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Autore: fredster    16/07/2012    20 recensioni
- Lasciami il tuo numero, così magari ci vediamo -
mi voltai guardandolo, poteva anche essere un cantante e l'idolo di tante ragazzine, ma non davo il mio numero a ragazzi conosciuti da poco più di cinque secondi, okay probabilmente se fosse stato Orlando Bloom
gli avrei lasciato anche l'indirizzo di casa scritto su un paio di mutande, ma bello quanto voleva, lui non era Orlando Bloom.
- Non dò il mio numero alle persone che nemmeno conosco -
affermai ridendo
- Se non me lo dai come facciamo a vederci di nuovo -
- Destino -
affermai sorridendo riprendendo le valigie e facendomi strada fra le persone che intanto avevano cominciato ad affollare l'uscita secondaria dell'aereoporto.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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21. If happy ever after did exist I would still be holding you like this

- Mi mancherai Sam -
le dissi tirando su col naso, sapevo che era poco femminile ma poco mi importava, era una mia abitudine sin da quando era bambina, avevo imparato a tirare su col naso e a fare la lotta nel fango ancora prima di imparare a dire mamma o papà. Ero Hannah la ragazza dai capelli biondi che si rotolava nel fango fingendo di essere John Cena e inscenando seri combattimenti di wrestling con mio fratello. Non mi era mai importato molto di quanto poco femminile fosse tirare su col naso e mai avrebbe cominciato ad importarmene.
- Mi mancherai anche tu. -
- Sai . . . -
cominciai a parlare trattenendo le lacrime
- Vorrei poter trovare le parole perfette e farti un discorso con i fiocchi ma questo succede solo nei film quando una ragazza dal quoziente intellettivo superiore alla media sale sul palco ed improvvisa un discorso che si rivela degno del suo cervello. -
suscitai una risata da parte sua e la accompagnai per poi riprendere il mio discorso
- Ma farò del mio meglio. Grazie, perchè quel giorno alla caffetteria mi sei venuta vicina e mi hai fatta sentire a mio agio, grazie perchè se non ti avessi conosciuta non avrei mai conosciuto Louis e a quest'ora non saprei che cosa significa amare veramente. Grazie perchè mi stai insegnando ad essere forte anche quando la vita ha deciso di voltarti le spalle. -
dissi senza riuscire a frenare le lacrime
- No Hannah, sono io che devo ringraziare te. Tu e i ragazzi mi avete tenuta in vita più a lungo, mi avete fatta sentire viva anche quando la mia condanna era già scritta e spedita in paradiso. Perciò grazie perchè con voi i miei ultimi giorni non mi sono sembrati tali -
Sentii le sue braccia esili stringersi attorno al mio collo e ricambiai il suo abbraccio cercando di non stringerla troppo, era diventata magrissima e temevo di farle male sebbene fossi certa che celato in quel corpo esile si celasse una guerriera.
In quel momento una voce metallica annunciò l'ultima chiamata per il volo in partenza con destinazione Milano e con gli occhi lucidi ci salutammo
- Ciao Han -
- Arrivederci Sam -
e la vidi sparire tra la folla.

