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Autore: Miss Ravenclaw    17/07/2012    5 recensioni
"Stai zitto Styles" sbottò Pain superando la miriade di studenti che si accalcavano verso l'uscita.
"Dai Amelia, aspetta" disse Harry sorridendole.
"Non chiamarmi Amelia" disse lei diventando rossa dalla rabbia.
"Sei sexy quando ti arrabbi lo sai?" disse Harry rivolgendole un sorriso malizioso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Laila

 

Laila si guardò intorno, sorreggendo ancora il telefono nella mano destra.

Aveva appena finito di parlare con Pain che, entusiasta, le aveva detto che lei e Harry si sarebbero messi insieme non appena lui avrebbe lasciato Emma.

Fece un passo verso la sua stanza e alzò gli occhi verso il cielo notando che i genitori non la smettevano di urlare.

Da quando l'avevano scoperta insieme a Zayn non faceva altro che litigare.

Per un motivo o per un altro.

Chiuse gli occhi mentre una lacrima le scendeva lungo il viso.

Piangeva per tutto: per i suoi genitori, per Zayn, per la sua vita che non voleva avere un lieto fine.

Raggiunse in fretta la sua camera e pescò dalle lenzuola disfatte il suo telefonino.

Lo accese mentre le si formava un noto alla gola.

2 messaggi e 1 chiamata persa.

Tutte da parte di Josh.

Da quando si erano quasi baciati al ballo d'inverno non faceva altro che tartassarla di messaggi.

Sbuffò e si butto a peso morto sul letto.

Quel giorno sarebbe venuto, insieme alla sua famiglia, per una cena di “benvenuto”.

Anche se Laila non sapeva perché i suoi l'avevano chiamata così dato che conoscevano Josh e i suoi genitori da prima che lei nascesse.

Si rigirò e fissò attentamente il cassettone accanto a lei.

Allungò la mano tremante e lo aprì, facendo uscire fuori una foto sua e di Zayn.

L'avevano scattata al campeggio e Laila ricordava ancora tutta la gioia che aveva provato quando Zayn l'aveva stretta tra le braccia e l'aveva baciata … davanti a tutti.

Accarezzò il viso sorridente di Zayn e sospirò rumorosamente.

Quanto gli mancava.

Ricordarsi di lui e che un tempo erano stati insieme era solo una lunga e gelida agonia.

Non riusciva a passare oltre.

Solo la convinzione che fino a poco tempo prima lei aveva sfiorato quelle labbra carnose la rendeva vulnerabile e nervosa.

Triste.

Ma cercava di nascondere tutti quei sentimenti dietro ad un sorriso.

Come faceva sempre.

Solo Pain riusciva a capire quando lei stava male e Laila, alla fine, si era arresa facendo sì che tutti i sentimenti che provava si esternassero quando c'era lei nei paraggi.

Strinse al petto la foto di Zayn e cominciò a dondolarsi, come le matte nei film dell'orrore.

Bussarono alla porta e lei sobbalzò nascondendo in fretta la foto di Zayn sotto il letto.

Si chi è?” chiese lei stropicciandosi in fretta gli occhi.

Si alzò e si aggiustò i vestiti stropicciati.

Tesoro scendi sono arrivati Josh e i suoi genitori” disse la voce dolce della madre dall'altra parte della porta.

Laila fece una smorfia di disappunto ma poi sospirò rassegnata.

Adesso scendo, mamma … dammi il tempo di aggiustarmi il trucco” sussurrò lei avvicinandosi allo specchio della sua camera.

Pescò dal primo cassetto le gocce che metteva dopo che aveva pianto.

Avrebbe trovato una scusa per i suoi occhi rossi senza mentire.

Ne mise due in ogni occhi e poi prese dell'ombretto.

Quando ebbe finito mise in ordine i suoi capelli con le dita e aprì la porta della sua camera.

Dalla cucina si sentiva il profumo del pollo al forno con contorno di patate che sua madre faceva ogni volta che aveva ospiti a cena.

Scese lentamente le scale, con fare da zombie e si avvicinò piano alla cucina, gustando quegli ultimi momenti di tranquillità.

Prese tra le mani la gelida maniglia e la spinse facendo aprire la porta.

