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Autore: renata96    17/07/2012    0 recensioni
Questa è la storia di una ragazza di 17 anni italo-inglese che vive per la musica; come molte ragazze della sua età, Azzurra, ha la mente strapiena di sogni e desideri.
Lei vive in un mondo tutto suo, un mondo libero, dove non esistono ostacoli, ma la realtà che dovrà affontare sarà piena di peripezie e traguardi da raggiungere. Lei e la sua migliore amica si troveranno faccia a faccia con il loro desiderio più grande, faranno scelte.
Azzurra si sentirà amata davvero per la prima volta, vedrà la sua vita cambiare radicalmente: il mondo attorno a lei la guarderà con occhi diversi.
Questa storia vuol fare capire a tutte le persone che hanno un sogno di non smettere di sperare, di non prendere decisioni con dei "se" o con dei "ma", ma di lasciarsi andare e vivere i propri desideri come il cuore comanda.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo decimo - CHASING CARS 

Il mio cuore iniziò a battere all’impazzata.
-Horan! Non dovevamo farci sentire, dovevi lasciarla finire di cantare, idiota!- dissero delle voci famigliari.
-Ci scusi signora Demetria..si chiama così lei giusto?
..Beh..Ehm.. non volevamo disturbare..-
Non connettevo più. Il cuore si fermò. Non respiravo. Tra un po’ mi sarei ritrovata per terra.
E invece no. Mi trovai davanti ai One Direction, sì proprio loro. Tutti e cinque! 
Rimasi ferma, impassibile. Li guardai ad occhi sgranati.
-Oddiooo! Sono proprio lorooooooooo..
Liammmmmmmm, Harryyyyyyyyyyyyyy, Zayyyyyyyyyynnn, Louiiiiiiisssssss, Niaaaaaaaaaalll!-
tutti iniziarono ad urlare e io venni aggredita da una folla di 30 e passa compagni di classe.
Dovetti uscire dall’aula assieme a Miss Demetria che mi prese
per mano e riuscì a trasportarmi via da quella confusione.
-Ragazza, quei cinque sono dei pazzi. Scusa se ti ho creato ques..-
-Non si preoccupi Miss Demetria.
Stia tranquilla, non è successo e non mi sono fatta nulla. E’ tutto ok!- la rassicurai.
Miss Demetria rientrò in classe e diede un urlo così
grande da far cadere le biro sulla cattedra.
-E allora! Santo cielo! Tutti al posto! Vi credete di essere ad un post-concerto dei One Direction!?
Cosa chiedete gli autografi! Basta, a sedervi ORA.- 
-…Ma Miss Demetria sono gli One Direct…- la interruppe una voce.
-Non importa ragazzi! Non ci si comporta così! Vi ricordo che loro sono comunque
delle persone umane e sono venute qui per aiutarvi e farvi da insegnanti.
Cosa non vi è chiaro della parola “calmatevi”?
Basta ok? Stop.- nessuno rispose e tutti si sedettero. Io assistivo da fuori la scena,
ero rimasta impietrita. Non sapevo cosa fare.
-Ehy tu, entra dentro,scusaci davvero.- sussurrò una voce. Era Harry Styles in tono molto dispiaciuto.
Mi porse la mano farmi rientrare in classe. “Che gentile.” pensai. 
“Grazie..” sussurrai anch’io.
Afferrai la sua mano e rientrai in classe e ritornai al mio banco.
-Allora, signori volete presentarvi?- disse Miss Demetria.
Dopo un breve silenzio una voce iniziò a parlare. 
Era Louis Tomlinson.
-Ragazzi e ragazze, scusateci, non volevamo che questo nostro arrivo causasse dei problemi a tutti voi,
non volevamo interrompere nulla, scusate davvero!-
-Beh, innanzitutto ci presentiamo,- disse un’altra voce, era Liam Payne -
per chi non dovesse conoscerci, noi siamo i
One Direction, abbiamo partecipato nel 2010 a Xfactor e siamo arrivati terzi in classifica.
Per quattro mesi vi aiuteremo e vi faremo da “spalla” durante questo primo e secondo semestre.
Purtroppo questo è un anno davvero lavorativo per noi a causa dei vari tour che stiamo facendo in tutto il mondo.
A febbraio partirà il nuovo tour in Inghilterra e noi, siccome dovremo spostarci da città a città, non potremo più aiutarvi.
- e questo ci dispiace molto - aggiunse Zayn Malik teneramente.
