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Autore: sheradiateslove    19/07/2012    4 recensioni
Zayn e Harry fanno una scommessa a spese di due ragazze: Cassie e Alex.
Ma cosa succederebbe se le due ragazze venissero a conoscenza della presa in giro dei due e decidessero di vendicarsi con un'altra scommessa?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter Five.


Cassie's pov.

Domenica. Oggi è domenica. Mi aspetta una luuunga e noiosa giornata che con molte probabilità trascorrerò in pigiama a guardare un film con Alex sul divano. O potrei passare in biblioteca a prendere un libro da leggere...sì, penso che ci farò un salto. E' tanto che non leggo un libro con una buona tazza di tè fumante accanto. Preferirei comprarmeli, i libri, ma non saprei più dove metterli, ne ho troppi, tutte le mensole e la libreria sono pieni zeppi.
Mi alzo dal letto e mi trascino in bagno per fare una doccia fresca, di mattina è l'unica cosa che riesce a svegliarmi del tutto. 
Finita la doccia e dopo essermi messa i primi vestiti che ho trovato nel mio armadio, vado in cucina a prendere latte e cereali per fare colazione. Guardo l'orologio appeso sul muro: sono le dieci. Strano che io sia già in piedi a quest'ora, di solito dormo fino mezzogiorno.
Dopo aver mangiato decido di andare a svegliare Alex rischiando la vita. Eviterei di farmi ammazzare da lei, però non so davvero cosa fare, magari la convinco a venire con me in biblioteca e poi a fare una passeggiata al parco, quello vicino al campo di calcio.
Facendo meno rumore possibile entro nella sua camera ancora completamente buia e mi avvicino alla finestra per alzare le tapparelle e far entrare qualche raggio di sole, ma lei con la voce impastata dal sonno mi dice: “Non ti azzardare o ti tiro la ciabatta in testa” “Oh, quindi sei sveglia” Dico facendo esattamente quello che lei mi aveva chiesto di non fare.
“Sei morta!” Con un balzo lei salta giù dal letto munita di una ciabatta azzurra. Iniziamo a correre per tutta la casa come se fossimo tornate magicamente all'età di otto anni e stessimo giocando a 'darsela'. Alex inciampa sul tappeto che c'è in soggiorno e cade a terra, vado da lei per aiutarla ad alzarsi ma lei mi tira la ciabatta dritta sulla fronte, poi inizia a sghignazzare. “Ben ti sta” dice rialzandosi. “Sei una troia” le dico massaggiandomi là dove la sua ciabatta mi aveva colpita. 
“E' colpa tua, se non avessi tirato su le tapparelle adesso non ti farebbe male la fronte” Dice lei dirigendosi in cucina per mettere qualcosa sotto i denti. “Spero che ti strozzi con i cereali” “Sì, grazie, ti voglio bene anche io” Alzo gli occhi al cielo. Promemoria: non contraddire mai più Alex se accanto a lei ci sono ciabatte o qualsiasi altro oggetto che potrebbe tirarmi addosso.
“Comunque, ti va di accompagnarmi alla biblioteca? Poi andiamo a camminare un po' in quel parco vicino al campo di calcio, potresti portarti dietro la chitarra così ti siedi su una panchina e la strimpelli un po'” “Mmmh, d'accordo. Dammi il tempo di finire di fare colazione e mettermi qualcosa di decente addosso” “Perfetto!” Dico andando a sedermi sul divano in salotto a guardare la tv finché Alex non sarà pronta per uscire.
Passa circa mezz'ora e poi montiamo nella nostra macchina che ieri siamo andate a prendere dal meccanico che l'aveva finita di aggiustare, mi posiziono al posto di guida, andiamo alla biblioteca e successivamente al parco.
In biblioteca ci siamo rimaste per tipo venti minuti perché non riuscivo a scegliere un libro, così alla fine ne ho presi quattro e ce ne siamo andate.
Il parco è quasi deserto e gli unici rumori che si sentono sono il cinguettare degli uccelli e il fischietto dell'arbitro che proviene dal campo da calcio e mentre Alex si siede sull'erba, ignorando l'esistenza delle panchine di legno, per suonare un po' io vado a vedere la partita di calcio in corso.
L'aria è frizzante, ma i ragazzi giocano comunque a maniche corte. Beh, è ovvio che non abbiano freddo, non stanno fermi un attimo. I colori delle due squadre sono verde e bianco e per il momento i tipi in verde stanno vincendo due a uno. Poi un ragazzo dai capelli color carbone con la maglia bianca segna il goal del pareggio e pochi minuti dopo la partita finisce, ma mentre tutti i ragazzi vanno nei rispettivi spogliatoi il ragazzo che ha appena segnato resta a giocare ancora un po' con la palla. Mi avvicino di più per poter vedere la sua faccia, magari lo conosco. Oh no, non ci credo. Me lo ritrovo dappertutto. Malik. Sempre lui. Faccio per fare dietro front. “Hills! Come mai qui?” Dio, ma perché? Porca merda.
