Yoh:finalmente si torna ha
casa
Hao era un po’ meno fiducioso su
questo,qualcosa non gli tornava e i suoi sospetti quando videro un tricheco e un
pellicano ballare su uno scoglio insieme ad una vasta gamma di
molluschi.
Mi sa che l’uscita se la sarebbero dovuta
guadagnare e mentre remavano verso lo scoglio milioni di dubbi e domande
affollavano le loro menti.
Stesso momento piano di sopra pioveva ha
dirotto:
Anna era nervosa girava in casa come una
furia,ormai aveva scavato un fosso per terra,era nervosa era passate parecchie
ore e di yoh nemmeno l’ombra,cominciò a pensare di tutto,che hao lo avesse
ucciso,che si fosse fatto male,nell’idea più inverosimile che fosse fuggito o
addirittura si fosse unito ad hao,ma cerco immediatamente di scacciare quei
brutti pensieri,yoh non era un codardo non lo avrebbe mai fatto,mai,non sarebbe
mai e poi mai scappato ma allora perché non tornava,lei non era solita dare
libertà ai suoi stati d’animo ma ora era seriamente preoccupata,non voleva
perderlo gli voleva bene,e si pentiva di non poter esternare pienamente queste
cose,ma doveva essere forte,si forte.
Manta:anna cerca di calmarti sono sicuro
che yoh sta bene
Disse il piccolo umano ad una alquanto
irritata anna,che stranamente non si soffermò nemmeno molto sulle sue
parole.
Manta:sono sicuro che tra dieci minuti
sarà qui,è quasi ora di cena
Anna lo guardo,e per un po’ sperò che
avesse ragione,che fosse davvero come aveva detto lui,lo sperava con tutto il
cuore,e quasi a voler esaudire questo suo desiderio il campanello della porta
suonò dieci esatti minuti dopo,guardò la porta con una luce negli occhi ma
decise di mandare manta ad aprire,doveva riacquistare il suo solito sguardo,e
decidere il tono adatto per il rimprovero,mentre il ragazzo si alzava per andare
ad aprire anna indossava il suo guanto preferito,lo avrebbe conciato per le
feste.
Manta:yoh finalmente,eravamo in pensiero
ti consiglio una buona scusa per anna…..
Il ragazzo interruppe la sua frase appena
vide che sulla porta non cera yoh,bensì una strana ragazza con uno sguardo
triste.
Manta:ehm,le serve qualcosa
signorina?
Anna non sentendo più nulla decise di
uscire dal salotto e appena mise il naso fuori incrociò lo sguardo della
ragazza,la guardo per un po’ ma non sapeva che dire gli sembrava di
conoscerla,ma dove l’aveva già vista.
Ragazza:….scusatemi,non vorrei arrecarvi
disturbo,ma …ecco avrei una domanda da farvi
Anna non sapeva che dire più la guardava e
più gli ricordava un volto già visto,in quel momento entro Mikihisa(il padre di
yoh e hao),che guardo prima anna e poi la ragazza alla porta,poi prese la
parola.
Mikihisa:serve
qualcosa??
Nella sua voce si poteva notare una
sottile ostilità nei riguardi della ragazza che però non si scompose
minimamente.
Ragazza:buona sera signor Mikihisa,non è
mia intenzione disturbare ne la sua casa ne le persone al suo interno,sono
venuta solo a chiedere se voi sapete che fine può aver fatto
hao…
Appena pronunciò quel nome tutti la
guardarono.
Ragazza:si dia il caso che non a fatto
ritorno ha casa,e l’ultima volta che l’hanno visto era insieme a suo
fratello
Fini la frase lasciando tutti un po’
frastornati,quindi anche hao era scomparso,detto questo si giro e fece per
andarsene ma mikihisa la trattene
Mikihisa:aspetta
Ragazza:vi serve altro mikihisa –
chan??
Il suo tono era risulta
freddo.
