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Autore: LuminaNocte    17/07/2012    1 recensioni
After all. Dopo tutto. Dopo la guerra, dopo le perdite, Katniss e Peeta "ricominciano a crescere assieme".
Spoiler da: Catching fire e Mockingjay.
Ispirazione tratta dalle ultime pagine del canto della rivolta.
Dalla storia:
[...]Lentamente il sole si alza, e un' alba rosea prende il posto della notte. L'inizio di un giorno senza la mia sorellina, senza Finnick, senza Cinna.. Dovrei tornare, affrontare Peeta e i miei sentimenti per lui, così confusi, così vaghi. Dovrei andare da Haymitch e allontanarlo dalle bottiglie. Dovrei telefonare a mia madre. Chiarire con Gale. Perdonarlo, alla fine. Per il momento, tuttavia, mi accontento di restare in vita. [...]
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La linea dell'orizzonte era una delle poche certezze di Annie, oramai. Per un semplice motivo: era sempre lì. Tutti i giorni, si alzava all'alba e, ancora in pigiama, si recava al mare ad assicurarsi che l'orizzonte non fosse sparito, e questo finora non l'aveva mai tradita. Quella mattina sedeva tranquilla su una roccia, mentre osservava le prime imbarcazioni tornare in porto. Piccole barche a vele, cariche di cibo per il distretto, e per tutta Panem. Sedeva, osservava e pensava.

Pensava al mare davanti ai suoi piedi, a Finnick che si pavoneggiava con il tridente in mano, al cielo, a Finnick che le teneva le mani e la baciava, quando la sua mente giocava qualche brutto tiro, alla sabbia soffice e pungente, a Finnick che la trascinava giù con lui su quella stessa spiaggia e in quello stesso mare. Si erano dati il loro primo bacio su quella medesima roccia che sotto la candida luce dell'alba vedeva la ragazza accarezzarsi il ventre gonfio. Annie ricordava bene il suo primo bacio. Così dolce in mezzo tutto quel sale e quell'amaro. Finnick era solito ricordarglielo. Anche Finnick una volta era stato una delle certezze di Annie, la sua roccia, a cui potersi aggrappare, con il quale districare i dubbi più complicati. Ora tutto ciò che le rimaneva era quella la roccia, la linea dell'orizzonte e i piccoli calci che la sua creatura le regalava.

Quando il terreno cede e il proprio mondo crolla, forse si ha solo bisogno di avere fede e credere nel sopravvivere insieme a tutto questo. Forse si ha solo bisogno di reggersi forte. Di non lasciare perdere, qualsiasi cosa succeda.

Grey's anatomy.

A volte è semplicemente curioso ciò che la vita ti riserva. Un attimo prima sei seduta al tavolo della cucina a fare colazione, e quello dopo sei in mare aperto, ed è tutto bagnato.

Sopratutto i tuoi piedi.

E sei in mare aperto, senza alcuna protezione, senza nessuna roccia a cui poterti aggrappare.

E provi dolore, e vedi volti sconosciuti che ti urlano di spingere, perchè è l'unico modo per vedere la tua creatura. Ma temi che se spingerai ancora potresti spezzarti in due.

E il dolore non ti abbandona, perchè in realtà non lo farà mai.

* * *

Solo quando pensiamo di aver capito come vanno le cose...
l'universo ci lancia una palla curva. Quindi dobbiamo improvvisare. Troviamo la felicità in posti inaspettati. Troviamo la via del ritorno, per le cose che contano di più. L'universo è divertente in questo modo, a volte è solo uno il modo, per farci finire esattamente nel luogo dove apparteniamo.

Da: Grey''s anatomy.

La puzza di alcoll rasenta dei livelli a dir poco indecenti. Ma Haymitch è pur sempre Haymitch. O lo accetti così com'è, o niente.

-Hai finito il disegno?- Inizia seccato.

-No, Haymitch. Farei sicuramente prima se almeno mi tenessi tu il ghiaccio!- Gli rispondo sollevando lo straccio dalla testa.

-Stammi a sentire ragazzo, dovresti solo ringraziarmi per essere venuto fino a qui- ora sembra scocciato -non è colpa mia se non sai scendere le scale- senza sembra.