-Allora noi vi aiuteremo durante tutte queste lezioni di canto, vi divideremo in gruppi e ognuno di voi ogni giorno si farà aiutare.
Ecco prendete, questi sono gli orari e le varie aule dove ci incontreremo ogni giorno.- continuò Harry. 
Ci chiamarono uno alla volta per darci i volantini. Una volta lì mi diedero il mio foglio e lessi: in gruppo con Harry Styles.
“Wow!” pensai. “Bè, nulla da ridire.” e sorrisi tra me e me.
Dopo questa prima lezione molto movimentata ritornai nella mia stanza, si erano fatte già le 13.00.
-Az! Ma dove sei stata? Ti sto aspettando da un’ora!- mi disse Rebe preoccupata.
-Guarda Rebe non sai cos’è successo oggi…- le dissi ridendo come una matta. Lei non capì.
-Oddio Az! E’ una cosa bella o brutta?! Su, sputa il rospo e racconta tutto!- mi chiese lei incuriosita.
E così tra una risata, un racconto e i pop corn confezionati,
comprati alle macchinette in corridoio, le raccontai tutto per filo e per segno.
-Oddio che casinista sei! Però si può dire che hai fatto colpo! Ma è fantastico!!- disse lei tutta esaltata.
-Ahaha, ma che stai dicendi!- le risposi arrosendo.
Le lezioni al pomeriggio iniziavano alle 15 ed erano solamente le 14 meno dieci.
Decisi di andare a fare un giro in biblioteca, dato che Rebe era caduta in un sonno profondissimo
e conoscendola non si sarebbe svegliata molto facilmente. Ah già, perché la mia scuola aveva anche una
biblioteca e una sala relax per tutti gli studenti, fico! Mi incamminai verso la biblioteca fino ad arrivare alla porta.
Eccola qua” pensai.
Aprì la porta. Osservai attorno a me, c’erano ragazzi che ascoltavano la musica con l’mp3
e leggevano qualche libro, altri che ripassavano qualche materia di teoria. Tutti molto calmi e tranquilli.
Continuai a camminare ed andai dritto verso un piccolo corridoio e notai un’altra porta. 
“Sala relax” c’era scritto. 
“Boh, proviamo ad entrare.”  pensai. “Caso mai c’è Cathelynn o qualche compagno di classe.”
Aprì la porta. Zero. Non c’era nessuno! La stanza era vuota.
Era una stanza luminosissima, pulita e con delle finestre enormi. Mi affacciai.
“Londra è davvero meravigliosa” pensai tra me e me. 
Iniziai ad ispezionare la stanza.. Ad destra notai una sbarra, qualche costume di scena e un piccolo palco.
“Ma allora questa oltre ad essere una sala relax è anche un posto dove si può venire e provare qualcosa per la lezione, che bello!” pensai.
Mi voltai e vidi un pianoforte. Oh che meraviglia. Alle medie mi iscrissi ad un corso per imparare a suonarlo,
mi piaceva un sacco ed ero anche abbastanza brava, insomma me la cavavo. 
Mi andai a sedere e iniziai a suonare qualcosa. 
Mi ricordo che un giorno l’insegnante di pianoforte ci disse che dovevamo trovare un
brano da poter suonare al saggio, così io decisi di portare “Bleeding love” di Alicya Keys.
Era un brano perfetto e al saggio feci un figurone.
-Vediamo se mi ricordo le note..- dissi a bassa voce.
-Do, la, la, fa maggiore..- e la musica si impadronì di quel momento e mi
fece suonare e cantare in un modo naturale e melodioso.

 
“ Closed off from love I didn't need the pain,
Once or twice was enough and it was all in vain..
Time starts to pass before you know it you're frozen…
I Keep bleeding,
Keep, keep bleeding love..I keep bleeding, 
I keep, keep bleeding love 
Keep bleeding 
Keep, keep bleeding love..”
 
Sentì aprire la porta. 
Le mie mani su quel pianoforte si bloccarono d‘impatto. Non bastava la mattina già movimentata,
ora anche in una sala relax dovevo spaventarmi.

 
Mi voltai di soprassalto..


 
 
Per tutte le directioners che stanno leggendo, sono Renata e ho 15 anni.
Questa è la mia prima FF, se volete commentare e fare una recensione sulla mia storia
non vedo l'ora. accetterò commenti positivi e critiche per farmi migliorare.
Grazie a tutte, un bacione (:
  
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