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Autore: Ce_    16/07/2012    6 recensioni
Sequel di “Ricomincio da Te’’
Questa è la storia della nuova generazione, la storia di un Hogwarts diversa da come ce la ricordiamo, un mondo magico diverso da quello che conosciamo.
Una storia che non si ripete: la storia di una generazione che vive al di fuori della guerra, ma non della sofferenza....una sofferenza diversa, forse più giuista, forse più ''normale'', ma non per questo meno forte.
Quindi, preparatevi ad andare incontro ai pregiudizi, al peso che un cognome, inevitabilmente, si porta dietro, ai fantasmi del passato che tornano, prepotenti, alla paura di non essere all'altezza, di non essere abbastanza bravi.....all'adolescenza.
Ma non ci sarà solo questo.. troverete anche felicità, speranza, amore, gioia di vivere, rivalsa e una grande forza per andare avanti, nonostante tutto e tutti.
Questa è la storia della nuova generazione, ma anche della vecchia, una storia piena di speranza che difficilmente scompare, perchè tutti noi non finiamo mai di sperare.
Spero di avervi incuriosito,
Ce_
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Louis Weasley, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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 Albus Severus Potter credeva nell'uguaglianza. 
Credeva che ogni uomo, o donna o bambino sulla terra avessero pari diritti e doveri.
Credeva che ogni individuo fosse uguale davanti alla legge, sia essa divina che umana.
Rispettava e amava ogni tipo di persona e ogni tipo di scelta.
Credeva che i gay non avessero nulla in meno degli etero, anzi.
Credeva che gli ebrei non avessero nulla in meno dei tedeschi e ancora non riusciva a capire come gli uomini avessero  potuto permettere un genocidio di  quel genere.
Credeva che i neri non avessero nulla in meno dei bianchi, loro avevano solo molta più melanina e questo non era di certo un difetto.
Credeva che i mussulmani non avessero nulla in meno dei cristiani.
Credeva che una donna non avesse nulla in meno di un uomo.
Credeva che ogni tipo di scelta fosse giusta se era davvero voluta e se si credeva in essa: volevi essere ateo, buddista, volevi abortire, volevi amare una persona del tuo stesso sesso? Si? Ne eri felice? Bhe, allora Albus Severus Potter ti avrebbe rispettato e stimato, perché avevi fatto le tue scelte e ne eri felice.

Albus Severus Potter credeva fermamente nella parità di diritti e doveri.
 
Albus Severus Potter credeva nei rapporti, non quei rapporti, quelli che state pensando voi, anzi, anche quelli.
Albus Severus Potter credeva nei rapporti tra le persone, su qualunque cosa essi fossero basati: sull'amicizia, sulla parentela, sull'amore, sul sesso o sull'odio, si anche sull'odio.
Credeva che provare sentimenti forti come l'odio o l'amore rendesse una persona completa, non poteva neanche immaginare cosa significasse una vita priva di sentimenti, senza nulla per cui combattere o morire.

Albus Severus Potter credeva nella famiglia.
Credeva nella sua famiglia e la amava piú di ogni altra cosa. Credeva che non ci fosse nulla di meglio di una cena alla Tana con tutti i Weasley riuniti o una giornata a Godric's Hollow solo lui, James, Lily e i suoi genitori. Erano i momenti piú belli della sua vita.
A volte Albus si sentiva escluso, o meglio, diverso. Era l'unico Serpeverde in famiglia, l'unico a passare del tempo sui libri, l'unico ad avere un Malfoy come migliore amico, ma il suo nome parlava chiaro. Era un Potter e al contrario di suo fratello, lui non sentiva il peso che il suo cognome si portava dietro, anzi, amava essere un Potter e rendere orgogliosa la sua famiglia.