Tutti si voltarono verso di lei e vide Josh che le rivolgeva un bellissimo sorriso che per Laila era tutto tranne che bello.

Tesoro hai pianto?” chiese sua madre avvicinandosi pericolosamente a lei, guardandola preoccupata.

Era tutta una montatura.

Non si erano mai preoccupati dei suoi stupidi sentimenti.

Mettendo in primo piano sempre la scuola e la bellezza fisica.

No, mamma. Ho solo messo le gocce per gli occhi” borbottò lei alzando le spalle e cominciando a camminare verso il suo posto.

Si sedette accanto a Josh e poté sentire il suo odore di alcool e di fumo.

Quasi le venne voglia di vomitare.

Non ce l'avrebbe mai fatta a restare in quel luogo per almeno due ore.

Chiuse gli occhi portandosi il viso tra le mani.

Appena sarebbero rimasti soli avrebbe detto ai suoi genitori che non voleva più vedere né Josh né la sua stupida famiglia, così simile alla sua.

Cominciò a giocare con il bordo del bicchiere passandoci un dito sopra.

Fare quel gioco le ricordava tanto una di quelle serate con Zayn quando ancora non si dichiaravano e lui cercava in tutti i modi di portarsela a letto.

Il ragazzo le aveva insegnato un sacco di cose.

La prima di tutte era amare.

Dopo una serie di altre cose meno importanti e leggermente stupide come: giocare a Scala Quaranta e ruttare tutto l'alfabeto.

Prima di essere il suo ragazzo Zayn era stato il suo migliore amico.

Un migliore amico perfetto.

LAILA” la voce di suo padre la fece sobbalzare e si voltò verso di lui guardandolo confusa.

Cosa c'è?” chiese lei scocciata.

Oggi mi ha chiamato la scuola e mi hanno detto che hai recuperato l'insufficienza in letteratura. NON sapevo che tu avessi un'insufficienza” disse lui padre irritato.

L'ho detto a mamma” disse lei alzando leggermente le spalle e concentrandosi di nuovo sul suo bicchiere di vetro.

Avrebbe fatto qualunque cosa per uscire da quella casa.

Avrebbe fatto qualunque cosa per rivedere Zayn e dirgli tutto quello che provava per lui.

Si era letteralmente scocciata di pensare prima ai suoi genitori che a se stessa.

Si guardò intorno sbattendo leggermente le palpebre; i signori Anderson e Josh la guardavano confusi.

Mi hanno anche detto” continuò suo padre attirando la sua attenzione.

Che da quando uscivi con quel Zoin non studiavi più di tanto” disse suo padre socchiudendo gli occhi.

Laila si alzò e socchiuse gli occhi.

Uno lui si chiama ZAYN e non Zoin … due in realtà è il contrario. Zayn mi infonde la voglia di studiare” disse Laila gli occhi che ridiventavano lucidi.

Non alzare la voce con me signorina” disse suo padre alzandosi a sua volta.

Io la alzo quanto mi pare e piace dato che tu non mi dai mai ascolto” urlò ancora Laila e gli occhi le si spalancarono quando sentì la mano di suo padre posarsi sul suo viso candido.

Una macchia rossa si formò sulla sua guancia e una lacrima scese dagli occhi della ragazza.

Si allontanò e corse in camera sua chiudendo la porta a chiave e buttandosi sul letto.

Suo padre non aveva nessun diritto di darle uno schiaffo.

Non era stato lui a dirle che la violenza sulle donne era sbagliata?

La coerenza di suo padre era pari alla sua voglia di allontanarsi da Zayn.

Chiuse gli occhi prendendo di nuovo la foto del ragazzo tra le mani.

Mi manchi, Zayn … mi manca tutto di te” sussurrò lei posando la guancia rossa sulla foto.

Il contatto con la carta fredda le diede sollievo e sospirò facendo scendere diverse lacrime dai suoi occhi azzurro cielo.

Riaprì gli occhi e rimise a posto la foto di Zayn avendo intenzione di uscire da quella casa e magari raggiungerlo.

Prese la sua giacca e scese in fretta le scale e solo allora notò una voce familiare in cucina.

Che ci faceva lì Zayn? Aveva forse intenzione di farsi uccidere.

Entrò in fretta nella stanza facendo sì che tutti si girassero verso di lei.