-Che sforzo! Saranno nemmeno venti metri!- inizio a ridacchiare, ma non insisto oltre, perchè so quale atto di coraggio Haymitch sta compiendo.. ricordare 48 ragazzini, morti sotto la tua protezione.. deve essere terribile. Non mi stupisce che si sia già scolato 2 bottiglie di liquore, e sono solo le 5 di mattina. Poso la matita, mi alzo e mi avvio in cucina, ignorando le proteste di quello che era il mio mentore. Inizio a preparare l'impasto per le focaccine, mentre con un occhio controllo il vialetto al di fuori della finestra. Le ho appena messe in forno quando sento Haymitch sedersi al tavolo. -Preparo la colazione per katniss, stamattina è andata nei boschi e avrà sicuramente fame- Lo inforno. Non lo vedo ma so che sta annunendo -Quando tornerà scriveremo tutto sui tributi della 51sima edizione- Sento il suo sguardo su di me, così mi giro, e per la prima volta quella mattina sento che è tornato lucido, infatti sussurra -Marcus e Lilac. Si chiamavano Marcus Kismet e Lilac Doom- Dopodichè appoggia la fronte sul tavolo, nascondendomi il viso. Vorrei avvicinarmi, ma non so come prenderebbe un qualsiasi contatto fra di noi. Lui non è Katniss. Non so come comportarmi con lei, figuriamoci con lui. Mi sento estremamente impotente a volte, e quando non è così, mi sento sempre più vulnerabile, come se tutte le torture che ho subito siano sul punto di ripetersi. Devo ancora capire se la vicinanza con quella ragazza, prima amica, innnamorata, vincitrice, nemica poi fidanzata, obbiettivo, ibrido, vicina di casa, cacciatrice, tributo, alleata, ed infine di nuovo amica migliori o peggiori la mia situazione. Devo ricordarmi di parlarne con il Dott. Aurelius il prima possibile. Non vorrei rischiare di cadere preda di qualche brutto ricordo. E sopratutto non voglio più far del male a nessuno.

Da quello che tutti mi hanno detto, c'è stato un tempo in cui amavo realmente Katniss. In un altro universo, io non avrei mai permesso a niente e nessuno, me compreso, di farle del male. E oggi invece... oggi sono stanco di lottare. Mi siedo accanto a Haymitch, e chiudo gli occhi lasciando cadere la testa contro il tavolo.


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Notizie tecniche.
1. Trovare il tempo e l'ispirazione per scrivere mi è sempre parecchio difficile. Per questo motivo questo capitolo non è concluso. (Come avrete notato non c'è ancora Katniss). Ho voluto postarlo comunque perchè, nonostante abbia un'idea di quella che sarà la seconda parte, non volevo ritardare ulteriormente l'aggiornamento.
2. la prima parte, come spero avrete capito è dal Pov di Annie. Per questo motovo è parecchio scollegata, confusionaria. Nella mia testa, Annie non può che essere così. Alla fine il "mare aperto" in cui lei si trova è da interpretarsi in due diversi modi. Il primo è che sta partorendo e di conseguenza le si sono rotte le acque, per questo ha i piedi bagnati, il secondo è più.. profondo diciamo, lei si trova sperduta senza Finnick. (Dio, quanto sono ripetitiva!)
3.Il secondo Pov è di Peeta. Ho voluto analizzare molto esternamente il suo personaggio, perchè non sono pronta ad un esame più profondo. Come avrete notato ho aggiunto una citazione da "il canto della rivolta". 4. Marcus Kismet e Lilac Doom sono personaggi di mia invenzione e per questo ne detengo tutti i diritti. (Spero noterete che i loro cognomi significano destino, e che ho voluto mantenere per la ragzza il nome di un fiore.) Se avete altri dubbi, fate sapere!


Credo di aver detto tutto. Ora vorrei ringraziare le 3 persone che hanno recensito il primo capitolo, e tutti quelli che l'hanno letto. (Siete oltre 100 e io vi amo)

Se vi è piaciuto, o se vi fa schifo, bè.. come dire commentate. Almeno so se devo ritirami a bella vita in campagna.

E' quasi più lungo il mio commento al mezzo capitolo che il capitolo stesso T_T, ora vi lascio con un bacio e con la promessa di aggiornare il prima possibile.
Vi spoilero anche che nel prossimo ci sarà un pov di katniss U_U

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