potresti cambiare suoneria della sveglia? Sto cominciando a odiare Eye of the tiger, e non va bene, non va bene per niente", si lamenta, rotolandosi fra le lenzuola.

"E quale vuoi che metta?", domanda Harry, tamponandosi i capelli con l'asciugamano.

"Una canzone che già odio", Louis ci pensa su un attimo, "una canzone dei The Wanted, per esempio!"

Harry ride di gusto a quest' uscita del suo ragazzo.

"Sei pessimo, Lou!"

"Ma almeno potrò ascoltare Eye of the tiger senza saltare in aria ogni volta, credendo che si tratti della tua malefica sveglia!"

"La cambierò, come vuoi", concede Harry, "adesso alzati però, non hai più scuse".

Louis si scioglie dall'inghippo delle lenzuola e gattona fino ai piedi del letto.

"Niente sveltina mattutina?".

"Lou, sappiamo tutti quanto sei svelto", insinua Harry con un ghigno, "ma non sarai mai svelto abbastanza per farti anche la doccia e arrivare in tempo all'appuntamento con gli altri ragazzi...quindi fila in bagno!".

Louis sbuffa contrariato e si alza dal letto.

"Questa me la paghi, Harold!", minaccia, afferrando Harry per la cintola e sporgendosi per dargli un bacio. Harry per tutta risposta gli spiaccica l'asciugamano in faccia.

"Lavati!"
*


Il solito stuolo di bodyguard li aspetta fuori dall'albergo, assieme al solito capannello di fan accampatesi nella speranza di vederli e rubare qualche scatto dei Fab Five al completo.

Dopo aver sventolato, molto regalmente, le mani in segno di saluto e aver ignorato la domanda di una fan riusciuta ad arrampicarsi sulle spalle di uno dei bodyguard ( Are you going to make out any sooner again?), e rivolta chiaramente a Harry e Louis, riescono a salire a bordo del SUV che li stava aspettando e sfrecciare via.

"Qualcuno sa per chi faremo questa intervista?", chiede Harry. Sembra che i suoi compagni lo abbiano perdonato, ma avverte ancora un po' di tensione dalle parti di Liam.

"Una tv locale, non ricordo come si chiami", risponde Zayn.

Nessuno del management si è ancora visto, ma Harry scommette che saranno già là ad aspettarli e a ricordare loro, con accondiscendenti pacche sulle spalle, di comportarsi bene.

"Fanculo", borbotta, e Zayn spalanca gli occhi, credendo che sia rivolto a lui, e Harry arrossisce e balbetta, "no, scusa, cioè , stavo pensando-"

Ma Zayn gli fa cenno di lasciar perdere.

"Sono un po' nervoso", confessa Harry.

Niall gli stringe un ginocchio.

"Dai, devi dire due parole in croce e poi ridere come un idiota".

"Sai benissimo che non sono bravo in queste cose. Ci sarà un motivo se è sempre Louis a parlare".

Louis gli pizzica una coscia.

"Mi stai forse dando dell'ipocrita?", domanda, a metà tra il serio e il divertito.

"No, imbecille, sto solo dicendo che sei un attore più bravo di me".

"Se non fosse per lui..", mormora Liam.

Harry si volta di scatto verso di lui.

"Liam, se hai qualcosa da dire, dilla", gli intima, irritato.

"Non ho niente da dire che non abbia già detto, ehm, milioni di volte", replica l'altro ragazzo.

Harry non vuole litigare, non adesso, non lì, non con Liam. Soprattutto se Liam ha ragione. Non che Liam non supporti lui e Louis, anzi, è stato il primo a dargli la loro benedizione, ma è quello più lucido tra di loro, quello che è perfettamente consapevole delle conseguenze di un eventuale coming out, e non è che sia egoista, il vero egoista è Harry, deve ricordarsi che sono in cinque sulla nave, e se uno, due, si ammutinano, la nave affonda.

"Ho voglia di un frappè", esordisce Louis, e la tensione si allenta.

Harry poggia la testa sulla sua spalla e passa il resto del viaggio cullato dalle dita di Louis che giocano con i suoi ricci.

*


Quando arrivano agli studi televisivi non c'è nessuna calca ad attenderli. Evidentemente l'intervista è stata organizzata all'ultimo momento e la notizia non ha avuto il tempo di spargersi.

Come Harry aveva immaginato il loro tour manager è già lì, accompagnato dalla sua assistente.

