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Autore: Lithia del Sud    31/01/2007    1 recensioni
Era un bel pomeriggio soleggiato,yoh era intento ad osservare le nuvole sdraiato sulla schiena in un bel prato di margherite,tutto intorno era tranquillo gli uccellini cinguettavano,i cani abbaiavano e un coniglietto bianco diceva “è tardi povero me,è tardi”,insomma tutto normale….insomma quasi tutto normale....
Genere: Parodia, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Anna Kyoyama, Hao Asakura, Nuovo personaggio, Yoh Asakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Yoh:finalmente si torna ha casa

Hao era un po’ meno fiducioso su questo,qualcosa non gli tornava e i suoi sospetti quando videro un tricheco e un pellicano ballare su uno scoglio insieme ad una vasta gamma di molluschi.

Mi sa che l’uscita se la sarebbero dovuta guadagnare e mentre remavano verso lo scoglio milioni di dubbi e domande affollavano le loro menti.

 

Stesso momento piano di sopra pioveva ha dirotto:

Anna era nervosa girava in casa come una furia,ormai aveva scavato un fosso per terra,era nervosa era passate parecchie ore e di yoh nemmeno l’ombra,cominciò a pensare di tutto,che hao lo avesse ucciso,che si fosse fatto male,nell’idea più inverosimile che fosse fuggito o addirittura si fosse unito ad hao,ma cerco immediatamente di scacciare quei brutti pensieri,yoh non era un codardo non lo avrebbe mai fatto,mai,non sarebbe mai e poi mai scappato ma allora perché non tornava,lei non era solita dare libertà ai suoi stati d’animo ma ora era seriamente preoccupata,non voleva perderlo gli voleva bene,e si pentiva di non poter esternare pienamente queste cose,ma doveva essere forte,si forte.

Manta:anna cerca di calmarti sono sicuro che yoh sta bene

Disse il piccolo umano ad una alquanto irritata anna,che stranamente non si soffermò nemmeno molto sulle sue parole.

Manta:sono sicuro che tra dieci minuti sarà qui,è quasi ora di cena

Anna lo guardo,e per un po’ sperò che avesse ragione,che fosse davvero come aveva detto lui,lo sperava con tutto il cuore,e quasi a voler esaudire questo suo desiderio il campanello della porta suonò dieci esatti minuti dopo,guardò la porta con una luce negli occhi ma decise di mandare manta ad aprire,doveva riacquistare il suo solito sguardo,e decidere il tono adatto per il rimprovero,mentre il ragazzo si alzava per andare ad aprire anna indossava il suo guanto preferito,lo avrebbe conciato per le feste.

Manta:yoh finalmente,eravamo in pensiero ti consiglio una buona scusa per anna…..

Il ragazzo interruppe la sua frase appena vide che sulla porta non cera yoh,bensì una strana ragazza con uno sguardo triste.

Manta:ehm,le serve qualcosa signorina?

Anna non sentendo più nulla decise di uscire dal salotto e appena mise il naso fuori incrociò lo sguardo della ragazza,la guardo per un po’ ma non sapeva che dire gli sembrava di conoscerla,ma dove l’aveva già vista.

Ragazza:….scusatemi,non vorrei arrecarvi disturbo,ma …ecco avrei una domanda da farvi

Anna non sapeva che dire più la guardava e più gli ricordava un volto già visto,in quel momento entro Mikihisa(il padre di yoh e hao),che guardo prima anna e poi la ragazza alla porta,poi prese la parola.

Mikihisa:serve qualcosa??

Nella sua voce si poteva notare una sottile ostilità nei riguardi della ragazza che però non si scompose minimamente.

Ragazza:buona sera signor Mikihisa,non è mia intenzione disturbare ne la sua casa ne le persone al suo interno,sono venuta solo a chiedere se voi sapete che fine può aver fatto hao…

Appena pronunciò quel nome tutti la guardarono.

