Solo
pochi minuti dopo, anche se sia a Draco che alla madre sembrava passata un’eternità,
qualcuno entrò nella stanza.
Era
una ragazza, una ragazza che Narcissa aveva visto solo poco prima, quando il
figlio l’aveva portata al San Mungo… una ragazza che fece tornare il sorriso
sulle labbra a Draco.
“Cosa
ci fai qui?” sussurrò lui avvicinandosi a Ginevra.
“Volevo
sapere come state… tutti e due” rispose lei sorridendo. Dopo il racconto di
Hermione, aveva deciso di stare vicina a Draco, e non allontanarlo… in fondo,
aveva bisogno di qualcuno vicino, e se proprio lei si allontanava… lui sarebbe
rimasto solo. Solo con la madre.
“Bene…
diciamo” mugugnò il ragazzo. Almeno, ora, era come sicuro che Ginevra non ce l’avesse
con lui… non aveva paura… voleva ancora parlargli, stare con lui…
La
portò fuori dalla stanza. Forse era il momento di parlare sul serio di quello
che era successo.
“Dovevo
dirtelo subito, invece di aspettare la Granger… scusa… Hermione”
Ginevra
alzò le spalle. Doveva immaginarlo. In fondo, Draco era pur sempre Draco.
“Beh…
l’hai fatto per tua madre”
“Già…”
Silenzio.
Chissà
perché, quando succede qualcosa, il silenzio sembra sempre pesante.
Se
invece non succede niente, è riposante.
In
quel momento, la quiete che si era creata era in un qualche modo pesante e
imbarazzante. Nessuno dei due sapeva cosa dire, cosa fare… era come se avessero
paura di avvicinarsi troppo, paura che l’altro si allontanasse…
A
poco a poco, uscirono dall’ospedale. La neve scendeva lentamente, quasi
impercettibile… stava rendendo bianca tutta la piazza di fronte al San Mungo…
famiglie Babbane camminavano lente, i bambini imploravano le madri di farli
entrare in questo o quel negozio per comprare il giocattolo che desideravano.
Dopo qualche minuto di preghiere, le donne acconsentivano ed entravano nel
negozio scelto dal figlio. Ogni tanto, le donne di più alto calibro davano
qualche occhiata disgustata all’edificio in apparente disuso che in realtà era
occupato dall’ospedale dei Maghi.
Draco
e Ginevra erano fuori da questo.
Per
loro, quello era solo il grande idillio che sarebbe potuto arrivare solo se
tutto fosse andato bene… ma tra la battaglia che stava per avvenire e quello
che era appena successo, era come impossibile che tutto sarebbe andato per il
meglio.
Imbarazzo.
Questo
era quello che c’era tra i due in quel momento. Era come se ci fosse stato
qualcosa in sospeso tra i due. E forse era così.
“Non
volevo farlo, se è questo che pensi” disse all’improvviso Draco.
“Lo
so… mi ha già spiegato tutto Hermione… non ti preoccupare. Va tutto bene.” Gli
sorrise. In questi casi, un sorriso è la cosa migliore.
“Forse…
forse è meglio se andiamo… a casa… non trovi?” riprese lei dopo qualche minuto
di silenzio.
Draco
mugugnò. Sì, forse era meglio così.
Quasi
nello stesso momento, alla Tana, Ron Weasley, seduto sul divano con lo sguardo
nel vuoto, pensava. Pensava a ciò che aveva detto Hermione.
‘Perché
non me l’ha detto?’ queste parole ronzavano nella testa di Ron dal momento in
cui Hermione aveva quasi urlato quella frase.
“Ginny si è messa con
Malfoy”
Merlino,
quasi non ci credeva. Era logicamente impossibile! Ginny odiava Malfoy. O,
almeno, così aveva sempre sostenuto.
Ok,
Malfoy era cambiato. Si vedeva. Se prima era un ragazzino viziato, che si
andava sempre a nascondere sotto il mantello del padre, dal loro sesto anno era
maturato, era come se gli insulti, le prese in giro, gli incantesimi fatti solo
per divertirsi fossero svaniti. Ron ricordava benissimo. Era Harry ad avercela
con Malfoy durante il loro sesto anno. E non viceversa. Malfoy quell’anno stava
sempre per i fatti suoi, a cercare in ogni modo di trovare un pretesto per
uccidere Silente, o per rifiutarsi di farlo.
Si
soffermò a guardare fuori dalla finestra. Nevicava. Beh… tra qualche settimana
sarebbe stato Natale. Era tanto che non si festeggiava quella festività alla
Tana. Dall’anno in cui era morto Silente. Ogni anno Ron provava a festeggiare,
ma ogni tentativo diventava vano, davanti alla sua famiglia. A volte era
convinto di aver sbagliato qualcosa con loro. Dopo che gli Weasley avevano
conosciuto Harry, era come se il suo ruolo di figlio fosse passato in secondo
piano. Come se ormai ci fosse un nuovo fratello da accudire, da far stare bene.
Come se… come se in poco tempo bisognasse cercare di rimediare a tutti quegli
anni che l’amico aveva passato dai Dursley, mentre lui, più fortunato, poteva
anche fare a meno dell’affetto materno. Fred e George non avevano sentito molto
l’arrivo di questo ‘nuovo fratello’, se così si può chiamare. Loro… loro erano
considerati per i guai che combinavano. Percy… Percy era quello studioso. Ginny
l’unica femmina. Bill e Charlie il primo Caposcuola e il primo Capitano della
squadra di Quidditch in famiglia. E lui? Lui era solo Ron, l’amico di Harry
Potter, il famoso Harry Potter, colui che tutto poteva e tutto voleva, il
Prescelto. D’accordo, non era vero che odiava Harry. Ma forse Malfoy aveva
ragione a parlare così di lui.
