Avrò cura di te
#CAPITOLO 5
" Draco, scappa, vattene da qui! "
" Madre, no! Non vi lascio da sola! "
" Ormai è troppo tardi, vattene o uccideranno anche te! "
" Io starò con voi sino alla fine, è una promessa. " Disse il ragazzo, asciugando una larima che solcava la pallida guancia di Narcissa Black.
" Ma che bel quadretto famigliare! " La voce di Voldemort anticipò la sua entrata nella sala, seguito a ruota da tutti i suoi più fedeli mangiamorte. la veste nera e logora gli copriva il corpo esile, arrivando a toccare fino a terra, gli occhi rossi, fiammeggianti come due rubini fissavano Narcissa e Draco, stesi a terra.
" Mi sembra di rivedere i Potter. Quella stupida mezzosangue della Evans, anche lei si era messa immezzo, sai Narcissa ? "
La bionda annuì, mentre stringeva sempre più forte la mano del figlio.
" E sai anche quale sorte ha subito in seguito, vero? " - Il volto di Voldemort si piegò in un ghigno sadico - " Ma io sarò clemente con te, non ti ucciderò. "
Narcissa tirò un sospiro di sollievo.
" Infatti sarà tuo figlio a farlo. "
Un'urlo echeggiò per tutta la stanza, un'urlo di disperazione, proveniente dalla bocca del giovane Malfoy.
" No, non ucciderò mai mia madre! Neanche sotto tortura! "
Narcissa era ancora sconvolta, lanciando occhiate prima a Draco, poi a Voldemort. Quest'ultimo fece un cenno con il capo in direzione di Bellatrix, poi si accomodò elegantemente su di una poltrona.
La mora ghignò, estraendo la sua bacchetta dal fodero, e puntandola contro il biondo, fra le urla e le suppliche di Narcissa. Il giovane Malfoy era pronto a ricevere una cruciatus, sicuro che sua zia avrebbe usato la tortura come metodo di persuasione. Ma ciò non accadde.
" Imperio! "
Draco rimase immobile, con gli occhi sgranati e dilatati, puntati in direzione di Bellatrix, che gli si avvicinò con passo cadenzato.
" Uccidila. " Gli sussurrò all'orecchio, accarezzandogli la guancia diafana.
" No! Draco non farlo! Sono tua madre! Ti prego... "
" Avada Kedavra! "
****
Narcissa si svegliò urlando, nel pieno della notte. Il cielo era sereno, e dalla finestra della sua stanza si potevano intravedere benissimo le stelle, che rischiaravano la radura circostante.
Draco corse a vedere cos'era successo; quell'urlo così agghiacciante lo aveva destato dai suoi sogni, costringendolo ad infilarsi le ciabatte ed a precipitarsi in camera della madre, con il cuore in gola.
Aprì la porta con così tanta foga, da farla sbattere contro il muro, seguito da una Molly piuttosto assonnata.
" Madre, cos'è successo? Perchè avete urlato? "
La donna era ancora più confusa di come l'aveva trovata la mattina, tremava in preda al delirio della febbre.
" Ha la febbre alta! " Costatò il giovane, passando una mano sulla fronte della donna.
" Oh per Godric! " - Urlò Molly portandosi le mani alle tempie - " Vado subito a prendere uno sciroppo!"
Draco annuì preoccupato, lanciano occhiate apprensive alla madre, che lo guardava con uno sguardo perso.
" Adesso starete meglio, calmatevi. "
" Il Signore Oscuro! Il Signore Oscuro ci vuole morti! " Sussurrò debolmente la donna, con il respiro affannato.
" Cosa state dicendo madre? Voldemort è stato ucciso, da Potter! - Il ragazzo sospirò, stringendo una mano di Narcissa fra le sue. - " Calmatevi! Adesso ci sono qua io. "
Molly giunse poco dopo, tenendo stretta in mano una boccetta contenente del liquido ambrato. Senza esitare Draco la prese, e la versò in bocca alla madre, finche la boccetta non fu vuota.
" Farà effetto fra dieci, dodici minuti al massimo. " Bonficchiò Molly, guardando prima il ragazzo, poi Narcissa.
Il respiro della donna iniziò a tornare regolare, mentre sbatteva ripetutamente le palpebre, come per focalizzare una figura di fronte a lei.
" E' normale che si sia ammalata, è molto debole, e qualunque cosa potrebbe essere un pericolo per lei. "
" Grazie Signora Weasley. Mia madre vi deve la vita, a voi e a vostro marito. Grazie di tutto. " Draco piegò il capo in un rispettoso inchino, riconoscendosi debitore nei confronti di quella famiglia che aveva tanto a lungo disprezzato.
" Chiamami Molly! "
" D'accordo, Molly! "
La donna sorrise, lasciando il ragazzo da solo, assieme a sua madre. Draco passò nuovamente una mano sulla fronte di Narcissa, costatando che la febbre si stava via via abbassando.
" Adesso dormite Madre, ci sono qua io con voi. "
Il ragazzo rimase tutta la notte a vegliare sua madre, preoccupato per le sue condizioni in futuro.