"Ragazzi, avete il tempo di mangiare qualcosa e rilassarvi un attimo prima del trucco", comunica loro.

"Grazie a Dio", commenta Niall.

"Fate sapere a Sarah cosa volete e aspettatemi dentro, poi vi raggiungo".

"Un frappè al cioccolato, Sarah, ti prego", implora Louis.

"Sarà fatto. E voi?", domanda la donna agli altri ragazzi.

Dopo che ognuno ha fatto la propria richiesta, i ragazzi vengono smistati in una saletta.

"Harry, intanto che aspettiamo, mi accompagneresti in bagno? (harry/louis/bagno OT3! ndA)", chiede Louis, una luce negli occhi che fa tremare le ginocchia all'altro ragazzo.

"Ehm, d'accordo", acconsente Harry, con un sorrisino stampato sul volto.

"Ragazzi, un po' di contegno!", esclama Niall.

"Ho bisogno che Harry mi aiuti a...sistemarmi le bretelle!", mente Louis, senza ritegno, prima di trascinare il proprio ragazzo alla ricerca di un bagno.

"Se Tom ci scopre vorrà le nostre teste", dice Harry, aprendo la porta del bagno degli uomini.

"Non ci scoprirà", promette Louis, controllando che in bagno non ci sia nessuno.

"Potrebbe entrare chiunque, potrebbe vederci e allora ne avremmo di interviste da fare per smentire quello ha visto!"

"Via libera", lo rassicura Louis, dopo aver ispezionato l'ultimo cubicolo, "a noi, Harry Styles!"

La violenza dell'assalto di Louis fa picchiare la testa di Harry contro il muro, ma come può Harry curarsene con le labbra di Louis incollate alle sue?

Questo non ha nulla a che vedere con l'ultimo bacio che si sono scambiati, la notte prima, una vita fa, prima che Harry riducesse con le sue parole Louis a un ammasso di lacrime, da stringere e consolare fino ad addormentarsi, o col bacio frettoloso che si sono scambiati quella mattina, prima di incontrare gli altri ragazzi, e neanche col bacio che Harry ha dato a Louis la sera prima su quel palco, nel profondo di sè stesso così dannatamente consapevole di migliaia di occhi puntati su di loro e del pericolo, non di essere beccati a pomiciare nel bagno di uno studio televisivo, ma di essere in piena vista, alla luce del sole, due adolescenti famosi, disperatamente innamorati.

Louis sta affondando la lingua nelle sua bocca e le unghie nella sua carne, e Harry si aggrappa alle sue spalle, artiglia la sua maglia con le dita, e respira violentemente dal naso, perchè non vuole interrompere questo bacio, perchè hanno poco tempo, perchè tra poco dovranno tornare là fuori, a mentire, a fingere, e Harry non vuole, non vuole più, è stanco, e vorrebbe dire che Louis è tutto suo, e Harry è tutto di Louis, che loro si appartengono, che questo è quello che hanno, da quasi due anni, queste scappatelle in bagno, questi baci che gli mozzano il respiro e gli lasciano i capelli a un groviglio sconnesso, questi momenti di puro desiderio che gli lasciano segni sul collo e macchie sui pantaloni, questo è quello che sono e non se ne vergognano.

Louis lascia una scia di baci umidi sulla sua mascella e scende fino al collo, Harry rabbrividisce e ansima, e affonda una mano nei capelli di Louis e lo implora, finchè non sente una mano di Louis sul cavallo dei pantaloni e strizza gli occhi, e non credeva di essere così bisognoso di attenzioni, ma è più di una settimana che non si toccano così, troppo stanchi dopo ogni concerto, troppo impegnati durante il giorno, e forse quella mattina, era meglio se la sveltina...

Louis infila la mano nei pantaloni di Harry, supera la barriera dei boxer, poi appoggia le labbra al suo orecchio, soffiandogli dentro parole che Harry capisce a malapena.

"Dovrei lasciarti così, Harry Styles", minaccia, facendo per togliere la mano dai pantaloni dell'altro, "con una bella erezione in diretta televisiva".

"Non siamo in diretta!", trova la forza di ribattere Harry.

"Ah ah ah", ridacchia Louis, mordicchiandogli il lobo.

"Forse non te ne sarai accorto", continua, "ma, ieri, sul palco, mi hai lasciato così! Ci saranno le foto, sicuro, ci saranno delle foto che immortalano il mio glorioso imbarazzo...", prosegue, leccandogli l'orecchio, " e non sarebbe immensamente divertente se oggi qualcuno fotografasse te in questo stato?"