Una bambina dai lunghi capelli biondi lasciati liberi correva fra i piccoli sentieri del cimitero alla periferia di Milano, la sua carnagione chiara ed i suoi occhi azzurri risaltavano sotto la luce del sole. Sorrideva ed era raro vedere sorridere qualcuno fra quelle fredde lapidi eppure lei era felice.
- Christel vieni qua -
una voce bassa ma dolce richiamava l'attenzione della bambina con scarso successo.
- Mamma vieni, è qui -
disse indicando una lapide leggermente più grande delle altre con una foto non troppo vecchia. Samantha Penelope Davis recitava la targhetta posta appena sotto al viso sorridente della giovane
- Christel non urlare, qui le persone stanno riposando. Non vorrai svegliarle -
disse con un sorriso una ragazza, anch'essa dai capelli biondi e la carnagione chiara, ma a differenza della piccola i suoi occhi erano scuri.
- Scusa mamma -
disse la piccola sedendosi accanto alla lapide
- Tu dici che la zia Sam mi vuole bene? -
disse la piccola
- Ne sono sicura, le sarebbe piaciuto conoscerti e sareste diventate ottime amiche. Proprio come lo era con la tua mamma -
recitò la ragazza sedendosi accanto alla figlia
- Perchè è morta? -
chiese la bambina curiosa
- Oh, lei non è morta. E' andata lassù insieme agli angeli. Vedi piccola, lei era uno degli angeli migliori e Dio lo ha chiamato a sè -
- Ma non poteva aspettare un pochino così avrei potuto conoscerla anch'io -
la bambina sbuffò suscitando una risata da parte della giovane madre. La piccola si alzò avvicinandosi ad un piccolo gattino che giocherellava con un filo d'erba nel piccolo spazio verde adiacente alla lapide di quella che la bambina chiamava amorevolmente zia
- Non allontanarti -
la avvisò la madre per poi guardare la foto impressa sul freddo marmo
- Quanto mi manchi Sam -
disse lasciando scivolare una lacrime lungo la sua guancia
- Mi dispiace di non essere venuta prima ma le cose dopo la tua morte sono cambiate radicalmente -
disse cercando di soffocare i singhiozzi per non far preoccupare la piccola che giocava non molto distante da lei
- Quando Louis mi diede la notizia quasi non riuscivo a crederci. Avevo appena scoperto di essere incinta e non potevo dirlo all'unica persona che mi avrebbe capita e supportata, quella persona che insieme a me avrebbe amato quella piccola creatura dal primo momento. -

Inspira ed espira, inspira ed espira. Forza Hannah puoi farcela, magari è solo uno stupido ritardo dovuto allo stress o a qualsiasi altra cavolata. Non puoi essere incinta. Mi alzai di scatto dal divano attirando su di me lo sguardo preoccupato di mia madre e quello divertito di mio fratello
- Han tesoro tutto bene? -
la guardai mostrando uno dei miei sorrisi migliori cercando di essere convincente
- Certo, tutto bene. -
dissi afferrando un maglioncino ed uscendo dalla porta principale ritrovandomi in mezzo alla fredda notte inglese. Avevo bisogno di una farmacia e ne avevo bisogno immediatamente. Quando vidi una piccola insegna verde illuminarsi ritmicamente cominciai a correre fermandomi solo quando raggiunsi la piccola porta chiusa a chiave. Suonai ripetutamente il campanello tanto da suscitare l'ira del farmacista di turno al quale mostrai un altro dei miei migliori sorrisi
- Del filo interdentale, uno spazzolino, un test di gravidanza, queste caramelle e quel burrocacao -
disse senza prendere fiato
- Ecco a lei -
disse il giovane posando sul bancone un test di gravidanza
- Tutte le altre cose le vuole? -
dannata esperienza. Chissà quante ragazze erano passate dalla sua farmacia con una lista immensa di prodotti e alla fine erano uscite stringendo in mano una busta di carta con all'interno solo un test di gravidanza.
- No, grazie -
dissi imbarazzata
- Sono nove sterline -
disse digitando dei tasti sulla cassa porgendomi poi lo scontrino. Pagai e tornai a casa nascondendo sotto al maglione il test e corsi in bagno. Afferrai il test e mi misi seduta sul water, andavo in bagno ogni cinque minuti, avevo la vescica più piccola del mondo eppure in quel momento non mi scappava la pipì. Nascosi il test in uno dei cassetti e corsi in cucina a prendere una bottiglia d'acqua e cominciai a berla dimenticandomi quasi di respirare ed ecco finalmente lo stimolo giusto. Corsi nuovamente al piano di sopra e fui colta dal panico quando mi accorsi che mio fratello si era chiuso all'interno, non sapevo se preoccuparmi del test o del fatto che la vescica implorava di essere svuotata.
- Joe ho bisogno del bagno -
- Han, non ora -
rispose con aria di sufficienza. Con tutto il mio autocontrollo gridai
- Joe esci da quel cazzo di bagno, subito! -
la porta si aprì magicamente e comparve davanti a me mio fratello con uno sguardo pietrificato
- Bastava chiedere -
disse scuotendo la testa. Lo ignorai, il water stava gridando il mio nome e la vescica rispondeva urlando. Afferrai il test e finalmente tirai un sospiro di sollievo. Presi il foglietto delle istruzioni e cominciai a leggere. Una striscetta negativo, non sei incinta, due striscette positivo, in bocca al lupo.