“Guardavo la partita, ma ora è finita e quindi me ne posso anche andare” Prima che possa fare anche un solo passo verso la direzione del parco lui mi ferma. “Aspetta! Rimani” “A quale scopo?” “Una breve partita uno contro uno?” Lo guardo storto. “Sarò magnanima e rifiuterò il tuo invito, non vorrei essere la causa della tua profondo ferita all'orgoglio” “Pensi davvero di poter vincere contro di me?” “No. Ne sono sicura” Lui scoppia a ridere. Cazzo ride? “Sì, certo. La convinzione fotte la gente. Lo sai, Hills?” “Ma vaffanculo. Okay, d'accordo. E sai una cosa? Sono così sicura di vincere che se mi fai un goal ti bacio” L'impulsività è uno dei miei peggiori difetti, Alex me lo ha sempre detto. Sul volto di Malik spunta un sorriso malizioso. “Bene, allora” Dice ampliando il suo sorriso mostrando così i denti bianchi e perfetti. Quando sorride la sua bellezza diventa quasi ultraterrena, divina, credo che tutto in lui sia perfetto. Tutto tranne il carattere! Cassie, svegliati! Da quando ti perdi a contemplare la sua bellezza? Scuoto la testa per scacciare via tutti i pensieri e vado a centro campo per iniziare a giocare.
Il possesso palla c'è l'ho praticamente sempre io, ho pure fatto un goal lasciando Malik di merda. Ora siamo in quella che è la mia metà campo e lui tenta in tutti i modi di togliermi la palla dai pedi e quando sembra arrendersi a lasciarmela, lui mi fa uno sgambetto e finisco a terra. Inizia a calciare la palla finché non arriva in area di rigore per andarla a mettere in rete. Goal. “Sei un maledetto figlio di puttana Malik! Non vale così!” “Ho fatto fallo, vero. Ma non così grave, quindi vale eccome. E ora, se non sbaglio, mi devi un bacio” “Sei uno stronzo” Dico avvicinandomi a lui per dargli quello che gli spetta, anche se controvoglia. Più mi avvicino e più lo vedo sorridere, quando ormai sono a un palmo dal suo naso e i nostri respiri iniziano a fondersi, lo vedo fissare le mie labbra per poi mordicchiarsi le sue. Quanto cazzo riesce ad essere provocante questo ragazzo Dio solo lo sa. Sì, okay. Posso odiarlo quanto voglio, ma non posso negare che sia un fottuto figo della madonna. Prima che io riesca a rendermene conto, le mie labbra si appoggiano su quelle di Malik e quando sto per staccarle lui intensifica il bacio rendendolo passionale e, per l'appunto, intenso. In quell'istante, in quel preciso istante, inizia a piovere. Non piano, poi più forte e poi fortissimo, ma direttamente fortissimo. Malik però non si stacca da me, anzi, mi cinge i fianchi e mi fa avvicinare al suo corpo finché il mio petto non tocca il suo. I vestiti iniziano ad incollarsi a me, come una seconda pelle. Sia io che lui siamo completamente fradici, ma sembra essere un dettaglio superfluo. Dei brividi attraversano la mia schiena, forse per il freddo o forse per altro. No, un attimo. Realizzo solo ora quello che sto facendo. Sto baciando Zayn Malik sotto la pioggia. Cosa cazzo mi è preso? Basta. Stacco le mie labbra dalle sue e tolgo le sue braccia dai miei fianchi. Mi giro per andarmene ma lui mi afferra per un braccio riattirandomi a sé e mi bacia, ancora. Mi sorprendo a desiderare le sue labbra, a desiderare che mi stringa più forte e che non mi lasci più andare. Lo spingo via e me ne vado per cercare Alex, non posso iniziare a pensare a lui in quel modo. Non lui. Non Zayn Malik. 

Zayn's pov.

Le nostre lingue si rincorrono da non so quanto tempo. L'avevo già baciata, ma in qualche modo era diverso. Non so come, non so perché, ma era diverso. Quando comincia a piovere inizio a sentirmi come in uno di quei film sdolcinati che le ragazze amano tanto guardare, la stringo forte a me. Non c'è niente di più romantico di un bacio sotto alla pioggia, non che me ne importi, a me non frega un cazzo, ma a lei dovrebbe importare.