Mikihisa:entra,dobbiamo
parlare
Ragazza:perché dovrei,infondo voi mi
volete morta
Mikihisa:non è mio interesse
uccidervi,solo fermare le vostre folli idee(si riferisce allo sterminio della
razza umana)
In quel momento entro keiko,sua moglie che
riconoscendo al volo la ragazza si chiese cosa poteva essere successo ai suoi
bambini,infondo anche se uno era hao gli voleva comunque un fondo di bene,anche
se celato.
Keiko:parliamone dentro,una tazza di tè è
quello che ci vuole,e poi li fuori ti buscherai un malanno sei tutta
bagnata
Disse la donna in modo gentile,non le
piaceva odiare la gente e quella ragazza anche se stava con hao e le sue idee
non poteva odiarla,anzi più volte aveva vegliato sul piccolo yoh,anche se per
conto di hao,quando lui non poteva, proteggerlo.
Mikihisa:ma….keiko
Anna:vado a fare il tè
Dicendo questo spari dietro la
cucina.
Manta:ehm vado con
lei
Cosi il piccolo la segui,non ci capiva più
un niente.
Keiko:prego
accomodati
Ragazza:grazie,signora keiko e ci scusi
per il disturbo
Dicendo questa frase al plurale mosse
leggermente il lungo ponchò,lasciando intravedere una piccola bambina con i
folti capelli ricci.
Ragazza:opacho ,si gentile ringrazia la
signora
Per tutta risposta la piccolina sempre
stringendo un lembo del ponchò come fosse una sicurezza,si sporse e dopo un
piccolo inchino ringrazio keiko con una vocina sottile e quasi
impercettibile.
Opacho:grazie signora
keiko
Keiko e mikihisa la guardarono un attimo
perplessi,ma chi era la piccola(magari figlia di hao eh!eh!eh!),la guardarono
per tutto il tempo mentre entro,e mentre si andò a sedere in
salotto.
Dopo 5 minuti erano tutti seduti in
salotto a prendere il te,fu manta il primo che ruppe quel
silenzio.
Manta:scusa,ehm…dunque…
Era leggermente in difficoltà non sapeva
che dire.
Ragazza:il mio nome è Alexandra giovane
umano,il tuo invece è manta dico bene
Manta:è??si,si mi chiamo manta
e..
Ci riflette un attimo,come poteva
conoscere il suo nome,e sapere che era un umano(be si capisce,non possiede uno
spirito),non sapeva che pensare.
Alexandra:non c’è bisogno che ti impegni
nel capire come è possibile,anzi ti pregherei di smetterla,i tuoi pensieri sono
rumorosi
Tutti la guardarono increduli,ma che gli
potava leggere nel pensiero.
Alexandra:si
Mikihisa:cosa sai su
yoh?
Keiko:e hao?
Alexandra:scomparsi nel
nulla
Anna:in che senso
scomparsi?
Cominciò a temere il
peggio.
Alexandra:non c’è traccia di quei
due,niente furioku,niente spiriti niente di niente
Il piccolo gruppo continuò a
parlare,doveva trovarli,non si può sparire così.
Stesso momento hao e yoh,che fine hanno
fatto.
I nostri intrepidi eroi erano finalmente
giunti sull’isolotto,li cominciarono ha guardarsi in torno,dopo la spiaggia e
l’isolotto c’era l’inizio di quella che sembrava una foresta,decisero di
fermarsi a chiedere informazioni al tricheco e al pennuto ballerino,ormai alle
stranezze c’erano abituati.
Yoh:ehm,scusi signor
tricheco
Il tricheco per tutta risposta alla
piccola richiesta del ragazzo si girò verso di loro,in bocca una pipa e in mano
un accendino,li guardò un po’ e infine esclamò aspirando una bella boccata dalla
pipa.
Tricheco:ragazzi,non vi essiccherete mai se non correte,è la prima regola in
una maratonda
I due si guardarono un attimo,ma aveva
detto “essiccarvi”,ma che erano pesci.
