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Autore: Tommo_    17/07/2012    6 recensioni
Inizio col dirvi che ho messo prima il prologo per farvi capire un po com'è la storia che si prospetta diversa dalle altre per la sua trama. Infatti non sarà tutto rose e fiori, anzi ci saranno molto problemi per la nostra protagonista. Ma in fondo lei ci è abituata, quello è stato il suo passato, e chissà magari anche il presente. Ma il futuro?
Sono Destiny, Destiny Cole, una ragazza strafottente, fredda, sempre impacciata, disordinata, poco femminile e chi più ne ha più ne metta!
Spero che vi piaccia, magari lasciate un piccola recensione..
MuchLove
Anna.
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 - News
 
-Piccola sarò sempre con te. Sono queste le ultime parole che mi disse mia madre prima di morire, prima di lasciarmi per sempre con mio padre e i miei due fratelli. 
Avevo solo 9 anni quando il cancro la portò via. Da allora la nostra vita cambiò, lasciammo per sempre l’Irlanda e ci trasferimmo in un’isola sperduta dell’Oceano Atlantico. 
Ricordo che la prima cosa che notai era il panorama, era bellissimo non potevo negarlo. Tutto era verde: gli alberi, i tronchi coperti di muschio, che ne avvolgeva anche i rami come un baldacchino, la terra coperta di felci. Persino l’aria, filtrata dalle foglie, sembrava verdastra.
Mio padre cerca di accontentarmi in tutti i modi sperando di sopperire la sua assenza per il lavoro con alcuni regali. Non abbiamo mai avuto un rapporto costante, sembra quasi che abbiamo due vite parallele. Addirittura un’altra donna è entrata nella sua vita, diminuendo il suo tempo a disposizione per me. Ormai si frequentano da un paio d’anni, sono quasi sicura che si chiami Alexandra, credo sia una manager. Non mi ha mai parlato di lei, non so niente della sua famiglia, ma a quanto pare le cose cambieranno da stasera, poiché mio padre ha avuto la brillante idea di invitarla a cena.
-Coosa?? L’hai invitata a cena? .Chiesi a mio padre.
-Si. E non capisco quale sia il problema!!!.Rispose lui.
-il problema è che non mi va che una sconosciuta venga a casa nostra!. Dissi a mio padre ormai arrabbiatissima.
- Ma sono 2 anni che la conosco. cercò di ribattere lui.
-: che TU la conosci!.
* Squilla il cellulare *
-: Ora devo andare, ma ne riparliamo dopo!.
-Come al solito …
Raggiunsi i miei fratelli  nel salone che, nonostante giocavano con l’Xbox 360, avevano sicuramente sentito la conversazione tra me e mio padre. Chiesi il loro parere, ma erano troppo impegnati per parlare con me. Conoscendoli come le mie tasche però,sapevo benissimo che a loro non importava se avrebbero conosciuto o meno Alexandra.
I miei fratelli sono gemelli, anche se molto diversi: 
Drake ha i capelli leggermente più chiari di Alan e gli occhi verdi. E’ un ragazzo pieno di vita, generoso e molto geloso e protettivo nei miei confronti. Alan ha gli occhi azzurri e a differenza di Drake è più riservato, anche se pieno di amici. È il ipo di ragazzo di cui puoi stare certa che mantiene i segreti e che ti da consigli su qualunque argomento.
Sono le 21:07 sento bussare alla porta, non ho voglia di uscire dalla mia stanza, non voglio affrontare la realtà. Sento Alan che accoglie, presentandosi gentilmente, Alexandra, che gli chiede semplicemente di chiamarla Alex. Sento il dovere di scendere, per non passare  per la figlia maleducata, e mi reco all’ingresso dove ci raggiunge anche Drake. Appena la vidi rimasi di stucco. Sembrava una statua
