Driiiiin
Ecco, un’altra giornata iniziava. La sveglia segnava le 20.00 e non la smetteva di urlare, cercai di spegnerla con la mano, invano; così optai per la soluzione più semplice: la buttai di sotto al comodino.
Tutte le mattine, anzi, tutte le sere la solita storia. Sveglia alle otto di sera, prepararsi per il lavoro e poi lavoro, lavoro, lavoro fino alle cinque del mattino (se tutto andava bene).
Oramai era un mese passato che mi trovavo a Londra, e nonostante il duro lavoro, tutto procedeva per il meglio. Avevo scoperto che quella città non era stupenda solo nei miei sogni, lo era davvero!
Appena avevo un minuto libero mi catapultavo in centro, anche solo per passeggiare e osservare quegli strani inglesi.. amavo Londra, lì potevo essere me stessa, a nessuno importava come apparivi esteriormente, ti accettavano solo per quello che eri dentro.

Mi alzai faticosamente dal letto e mi trascinai in bagno. Wow, che spettacolo. Sembravo appena uscita da un film horror. Cercai di districare quei fastidiosissimi nodi pettinando un po’ i capelli, mi lavai denti e viso e tornai in camera per vestirmi.
Bastavano cose semplici e pratiche per il lavoro, quindi decisi per un paio di Jeans, una maglietta dell’Hard Rock e le mie amate converse; un filo di matita, un po’ di mascara ed ero pronta.

Appena arrivata al locale salutai Samantha e Nicky, che erano già arrivate, e andai a posare la borsa nella piccola stanza che si trovava sotto il piano bar.
Stranamente quella sera c’erano già tante persone quindi tornai subito di sopra e iniziai ad aiutare le altre ragazze a servire bevande e robe varie.
-Ehi scusa, posso domandare a te?-
Alzai gli occhi dal cocktail che stavo preparando e incrociai quelli familiari di una ragazza minuta, occhi color cioccolato e il viso incorniciato dai capelli mossi.
-Ehm certo, finisco qui e poi mi dici tutto- le sorrisi, finii di mettere l’alcolico nel bicchiere e lo porsi al signore che stava aspettando.
-Allora, dimmi..-
-Senti, fra poco arriveranno dei ragazzi e vorrei già ordinare da bere perché appena entreranno si creerà il caos più totale..-
-Okay, dimmi tutto, poi ci penso io, tranquilla- le sorrisi, osservandola bene, io quella ragazza la conoscevo, ne ero sicura.
-Grazie! Allora, una coca, tre cocktail e due coche con vodka-
-Perfetto,appena arrivano i tuoi amici le porto al vostro tavolo!-
Mi rispose con un rapido grazie e si diresse verso una ragazza riccioluta, facendole il segno dell’okay.

Okay, gli anni erano passati, ascoltavo la loro musica, non ero più aggiornata come un tempo ma avrei giurato che quella ragazza era Eleanor Jane Calder, quella ragazza era la fidanzata di Louis Tomlinson!