Harry mugugna delle preghiere e sa che Louis non può essere così sadico, infatti continua a toccarlo, e riprende a baciarlo, a mordergli le labbra, e quello che hanno fatto sarà così evidente agli occhi degli altri che Harry pensa all'imbarazzo che proverà, ma non è il momento di curarsene, ora che le dita di Louis sono avvolte attorno a lui, e l'odore di Louis è così intossicante, e il cuore gli martella nelle orecchie e non ce la fa più...

"Louis", sussurra Harry, "Louis", ripete, e gli morde la mascella, prima di venire.

Louis gli stampa un ultimo bacio sulle labbra e va a lavarsi le mani.

"Sei più rilassato, adesso?", domanda al riflesso di Harry nello specchio.

Harry annuisce, poi si affretta a pulirsi.

"Felice di esserti stato d'aiuto", e dopo avergli arruffato i capelli Louis apre la porta del bagno.

*

Quando tornano nella stanza dove gli altri ragazzi attendono, Harry tiene gli occhi incollati per terra. Afferra distrattamente la limonata che Niall gli porge e segue con lo sguardo Louis, che dopo essersi seduto sul bracciolo della poltrona sulla quale si trova Liam, avvolge la cannuccia del frappè fra le labbra e succhia rumorosamente, puntandogli gli occhi addosso.

L'arrivo del loro manager lo salva dall'imbarazzo di dover rivivere mentalmente la scena del bagno.

"Ragazzi, ci siamo", esordisce, "ho parlato con gli intervistatori e mi sono assicurato che non ci vadano giù troppo pesante con la storia del bacio", pronuncia quella parola come se fosse una blasfemia, "e ho detto loro di farvi parlare delle vostre fidanzate", lancia uno sguardo a Louis, che quasi si soffoca con la cannuccia, "e di ragazze in generale".

"Come dobbiamo sederci?", domanda Harry, che non vuole creare altri problemi.

"Come volete!", poi ci ripensa, "anzi, è meglio che tu e Louis vi sediate vicini e facciate tutte le cose che fate di solito, così nessuno sospetterà che stiamo cercando di nascondere qualcosa qui".

"L'elefante nella stanza", commenta Niall, e tutti scattano a ridere e perfino il manager accenna una sorrisino.

*

Ci sono degli sgabelli ad attenderli nello studio dove avrà luogo l'intervista. Gli sgabelli sono scomodi e non ti mettono a tuo agio, specialmente quando sei già a disagio, pensa Harry, accomodandosi e facendo cenno a Louis di sederesi accanto a lui.

Poco dopo vengono raggiunti dagli intervistatori, un ragazzo e una ragazza, che si presentano elargendo loro grandi sorrisi, e Harry pensa che sia opportuno fare l'occhiolino alla ragazza, così, tanto per sottolineare la propria eterosessualità.

Louis se ne accorge e lo prende in giro.

"Il solito marpione", gli sussurra all'orecchio.

"É per il bene superiore", replica Harry, ridacchiando, e non può fare a meno di pensare a quanto sia bello Louis quella mattina, e a quanto lo ama, e a quanto vorrebbe baciarlo fino a fargli perdere i sensi, e non è proprio il pensiero giusto al momento giusto.

"Quando siete pronti iniziamo con le riprese", dice la ragazza, che si chiama Martha, e ha un forte accento americano.

Prima che l'intervista cominci Niall si volta verso Harry e gli fa un cenno di incoraggiamento.

Del tutto inaspettatamente, Louis gli si avvicina e gli stampa un bacio sulla guancia, e Harry ha come il sospetto che abbia aspettato che si accendesse il led rosso della telecamera prima di farlo. E questo non aiuta di certo la loro causa, pensa Harry, sempre più in ansia, asciugandosi i palmi sudati sulla stoffa dei pantaloni.