- ... Eh be credo sia inutile che io ti dica che le striscette erano due -
disse la bionda con un sorriso mentre guardava la sua piccola giocare.
- Fisicamente assomiglia a me, fatta eccezione per gli occhi che mi ricordano quelli di Louis. Ma ti assicuro Sam che ha la stessa voglia di vivere di suo padre, la stessa simpatia, la stessa forza, la stessa grinta. -
disse asciugandosi una nuova lacrima
- Louis. Ti starai chiedendo che cosa successe quella stessa notte dopo che venni a conoscenza di essere incinta -
così dicendo riprese il suo racconto

Afferrai il telefono e composi rapidamente il numero di Sam, squillava ma nessuno rispondeva. Ripetei la stessa operazione un paio di volte prima di guardare l'orologio e realizzare che in Italia erano un'ora avanti e che forse stava già dormendo. L'avrei chiamata il giorno dopo per darle la bella notizia. Perchè era una bella notizia vero? Il telefono vibrò e lessi rapidamente
" devo parlarti, sono fuori casa tua. Lou xx "
che fosse diventato Edward Cullen e fosse riuscito a leggere nella sua mente a distanza? Glielo avrei detto, infondo ci amavamo e lui sarebbe stato felice esattamente come me. Quando uscii ed imboccai il vialetto di casa lo vidi immobile appoggiato al muretto con lo sguardo fisso per terra intento a fissare un punto non ben precisato del marciapiede
- Lou? -
lo chiamai incerta
- Qualcosa non va? -
dissi prendendo il suo viso fra le mani e guardandolo negli occhi. Quegli occhi azzurri che mi avevano rubato il cuore erano lucidi e leggermente arrossati, sulle sue guancie si intravedeva una scia lasciata dalle lacrime che erano scese lungo il suo volto ed il suo cuore batteva come impazzito.
- Lou mi stai facendo preoccupare, dì qualcosa -
lo implorai
- Sam . . . -
disse in sussurro prima di piangere nuovamente e in quel momento il mio cuore sprofondò in un dolore inconsolabile, dentro di me si aprì una voragine incolmabile perchè una parte di me non c'era più, era volata via.
- Non ci credo -
dissi staccandomi da lui
- Non avrei motivo per mentirti -
disse alzando lo sguardo
- Non ci credo -
ripetei accasciandomi per terra
- Non ci credo -
sussurrai più a me stessa che a lui. Coprii il mio volto con le mani abbandonandomi ai singhiozzi, sentii le forti braccia di Louis sollevarmi e stringermi al suo petto
- Shh -
disse accarezzandomi i capelli ma tutto mi sembrava inutile. Il dolore non sarebbe mai passato.

- E c'è tutt'ora, ho solo imparato a convivere con la tua assenza -
disse la ragazza accarezzando la piccola foto che ritraeva la sua migliore amica
- Ti starai chiedendo quando decisi di dirgli della bambina. Decisi di rimandare il discorso a dopo il tuo funerale. Fu abbastanza impegnativo dare la notizia ai ragazzi, specialmente ad Harry e Zayn -
disse prima che nuovi ricordi le riaffiorassero alla mente

