Before

Passarono i giorni e arrivò la mattina dell’uscita ad Hosmaede.
Erano le sei di mattina ma Lily era già sveglia.
-Oh mio Dio!Ci siamo! Oggi uscirò con Amos…chissà come andrà…speriamo di non incontrare quel seccatore di Potter!però in questo periodo mi sembrava giù…ogni volta che lo guardavo era triste e si girava dall’altra parte, perché fa così?Vabè dai non ci devo pansare- pensava, quando senti battere alla finestra da un piccolo gufo, così si alzò e lo prese tra le mani, era fradicio per via della neve che era scesa durante la notte.
“Oh piccolino!!sei tutto bagnato, aspetta, adesso ti riscaldo io” sussurrò queste parole mentre si avvicinava alla caminetto scoppiettante.
“Aspetta, cosa mi hai portato?” così dicendo prese la piccola lettera che il gufo portava con se.
La aprì e vide una scrittura disordinata che non aveva mai visto, o almeno forse non ci aveva mai fatto caso, così c’era scritto:

“Mia cara Lily,
so che in questi sette anni posso essere stato pesante e insopportabile, ma non lo facevo con cattiveria, anzi, la verità e che mi sei piaciuta fin dal primo giorno in cui ti ho vista alla stazione.
Sono passati gli anni e dalla graziosa e dolce bambina che eri sei diventata la ragazza bella ed intelligente di adesso; io non ti ho mai smesso di amare per tutti questi anni, anche se tu ogni volta che mi parlavi, o che mi guardavi eri fredda e non avevi mai un sorriso per me.
Ma ora te lo dico, e credimi che per me è una cosa difficilissima, mi arrendo, le ho provate tutte, non ti chiederò più di uscire, non farò più battutine stupide, ne sarai più vittima di miei scherzi.
Scusami per tutto ciò che ti ho fatto passare e di tutte le pene che ti ho fatto soffrire.
Una parte del mio cuore sarà tua per sempre, non smetterò mai di amarti.
James”

Mentre la leggeva la giovane si scoprì a piangere, erano lacrime di tristezza, non pensava che quel ragazzo che lei aveva sempre reputato infantile e presuntuoso fosse capace di scrivere quelle parole che l’avevano fatta piangere e che ora le sarebbero rimaste impresse per tutto il giorno – scusami James, non pensavo che tu stessi veramente così male- pensò, mentre le lacrime scorrevano lente.
Si svegliò in quel momento Alice:
“Chicca ma che ti succede?” Lily le porse la lettera e la ragazza la lesse velocemente
“Allora è vero che lui ti piace….”
Lily annuì, non poteva più negarlo, quel ragazzo le piaceva, da sette anni, sin da quando l’aveva visto a King’s Kross.
“Ormai l’hai perso mi dispiace” disse tristemente Alice
“Ora devi solo pensare all’uscita con Amos, non ti preoccupare di nulla”
“D’accordo” disse Lily dopo alcuni minuti.
Così iniziarono a cambiarsi e scesero a colazione, -come farò a guardarlo in faccia?Scoppierei di sicuro a piangere- pensò la rossa mentre tutti i ragazzi della scuola la fissavano, infatti oggi era particolarmente bella però il suo viso era triste,aveva gli occhi rossi, il che significava un pianto avvenuto da poco, però non si notava, il suo portamento era fiero e camminava a testa alta, -non devo far capire che sto male,non voglio che gli altri si mettano a parlarmi e a compatirmi- pensava la ragazza mentre con l’amica che le era a fianco in silenzio camminava tra i tavoli, si sedettero verso la metà del tavolo di Grifondoro nessuna delle due vide i malandrini – cosa sarà successo?- pensò la rossa, ma non fece in tempo a girarsi per esprimere il suo pensiero ad Alice che i tre arrivarono e presero posto, James sembrava uno zombie, -Oh no, c’è Lily…l’avrà letta a quest’ora- pensò James.
“Felpato…come ti sembra Lil…cioè volevo dire la Evans?” chiese timoroso il ragazzo
“Se devo essere sincero sembra triste e ha gli occhi rossi…poi dovresti vederla…è bellissima, ha quel vestito verde che avevamo visto alla finestra” rispose il ragazzo dai capelli lunghi, James si sentì morire –Avevo ragione, era per oggi quel vestito…ma ormai è andata…non le posso più rompere le scatole… aspetta un secondo…Sirius ha detto che sembra triste- così si voltò per verificare con i propri occhi…
Mentre la osservava la ragazza Remus gli parlava:
“Ramoso senti ormai hai preso una posizione, devi mantenerla”
“Si, lo so, non ti preoccupare Lunastorta” disse un po’ triste James, -non posso farmi vedere giù, altrimenti penserà che sto ancora male, e dato che ha pianto la farei stare ancora peggio- così pensando si stampò un sorriso forzato sul viso (Nda: un po’ da ebete) e continuò la colazione con gli altri due.



Ecco il nuovo capitolo, scusate se vi ho fatto attendere, ma avevo un sacco da studiare!!!grazie per le vostre recensioni!!!mi sono utilissime!!!!spero vi piaccia anche il prossimo capitolo Lily89