Ragazza:si dia il caso che non a fatto ritorno ha casa,e l’ultima volta che l’hanno visto era insieme a suo fratello

Fini la frase lasciando tutti un po’ frastornati,quindi anche hao era scomparso,detto questo si giro e fece per andarsene ma mikihisa la trattene

Mikihisa:aspetta

Ragazza:vi serve altro mikihisa – chan??

Il suo tono era risulta freddo.

Mikihisa:entra,dobbiamo parlare

Ragazza:perché dovrei,infondo voi mi volete morta

Mikihisa:non è mio interesse uccidervi,solo fermare le vostre folli idee(si riferisce allo sterminio della razza umana)

In quel momento entro keiko,sua moglie che riconoscendo al volo la ragazza si chiese cosa poteva essere successo ai suoi bambini,infondo anche se uno era hao gli voleva comunque un fondo di bene,anche se celato.

Keiko:parliamone dentro,una tazza di tè è quello che ci vuole,e poi li fuori ti buscherai un malanno sei tutta bagnata

Disse la donna in modo gentile,non le piaceva odiare la gente e quella ragazza anche se stava con hao e le sue idee non poteva odiarla,anzi più volte aveva vegliato sul piccolo yoh,anche se per conto di hao,quando lui non poteva, proteggerlo.

Mikihisa:ma….keiko

Anna:vado a fare il tè

Dicendo questo spari dietro la cucina.

Manta:ehm vado con lei

Cosi il piccolo la segui,non ci capiva più un niente.

Keiko:prego accomodati

Ragazza:grazie,signora keiko e ci scusi per il disturbo

Dicendo questa frase al plurale mosse leggermente il lungo ponchò,lasciando intravedere una piccola bambina con i folti capelli ricci.

Ragazza:opacho ,si gentile ringrazia la signora

Per tutta risposta la piccolina sempre stringendo un lembo del ponchò come fosse una sicurezza,si sporse e dopo un piccolo inchino ringrazio keiko con una vocina sottile e quasi impercettibile.

Opacho:grazie signora keiko

Keiko e mikihisa la guardarono un attimo perplessi,ma chi era la piccola(magari figlia di hao eh!eh!eh!),la guardarono per tutto il tempo mentre entro,e mentre si andò a sedere in salotto.

Dopo 5 minuti erano tutti seduti in salotto a prendere il te,fu manta il primo che ruppe quel silenzio.

Manta:scusa,ehm…dunque…

Era leggermente in difficoltà non sapeva che dire.

Ragazza:il mio nome è Alexandra giovane umano,il tuo invece è manta dico bene

Manta:è??si,si mi chiamo manta e..

Ci riflette un attimo,come poteva conoscere il suo nome,e sapere che era un umano(be si capisce,non possiede uno spirito),non sapeva che pensare.

Alexandra:non c’è bisogno che ti impegni nel capire come è possibile,anzi ti pregherei di smetterla,i tuoi pensieri sono rumorosi

Tutti la guardarono increduli,ma che gli potava leggere nel pensiero.

Alexandra:si

Mikihisa:cosa sai su yoh?

Keiko:e hao?

Alexandra:scomparsi nel nulla

Anna:in che senso scomparsi?

Cominciò a temere il peggio.

Alexandra:non c’è traccia di quei due,niente furioku,niente spiriti niente di niente

Il piccolo gruppo continuò a parlare,doveva trovarli,non si può sparire così.

 

 

Stesso momento hao e yoh,che fine hanno fatto.

I nostri intrepidi eroi erano finalmente giunti sull’isolotto,li cominciarono ha guardarsi in torno,dopo la spiaggia e l’isolotto c’era l’inizio di quella che sembrava una foresta,decisero di fermarsi a chiedere informazioni al tricheco e al pennuto ballerino,ormai alle stranezze c’erano abituati.

Yoh:ehm,scusi signor tricheco

Il tricheco per tutta risposta alla piccola richiesta del ragazzo si girò verso di loro,in bocca una pipa e in mano un accendino,li guardò un po’ e infine esclamò aspirando una bella boccata dalla pipa.