La serratura di casa Davis scattò ed io e Louis facemmo la nostra entrata. Harry era rimasto dai ragazzi e giocava insieme a Liam alla play station mentre in cucina Niall e Zayn si concedevano uno spuntino notturno. Quando Liam si girò a guardarci e notò i nostri volti rigati dalle lacrime si alzò di scatto lasciando persino vincere Harry che esultò urlando prima di zittirsi e fissarci in silenzio mentre anche gli altri due ragazzi ci raggiunsero in soggiorno
- Che succede? -
la voce di Liam faceva trapelare un velo di agitazione
- Dobbiamo darvi una brutta notizia -
disse Louis
- Sì, questo lo avevamo capito -
disse Harry lasciandosi cadere sul divano appoggiando entrambi i gomiti sulle ginocchia
- Si tratta di Sam -
aggiunsi attirando verso di me gli sguardi di tutti i ragazzi ma non riuscii a concludere il discorso perchè nuove lacrime si mischiarono alle vecchie e scesero nuovamente sul mio viso
- E' morta -
disse infine Louis
- Che cazzo stai dicendo? -
scoppiò Zayn avvicinandosi a Louis
- E' morta Zayn -
continuò il ragazzo
- Ti spacco la faccia, come puoi dire una stronzata del genere. -
notai tutti i muscoli di Zayn irrigidirsi e posai una mano sul suo braccio stringendolo per impedirgli di fare del male a Louis
- Era malata Zayn. -
dissi tirando su con il naso
- Aveva la leucemia -
dissi singhiozzando
- Ma che cazzo vi siete bevuti voi due. Ma che cazzo state dicendo. Ma vi sentite? -
disse Harry alzandosi dal divano visibilmente sconvolto
- Harry mi dispiace -
il ragazzo superò me e Louis ed uscì sbattendo la porta
- Sam ce lo avrebbe detto -
disse infine Niall
- Non lo ha fatto perchè dovevate partire per il tour e non voleva caricarvi di un peso così pesante -
dissi lasciando il braccio di Zayn
- Vado a cercare Harry -
dissi uscendo lasciando i tre ragazzi immobili al centro della stanza
- Harry -
gridai sperando in una sua risposta. Girai su me stessa e notai una figura seduta infondo alla strada con la schiena appoggiata ad un muretto e mi affrettai a raggiungerla
- Harry -
sussurrai lasciandomi scivolare accanto a lui. Lo sentii tirare su con il naso e lo vidi asciugarsi una lacrima
- Perchè non me lo ha detto? -
disse piangendo. Che cosa potevo dirgli, che non lo aveva fatto perchè l'aveva tratta uno schifo quando lei stava cercando di dirgli addio?
- Infondo me lo merito, sono stato uno stronzo. -
continuò fra le lacrime
- Sai cosa mi fa impazzire? Il fatto che non abbia potuto dirle addio, il fatto che lei ci abbia provato e io glielo abbia impedito. Il fatto che non ho baciato le sue labbra un'ultima volta, il fatto di non averla vista sorridere un'ultima volta, il fatto di non averla vista un'ultima volta -
mi sforzai di non piangere, in quel momento eravamo due persone unite dall'aver perso una persona speciale per entrambi. Passai una mano sulle sue spalle e lo strinsi a me, appoggiò la testa sulla mia spalla e si lasciò andare ad un pianto liberatorio.
- Ti amava Harry. Non ha mai smesso di farlo e sono sicura che dovunque lei sia, sta continuando ad amarti -
dissi in un sussurro

- Ti amava Sam, e credo che tu questo lo sappia già. Ha continuato la sua carriera nella musica ma da solista, il gruppo si è sciolto pochi mesi dopo la tua morte regalando alle fan un ultimo tour  insieme, poi Liam è tornato a casa, ha trovato l'amore ed ha messo su famiglia. Ci sentivamo spesso ma poi ogni volta finivamo per parlare sempre di te così ci prendeva la malinconia e piano piano le chiamate diminuivano, poi si trasformavano in sms e adesso ci sentiamo due volte l'anno per darci gli auguri di Natale e del compleanno. Niall è tornato in Irlanda e ha fondato una casa discografica per nuovi talenti, anche con lui le cose sono andate come con Liam. Zayn ha smesso di cantare per molto tempo fino a quando un giorno non ha incontrato una ragazza che gli ha fatto riscoprire l'amore e che lo ricambiava, adesso abita a Londra ed è diventato il manager più sexy degli ultimi tempi fidanzato con la bellissima cantante della quale si occupa. -
la giovane si concesse una risata ripensando alle vite perfette dei suoi vecchi amici. Aveva ragione, dopo la morte dell'amica il gruppo aveva cominciato a dividersi ogni giorno di più fino a quando la rottura non fu inevitabile.