Hao:senti sotto specie di sushi troppo
cresciuto,noi cerchiamo un modo per andarcene,non per essiccarci(solita
gentilezza,beh anche io avrei reagito così)
Yoh:hao calmati,se ti arrabbi non cambia
niente
Hao:dici,però una soddisfazione me la
posso prendere
Così dicendo fece comparire Spirit of
Fire,che al comando del suo padrone li prese e li cuoce
letteralmente.
Hao:bravo spirit
of fire
Yoh:….
Non sapeva che dire era
scandalizzato.
Hao:ora che ci penso abbiamo saltato
pranzo e cena giusto?
Yoh lo guardò con occhi spalancati,ma che
se li voleva mangiare??
Yoh:non vorrai mangiarteli
spero
Hao:e perché no!sempre pesce
è
Così dicendo si sede e cominciò il
banchetto sotto lo sguardo di un nauseato e scioccato yoh.
Hao:sai non è male,dovrei portare qui mia
moglie e lasciare che cucinasse lei,sai cucina molto bene
Yoh non si era ancora ripreso del tutto
del fatto di mangiare quel pesce che hao se ne esce con “moglie”,ma da quanto è
che c’è l’ha
??
Yoh:ma tu,…tu sei
s…s…sposato?
Hao:si
Yoh: E DA QUANDO??
Hao:mille anni…1018 anni per
l’esattezza
Yoh:…
Era senza parole,non solo hao parla
tranquillamente di lui,anzi parla tranquillamente in generale della sua vita,mi
sa che quel pesce era velenoso.
Hao:non è cattivo come sembra,dai
assaggia
Disse porgendo un pezzo ad un quanto
riluttante yoh,ma un leggero brontolio di pancia lo convinse ad assaggiare il
cibo che tra l’altro trovo delizioso.(insomma si sono mangiati Capitan Libeccio
e tutta la comitiva di pesci,e come se si fossero mangiati un pezzo di
libro).
Yoh:sai non è male
Hao:già
Continuarono a mangiare per un po’,dopo
aver finito decisero di cercare un posto per passare la notte,trovarono una
piccola grotta vicino alla spiaggia e si accomodarono li,anche perché non
avevano molta scelta,caddero in
sonno profondo quasi subito,entrambi stremati.
La notte o quello che era passo
velocemente per i due piccoli shamani,il problema non fu quello,ma il posto in
cui si svegliarono difatti non si trovavano più nella grotta ma in comode e
grosse poltrone di velluto rosso e verde il primo che si desto dal sonno fu hao
seguito da yoh,infatti i due si svegliarono un po’ di soprassalto perché
nell’aria oltre ad un odore di tè e biscotti si sente anche una strana
voce,strana ma nota e cercando con lo sguardo la provenienza i nostri amici
scoprirono che a cantare come un matto era almeno per quanto riguarda yoh amico
Chocolove Mcdanel,che insieme ad un alquanto squilibrato Ryu,rideva e cantava
come un pazzo,a yoh brillarono gli occhi,i suoi amici erano li,magari sapevano
anche come uscire.
Hao:senti,ma sei sicuro che siano
loro?
In effetti erano più strani del
solito.
Yoh:ma devono essere
loro
Si avvicinò un po’ e chiamo ryu
mettendogli una mano sulla spalla:
yoh:ryu sono io yoh,mi
riconosci??
Ryu?:mi spiace io non sono ryu io sono i
fratel coniglio,l’amico del cappellaio matto
Yoh:ca…cappellaio
matto?
Hao:e poi dici che i tuoi amici non sono
matti
Yoh:…
Lo guardo male,ma del resto aveva
ragione,c’era davvero qualcosa che non andava,i suoi amici o chiunque avesse il
loro aspetto ora stava brindando con tazze di tè,e che tè strano,era
verde-viola-giallo-blu,ma che intrugli stavano bevendo,e poi le tazzine e le
teiere avevano forme e colori assurdi,per non parlare della moltitudine di sedie
inutilizzate su cui i due strani personaggi saltellavano cantando un motivetto
strano.
