Non ci è voluto molto, a ingannarti,
dolce Maya. Credevi forse che avrei lasciato che l’enorme potenziale di quel
pugnale servisse a riportare in vita quattro fantasmi? Naa,
ti sei innamorata di una persona diversa dall’idea che ti sei fatta di me, è
ora che tu lo capisca.
Ecco, ora siamo qui, in questo
elegante ristorante. Sembriamo la coppia perfetta, giovani, belli,
entrambi maghi esperti. E innamorati…tu lo sei, o
almeno lo sembri, io lo ero, ma ho rivisto le mie priorità. Ora mi interessa solo quel pugnale.
Mi è bastato dire di dover andare in bagno. Mi
sono smaterializzato, ho indossato i guanti di drago, e ho aperto la bustina,
qui, nell’ufficio del capo Auror.
Meraviglioso.
Eccezionale.
PERFETTO.
Questo pugnale è eccezionalmente perfetto. Al
diavolo i guanti, mi impacciano nel toglierlo dal
fodero.
Mi sfilo i guanti e guardo il fodero,
bellissimo. Mi attira un sacco.
Sfilo la lama lentamente. Merlino, Maya, dovresti vederlo: è quasi più bello di te. Anzi, tu non sei
niente in confronto alla sua delicata impugnatura o alla sua
lama tagliente.
E il serpente che più
mi attira. Lo tocco, sfiorandolo, come se fosse vivo, con
timore e riverenza. E’ una sensazione meravigliosa toccare lo scrigno di
tale potere…
“E’ perché tu sei come me”
Mi guardo intorno. Nessuno. Eppure
ho sentito una voce. Calda, suadente.
“E’ perché tu hai sempre desiderato il potere.
Le tue ambizioni ti sono state tolte, iniziando a frequentare gente inferiore”
Sgrano gli occhi. Il serpente si è illuminato.
E’ lui a parlare: infatti ora distinguo un sibilo, che
io comprendo benissimo. Miseria, parlo Serpentese!
“Io so che tu vuoi ciò che voglio
io”
- Si…-rispondo io, emozionato.
“Si…insieme ce la faremo. Avremo il potere.
Riusciremo a liberare il mondo dalla feccia mezzosangue e babbana”
- Si…-
Poi riesco a chiedere.
- Ma tu...sei…-
“Da oggi sono il tuo signore e padrone, Mike Nirch. Solo io, Salazar Serpeverde, posso darti quello
che tu vuoi più di ogni altra cosa. Il potere…ma in
cambio devi darmi qualcosa.”
- Qualsiasi cosa, mio signore…-
Non mi rendo conto di essere già caduto nella
sua rete.
“I tuoi servigi e la tua
fedeltà incondizionata, mio fedele. D’ora in avanti mi appartieni. E dovrai fare dei sacrifici in mio onore. Voglio…sangue.
Sangue e dolore. Dovranno pagare, tutti, per essersi messi contro di me!”
- Come desidera, signore…-
“E ricorda: qualunque
Grifondoro troverai, che sia anche purosangue, agisci
senza pietà. Ma non farti scoprire: dobbiamo farci degli alleati, e che siano potenti.”
- Farò il possibile.-
“Ora posa il pugnale esattamente com’era.
Nessuno dovrà sapere del tuo gesto e della nostra alleanza. Quando
mi uniranno agli altri Horcrux, potrò rinascere, e
dominare tutti. E tu, mio fedele servo, sarei
generosamente ricompensato.”
- Ai suoi ordini.-
Avevi ragione, Maya. Perché
non ti ho ascoltato? Non mi sono reso conto di essere già perso…
- Hai perso tutto, Nirch.
Tutto. Vivrai con il rimorso di esserne colpevole. Addio.-
Sono forte, io. Non provo pietà per gli
assassini razzisti.
- MAYA!- mi gridi.
- MAYA!- continui.
- MAYA..- mi
supplichi, la bacchetta ancora puntata su di te.
- Alexis, per te, Nirch.-
- ALEXIS! Siamo venuti il prima possibile
e...ODDIO!-
L’intera squadra Auror
assiste alla scena. Macerie, sangue e dolore. Io con la
bacchetta sguainata e tu, pallido e debole, ormai, a terra, piangente. E ovviamente, la povera Tibbs.
- Maya, cosa…- Stephen
corre in mio aiuto.