Adesso comincia seriamente a pentirsi del colpo di testa della sera prima. Ci avesse pensato due, tre, cinque volte, non avrebbe mai baciato Louis davanti a migliaia di fan munite di aggeggi elettronici da usare come armi contro di loro. Se non fosse stato per la sua bravata (è sicuro di aver sentito il loro tour manager definirla così), non si troverebbero lì a dover accampare scuse sul perchè due membri maschi di una band venerata dalle ragazzine di tutto il mondo avrebbero dovuto baciarsi, e lui non starebbe sudando, troppo concentrato a tenersi un sorriso finto sul volto per ricordarsi cosa dire. Odia mentire spudoratamente sulla sua relazione con Louis, lo odia, gli sembra di tradire quello che hanno, gli sembra di tradire Louis, anche se Louis ci riesce così bene, a sminuire il loro rapporto, a prendersi gioco delle assurde teorie delle fan, lo fa con naturalezza, ma lo fa per il loro bene, lo fa per proteggerli, lo fa perchè non è egoista come lui.

Harry si detesta per quello che ha fatto e detesta gli altri perchè non mostrano di detestarlo abbastanza. Liam avrebbe dovuto prenderlo a pugni, altrochè, e Louis avrebbe dovuto non rivolgergli più la parola, o addirittura lasciarlo-

il pensiero lo sconvolge così tanto che è costretto ad aggrapparsi alla sedia. Niall gli stringe una spalla con la mano e Harry si rende conto che sta parlando di lui. Perso nei propri pensieri ha completamente saltato la prima domanda dell'intervista.

"...sì, a Harry piace fare il co-burlone sul palco", sta dicendo Niall. E Harry annuisce, cercando di riprendere il controllo di sè stesso. Ci siamo.

"A proposito", interviene infatti l'intervistatrice, un sorrisino stampato sul volto ,"Harry ieri ha-"

"Sì, era per una scommessa", dice Harry, tutto d'un fiato, prima che la ragazza possa finire di parlare, e, cazzo, capisce di essersi tradito, e non doveva andare così, e sta sudando, e quali erano i 5 indizi per sgamare un bugiardo?, è sicuro di averli letti una volta, da qualche parte...

L'intervistatrice sembra non accorgersi dello stato psico-fisico in cui versa Harry.

"Sì?", replica, interessata, "che scommessa?"

"Avevamo scom-", cominciano a dire Harry e Niall contemporaneamente, e Harry pensa che è un disastro, e fa un cenno a Niall come per dire parla tu, e Niall gli fa un cenno con la testa come per dire no, vai tu, e Harry scorge con la coda dell'occhio il loro manager, fuori dall'obiettivo della telecamera, che si schiaffa una mano sulla faccia.

Harry si schiarisce la voce, facendosi coraggio. Posso farcela.

"Io e Niall abbiamo fatto una scommessa", inizia, e sente Niall al suo fianco che annuisce vigorosamente, "se io avessi baciato Louis, lui avrebbe dovuto baciare Josh, che è il nostro batterista, altrimenti mi avrebbe dovuto dare cento dollari", conclude, ridacchiando, come da copione.

Non è andata male, pensa Harry, ma non riesce a guardare l'intervistatrice negli occhi.

"E io ho perso la scommessa", aggiunge Niall.

"Quindi Harry ha intascato i soldi?", domanda Martha.

"Certo!", risponde prontamente Harry, "Niall non ha-" e gesticola nervosamente, "non ha..insomma, non ha avuto il coraggio, ecco".

"Tu sei molto coraggioso, invece", commenta Niall.

"Molto", sottolinea Harry, annuendo.

"Quindi", interviene il ragazzo, che si chiama Matt, e a Harry non piace come lo guarda, "ancora una volta le fan del-" e si blocca per guardare il foglio che ha sulle ginocchia, "Larry Stylinson, rimarranno deluse?"

Harry rimane per un attimo congelato. Perchè Louis non interviene con una delle sue battute? Perchè deve farlo tutto lui il lavoro sporco questa volta?

"Eh, sì", replica, dopo tre interminabili secondi, e i suoi occhi saettano da Martha a Matt e si sente come un topo in trappola e non vede l'ora che si passi alla prossima domanda così da poter prendere fiato.

"Possono sempre consolarsi con me e Zayn", gli viene in aiuto Liam, ridendo "com'è che ci chiamano? Ziam?"

"E io con chi sto?", piagnucola Niall, prolungando lo scherzo.

"Tu puoi sempre trovarti una ragazza!", replica Zayn e tutti ridono, anche Harry, che vede avvicinarsi la fine dell'incubo.

"Passiamo alla prossima domanda", dice infatti la ragazza, "quali sono i vostri prog-"

"Veramente", la interrompe Louis, che è stato stranamente silenzioso per tutto il tempo, "veramente", ripete, serio, "io vorrei dare la mia versione dei fatti".



  
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