Albus Severus Potter credeva poco in se stesso e cercava sempre di dare il massimo
 
<< Scorp, Scorp! >> un ragazzo dai capelli corvini cercava di svegliare il suo migliore amico, ancora profondamente addormentato 
<< Scorpius, è tardi! >> gli scosse le spalle con forza e ricevette solo un mugugno indistinguibile in risposta
<< SCORPIUS HYPERION MALFOY, SVEGLIATI ALL'ISTANTE >> il biondo si mise a sedere sul letto velocemente, quasi come se fosse spaventato
<< Sei impazzito? >> gli chiese con la voce impastata dal sonno
<< No, sto solo cercando di dirti che è tardi e che non arriveremo in tempo alla lezione della McGranitt e, per di piú, ci perderemo la colazione >> spiegò Albus con tono paziente
<< Ok, ok.. Vado a prepararmi >>
 
Mezz'ora dopo correvano per i corridoi del castello di Hogwarts a stomaco vuoto,  cercando di raggiungere l'aula di trasfigurazione in tempo .
<< Maledetti i tuoi capelli! >> urlò Albus
<< Sta zitto e corri! >>
Si catapultarono in aula appena in tempo per beccarsi un occhiata fulminante dalla professoressa che li invitò a sedersi e a fare silenzio.
<< Bene, continuiamo da dove ci eravamo interrotti >> annunciò la McGranitt
I due si sedettero al primo banco, l'unico rimasto vuoto, e presero i loro libri
<< Che c'è, Malfoy? I tuoi capelli non erano perfetti? >> la voce di Rose, un banco dietro di loro, giunse alle orecchie di Albus.
Chiunque conoscesse un minimo Scorpius sapeva della sua fissazione per i capelli. Erano sempre sparati per aria, ma non come quelli di James, che se li arruffava per sembrare piú bello, lui ci studiava, li scompigliava ad arte. Sembrava che questi capelli arruffati funzionassero bene, viste le ragazze che andavano dietro a Scorpius o a James. Albus pensò avrebbe dovuto cominciare a farlo anche lui, ma non in quel momento, non era il periodo adatto per attirare belle fanciulle, era troppo confuso.
<< Invece tu vedo che non ci hai fatto caso per niente ai tuoi capelli, Weasley >> le rispose Scorpius a tono, riferendosi alla massa informe sulla testa di rose, ereditata sicuramente dalla madre.
La rossa riprese a seguire la lezione, non sapendo piú cosa rispondere. Era sempre stato così, Scorpius provocava Rose e lei, dopo un po', non sapeva cosa rispondere. Albus lo trovava divertente, ma a volte ci rimaneva male per la cugina: Malfoy  era il suo migliore amico, ma Rose era cresciuta con lui, avevano sempre fatto tutto insieme, avevano un rapporto speciale, diverso da quello che avevano con gli altri cugini, anche lei era la sua migliore amica, in un modo diverso dal biondo, ma lo era.
 
Finite le lezioni, pranzarono velocemente e andarono nel parco a godersi gli ultimi giorni di sole. Erano due settimane che erano rientrati a scuola e sembrava già che l'autunno fosse alle porte.
Albus si appoggiò con la schiena su un albero e cominciò a leggere il libro che le aveva regalato sua zia Hermione: Acciaio*. Parlava di due ragazze innamorate l'una dell'altra e con mille problemi. Era ambientato in Italia e Albus aveva giurato a se stesso che un giorno sarebbe andato a visitare una di quelle famose città italiane ricche di arte e di cultura.
Rimasero li per un bel po' finche non videro avvicinarsi Lily e Dominique
<< Ciao, Albus! >> salutò Lily con un sorriso
<< Ciao! >> disse Dominique, rivolta anche al biondo
<< Cosa c'è? Non si saluta piú? >> chiese Scorpius alla rossa con tono arrabbiato, lei lo ignorò completamente, continuando a guardare Albus con un sorriso tranquillo sulle labbra e appena il biondo stava per dire qualcosa venne bloccato
<< Abbi almeno la decenza di chiudere quella boccaccia >> lo riprese Dominique, Malfoy si zittì
<< Albus, non è che puoi darmi la Mappa, questa settimana è mia >> chiese Lily al fratello
<< Oh,si.. Scusami.. Mi ero dimenticato di portartela. Scusami >> Albus frugò nelle tasche posteriori dei suoi pantaloni e porse la Mappa del Malandrino alla sorella
<< Grazie! >> Lily si chinò a dargli un bacio sulla guancia e se ne andò con la sua migliore amica e con il suo solito sorriso solare stampato in faccia, ignorando completamente il biondo.
Era dal 1 di settembre che Lily e Scorpius si ignoravano, o meglio, era lei che ignorava lui e sinceramente, Albus non riusciva a capirne il perché, erano buoni amici un tempo.. Gli nascondevano qualcosa, questo era certo.
<< Si può sapere che cosa avete tu e mia sorella? >> domandò al migliore amico
<< Si può sapere che cosa avete tu e il resto della popolazione femminile di Hogwarts? >> c'erano di nuovo. Si porgeranno domande a vicenda, sempre.
 Ma  Scorpius questa volta spiazzò il moro con la sua domanda.
 In effetti Albus non guardava una ragazza in "quel modo" da tempi immemori, sembrava interessato ad altro, ecco!
<< Sei innamorato di lei? >> si riprese il moro
<< Sei gay? >> Albus non era gay, lui, lui, a lui non interessavano le ragazze, per il momento.
<< No! >> risposero all'unisono
<< Allora non è vero che ti da fastidio che Lily non ti parli >> quella di Albus era un'affermazione, falsa, ma un'affermazione
<< Allora non è vero che guardi il culo dello Scamander Grifondoro ogni volta che ne hai la possibilità >> anche quella di Scorpius era un'affermazione altrettanto falsa.
<< Non mi da fastidio! >>
<< Non guardo il culo di Lorcan! >> pari, come sempre. Erano pari.
 
