Capitolo
9: “Beach
Rivelations”
Avevano
deciso di andare in spiaggia tutti insieme, per prendersi una pausa
dallo stress che avevano provato nell’ultimo periodo.
Fortunatamente, c’era
pochissima gente, così si sarebbero potuti godere meglio la
giornata.
Min-Hyun
stava osservando la coppietta felice dall’asciugamano, con un
sorriso amaro ad increspargli le labbra. Che
volesse ammetterlo o no, dovette ricredersi su ciò che
provava. Da parte sua
non era la sola e semplice amicizia che lo portava a stare
così.
In
riva al mare, ignari dello sguardo indiscreto che li stava seguendo, i
due si stavano comportando come due perfetti fidanzatini.
Hay-Lin
schizzò accidentalmente Jong-Hyun con un movimento eccessivo
del
piede, facendolo rabbrividire a causa dell’acqua fredda.
Quest’ultimo le si
avvicinò pericolosamente, sovrastandola con il suo corpo.
Solo
allora, la ragazza si rese veramente conto di quanto fosse bello,
soffermandosi più del dovuto sui suoi addominali e sul resto
dei suoi muscoli.
Non erano eccessivi, diciamo che erano proporzionati al resto. In poche
parole,
la vista che le si presentò davanti bastò a
mozzarle il fiato.
JR
l’afferrò con forza per i fianchi, attirandola a
sé, e facendo così
aderire il corpo al suo.
-“Come
hai osato schizzarmi?” domandò, fingendosi
minaccioso.
In
risposta Hay-Lin rise divertita per l’espressione che lui
aveva appena
assunto.
-“Mi
scusi signore, non era mia intenzione bagnarla.”
-“Per
punizione, signorina, non posso lasciarla andare.”
replicò il
ragazzo.
-“Mm,
direi che come punizione è più che
piacevole.” disse lei, prima di
posare le labbra sulle sue e permettere alle loro lingue di incontrarsi
per
l’ennesima volta.
La
mano di JR scivolò inconsapevolmente sul fondoschiena della
ragazza, in
una specie di lenta carezza. Quando si accorse di ciò che
aveva appena fatto
arrossì in preda all’imbarazzo più
totale.
-“S-
scusami, io… io non volevo, mi sono lasciato prendere dal
momento,
ecco.” si ritrovò a balbettare qualche parola di
scusa.
-“N-
non importa.” cercò così di
tranquillizzarlo. Ma anche lei era
imbarazzata tanto quanto lui.
In
fondo quella era la sua prima esperienza con un ragazzo e non sapeva
mai
cosa fare e in quale occasione, quindi comprendeva a pieno la
difficoltà di JR
sul piano di autocontrollo.
Si
sorrisero, ancora intimiditi, poi si separarono da quella specie di
abbraccio. Successivamente, per porre fine a quel momento di vergogna,
Hay-Lin
riprese a schizzarlo, e subito dopo cominciò a fuggire da
lui correndo in riva
al mare.
Quando
stava per raggiungerla fu costretto a fermarsi un attimo sul posto
per ammirarla. Indossava un bikini color panna, che metteva in risalto
le sue
forme femminili. Tutto in lei richiamava la sua attenzione.
Il
suo fisico quasi
impeccabile. Dico “quasi” perché,
nonostante nel complesso fosse fatta bene,
aveva quel poco di pancetta in più, ma le donava.
I
suoi lunghi capelli
neri, color dell’ebano, che le incorniciavano perfettamente
il volto,
sottolineandone i lineamenti delicati e tipici di una bambola senza
imperfezioni.
Le
sue labbra sottili ma
allo stesso tempo ben disegnate, che ricordavano tanto la forma di un
cuore.
Per
non parlare dei suoi
occhi e del suo sorriso, che lo attraevano irrimediabilmente verso di
lei, come
se fossero stati calamite.
Tutto
in lei suscitava
un’attrazione incontrollabile sul ragazzo.
Quando
fu a un passo da Hay-Lin, l’afferrò nuovamente,
per poi ricadere
insieme sulla sabbia a causa della presa un po’ avventata.
La
ragazza si ritrovò sdraiata sulla schiena, con il corpo di
JR premuto
sopra il suo e il fiato corto. I loro sguardi erano incatenati fra loro
e
sembravano urlare il loro amore.
Così,
fregandosene dei pochi presenti sulla spiaggia, ripresero a baciarsi
in quella posizione scomoda ma al contempo piacevole.
Visto
che di lì a poco i ragazzi sarebbero diventati degli idols
famosi,
tanto valeva svagarsi in quel momento in presenza di sconosciuti.
