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Autore: Bibbli22    17/07/2012    1 recensioni
La mia prima ff!! La continuo? Recensioni e consigli più che ben accetti!
Ultimo anno di scuola dei Malandrini e una nuova, interessante studentessa, arriva a scuotere le loro vite. Soprattutto quella di uno di loro..
Dal capitolo: "Era abbastana bella, estremamente mediterranea. Indossava una divisa che non era quella di Hogwarts, anche se simile nel modello. Era di colore Bordeaux, con un diverso stemma. I tre ragazzi la guardarono con curiosità, squadrandola da capo a piedi. “Lei è Ida.” Disse Silente da dietro la scrivania."...
Genere: Generale, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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La conversazione terminò,  così anche la giornata e la settimana. In un mese Ida era già perfettamente integrata.  Tutta la casa aveva fatto amicizia con la nuova arrivata, un tipo amichevole, dotata di molto fascino e di modi di fare fermi, ma gentili. In una parola, coinvolgente.  Andava sempre in giro con i Malandrini, o con Lily. Ida era però anche e spesso sfuggente, senza mai essere schiva. Semplicemente ogni tanto la si vedeva veleggiare per il prato, completamente sola, o a scherzare con uno dei fantasmi del castello, piuttosto che girare per un’intera giornata per i fatti suoi, trovando gli amici solo a lezione, come se avesse necessità di momenti di solitudine, cose importanti da fare. Era anche il suo modo di conoscere il castello e la vita lì, una cosa che gli altri avevano fatto negli ultimi sette anni. I ragazzi avevano afferrato questa sua peculiarità e avevano semplicemente inglobato nel rapporto quelle sue giornate in cui al massimo se la vedevano passare rapidamente accanto, diretta chissà dove.
Momenti come quello sotto l’albero Remus aveva cercato di evitarli accuratamente, molto accuratamente. Non sapeva cos’era successo ma di una cosa era sicuro, non voleva che si ripetesse. Ogni volta che Ida era nei paraggi, il massimo che faceva era unirsi alla conversazione generale, cercando di incrociare il meno possibile il suo sguardo. Il più delle volte trovava una scusa per andarsene, come un compito o un libro dimenticato.  Non era comunque mai scortese, e stava riuscendo a passare semplicemente per un po’ più schivo del solito. Aveva liquidato le domande sospettose di James e Sirius i primi giorni, e i due avevano deciso di rimandare, sicuri che ad un certo punto sarebbe venuto fuori cosa turbava il loro amico. La verità era che, appena pensava di poterselo permettere e di non essere visto, senza nemmeno rendersene conto non perdeva d’occhio Ida un momento, come attratto da una forza inspiegabile, che lo spingeva a guardarla.  E se poi una folata di vento gli faceva arrivare al naso quell’odore..quell’odore! Aveva chiesto ai suoi amici, ma nessun altro sembrava aver notato che Ida avesse un profumo particolare. Un giorno però, il suo piano per evitare emozioni forti non funzionò a dovere. Si trovava in biblioteca, a controllare un manuale per una ricerca sui vampiri. Era sera e a parte lui e la bibliotecaria erano rimasti giusto un paio di studenti. Aveva lasciato gli altri in Sala Comune, a scherzare davanti al fuoco, promettendo di raggiungerli comunque in breve tempo. Dopo una decina di minuti che si era alzato però, anche Ida si era alzata in piedi, dicendo che doveva cercare una pergamena, e che sarebbe tornata con Remus “O Moony come lo chiamate voi, e a ragione direi!” disse sogghignando, uscendo dal buco del ritratto. “Ma cos’ha Rem?” Chiese Lily agli altri due non appena lei fu scomparsa “E’ da quando è arrivata Ida che è molto più schivo del solito!” i due non sapevano risponderle “Ce lo siamo chiesto anche noi, e l’abbiamo chiesto anche a lui, ma non c’è stata risposta!” disse James “Già, è come se quel periodo di lunaticità che lo coglie ogni tanto si fosse esteso a ogni momento del giorno…” aggiunse Sirius. “Forse non gli sta simpatica Ida? Lei non sembra pensarlo, anzi, non sembra aver notato nulla! Io al posto suo mi sentirei offesa…” continuò Lily “ Ma forse lei pensa che Remus sia sempre così. E comunque l’abbiamo pensato anche noi, ma parla sempre bene di lei!” meditava James. “Aspettiamo ancora un po’…”
Intanto, Ida aveva raggiunto la biblioteca, ed era entrata. A tradimento, Lupin si sentì avvolgere dal solito profumo, e capì che lei era nella stanza.  Prima che potesse alzare lo sguardo, una cascata di capelli castani piovve sa sopra la sua spalla destra. Ida era chinata su di lui, alle sue spalle, la guancia a pochissimi centimetri dalla sua “Vampiri? In Spagna ne abbiamo molti…” nel tempo che Remus ci mise a riprendersi e a formulare un “Già..” lei era già andata ad uno scaffale, aveva afferrato il testo che le serviva, e si era seduta di fronte al ragazzo. Però non lo aveva aperto. Lupin ostinato, aveva rimesso gli occhi sul libro. Dopo qualche minuto di silenzio però, si sentiva troppo osservato. Alzò lo sguardo e, suo malgrado, incontrò gli occhi dorati della ragazza. Si rese conto con orrore che il suo cuore aveva appena perso un colpo.  Il ragazzo non si rendeva minimamente conto di quanto poco trasparisse di quello che pensava o sentiva all’esterno, ne si rendeva conto, con la sua aria dimessa e i capelli scompigliati, gli occhi blu e il modo di fare sicuro e misurato al tempo stesso, di risultare estremamente affascinante. Lui si sentiva un impacciato, difettosissimo libro aperto. “Ti sto antipatica, Moony?” chiese a bassa voce la ragazza, senza smettere di guardarlo. “Io..io no, non mi stai antipatica” riuscì a spiccicare lui “Perché pensi questo?” riprese a fissare il suo libro. “Forse perché… non riesci a stare più di un’ora nello stesso posto con me, a meno che non sia per una lezione, perché non mi guardi mai negli occhi o perché eviti sempre di rivolgerti a me in un discorso?” chiese lei, curiosa. “Io..non dovresti pensare questo, è solo un periodo un po’ strano per me, tante cose per la testa…” alzò lo sguardo di nuovo, a incontrare il suo. Dire che si era abituato all’impatto con l’oro sarebbe stata un’esagerazione, ma quanto meno non aveva più voglia di scappare a gambe levate. Lei sorrise, e lui non poté fare a meno di sorridere a sua volta. “Vuoi che ti aiuti a ripassare?” disse lei, senza aspettare risposta e avendo già afferrato il libro del ragazzo. “Perché no?” concesse lui, rassegnato all’idea che quella sera sarebbe andato in overdose di profumo. “Allora…”
Passarono più di un’ora a ripassare, o meglio a chiacchierare, a bassa voce, in biblioteca, finché la bibliotecaria, tra l’altro alquanto stizzita, venne a cacciarli e a spegnere le torce. Sempre ciarlando, si avviarono verso la Sala Comune. Quella sera, finalmente Remus aveva capito che era in grado anche lui di chiacchierare con Ida. Se si ricordava di respirare con la bocca.

I said hey you
You’re no fool
If you say ‘NO’
Ain’t it just the way life goes?
People fear what they don’t know
  
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