Non appena si stacca sento di volere ancora il contatto con le sue labbra, con lei. Ma lei mi spinge via dopo poco tempo e se ne va. Senza dire una parola, senza far trapassare sul sul suo viso alcuna emozione. 
“Non sapevo avessi la ragazza, Zayn” Thomas, un mio compagno di squadra, richiama la mia attenzione. “Infatti lei non è la mia ragazza” Rispondo. “Davvero? Dal modo in cui vi baciavate sembrava...Comunque la ragazza gioca piuttosto bene a calcio, non trovi?” Era rimasto lì per tutto quel tempo? “Sì, dice che le piace molto” “Cristo Zayn, le piace il calcio? Fossi in te me la sarei già sposata” “Sposata? Non scopata?” “Diciamo entrambe le cose” Dice accennando ad una risata. “E poi è davvero molto bella, non credi?” “Sì, lo è” Thomas ha ragione, lei è davvero bellissima. E infondo a me piace il suo carattere: sembra non fidarsi di nessuno finché non lo conosce bene. Mi ricorda tanto il mio, di carattere. E quindi, per vincere la scommessa dovrò far in modo di ottenere la sua totale fiducia, di far in modo che pensi a me come il ragazzo cui può raccontare tutto e sfogarsi, deve pensare che sarò sempre lì per lei. 
Comunque ora devo andare a cercare Harry, l'ho visto prima sugli spalti. Chi sa dov'è adesso quel coglione.
In ogni caso vincerò io la scommessa. Costi quel che costi.

Alex’s pov.

Mi metto a suonare la chitarra. Mi rilassa. Non canto perché qualcuno potrebbe sentirmi e non mi va, ma di suonare non mi vergogno e lo faccio tranquillamente.
Cassie non c’è. Chissà dov’è finita. L’aria si fa più fresca, un alito di vento mi preannuncia che sta per piovere, ma succede tutto troppo in fretta perché mentre mi alzo per andare a ripararmi inizia a piovere a dirotto. Un muro di pioggia si para davanti a me così corro verso il campo da calcio.
Quando ci arrivo trovo una specie di casetta, forse un punto di ritrovo dei calciatori o.. Ma che m’importa? Quello che mi importa è che c’è una tettoia. La porta sembra chiusa quindi nessuno verrà a disturbare. Disturbare cosa? Beh, io che suono. Si perché non ho intenzione di restare a fissare la pioggia. Inizio a strimpellare quando sento la voce di Styles dietro di me “Suoni anche la chitarra?” mi giro di scatto quasi facendo cadere la chitarra a terra. Me lo trovo ad un metro di distanza, sorridente come suo solito. “Ma... hai il potere del teletrasporto o cosa?” Seriamente, quando è arrivato? Lui ride. Poi si siede su un gradino che la tettoia riesce ancora a proteggere e mi invita a fare lo stesso. Lo seguo esitante stando ben attenta a togliermi dalla portata di bacio. “Come mai da queste parti?” “Beh... Io e Cassie abbiamo deciso di fare un giro per il parco, ma alla fine lei ha optato per il campo da calcio così...” “...sei rimasta sola.” Non finisco la frase perché quello che ha detto Harry è vero. Anche se avrei voluto dire: così io sono rimasta su una panchina a suonare la mia chitarra.
“Hey guarda” dice lui mostrando il parco con un cenno del capo. “Oh, ha smesso di piovere. Di già?” “Succede alle volte.” Dice lui con voce da chi sa tutto. Sospiro. “Che fai ora?” “Non lo so. Per terra sarà tutto pieno di fango.” “E allora?” “Beh... Non lo so...” “Non è che è una scusa per non stare con me?” Dice lui con aria afflitta “Macchè. Solo che...” “Quindi vuoi stare con me!” se ne esce sorridente. No. Sì. Forse. “Giochiamo a nascondino?” “Stai scherzando vero?” cerco di trattenere una risata “Ti preeego” mi guarda con la tipica faccia da cucciolo…Aiuto.