Altrimenti,
se avessero aspettato, non avrebbero più avuto la
possibilità di stare insieme
in luoghi pubblici senza suscitare curiosità o interesse.
Non
troppo distante da loro, Min-Hyun decise di distogliere lo sguardo una
volta per tutte. Se avesse continuato imperterrito a fissarli, si
sarebbe auto
inflitto una sofferenza che poteva risparmiarsi con un po’ di
buona volontà.
Così
lasciò che gli occhi vagassero sul resto della spiaggia, per
poi
soffermarsi sul mare di fronte a lui.
In
quel momento esatto
desiderava far parte di quell’immensa distesa di acqua
salata. Voleva sentirsi
una piccola particella che, insieme ad altre, componeva qualcosa di
unico e
sensazionale. Voleva sentirsi libero e parte di qualcosa di grande.
Aron,
che fino a quel momento era rimasto in disparte, si sentì in
dovere
di consolare l’amico, anche perché non sopportava
di vederlo soffrire in quel
modo, gli creava una sensazione indescrivibile di malessere.
-“Min,
non intestardirti su lei. Sono sicuro che sei più che capace
di
posare il tuo interesse altrove. Così ti fai solo del male,
quindi fallo ora,
prima che sia troppo tardi.”
-“Hyung,
non è lei il problema.” sospirò allora.
Il
più grande strabuzzò gli occhi, non riuscendo a
credere alle proprie
orecchie. Cosa si era lasciato sfuggire? C’era
qualcosa che non tornava in tutto quello.
-“Cosa
vorresti dire?” gli domandò, cercando di non
sembrare sorpreso e
spronandolo a parlare fino in fondo.
-“Che
tra me e lei c’è solo amicizia ormai è
risaputo.”
-“Vorresti
farmi capire che il tuo motivo di sofferenza è lui?” stavolta non
riuscì a nascondere
un cipiglio di stupefazione che trasparì dal tono di voce
con cui lo chiese.
Min-Hyun,
prima di spiegarsi, sospirò sonoramente, continuando a
tenere lo
sguardo fisso sul mare.
-“Esattamente.
In questo periodo mi sono reso conto di essere attratto da
lui, in qualche modo. Non puoi immaginare quanto sia stato difficile
ammetterlo
a me stesso, e quanto lo sia dirtelo. Prima di conoscerlo non avrei mai
immaginato che il mio interesse sarebbe potuto ricadere su un
ragazzo.”
Aron
meditò qualche attimo, prima di trovare le parole giuste per
replicare
qualcosa di sensato.
-“Sai,
a mio parere l’ amore non ha sesso. Nel senso che di chi ti
innamori
ti innamori, che sia un ragazzo o una ragazza non ha importanza,
ciò che conta
è il sentimento che si prova. Io, per ora, sono stato in
grado di amare una
ragazza, ma ciò non toglie il fatto che potrei anche
innamorarmi di un ragazzo.
Non ci vedo niente di male.”
-“Nemmeno
io, se non per il fatto che lui ama lei.
Quindi non ho speranze.”
-“Non
voglio farti illudere, quindi mi tocca confermare la tua ultima
frase. Ora, però, avrei una domanda da farti: se a te
interessa lui, come mai
l’altra mattina stavi abbracciando lei e quando io ti ho
guardato hai
ricambiato lo sguardo in modo colpevole?”
Min-Hyun
sorrise debolmente a quella constatazione.
-“Allora
non te n’eri accorto?” bisbigliò.
“Abbraccio sempre Hay-Lin,
quindi non avrei avuto motivo di essermi sentito colto sul fatto. Il
mio
“peccato”, se così vogliamo definirlo,
era la mia mano che stava accarezzando i
capelli di lui.”
-“No,
allora non ci avevo proprio fatto caso. Wow! Sei riuscito a
sorprendermi, solitamente mi accorgo di tutto.”
cercò così di sdrammatizzare un
po’.
-“Comunque
non ho intenzione di intromettermi, voglio troppo bene ad
entrambi. Sono certo che è solo questione di tempo e poi
riuscirò a togliermelo
dalla testa.”
I
due amici si guardarono negli occhi, consci di quanto complicata fosse
diventata la situazione.
In
quel momento, poi,
Young-Min si accorse di una cosa che avrebbe preferibilmente non voluto
conoscere, perché era solo una complicazione in
più.
Ovvero,
proprio mentre
fissava il più piccolo, una lieve scarica elettrica si
impossessò di lui.
Questo spiegava molte cose, compreso il suo discorso precedente
riguardo
all’amore, quando aveva affermato che si sarebbe potuto
innamorare di un
ragazzo.
Lo
avevo ammesso perché,
forse, era ciò che gli stava veramente succedendo.