Cappellaio matto:un buon non
compleanno
Fratel coniglio:a
me?
Cappellaio matto:no a
me!
Cap. matto + fratel. Coniglio:UN BUON NON
COMPLEANNO A NOIIIII!!!!
Fratel coniglio:a
me?
Cap. matto:no a
meeee!!!
Hao li guardo
scandalizzato.
Hao:mi sa che so
matti
Yoh:ti do ragione
Sensa farsi notare sgattaiolarono
lentamente dietro le sedie per scappare,c’è l’avevano quasi fatta quando ad un
tratto comparve il coniglio del principio,ed hao volle gentilmente rendergli il
favore di quest’incubo.
Hao:BRUTTO S*****O FERMATI,FATTI
ABBRACCIARE
Yoh:hao,aspetta così ci
scopriran….
Non poté finire che li scoprirono e i due
furono rimessi a sedere con quei due psicopatici che non la smettevano di
cantare,il problema principale non era quello ma trovarsi ad una buona distanza
quando hao sarebbe esploso,e vero SoF non era nelle sue dimensioni originali ma
bastava per fare danni.
Yoh:ehm hao stai bene,cerca di
calmarti
Hao era totalmente andato la testa era
piegata in avanti e i lunghi capelli neri gli coprivano completamente il
volto,le mai lungo i poggioli della poltrona erano avvinghiati con
rabbia,sembrava una presenza oscura.
Yoh:ehm,….ha….hao ricordati che qui ci
sono anche io,e…
Non riuscì a finire la frase che hao
cominciò a ridere,dapprima una risata soffocata,poi pian piano si trasformo in
una e propria risata di odio e rabbia repressa troppo al lungo anche per
lui.
Hao:ah..ah..ah…
Yoh:hao!!
Hao:ah..ahahahaha..
Mi sa che era meglio che yoh se ne andasse
e in fretta.
Hao:ahahah…AHAHAHAHAHA
Hao cominciò a ridere più
energicamente,strinse maggiormente i bracci della sedia e alzò il volto
rivelando un sorriso agghiacciante e degli occhi di fuoco che nemmeno yoh gli
aveva mai visto,per fortuna sua quest’ultimo era riuscito ad allontanarsi
abbastanza per non morire,ma riportare dante ustioni.
Hao:sai yoh,a proposito di mia moglie,sai
compie gli anni fra un po’ e non le fatto ancora regalo decente..
Yoh:e allora
Chiese yoh da dietro il suo
riparo.
Hao:a lei piacciono molto i peluches(non
so se si scrive così),quel coniglio mi sembra adatto
Dicendo questo si alzo di scatto dalla
poltrona che prese fuoco come tutto ciò che aveva in
torno.
Hao:credo proprio che le piace questo
regalo…SoF
Lo spirito comparve per ordine del suo
padrone,non era enorme ma piccolo ma la potenza era la stessa un semplice gesto
ed una luce accecante invase l’intera zona seguita da un forte
boato.
Yoh cercò invano di allontanarsi da quel
posto ma il fumo non gli permetteva di vedere nulla,per non parlare del problema
di respirare,in più non aveva la più pallida idea di dove si trovasse hao,aveva
cercato invano di chiamarlo ma la sua voce si era trasformata in colpi di tosse
a causa del fumo,non c’è la faceva,cercò di camminare ad intuito finché sensa
preavviso non cadde giù per un piccolo dirupo,la caduta fu breve ma sufficiente
per fargli perdere conoscenza,l’unica cosa che ricordava era il volto di anna,il
resto fu un sogno sicuramente.
Fine capitolo,scusate se ci metto un po’
ma il computer scassato e la scuola stressante sono impegnativi per una
ragazza,spero vi piaccia,il prossimo capitolo lo aggiornerò più velocemente
promesso.
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