Malfoy…
Malfoy,
che ora aveva messo la testa a posto. E con chi l’aveva fatto? Ma con sua
sorella, ovviamente! E chi era lui per prendersela? Solo il fratello,
dopotutto.
Fissò
la sua ragazza, intenta a scrivere qualcosa, probabilmente una lettera ai suoi
genitori. Hermione se la sarebbe subito presa appena avesse saputo della storia
di Ginny con Malfoy. In fondo, era stato il ragazzo ad offenderla ogni volta, a
chiamarla Sporca Mezzosangue. Eppure Hermione si fidava. Perciò avrebbe fatto
bene a fidarsi anche lui. E poi… poi c’era Harry. Lo sapevano tutti che Harry
voleva aspettare la fine della guerra per ricominciare con Ginny. E invece lei
aveva preferito Malfoy, aveva preferito lasciar perdere Harry e ricominciare
una nuova vita. E lui chi era per dire che sbagliava? In sostanza nessuno… era
suo fratello, ok, ma ormai Ginny era cresciuta, non era più una ragazzina
impaurita al suo primo anno a Hogwarts. Era una donna ormai, una donna a cui
non serviva più il fratello maggiore a cui chiedere consiglio.
Come
se fosse stata chiamata, in quel momento Ginny fece il suo ingresso alla Tana,
accompagnata da Malfoy.
Forse
era davvero stupido.
Come
aveva fatto a non notare prima quegli sguardi fuggenti, quelle toccatine fugaci
alla mano, quei sorrisi che si scambiavano? Mai, né Ginny né Malfoy, erano
stati così sereni.
Fu
in quel momento che Ron prese una decisione.
A
costo di litigare con Harry, e con il resto della sua famiglia, che sicuramente
sarebbe stato contrario, avrebbe appoggiato la scelta della sorella.
Ovviamente,
pronto ad ammazzare Malfoy se lui l’avesse fatta soffrire.
“Come
va?” chiese quindi, con aria tranquilla.
Ginevra
lo guardò perplessa. Era entrata quasi tenendo per mano Draco… e Ron non aveva
detto niente? Non era mai successo…
Si
guardò intorno.
Hermione
la stava fissando, con un’aria a metà tra il perplesso e il rassicurante. Segno
che neanche lei si aspettava una reazione simile da parte del ragazzo, ma in
ogni modo doveva stare tranquilla. Ron era sincero.
Perciò
Ginevra sorrise, accennò un “Tutto bene, Ron…” e poi trascinò Draco al piano di
sopra. Ora anche Ron sapeva della loro storia. Meglio. Un parente in meno.
Chissà come l’avrebbero presa gli altri…
Ginevra
era visibilmente preoccupata per questo.
Aveva
paura che la sua famiglia la denigrasse, la riducesse a qualcosa che non era.
Per
cosa poi?
Per
amore.
Sua
madre era sempre stata così. Va bene, poteva sposarsi, ma solo con chi piaceva
a lei. Aveva tentato di costringere Bill a non sposare la Delacour, fino a
quando lui non fu morso da Greyback. Era come se solo le persone che piacessero
a lei fossero capaci di amare i suoi figli. Senza capire che i suoi figli non
avevano bisogno di lei per scegliere la persona giusta.
Guardò
Draco.
Negli
ultimi tempi, si chiedeva spesso se lui fosse la persona giusta.
E
ogni volta, la sua risposta era sì.
Sì,
perché Draco era cambiato, non era più il ragazzo presuntuoso e viziato che era
a Hogwarts. Ora era maturato, si era assunto le sue responsabilità. Ed era
diventato un uomo nuovo.
“Cosa
c’è?” gli chiese lui, sentendosi lo sguardo di Ginevra addosso.
“Niente…
pensavo”
“A
cosa?”
“A
noi…” disse, prima di dargli un bacio sulle labbra, convincendosi ancora di più
che Draco era la persona giusta.
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Nuovo mese, nuovo capitolo… lo so, ci ho
messo tanto ad aggiornare, ma ero un po’ in crisi…
Allora, vorrei ringraziare:
ginny88: allora… spero non mi
ammazzerai… anche perché ormai mi fai una minaccia di morte a capitolo XD dai…
stavolta non me lo fai vero? Se no io avrei dovuto ammazzarti per qualcos’altro
XD tvttttttttttttb
MiaBlack: non ne ha portata molta ultimamente
XD è arrivata oggi tutta all’improvviso XD spero che
ti piaccia questo capitolo! ^_^
Memole: ci ho messo tanto ad
aggiornare vero? Chiedo perdono T_T non è colpa mia
se l’ispirazione è andata a farsi un giro ^_^
Agatha: beh… sono felice che lo scorso
capitolo ti sia piaciuto ^^ spero ti piaccia anche
questo…
Nanael: non so se leggerai questo
capitolo, visto che ora non puoi più usare molto il pc… beh, ti ringrazio tanto per la recensione, è bello
vederne di costruttive ^^ e spero che quando lo leggerai, questo capitolo ti
piaccia ^^
DracoGinny4ever:
ciao! Grazie per la recensione, spero ti piaccia questo capitolo ^^
…finito… mi raccomando, fatemi sapere se questo capitolo vi è
piaciuto!
Al prossimo capitolo, che spero, arrivi presto!
Un bacio
_olly_