Quando
si era ritrovato
a guardarlo, ed ultimamente succedeva con maggiore frequenza, non vi
aveva mai
dato peso, perché gli sembrava normale, dato che li teneva
tutti sott’occhio.
Ma
non aveva considerato
il fatto che gli altri li osservava per studiare la situazione, mentre
Min-Hyun
lo guardava semplicemente per il gusto di farlo.
Chissà!
Magari sarebbe
stato proprio lui la chiave per la felicità di Min-Hyun,
nonché la sua cura
personale.
-“Si,
ce la farai.” affermò il maggiore, risvegliandosi
dai suoi pensieri
improvvisi e del tutto inaspettati, per poi sorridergli dolcemente.
Ora,
Young-Min aveva un nuovo scopo.
Avrebbe
fatto di tutto
per far tornare il sorriso sulle labbra del più piccolo, e
lui voleva esserne
la causa spontanea. Voleva che tutti loro fossero felici.
Invece,
in acqua, c’erano Baek-Ho e Ren, intenti a fare il bagno e a
giocare a palla insieme.
Dopo
quella volta nello spogliatoio, avevano cercato di contenersi un
po’,
almeno di fronte agli altri nonostante ormai lo sapessero anche loro,
ma non
sempre risultava una cosa fattibile.
In
quel momento, Min-Ki si rifiutava di passare la palla
all’altro,
tenendola stretta al petto. Ma era solo una scusa per farsi avvicinare
da
Baek-Ho.
Infatti,
quest’ultimo lo raggiunse in meno di un secondo,
abbracciandolo
con forza da dietro.
-“Dammi
la palla.” gli sussurrò all’orecchio,
mentre aumentava la stretta.
Il
più piccolo rabbrividì di piacere contro il suo
petto.
-“Devi
prendertela.” replicò, per poi rivolgergli un
sorriso malizioso.
Allora
Dong-Ho cominciò a fare forza sulle sue braccia, cercando di
dischiuderle per permettergli di prendere quella benedetta palla. Ma,
nonostante il fisico di Min-Ki fosse stato gracile, non gli mancava
certo la
forza, e ciò rendeva quel compito più arduo.
Così,
Baek-Ho si ritrovò ad usare l’altro suo punto di
forza, sapendo che
avrebbe ceduto all’istante.
Cominciò
a lasciargli dei brevi baci sul collo e sulle spalle, prima di
cominciare a prolungare il tempo per lasciare delle chiazze rosse ben
evidenti
sulla sua pelle, facendolo gemere appena.
-“Ok,
mi arrendo!” esclamò il più piccolo,
temendo per ciò che avrebbe
potuto fare se non si fosse fermato in tempo.
Infatti,
spesso e volentieri, Ren non riusciva a frenare l’istinto,
per lui
la parola “autocontrollo” era ancora difficile da
comprendere, e, se non ci
fosse stato Baek-Ho a fermarlo ogni volta, avrebbero corso troppo, con
il
rischio di pentirsene.
Anche
per Dong-Ho non era affatto facile fermarsi, ma era lui il
più grande
tra i due, e toccava a lui assumere il controllo della situazione.
A
salvarli arrivarono Hay-Lin e JR, subito seguiti anche da Aron e
Min-Hyun.
Così
cominciarono a giocare tutti insieme in acqua, dimenticandosi
momentaneamente di tutti i piccoli problemi che tormentavano le loro
menti.
In
fondo gli amici
servivano proprio a questo. Dovevano essere in grado di rendere felici
i
compagni anche quando ciò sembrava impossibile.
Annyeong! Vi prego, non uccidetemi! *mette le mani davanti a sè in segno di difesa* Scusate per il ritardo e per questo colpo di scena che non sapevo nemmeno di poter scrivere prima di oggi pomeriggio, u.U. Quindi, non mi dilungo in chiacchiere inutili e vado alle domande: 1. Vi aspettavate che MinHyun fosse interessato a JR e non alla ragazza? 2. E che Aron potesse cominciare a nutrire qualcosa nei confronti di MinHyun? 3. Qual è la vostra coppia preferita per ora?? Mamma mia, in questa fan fiction ho stravolto tutto, xD. Non mi resta che salutarvi... Alla prossima! Kisses, Alice...
Ringraziamenti: Questo è il mio angolo preferito... grazie a chi legge e a chi recensisce :3, ovvero: macky_love, Beast_fan, __Lexy__ , e lovelovemary! <3
PS: Avvertimento! Purtroppo, non so quanti capitoli mancano alla fine, ma credo che ,al massimo, saranno due, più l'epilogo. Mi dispiace molto doverlo ammettere, ma la storia sta volgendo al termine! *lacrimuccia*ç__ç