- Aiutami…arrestatelo.
E’ lui il responsabile. Vi spiegherò tutto alla centrale.-
- Che diavolo è
successo?- è arrivato anche il capo.
- Capo…Nirch…arrestatelo.-
- Capo…Alexis…è
ammattita. Mi ha sottoposto al Crucio,
dopo averla scoperta intenta ad uccidere la ragazza!- dici tu, pallido.
Io sbianco. Inizio a tremare dalla rabbia.
- LURIDO SPORCO ASSASSINO BASTARDO! NON TI
BASTA CIO’ CHE HAI FATTO?- Stephen
mi trattiene per poco.
- INCARCERAMUS! INCARCERAMUS!-
Il capo ci immobilizza
entrambi. Ma a me non importa, purchè
tu non scappi. Incrocio il suo sguardo duro.
- Capo, attenzione, non fa
effetto su di lui, è…-
- Silenzio, Alexis.
Avete entrambi puntati addosso dodici bacchette pronte
con il Crucio. Questo è un caso da codice B.D.50 –
Nessuno parla. Qui si tratta di un caso
punibile con il bacio del Dissenatore.
- Ora vi portiamo in ufficio, e sarete
interrogati sotto veritaserum. – continua.
- Capo, attenzione, mi ascolti!
Ha toccato il pugnale di Serpeverde, è posseduto, e…-
- Basta così. PORTUS!- il capo trasforma in
passaporta un sasso che ha appena raccolto dalla strada.
- Avete il divieto di smaterializzarvi. Toccate la passaporta. Sarete trasportati in una stanza con
due dissennatori, perciò niente scherzi.
Nirch, tocca a te.-
Il capo si avvicina a Mike
con il sasso in mano. Io vedo la disperazione negli occhi di Nirch, la disperazione del
colpevole, e un piccolo movimento delle sue braccia. Oh, no.
L’incantesimo è finito, e lui può muovere le braccia. Non faccio in tempo a
gridare un avvertimento che lui ha già sottratto la bacchetta al capo. Tutti i
miei colleghi scattano. Stephen mi lascia e parla,
calmo.
- Mike, posa la
bacchetta. E’ tutto apposto.-
- Maya, adorata.- lui mi parla, di nuovo altezzoso,
e ignora tutti gli altri, - Ti rifugi tra le braccia di un altro, ora? Maya, è
colpa tua. È tutta colpa tua se l’ho deluso, lui mi ucciderà. Mi ucciderà,
capisci?-
La tua voce è isterica, e io, non so perché,
sono più arrabbiata di prima.
- Liberami, Stephen.
Per favore.-
- GRUD! NON TI AZZARDARE!- grida il capo. Ma Stephen capisce, e mi libera,
dandomi la mia bacchetta.
- GRUD!-
- Mike, ti prego.
Fai ancora in tempo a ribellarti a lui. Posa la bacchetta.-
- Addio, Maya. Stammi bene.-
- NO! NON FARLO!-
E’ orribile assistere ad un suicidio.
Soprattutto se con l’Avada Kedavra.
Si, è orribile.
L’epilogo di questa orribile
storia è questo.
Inutile dire che
niente tornò come prima.
I coniugi Tibbs ci hanno messo parecchio prima di riconoscere la figlia, la madre è
ora al San Mungo, a causa di un attacco di cuore in seguito alla scoperta. La
povera ragazza è stata seppellita due giorni dopo.
Io sono tutt’ora sotto inchiesta per aver usato il Crucio,
ma sono stata scagionata da ogni accusa, dopo l’interrogatorio col Veritaserum. Stephen, il mio
fidanzato, è l’unico che non mi ha mai abbandonato durante il processo. E sono stata fortunata: Nirch mi
aveva rotto una vertebra, per fortuna non quella necessaria al movimento. Stavo
quasi per rimanere paralizzata.
L’operazione R.H.H.
è indubbiamente riuscita; tuttavia è stata abbandonata. Abbiamo ritrovato l’Horcrux di Serpeverde, e
distrutto. Abbiamo deciso di comune accordo che i fondatori hanno avuto il loro
tempo, e ora è finito.
E spero soltanto che questo
mio scritto non vada perduto. Qualcuno può imparare qualcosa da questa mia
esperienza.”
Maya Alexis, Londra.