Storie originali > Thriller
Segui la storia  |       
Autore: Azathoth    17/07/2012    3 recensioni
New York, l'agente Hailey Hoover si trova a dover riaffrontare un pungente Serial Killer tornato dal passato.
"Non era più un lavoro. Ormai era diventata una questione personale. Tra lei e Lui"
Che i giochi abbiano inizio.
Genere: Dark, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NOTE DELL'AUTRICE: Eccomi con il secondo capitolo, spero vi risulti interessante, non vi ho ancora svelato come mai Hailey conosce così bene questo assassino e perchè provi così tanta rabbia nei suoi confronti, per ora preferisco lasciar viaggiare la vostra fantasia!!
Ringrazio tutti quelli che hanno letto il  Prologo e che lo hanno recensito!! Attendo altri pareri per migliorare.
Buona lettura . . .
A.


__________________________________________________________________________________________________________________________________________

Hailey in quel momento non capì cosa stesse realmente accadendo, non riuscì a spiegarsi come potesse essere il “Necroforo”, ma sapeva bene che era Lui l’autore di quel crimine. La cosa che più le  inondava il cervello era il fatto che lo aveva visto saltare in aria, uccidersi con le sue stesse mani, in quel cantiere a East Harlem, strappandole quella soddisfazione.
Ora le interessava saperne di più su quella donna brutalmente uccisa.
- Kane, sei stato il primo ad arrivare sulla scena, com’è stato scoperto il corpo? -
- Ha chiamato il ragazzo del palazzo di fronte, sta al terzo piano, ha notato il sangue dalla finestra, non è difficile notare una chiazza del genere sulla neve -
- C’era qualcosa di particolare attorno alla donna? -
- Cazzo smettila! Non è Lui l’assassino. Basta con queste stronzate, quando ti passerà questo terrore?!
Le prese un braccio con forza guardandola dritta negli occhi per vedere se in lei ci fosse ancora un briciolo di lucidità - Lui è morto! -
Hailey lo allontanò con tutta la rabbia che aveva in corpo, quasi come se nei suoi occhi si celasse il veleno.


Si tolse la giacca di pelle che le nascondeva fin troppo bene quel corpo sensuale, la gettò sul letto, camminando tra le mura del suo monolocale intravide una bella donna raffigurata nello specchio di fianco la credenza dei liquori. E per una volta si piacque. I capelli ondulati tenuti sempre sciolti, di un colore nero corvino che le facevano risaltare ancor di più i suoi grandi occhi verdi, era sempre stata un’appassionata di sport ed è inutile dire quanto fosse scolpito il suo corpo con quel seno prosperoso che tendeva sempre a coprire. Desiderava avere qualcuno accanto, qualcuno che la stringesse facendole dimenticare anche solo per un istante quale fosse il suo compito. Aprì la credenza e prese il suo fedele Jack Daniel’s versandosene una bella quantità nel bicchiere che teneva sempre lì, a portata di mano. - Beh, anche per stasera saremo solo io e te! -
Si mise in balcone con le gambe distese sulla ringhiera pensando ad una soluzione logica mentre si gustava piccoli sorsi di whiskey .

Attorno a lei il calore, il fuoco, udendo quelle frasi che le colmavano la mente.
- Non aver paura Ley, sono forte, e finché ci sarai tu con me nulla mi attaccherà.-
E subito dopo sentì il cuore scalarle la gola.
- Hoover, c’è stato un omicidio. 383 Lafayette Street.-
- Ma quella è l’università. -
- Mi dispiace. -

Il bicchiere le cadde in terra ed improvvisamente si svegliò con cenni di lacrime represse sul viso.
- Kane, scusa, non avevo intenzione di svegliarti all’alba ma sto andando al dipartimento, appena puoi raggiungimi. -
Riprese il cappotto e tornò a svolgere il suo compito.

-La Dott.ssa Beverly ha già dato risultati riguardanti l’autopsia?-
L’agente Gavin non le rispose, si allontanò di soppiatto, odiava avere una donna tra i piedi.
- Bastardo! -
In quel momento dall’ingresso principale entrò Kane con due tazze di caffè. Era un uomo buono e premuroso, sembrava quasi buffo con quella barba crespa, era intelligente e sapeva giocare di astuzia. Con il suo fisico robusto da battitore di Baseball alto circa 1.83, ma che di quello sport non conosceva neanche il numero di giocatori, due occhi color giacchio e dei capelli castani che teneva sempre tirati indietro, ed immancabilmente la sigaretta sull’orecchio.
Non fumava più, ma diceva sempre che se mai ci fosse stata occasione per ricominciare avrebbe dovuto averla.
- Dai, butta giù qualcosa di sano, hai ancora l’odore di quel fottutissimo whiskey!-
- Ehi non parlare così del mio Jack! Ti perdono solo per il caffè. -
- Ho sentito poco fa il Medico Legale, ci sono risultati. Nella scatola cranica della donna è stato trovato un “Edema cerebrale”, la causa della morte sarebbe un emorragia acuta in multipli traumatismi che implica l’arresto cardio-respiratorio causato dal dolore estremo. -
Rimase immobile a fissare il vuoto continuando ad ascoltare ciò che Kane aveva da dirle. Come se in quel momento, stesse provando dentro sé quel “ dolore estremo”.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Thriller / Vai alla pagina dell'autore: Azathoth