- Dov'è Zayn? -
chiesi rientrando in casa, Louis e Liam erano seduti sul divano mentre Niall era seduto sulla moquette giocherellando con il laccio del pantalone del pigiama
- E' di sopra -
disse il biondo senza alzare lo sguardo. Mi avviai verso la stanza che era di Sam e trovai Zayn seduto per terra esattamente al centro delle quattro mura e mi appoggiai lungo lo stipite della porta
- Ehi -
dissi osservandolo
- E' sempre così, ogni volta che sento di aver trovato la persona giusta mi sfugge dalle mani. Sapevo che il suo cuore apparteneva ad Harry ma sapevo anche che mi sarebbero bastati pochi mesi per convincerla che anch'io non ero poi così male per lei -
disse battendo un pugno per terra
- Avrei dovuto capirlo, avrei dovuto guardarla negli occhi e capire che qualcosa non andava e invece sono stato un cieco -
continuò
- Zayn, la guardava con gli occhi di un innamorato. Non vedevi niente oltre lei e la sua bellezza. Inoltre, nessuno penserebbe ad una cosa del genere guardando la persona alla quale tiene di più al mondo -
dissi avvicinandomi a lui e accarezzandogli la schiena
- Lascia perdere. Tanto le nostre stupide chiacchiere non la riporteranno indietro. Le mie lacrime non riporteranno il suo sorriso, le mie parole non riporteranno il suo corpo. Sono stato uno stupido, un coglione. Me lo merito perchè me la sono andata a cercare, avevo chiuso con l'amore e ci sono ricascato come un cretino -
disse alzandosi
- Zayn -
lo richiamai prima che uscisse dalla stanza
- Non chiudere mai con l'amore, tutti trovano una persona speciale, bisogna solo avere la pazienza di aspettarla e se sei fortunato quando la trovi, lei decide di ricambiarti -
dissi, il suo sguardo era neutro e lo seguii con lo sguardo mentre usciva dalla stanza chiudendo la porta alle sue spalle eppure ero certa che quelle parole non le avrebbe dimenticate, ero certa che un giorno, presto o tardi, quella persona sarebbe arrivata anche per lui.

- Non mi sbagliavo -
disse in un sorriso
- Mamma, possiamo portarlo a casa? -
la voce della piccola distolse l'attenzione della bionda dalla fredda lapide e le mostrava il piccolo gattino
- Tesoro non credo lo facciano salire sull'aereo -
disse sorridendo
- Oh . . -
disse triste la bambina
- Questa è la sua casa tesoro, lui è insieme alla zia Sam e sono sicura che non vorrebbe allontanarsi da lei -
disse la ragazza mentre la bambina tornava a giocare con il suo piccolo amico
- Sai, il giorno del tuo funerale è stato l'ultimo giorno che abbiamo passato tutti insieme. Durante il viaggio nessuno aveva il coraggio di parlare di te, Harry se ne stava in un angolo torturando i suoi ricci, Zayn era dal lato opposto in silenzio, Liam e Niall erano uno accanto all'altro parlando di cose stupide per allentare la tensione, Louis era accanto a me fisicamente ma in realtà era lontano e non potevo fare nulla per riportarlo da me. Ricordo che quel giorno noi eravamo gli unici vestiti di bianco, avevamo pensato che il giorno del tuo funerale non dovesse rappresentare un addio ma un arrivederci, che in realtà non dovevamo essere tristi perchè prima o poi ti avremmo rivista e non volevamo che fosse un giorno triste. Ricordo gli sguardi dei presenti, incluso quello di Amanda e di tua madre fisso su di noi al momento del nostro arrivo ma poi anche tua madre fu d'accordo con noi e un sorriso comparve sul suo volto, seppure per un breve momento. -
La ragazza inspirò profondamente facendo una breve pausa
- Non ho mai detto a Louis di essere incinta, tutt'ora lui non sa della bambina. A volte penso di aver preso la scelta sbagliata a volte però penso che invece sia quella giusta per lui. Non era pronto per diventare padre e non dimenticherò mai l'espressione dipinta sul suo volto quando tornammo a casa, prima di lasciarci -

