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Autore: _maryjaneSullivan    18/07/2012    2 recensioni
Ciao belli u.u
ehm sì, è la prima storia non spaventatevi!
Recensite?! Non mordo:O
She s a Rebel.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ore 8:00.
La mia amica mi sveglia bruscamente, avremmo dovuto smontare tutto, e io non avrei dovuto dormire fino alle 10:00. Vado al bagno, mi preparo torno alla tenda e mi cambio.
Chiedo subito quello che potevo fare, e incomincio a svuotare le tende di tutto quello che era tendo, poi mi danno il compito di sgonfiare i materassini e dopo aver finito tutto ero libera. Oh già dovevo preparare la mia borsa, perciò mi fermai ancora, dato che nessuno me l'avrebbe preparata per me.
Alle 9:50 finisco, e mi incammino in piazza, con i miei Rayban taroccati del negretto della spiaggia, volevo nascondere i miei occhi rossi. Arrivo alla tenda dei bambini e vedo Alex che si diverte con quei nanetti tra le gambe, mi metto in un angolo, senza farmi notare, anche se lui mi aveva già visto. Infilai gli auricolai e attesi mezzogiorno con ansia, ascoltavo la musica ad alto volume, immersa nei pensieri e intenta a far finta di sorridere tenendo le lacrime. Si vedeva che ero triste, cupa in viso e anche molto tesa all'idea di non rivederlo più. Finalmente quel ritrovo per piccoli bambini -fumati- era finito e avevo un'ora tuuuutta per lui. Mi vide. Mi tolse gli occhiali e mi baciò. Anche lui era teso, si vedeva dagli occhi, il modo in cui mi guardava,anche lui aveva paura.
Ci incamminammo -indovinate dove?- per il villino e ovviamente ci chiudemmo, ci sdraiammo e incominciammo a parlare, di come ci saremmo rivisti, del più e del meno. Il minimo pensiero di non baciarlo,guardalo,sentire la sua voce mi faceva sentire triste, mah, d'altronde era così. Non potevo rimanere lì, e poi con quali soldi? Non avevo progettato neanche la vacanza, sarei dovuta stare a casa, ma perfortuna ho trovato un posto nella macchina di questa mia amica, altrimenti nemmeno mi veniva in mente di poter uscire dalla mia piccola Umbria. Mah, forse da un certo senzo era meglio. Non lo avrei mai conosciuto, non avrei di sicuro sofferto al suo pensiero. Comunque oramai era così, ero lì stesa, quasi sopra di lui ad accarezzargli il petto mentre lui mi toccava il ciuffo, dato che ho i capelli corti. Parlavamo, quasi sempre di noi, di quello che ci piaceva, delle nostre città così lontane ma così simili.
Passò un'ora, e dovetti alzarmi controvoglia per il pranzo -ovviamente- con i loro amici, che io detestavo, anche se devo ammettere che cucinavano da dio. Passato il pranzo corsì in piazza e trovai Alex solo, con un foglietto o qualcosa del genere. Mi stupì, lui doveva essere con i bambini invece era lì, a piagnucolare come un neonato. Subito chiesi cosa succedeva e lui mi prese, mi baciò e mi abbracciò forte, consegnandomi il foglio misterioso. Lo aprì senza esitare, vedii tantissime foto mie e sue insieme, mentre io dormivo si era sbizzarrito a scattarmi delle foto per ricordare quei momenti, e c'era anche una lettera, che non ebbi il coraggio di leggere. Mi commossi e piansi anch'io con lui, di certo la "fine" del noi che speravo fosse per sempre. Ci consolammo a vicenda con teneri baci e abbracci, e poi arrivò la mia amica, in quel momento desideravo non ci fosse, e mi disse che era ora di partire.
Singhiozzai per tutto il viaggio, ed era orribile. Mi sarei voluta uccidere, ma almeno Alex mi aveva fatto una promessa: L'estate prossima sarebbe stato tutto per me




The End.



Grazie a chi a recensito, e spero che qualcun'altro si degni di farlo.
A presto con una ff sui Green Day.
  
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