Aveva il genere di bellezza che si vede nei cataloghi di costumi da bagno, di quelle che infliggono duri colpi all’autostima delle altre donne. Aveva gli occhi azzurri e i capelli biondi e un fisico snello. 
-Piacere io sono Drake, e lei è mia sorella Destiny.Disse indicandomi.
-Buonasera, è un vero piacere conoscerla. Mentii. Non sono mai stata brava a dire bugie ma, nella mia camera, avevo ripetuto quella frase talmente spesso che ora suonava quasi convincente.
-Bene, ora che le presentazioni sono finite, possiamo accomodarci in soggiorno per cenare. Disse mio padre.
Così ci recammo nel soggiorno. Passammo molto tempo a chiacchierare cercando di conoscerci meglio. Ho scoperto che con il suo lavoro da manager ha appena finito di girare un tour in America, ma quando le chiesi per chi lavorasse, mi rimane nel mistero.
Stavamo parlando quando mio padre ci interruppe.
- Bene, mi sembra il momento giusto per dirvi una cosa importante. disse mio padre guardando me, Drake e Alan.
-Si anche a me sembra giusto. Affermò Alexandra.
- allora da come avete capito Alexandra è la manager di un gruppo importante. Si fermò un attimo guardò noi e poi Alexandra e riprese a parlare.
-vedete dalla settimana prossima questi ragazzi verranno a vivere per un po’ qui. 
- cosa? Verranno a vivere qui??.dissi quasi scandalizzata 
-Si sono dei bravi ragazzi, hanno solo qualche anno in più a te, vedrai andrete d’accordo.
Non sapevo che dire quindi decisi di andare in camera mia.
-ehm.. scusate io salgo sopra. Alexandra è stato un piacere conoscerti, ciao.
 Non le diedi nemmeno il tempo di rispondere che me ne andai. 
Ero in camera mia, stesa sul letto, non facevo altro che pensare a mio padre, a come ha potuto farmi questo. Lui lo sa, non sono capace di entrare in sintonia con le persone della mia età, forse dovrei dire che non sono capace di entrare in sintonia con le persone,punto. A volte non riesco a vivere in armonia nemmeno con i miei fratelli, gli uomini che in assoluto sento più vicino, quasi non parlassimo mai davvero la stessa lingua. Ogni tanto mi chiedo se i miei occhi e quelli del resto del mondo vedono le stesse cose. Forse il mio cervello è difettoso. Ma la causa non importa, l’effetto si. E dalla prossima settimana ci sarebbe stato solo l’inizio.
Cercavo in tutti i modi di addormentarmi ma non ci riuscivo. Lo sbuffo continuo del vento e della pioggia sul tetto non tacque nemmeno per un istante. Mi coprii la testa con il plaid, poi aggiunsi anche un cuscino, ma non servi a niente. Riuscii a prendere sonno solo verso le quattro, quando finalmente l’acquazzone si trasformò in una pioggerella silenziosa.
Il mattino dopo, dalla mia finestra non vedevo altro che nebbia densa. 
La colazione con papà fu tranquilla, lui mi augurò una buona giornata e poi partì per uno dei suoi viaggi di lavoro.
Rimasta sola, andai in giardino e mi sedetti al tavolo di quercia, su una delle sedie li vicino, ed esaminai attentamente il paesaggio in modo da poterlo poi dipingere. Questa, oltre alla musica, era una passione che avevo in comune con mia madre. E così passai la maggior parte della giornata.
 
 
Spazio autrice.
Eccomi con il secondo capitolo! 
Vi chiedo scusa per il ritardo ma ho avuto molto da fare.
Spero che vi sia piaciuto.
Comunque vorrei ringraziarvi per tutte le recensioni che mi avere lasciato,
98, cioè WOW! 
Un ringraziamento speciale vorrei farlo alla mia amica Emanuela, che mi aiutato moltissimo. TI VOGLIO BENE <3
Va bè ora vi lascio in pace. Recensite, recensite, recensite. 
MuchLove,
Anna.
  
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