<< Mi fai copiare il tema di Trasfigurazione? >> erano appena tornati nel dormitorio dopo la cena in Sala Grande e Albus, in quanto prefetto, quella sera aveva la ronda che sarebbe iniziata dopo un ora, ma non gli andava proprio di farsi il tema per la McGranitt, lui, al contrario del suo amico, odiava Trasfigurazione.
<< No, devi cominciarteli a fare da solo >>
<< E tu devi farti da solo quelli di Storia della Magia >> Scorpius, come la maggior parte egli studenti di Hogwarts, odiava quella materia, ma amava le lezioni del professor Ruf, dove poteva recuperare le ore di sonno perse, tanto c'era Albus che prendeva appunti.
<< Ok, ok... È sul tavolo! >> concesse al moro
<< Grazie. Copio e vado a prepararmi >>
<< Prepararti? Per caso hai la ronda con il bel Grifondoro? >>
<< Che palle Scorpius! Si, ho la ronda con Lorcan, ma questo non è il motivo per cui mi vado a preparare, lo faccio sempre. >> rispose Potter stizzito
<< Non quando hai la ronda con tua cugina >>
<< Appunto, proprio perché Rose è mia cugina non serve che mi prepari >>
<< Come vuoi, come vuoi...però poi voglio il resoconto di questo appuntamento galante >> dopo queste parole Scorpius si guadagnò una cuscinata in piena faccia
<< Vecchia pettegola, non è un appuntamento galante >> Albus tornò a copiare il suo tema indisturbato e appena finì si chiuse in bagno.
 
<< Ciao Al, con chi stai sta sera? >> tutti i prefetti e i capiscuola  erano riuniti in Sala Grande per iniziare il giro e Albus si era avvicinato a Rose.
<< Con Lorcan, tu? >>
<< Con Menson di Tassorosso,  in bocca al lupo con Lorcan, fa quello che ti ho detto >> perché quella sera ce l'avevano tutti con lui? Pochi giorni prima Rose gli aveva detto di rivelare i suoi sentimenti a Scamander, ma lui non provava nessun sentimento, se non molto affetto dettato dall'amicizia che li legava sin da piccoli.
<< Non devo dirgli niente! >> sussurrò alla cugina
<< Ciao, ragazzi! >> parli del diavolo.... Ed ecco Lorcan che ti arriva alle spalle
<< Ciao, Lorcan >> risposero in coro i cugini
<< Al, siamo insieme, che ne dici di andare? >> propose il biondo
<< Si, certo.. Ci vediamo, Rose! >> i due si allontanarono
 