Camminavamo in silenzio per le strade di Holmes Chapel, i fan ed i paparazzi avevano deciso di rispettare il dolore di Louis e del resto dei ragazzi e li avevano lasciati in pace, almeno per qualche giorno. Zayn era tornato a Bradford, Liam a Wolverhampton, Niall a Mullingar ed Harry era tornato con noi ad Holmes Chapel.
- Devo parlarti -
dissi rompendo il silenzio che si era creato fra di noi
- Anch'io -
aggiunse Louis chianando il volto
- Prima tu -
dissi ascoltando in silenzio. Louis mi afferrò delicatamente per un braccio facendomi fermare e voltare verso di lui, i suoi occhi azzurri brillavano ed erano fissi nei miei, ancora dopo tanto tempo mi facevano lo stesso effetto della prima volta che li vidi.
- Torno a Doncaster -
disse facendo una breve pausa
- Han io non posso stare con te. Tu sei una persona meravigliosa ed io ti amo, ma guardarti mi fa ricordare Sam e mi distrugge, guardare i tuoi occhi, il tuo sorriso, tutto di te mi ricorda lei e non posso farcela. Non adesso. -
ammise mentre una lacrima gli rigava il volto. Allungai una mano accarezzando il suo viso e con l'indice raccolsi quella lacrima che era caduta
- Shh -
dissi poggiando un dito sulle sue labbra
- Va bene. Ma non permettere mai a niente e nessuno di cancellare i ricordi che hai di lei, sono speciali e col tempo imparerai a guardare indietro con il sorriso e con la consapevolezza di aver conosciuto una persona meravigliosa come lei -
dissi piangendo. Quel giorno Louis lasciò Holmes Chapel e ritornò a Doncaster, non gli dissi del bambino. Non potevo legarlo a me quando ciò che voleva lui era allontanarsi. Andare via da Holmes Chapel e dai suoi ricordi. Forse un giorno avrebbe incontrato il suo bambino e guardandolo lo avrebbe riconosciuto, o forse no. Ma lo lasciai andare, magari un giorno lui stesso sarebbe tornato da me ed insieme avremmo ricordato Sam con il sorriso.

- Non è più tornato -
dissi asciugandomi una lacrima
- Sono andata a Doncaster una volta, l'ho anche incontrato ma senza farmi vedere. Era felice, era insieme ad una ragazza meravigliosa, aveva i capelli castani, era alta con un fisico perfetto e lo faceva sorridere. Il suono della sua risata si poteva udire a due isolati di distanza. Così me ne sono andata, io insieme alla piccola che ogni giorno cresceva dentro di me -
disse in un sospiro.
- Sai, prima di andare via Lou mi chiese quale fra Zayn ed Harry avevi scelto. Non gliel'ho mai detto ma entrambe sappiamo che il tuo cuore è sempre appartenuto e sempre apparterrà ad Harry Styles. -
così dicendo prese il mazzo di fiori che aveva portato con sè e lo lasciò accanto alla lapida mentre la piccola si affrettava a raggiungere la madre
- Saluta la zia tesoro, dobbiamo andare -
la ragazza si chinò e prese in braccio la bambina che con una mano mandò un bacio alla piccola foto
- Ciao zia, a presto -
- Ciao Sam -
così dicendo madre e figlia ripercorsero lo stretto vialetto lasciando alle loro spalle molti ricordi, alcuni belli, altri brutti ma tutti pur sempre ricordi.
Tra i fiori vi era un biglietto, era completamente bianco fatta eccezione per una piccola scritta al centro Aspettami, lo hai promesso. Hannah.