Tricheco:ragazzi,non vi essiccherete  mai se non correte,è la prima regola in una maratonda

I due si guardarono un attimo,ma aveva detto “essiccarvi”,ma che erano pesci.

Hao:senti sotto specie di sushi troppo cresciuto,noi cerchiamo un modo per andarcene,non per essiccarci(solita gentilezza,beh anche io avrei reagito così)

Yoh:hao calmati,se ti arrabbi non cambia niente

Hao:dici,però una soddisfazione me la posso prendere

Così dicendo fece comparire Spirit of Fire,che al comando del suo padrone li prese e li cuoce letteralmente.

Hao:bravo spirit of fire

Yoh:….

Non sapeva che dire era scandalizzato.

Hao:ora che ci penso abbiamo saltato pranzo e cena giusto?

Yoh lo guardò con occhi spalancati,ma che se li voleva mangiare??

Yoh:non vorrai mangiarteli spero

Hao:e perché no!sempre pesce è

Così dicendo si sede e cominciò il banchetto sotto lo sguardo di un nauseato e scioccato yoh.

Hao:sai non è male,dovrei portare qui mia moglie e lasciare che cucinasse lei,sai cucina molto bene

Yoh non si era ancora ripreso del tutto del fatto di mangiare quel pesce che hao se ne esce con “moglie”,ma da quanto è che c’è l’ha        ??

Yoh:ma tu,…tu sei s…s…sposato?

Hao:si

Yoh: E DA QUANDO??

Hao:mille anni…1018 anni per l’esattezza

Yoh:…

Era senza parole,non solo hao parla tranquillamente di lui,anzi parla tranquillamente in generale della sua vita,mi sa che quel pesce era velenoso.

Hao:non è cattivo come sembra,dai assaggia

Disse porgendo un pezzo ad un quanto riluttante yoh,ma un leggero brontolio di pancia lo convinse ad assaggiare il cibo che tra l’altro trovo delizioso.(insomma si sono mangiati Capitan Libeccio e tutta la comitiva di pesci,e come se si fossero mangiati un pezzo di libro).

Yoh:sai non è male

Hao:già

Continuarono a mangiare per un po’,dopo aver finito decisero di cercare un posto per passare la notte,trovarono una piccola grotta vicino alla spiaggia e si accomodarono li,anche perché non avevano molta  scelta,caddero in sonno profondo quasi subito,entrambi stremati.

 

La notte o quello che era passo velocemente per i due piccoli shamani,il problema non fu quello,ma il posto in cui si svegliarono difatti non si trovavano più nella grotta ma in comode e grosse poltrone di velluto rosso e verde il primo che si desto dal sonno fu hao seguito da yoh,infatti i due si svegliarono un po’ di soprassalto perché nell’aria oltre ad un odore di tè e biscotti si sente anche una strana voce,strana ma nota e cercando con lo sguardo la provenienza i nostri amici scoprirono che a cantare come un matto era almeno per quanto riguarda yoh amico Chocolove Mcdanel,che insieme ad un alquanto squilibrato Ryu,rideva e cantava come un pazzo,a yoh brillarono gli occhi,i suoi amici erano li,magari sapevano anche come uscire.

 

Hao:senti,ma sei sicuro che siano loro?

In effetti erano più strani del solito.

Yoh:ma devono essere loro

Si avvicinò un po’ e chiamo ryu mettendogli una mano sulla spalla:

yoh:ryu sono io yoh,mi riconosci??

Ryu?:mi spiace io non sono ryu io sono i fratel coniglio,l’amico del cappellaio matto

Yoh:ca…cappellaio matto?

Hao:e poi dici che i tuoi amici non sono matti

Yoh:…

Lo guardo male,ma del resto aveva ragione,c’era davvero qualcosa che non andava,i suoi amici o chiunque avesse il loro aspetto ora stava brindando con tazze di tè,e che tè strano,era verde-viola-giallo-blu,ma che intrugli stavano bevendo,e poi le tazzine e le teiere avevano forme e colori assurdi,per non parlare della moltitudine di sedie inutilizzate su cui i due strani personaggi saltellavano cantando un motivetto strano.