<< Allora, che mi racconti? >> chiese Lorcan, tanto per fare conversazione
<< Nulla.. Tutto nella norma, tu? >>
<< Io anche >> tornò il silenzio tra loro. Si,  quella forse era stata  la conversazione piú breve e noiosa della storia e probabilmente che loro avessero mai avuto, Albus ne era consapevole.
Erano cresciuti insieme, anche se Lorcan aveva legato con Fred piú di tutti, erano diventati inseparabili, quei due, sempre insieme a progettare malefatte e anche ad Hogwarts erano sempre degli impertinenti, da bravi Grifondoro.
A volte si univano anche a James e Louis e se, per caso, incontravi quei quattro per strada, ti conveniva scappare.
Albus voleva bene a quel ragazzo della sua età con i capelli biondo sporco e così uguale al gemello (all'inizio faceva fatica anche a distinguerli, poi ci aveva fatto l'abitudine), gli voleva bene come ad un fratello o a un cugino, nulla di più, ma negli ultimi tempi provava un moto di rabbia ogni volta che lo vedeva in confidenza con Fred.
Sapeva che era gay, tutti lo sapevano e lui, giustamente,  non faceva niente per nasconderlo, ma non capiva perché gli facesse questo effetto, Rose aveva avanzato un idea, ma lui era confuso.
 
Continuarono il loro giro in silenzio per almeno un'altra ora, finche Lorcan non lo ruppe, spazientito
<< Senti, ti piaccio? >> chiese a bruciapelo
<< C-cosa? >> Albus quasi si strozzò con la sua stessa saliva
<< Bhe, hai capito. Non mi parli piú, mi eviti, si vede palesemente che sono gay e comincia a vedersi anche che lo sei tu e poi, dillo, non fai altro che guardarmi il culo, non che questo mi dispiaccia,  per carità, però bastava dirlo.>> ecco cosa odiava di piú  Albus di Lorcan: la capacità di dire sempre la verità, anche se questa può essere scomoda o estremamente imbarazzante, come in quel caso. Capacità ereditata sicuramente dalla madre.
<< Io- io non ti evito e non guardo nulla >> rispose Albus dopo un momento
<< Oh certo, e io sono moro. Non dire cavolate. Comunque, mi piaci anche tu Al, io mi sono accorto di provare qualcosa per te >> Lorcan si avvicinò pericolosamente, Albus cominciò a non capirci piú nulla
<< No, non è possibile, io non sono gay, io io.. Noi non possiamo , noi non >> il monologo del moro venne interrotto, le sue labbra si trovarono incollate a quelle del Grifondoro, coinvolte in un bacio travolgente. Albus rimase immobile per un momento, sentì le labbra di Lorcan premere contro le sue come a chiedergli di entrare, anzi, pretendevano di entrare, le sue braccia afferrarono i fianchi di Potter che cominciò a non capirci piú nulla, rispose al bacio con tutta la passione di cui era capace, allacciò le sue mani dietro al collo del biondo  e da li fu solo un gioco di lingue e di bocche, erano loro, tutto il resto non c'era.
Si staccarono solo quando ebbero bisogno di aria, Albus riprese il contatto con la realtà e si rese conto di ciò che era successo.
<< Io, io, noi, noi, non.. Mi dispiace >> scappò via, comportando si da bravo Serpeverde.
Quello che aveva provato era indescrivibile, si era sentito completo come mai nella sua vita,  cominciava a pensare che doveva arrendersi al fatto che si vedesse che era gay. Era stato già con un paio di ragazzi, ma non l'aveva detto mai a nessuna, ma ora già tre persone l'avevano notato. E addio al bel segreto.
 

<< Salve, sono Albus Severus Potter e questo era il mio segreto >>
 

 

*Acciaio è un libro di Silvia Avallone, ve lo consiglio.

NDA
Salve a tutti!
Eccomi qua con il nuovo capitolo!
Che ne dite di questo Albus? Vi piace?
Allora, dal prossimo capitolo credo che inizierò a scrivere da 2 o piú POV e entreranno in gioco anche i nostri vecchietti, che ne dite?
Ringrazio infinitamente chi mi segue e chi mi recensisce, siete fantastiche!
-GiulyHermy99
-Wekesa
-MartyViola91
-RoseBlack98
-fall_4
-Razorbladekisses
Continuate a seguirmi, mi raccomando!
Un bacio,
Ce_

   
 
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