****
Il sole illuminava le verdi colline che circondavano la radura in cui si trovava la Tana, mentre la famglia era riunita attorno al grande tavolo della sala da pranzo, intenta a fare colazione.
" Dov'è Draco ? " Chiese Harry Potter guardandosi attorno.
" Sta ancora dormendo, ha passato tutta la notte sveglio, povero ragazzo! " Arthur addentò una fetta di crostata calda, appena sfornata da Molly, che, fra un sorso di thè e un biscotto, cercava di soddisfare tutti gli sfizi gastronomici dei vari membri di quella famiglia allargata.
" Preparati Harry, fra esattamente venti minuti dobbiamo essere al Ministero, ti ricordi che oggi Kingsley comunicherà il nome dei cinque candidati che hanno passato l'esame, vero ? "
" Si Ron... " - Mugugnò Potter, stiracchiandosi sulla sedia. - Vado subito a prepararmi! "
" Io ed Hermione vi accompagneremo! " Trillò entusiasta Ginny, con in prospetto una divertente giornata di compere a Diagon Alley, dato cha aveva ritirato da poco il suo stipendio come bibliotecaria. "
" Si! " Annuì di rimando Hermione, portandosi una tazza colma di caffè bollente alla bocca.
" Paciock Neville. "
" Lovegood Luna. "
" Zabini Blaise "
" Potter Harry. "
" Weasley Ron. "
La voce calda e profonda di Kingsley Shacklebolt annunciò i nomi dei cinque candidati che oggi erano ufficialmente entrati nel corpo degli Auror.
" Congratulazioni Ron! " Urlarono in coro Fred e George, già Auror da più di due anni.
Harry invece era circondato da un gruppo di ammiratrici, che lo elogiavano e lo paragonavano ad una divinità.
" Non sei gelosa? " Chiese Hermione alla rossa, facendo un cenno in direzione di Harry.
" No, è normale. Anzi, sono contenta per lui, noi ci amiamo, e nessuno potrebbe mai dividerci! "
" Nemmeno un gruppo di scatenate ragazzine? " Rispose divertita la Granger.
" No! "
Ed insieme scoppiarono a ridere, proprio mentre i loro fidanzati tentavano di raggiungere.
" Congratulazioni tesoro! " Ginny stampò un bacio sulla bocca del povero Potter, che doveva ancora riprendersi da quel mucchio di dodicenni urlanti.
" Grazie. " Balbettò, sistemandosi gli occhiali sulla punta del naso.
" Vedo che anni di studio asseme a me ti sono serviti a qualcosa. " Hermione sorrise, abbracciando un Ron deluso, che si aspettava un bacio come premio, più che un misero abbraccio.
" Dove siamo diretti ? " Chiese poi, prendendo Hermione per mano.
" Ho appena visto una sciarpa da Madama McClan che è veramente meravi... "
" Ginny! " Urlò con tono canzonatorio il trio.
" Ok, d'accordo! "
Hermione si fermò di fronte ad una vetrina, mentre Ginny aveva trascinato suo fratello e il suo fidanzato dentro ad una sartoria, in cerca dell'abito perfetto per l'inaugurazione della nuova biblioteca. Qualcosa catturò la sua attenzione: un ciondolo, per la precisione, fatto a forma di sepente. Anche il prezzo era piuttosto modico, perciò entrò dentro e lo acquistò, mentre il testa le risuonava il nome della persona a cui lo vrebbe regalato: Draco Malfoy.
" Che ore sono ? "
" Le sette.. e .. mezza " Rispose Ron, scrutando attentamente il suo nuovo orologio.
" Oh per Godric! E' tardissimo! " Esclamò Ginny, portandosi le mani alla bocca.
" Se tu non ti fossi provata tutti gli abiti di quel negozio, a quest'ora saremmo a casa, sdraiati su i comodi divani del soggiorno! "
" Stai zitto Ron! "
" Ragazzi, non litigate. Basterà smaterializzarci e.. " Harry Potter non riuscì a terminare la frase, dato che uno schiantesimo lo aveva colpito in pieno.
Fenrir Greyback era l'ì, di fronte a loro, imponente e terrorizzante.
" Allora, dove si trova? "
" Chi ? " Chiese Hermione, con un filo di voce, indietreggiando. "
" Narcissa Malfoy. "
" Non sappiamo nulla di lei! " Urlò Ginny.
" So che state mentendo. Facciamo così: voi mi dite dove si trova, ed io risparmierò la vostra umile e adorabile famigliola. Avrete un giorno per pensarci, in fondo, cosa vi importa di lei ? "
Il licantropo si allontanò ghingando.
" Un giorno, non un minuto di più. "
-----
Angolo autrice.
Mi dispiace di non aver potuto pubblicare questo capitolo ieri, ma ero indaffaratissima! Perdonatemi. ç.ç
Allora spazio ringraziamenti.
Un grazie speciale a coloro che hanno recensito anche lo scorso capitolo: Dear Juliet e samantha_cullen.
Boh, non ho altro da dire.
Al prossimo capitolo.
Anjia