Cappellaio matto:un buon non compleanno

Fratel coniglio:a me?

Cappellaio matto:no a me!

Cap. matto  + fratel. Coniglio:UN BUON NON COMPLEANNO A NOIIIII!!!!

Fratel coniglio:a me?

Cap. matto:no a meeee!!!

Hao li guardo scandalizzato.

Hao:mi sa che so matti

Yoh:ti do ragione

Sensa farsi notare sgattaiolarono lentamente dietro le sedie per scappare,c’è l’avevano quasi fatta quando ad un tratto comparve il coniglio del principio,ed hao volle gentilmente rendergli il favore di quest’incubo.

Hao:BRUTTO S*****O FERMATI,FATTI ABBRACCIARE

Yoh:hao,aspetta così ci scopriran….

Non poté finire che li scoprirono e i due furono rimessi a sedere con quei due psicopatici che non la smettevano di cantare,il problema principale non era quello ma trovarsi ad una buona distanza quando hao sarebbe esploso,e vero SoF non era nelle sue dimensioni originali ma bastava per fare danni.

Yoh:ehm hao stai bene,cerca di calmarti

Hao era totalmente andato la testa era piegata in avanti e i lunghi capelli neri gli coprivano completamente il volto,le mai lungo i poggioli della poltrona erano avvinghiati con rabbia,sembrava una presenza oscura.

Yoh:ehm,….ha….hao ricordati che qui ci sono anche io,e…

Non riuscì a finire la frase che hao cominciò a ridere,dapprima una risata soffocata,poi pian piano si trasformo in una e propria risata di odio e rabbia repressa troppo al lungo anche per lui.

Hao:ah..ah..ah…

Yoh:hao!!

Hao:ah..ahahahaha..               

Mi sa che era meglio che yoh se ne andasse e in fretta.

Hao:ahahah…AHAHAHAHAHA

Hao cominciò a ridere più energicamente,strinse maggiormente i bracci della sedia e alzò il volto rivelando un sorriso agghiacciante e degli occhi di fuoco che nemmeno yoh gli aveva mai visto,per fortuna sua quest’ultimo era riuscito ad allontanarsi abbastanza per non morire,ma riportare dante ustioni.

Hao:sai yoh,a proposito di mia moglie,sai compie gli anni fra un po’ e non le fatto ancora  regalo decente..

Yoh:e allora

Chiese yoh da dietro il suo riparo.

Hao:a lei piacciono molto i peluches(non so se si scrive così),quel coniglio mi sembra adatto

Dicendo questo si alzo di scatto dalla poltrona che prese fuoco come tutto ciò che aveva in torno.

Hao:credo proprio che le piace questo regalo…SoF

Lo spirito comparve per ordine del suo padrone,non era enorme ma piccolo ma la potenza era la stessa un semplice gesto ed una luce accecante invase l’intera zona seguita da un forte boato.

Yoh cercò invano di allontanarsi da quel posto ma il fumo non gli permetteva di vedere nulla,per non parlare del problema di respirare,in più non aveva la più pallida idea di dove si trovasse hao,aveva cercato invano di chiamarlo ma la sua voce si era trasformata in colpi di tosse a causa del fumo,non c’è la faceva,cercò di camminare ad intuito finché sensa preavviso non cadde giù per un piccolo dirupo,la caduta fu breve ma sufficiente per fargli perdere conoscenza,l’unica cosa che ricordava era il volto di anna,il resto fu un sogno sicuramente.

 

 

Fine capitolo,scusate se ci metto un po’ ma il computer scassato e la scuola stressante sono impegnativi per una ragazza,spero vi piaccia,il prossimo capitolo lo aggiornerò più velocemente promesso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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