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Autore: WinterStarr    18/07/2012    1 recensioni
Il destino mi trovò e la tua voce fu quello che sentì per ultimo.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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_____Nicole_____ Non ricordo la caduta, ricordo soltanto il colpo sordo contro il gelido asfalto. Pensavo che qualcuno mi fosse venuto contro, ma alzandomi leggermente, vidi Lucian con una pistola puntata contro di me e capì che mi sparò. Non sentivo dolore, o almeno, così pensavo prima di svenire. _____Gabriel_____ Non avevo il coraggio di voltarmi, così guardai Lucian riposare un oggetto in tasca. La pistola! Si, era proprio quella. Lucian:"Proprio come l'ultima volta, ricordi?" Mi sentivo strano, non riuscivo ne a parlare, ne a muovermi, come se qualcuno mi tenesse fermo con una mano sopra la bocca. Sembrava che fossi finito in una scena di film. Gente che urlava, gente che aiutava Nicole e Lucian che scappava. Iniziò a piovere e mi girai verso Nicole stesa per terra, in una pozza di sangue che sembrava non aver fine. Micheal mi spinse da lei, per darle conforto, per dirle che non era successo niente, ma l'unica cosa che riuscìì a fare, fu quella di inginocchiarmi accanto a lei e abbracciarla. L'ambulanza non arrivò molto tardi, ma quando chiesero chi dovesse salire e Micheal rispose che dovevo essere io, rifiutai e cedetti il posto a lui, era il suo migliore amico dopo tutto... Che cosa avevo combinato? Lo avevo detto io che non dovevo andare troppo affondo... Aveva ragione Lucian.. "Proprio come l'ultima volta" , soltanto che adesso, era stato il momento della mia ragazza... Adesso sapevo cosa aveva provato Micheal... Capivo perché si sentiva incolpa, capivo perché si allontanò da tutti noi per qualche tempo...e adesso era il mio momento. Mi alzai e iniziai a camminare e camminare, fino a quando quel cammino diventò una corsa contro il tempo e mi ritrovai davanti l'auto, quell'auto che portò lei alla fine. Avevo voglia di spaccare tutto e di urlare, così me la presi col volante. Se qualcuno mi avrebbe guardato in quel momento mi avrebbe preso per pazzo, ma non avrebbe capito cosa provavo. Volevo andare a da lei, volevo dirgli che mi dispiaceva di avergli fatto del male, mi dispiaceva dei averla fatta entrare troppo in questa storia ma non avevo il coraggio di farlo...ma perchè?! La macchina partì, e camminavo senza una meta, forse dovevo soltanto chiarirmi le idee su quello che era successo. Un sacco di immagini mi passarno per la testa... La prima volta che la vidi, la prima volta che ci parlai, e il nostro primo bacio. "Maledizione Gabriel, sei un'idiota!" - Mi rinproveravo da solo, ma cosa potevo fare di più? Andare da lei ovvio. Feci inversione di marcia il prima possibile, fortunatamente non c'èra nessuno da quelle parti, o per lo meno...così sembrava prima che spuntò un furgone dalla curva e la macchina girò su ste stessa. "Che e' successo?" - Mi guardai intorno e vidi che il vetro della macchina era rotto in mille pezzi. Oh ma certo, la macchina si è cavolta. Controllai se avevo qualcosa di rotto, ma non avevo nulla, soltanto un taglio sulla testa che faceva scorrere il sangue su tutta la faccia. Ruppi il finestrino dell'auto e con fatica uscìì da lì. Non c'era nessuno, perchè? Nessuno si era accorto dell'incidente? Oh forse lo avevo sognato? Non so, in ogni caso sentivo che dovevo andare da lei. La strada era lunga e io ero debole. Non mi interessava, qualche km non potevano dividermi da lei. Mi misi in cammino.
  
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