Zayn le sorrise e le mimò delle parole che non riuscì a capire poi si voltò verso suo padre che guardava Zayn con uno sguardo davvero poco raccomandabile.

Che ci fai qui Zayn?” chiese lei avvicinandosi a lui e cercando la sua mano.

Ma lui si scostò e la guardò negli occhi.

Esci fuori Laila, questa è una conversazione tra me e tuo padre” disse lui dolcemente.

Laila scosse la testa facendo cadere i suoi boccoli sul viso candido.

Zayn si voltò verso di lei facendo attenzione a non dare le spalle a suo padre.

Ascoltami, amore. Ora devi uscire fuori, okay? Fallo per me” disse lui sfiorando con le punte delle dita la sua guancia rossa.

Ma …” cominciò lei e Zayn scosse la testa.

Per me, okay? Dopo se tutto andrà per il verso giusto ti raggiungerò” disse lui voltandosi di nuovo verso suo padre.

Lei sbuffò e alzando gli occhi al cielo di avvicinò alla porta.

La richiuse e si accovacciò piano per sentire meglio.

Di certo non si sarebbe persa una parola di quello che Zayn aveva da dire a suo padre.

Mi ascolti, signore. Io la amo.” cominciò Zayn e Laila sentì che il suo cuore perdeva qualche battito.

Non so come, non so quando e non so il perché ma da quando l'ho vista ho sentito qualcosa qui, al cuore e non sono riuscito a starle lontano anche se i miei genitori continuavano a dirmi che non dovevo avvicinarmi a lei per il suo bene.

Non ce l'ho fatta, signore, ed è per questo motivo che mi sono sentito un vigliacco, uno stupido e un'arrogante.

Ma l'amore non si sceglie, l'amore è forse la cosa più bella che esista al mondo e se anche lei almeno per una volta si è innamorato, sa che è davvero, davvero dura riuscire a controllarsi. Quindi la prego, mi dia una possibilità, sono rimasto notti intere pensando a come potevo presentarmi a lei e chiederle il permesso di vedermi con sua figlia.

Non la farò soffrire, lo giuro. Solo l'idea di farla soffrire mi spaventa, signore”

Laila guardò dalla serratura della porta.

Zayn era in lacrime, la prima volta che lo aveva visto piangere.

Suo padre invece lo osservava serio.

Maledettamente serio.

Si alzò e si avvicinò al ragazzo.

Gli sorrise e gli prese la mano.

Laila si tappò la bocca per non urlare o ridere.

Si alzò e corse in salotto prendendosi le mani e stringendole con forza.

Chiuse gli occhi e sorrise felice.

Sentì la porta della cucina aprirsi e si alzò di scatto vedendo Zayn e suo padre parlare con due sorrisi stampati in faccia.

Li guardò ed entrambi diventarono seri.

Piccola” sussurrò Zayn e aprì le braccia.

Laila gli corse incontrò e lo abbracciò sentendo tutte le lacrime che aveva trattenuto scendere.

Hai sentito tutto vero?” sussurrò Zayn in modo tale che suo padre non potesse sentire.

Laila annuì e gli baciò il petto aspirando con violenza il suo profumo.

Quanto gli era mancato.

Lo strinse ancora di più e alzò lo sguardo verso di lui che le sorrideva felice.

Ti amo” sussurrò lei con dolcezza.

Ti avevo detto che si sarebbe risolto tutto per il meglio” rispose lui posando con dolcezza la guancia sulla cima della sua testa.

Laila sospirò, finalmente felice.

 

 

 

Spazio a meeeeeeeeeeeeee (?)

 

Allora per prima cosa mi scuso per due cose:

  1. il grossissimo ritardo

  2. Non ho tempo di ricontrollare quindi, scusate gli errori

 

Alloraaaa … questo capitolo è dedicato completamente alla coppia Zayn/Laila.

Avevano bisogno di un po' di spazio i due, si sentivano trascurati u.u

Comunque, non ho nient'altro da dirvi … sarei felice se lasciaste una recensione così da sapere se è di vostro gradimento.

Se volete seguirmi su twitter sono: xMrsSpoon

Ricambio subito!!

A presto,

Baci

 

xxMichela 

   
 
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