FINE



Questa volta ho deciso di non mettere nessuna gif, voglio che l'ultima immagine sia quella della storia.
E' stato messo il punto a questa fanfiction, confesso che all'inizio ero molto insicura, non sapevo se qualcuno l'avrebbe
seguita, se fosse piaciuta, se la storia fosse carina. Poi ho guardato il film A Cinderella Story e ho ripetuto dentro di me
Non permettere mai che la paura di perdere ti impedisca di partecipare e allora mi sono detta, proviamo nel peggiore dei
casi dopo un paio di capitoli cancello la storia. Invece ho visto che lentamente alcuni di voi si sono appassionati insieme a me
alle vicende di Sam,Harry,Zayn,Liam,Niall,Louis ed Hannah. Rileggendo la storia ho notato che le idee con le quali ero partita
sono state completamente stravolte. Credetemi, mettere fine a questa storia mi rende triste perchè mi sento legata a Sam e be
sarò anche sentimentale ecc ma la ricorderò sempre questa storia. E' stata la seconda che ho scritto seriamente, ne avevo scritta una
in precedenza su Skins ma trovo che questa rispecchi la mia crescita. Questo epilogo è stato scritto di getto tutto in una notte, così come
questo spazio autrice, ma ho deciso di non postarlo subito ma di aspettare qualche giorno. Non per cattiveria ma perchè così la fanfiction
non finirà subito, l'ultimo capitolo l'ho postato solo ieri. Questa sera è stata una serata un pò negativa e questo ha fatto bene alla storia perchè
mi ha dato la carica giusta per scrivere anche se preferirei averla avuta in un altro modo. Non vi annoierò con le mie storie personali, non
preoccupatevi :')
Parlando del capitolo, Sam ha scelto Harry anche se la sua non è stata una vera scelta, il suo cuore è stato di quel ragazzo dal momento in cui i
due si incontrarono a bordo dell'aereo per Londra. Zayn, il suo per Sam non era vero amore, lui lo cercava così disperatamente e credeva di averlo trovato
in lei ma così non era e alla fine lui lo sapeva e sempre alla fine lo ha trovato. Louis, il suo rapport con Sam è molto particolare, i due erano legati in un
modo molto forte e la morte della ragazza lo ha distrutto a tal punto da voler cambiare radicalmente e lasciare ad Holmes Chapel tutti i ricordi di quest'ultima
ma non vorrei che pensaste che Louis non abbia amato Hannah perchè non è così, Louis l'amava ma lei faceva parte di quel passato che lui voleva lasciarsi
alle spalle, di quel passato che lo rendeva infelice.
Spero che la storia vi sia piaciuta, spero di avervi trasmesso le stesse emozioni o almeno un pò di quelle che ho provato io scrivendo la storia. Spero non vi
abbia deluso la scelta del narratore finale, ho scelto di raccontare in terza persona il presente ed in prima dal punto di vista di Hannah il passato, i flashback.
Ringrazio tutte le ragazze che hanno seguito la mia storia e che l'hanno recensita. Permettetemi di fare un saluto speciale ad Alexandra McAdams perchè mi ha seguita
dall'inizio della storia e perchè anche su twitter mi ha sempre seguita. Grazie di cuore <3 Un saluto anche a Niniell95 che come Alexandra mi ha seguita dall'inizio <3
e un grazie a tutte loro che mi hanno dato un parere e degli ottimi consigli, per non parlare dei loro bellissimi complimenti <3
Robby_Directioner,gengibuz,giuls_399,Crazier_,MartinaStyles,juls a directioner,Vale Hazza96,Ginny_Gemma,KathleenJaymesH_
GRAZIE DI CUORE, SENZA DI VOI PROBABILMENTE NON AVREI CONTINUATO A SCRIVERE QUESTA STORIA. GRAZIE DI CUORE.
Grazie a chi ha inserito la storia fra le seguite,ricordate e preferite e chi semplicemente ha deciso di leggerla in silenzio. GRAZIE!
Sappiate che non è un addio, sto lavorando ad un'altra storia che ha per protagonisti Liam e Niall perchè in questa fanfiction non hanno avuto lo spazio che meritavano
perciò tornerò e non vedo l'ora di tornare.
Vi chiedo un ultimo favore, passate a dare uno sguardo alla nuova fanfiction su Liam e Niall, mi farebbe davvero piacere se lo faceste :) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1162641&i=1
Intanto vi ricordo che potete sempre trovarmi su twitter
https://twitter.com/xshadowsx_


Questa storia è scritta da me, pubblicata senza alcuno scopo di lucro. Il carattere dei personaggi descritti è frutto della mia fantasia e con questa storia
non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere delle persone descritte, nè offenderle in alcun modo.
  
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