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Autore: WinterStarr    18/07/2012    1 recensioni
Il destino mi trovò e la tua voce fu quello che sentì per ultimo.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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_____Gabriel______ Non credevo che potessi mai innamorarmi di una ragazza soltanto conoscendo il suo carattere e il suo fisico, ma a quanto pare mi sbagliavo. Quando l'avevo vista non potei fare a meno di andarla a conoscere e ora gli stavo dicendo che ero io il ragazzo che gli mandava messaggi?! ______Nicole______ Perchè lui? Perchè io? Perchè lo ha fatto? ... Effettivamente in questi giorni non avevo fatto caso, che non arrivassero messaggi anonimi, e ora avevo capito il perchè. Nei suoi occhi riuscivo a capire che era chiaramente in inbarazzo come me, così ci sedemmo sulle scale davanti casa. Gabriel:"Allora senti...non so come spiegartelo ma.." Io:"Con parole semplici. Anzi rispondi solo a questa domanda...Perchè l'hai fatto?" Gabriel:"Inizialmente era uno scherzo di Micheal per vedere se eri cambiata o ti eri fatta nuove amicizie e blabla..ma poi sono andato IO troppo infondo a questa storia e mi sono fatto prendere troppo" Io:"Che vuoi dire?" Gabriel:"Dovevo rispondere a una sola domanda" - Non feci in tempo a rispondere, che già lui aveva capito le mie intenzioni e mi mise una mano sulla bocca per farmi stare zitta. Va bene non voleva rispondere ad altre domande, ma almeno poteva rispondere a questa? Gabriel:"Senti..non voglio pensarcci più a questa cosa quindi..." - La sua voce era tirata, non riusciva a parlare. Io:"Quindi...ci vediam..?" Gabriel:"Ti va di uscire con me? Domani sera..." Io:"Alle 8 davanti casa mia" Gabriel"O...ovvio!" Quella notte pensai tutto il tempo alle sue parole "ma poi sono andato IO troppo infondo a questa storia e mi sono fatto prendere troppo". Che voleva dire? Non capivo. Le ore passarono velocemente fino ad arrivare alle 8. Sentì bussare alla porta, aprì mia madre e giustamente io ero ancora in camera a sistemarmi, così misi le prime cose che trovai aprendo l'armadio, un jeans scuro e una felpa. Mi girai e lo vidi sorridente in volto, sembrava un bambino che assaggia la sua prima caramella. Gabriel:"Allora..cenetta e poi una passeggiata..che dici?" Io:"Nessun problema" La strada era buia, ma dentro il caldo della macchina mi sentivo protetta mentre guardavo panorama, fuori di essa. Il locale era accogliente. Colorato, ogniuno in un tavolo proprio...mi piaceva. C'era un posto prenotato per noi e quando ci sedemmo mi accorsi che 2 ragazzi guardavano Gabriel, e quando anche lui se ne accorse, inizio a preoccuparsi. Passammo la serata a scherzare sui nostri amici e sui nostri caratteri, fino a quando quei ragazzi andarono via e colpirono la spalla di Gabriel. Gabriel:"Nicole..scusa un secondo, torno subito" Io:"Oh ehm..si certo" Lo guardai andare fuori dalla porta, e pensai che dovesse prendere qualcosa in macchina, così iniziai ad aspettare. E aspettare, e aspettare... I minuti passavano in fretta, così decisi di andarlo a cercare. Fuori non c'èra nessuno, soltano...i due ragazzi che erano dentro prima che ridevano guardandomi. Ok, cosa avevano fatto a Gabriel? Qualcuno mi mise la mano sulla spalla e la riconobbi subito.
  
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