Sospiro “okay.” DAVVERO ALEX? Vuoi davvero giocare a nascondino? A quanto pare si. Lui salta in piedi e aspetta che io faccia lo stesso. “Conti tu” dice pimpante. Mi sento come se fossi tornata bambina. “Okay.” “Ma... Rendiamola più interessante.” “E cioè?” “Se riesci a trovarmi… Ti do’ un bacio.” Sorride. Qualcosa mi dice che non andrò nemmeno a cercarlo. Sorrido per la mia battuta ma immediatamente intuisco che lui ha pensato che io ho sorriso perché lui ha fatto lo stesso. “E se non ti trovo?” “E se non mi trovi...” dice lui avvicinandosi piano. Si sistema dietro di me e mette la testa a fianco della mia per assicurarsi che guardi nella sua stessa direzione. “Se non mi trovi sono dietro quell’albero.” Dice indicando un salice lì vicino. Arrossisco. “Allora giochiamo?” esito un momento “Herm... Giochiamo” lui sorride e corre a nascondersi mentre io mi giro e inizio a contare “Uno... Due... Tre... Quattro... Cinque... Sei... Sette... Mmh... Chissà fino a quando dovrò contare... Dieci... Undici..... .... Venti... Ventuno...” “Hey Alex!” La voce di Zayn mi distrae dalla conta e mi giro imbarazzata che qualcuno mi abbia vista giocare a nascondino. “Che stavi facendo?” Dice lui confuso. “Ah... Io? N-niente!” Lui sospira poi si guarda in giro come se cercasse qualcuno “Hai visto Styles?” “Non avevate litigato?” “Sì, ma devo parlargli” Mi volto verso l’albero e una lampadina mi si illumina in testa. Sorrido. Sto per ridere ma mi trattengo. “Là dietro” dico indicando l’albero. Inizio a mordicchiarmi le labbra cercando di non scoppiare a ridere prima del tempo. Fisso Zayn raggiungere il salice. Il moro appoggia una mano sulla corteccia e lo sento chiamare il nome di Styles. Immediatamente il riccio spunta fuori attaccando le sue labbra a quelle di Malik, gli occhi di entrambi si sbarrano. Harry non si muove, probabilmente per lo shock, così è Zayn a spingerlo via e ad urlargli tutte le parolacce esistenti e inesistenti sulla terra. Ed ecco che il moro se ne va sbraitando. Guardo Harry che non riesce a smettere di fissare sconvolto il vuoto. Mi piego in due dal ridere e scoppio in una risata che nessuno riuscirebbe a fermare. Ecco Styles venirmi in contro con fare incazzato, mi afferra per le spalle ma io continuo a ridere. “Lo hai fatto apposta! Ammettilo Walk...Alex!” no, non mi fermo nemmeno a riflettere sul modo in cui mi ha chiamata. Continuo a ridere. Mi appoggio sulle spalle del riccio per non cadere al terra perché sono a tanto così dal rotolare. Ad un tratto sento la sua risata unirsi alla mia e allora, ma solo allora, mi fermo respirando a fatica. Recupero fiato e poi pongo la domanda che mi sta frullando in testa “Perché ridi anche tu?” “Perché sei bellissima quando ridi” dice lui con la voce più dolce che gli abbia mai sentito usare. Arrossisco di colpo mentre una sua mano accarezza leggermente la mia guancia. Le sue labbra di avvicinano alle mie. No. No. No! NO! Mi scanso, ma per terra è pieno di fango e quindi scivolo trascinandolo giù con me. Il peso del suo corpo sul mio. “Spostati Harry...” “No” dice lui con aria di sfida. Riempio un pugno di fango e di scatto glielo spalmo sui capelli. “C-che hai fatto?!” sbraita lui. Di nuovo m afferra le spalle e mi fa girare sopra di lui spalmandomi una manata di fango in faccia. Ecco che il mo pugno è di nuovo pieno di terra bagnata ed ecco che gliela sto spalmando sulla bocca. “MANGIA” dico ridendo.
Prima che nessuno abbia potuto stabilirlo la nostra è diventata una vera e propria lotta nel fango. Sono sporchissima ma non mi importa. Ridiamo entrambi e questo mi basta perché sentire la sua risata è come una droga anche se mai lo avrei confessato a Cassie o a nessun altro.
Smettiamo di colpo di rotolare nella terra. Io sopra di lui. Entrambi ridiamo. Il suo sorriso bianco spunta nella faccia ricoperta di bianco e sembra il doppio più splendente rispetto al solito. Smettiamo piano di ridere, ma non di sorridere, mentre nella mia testa compare una domanda: “Ma io cosa voglio davvero?” La risposta la so ma la voglio nascondere a me stessa. Sento le mani di Styles appoggiarsi sulla mia schiena. I miei capelli sono bagnati e sporchissimi alcuni appiccicati alla faccia, altri penzolanti sopra la faccia di Styles, lui me li sposta dietro l’orecchio mentre io mi appoggio al suo corpo perché le mie braccia sono troppo stanche per sostenere il mio peso. Siamo a pochi centimetri di distanza e la risposta alla mia domanda compare nella mentre come uno scoppio ritardato “Te. Io voglio te. Voglio Harry Styles.” Il mio pollice sposta il fango che ho messo poco fa sulle sue labbra per fare spazio alle mie ed ecco che ci scambiamo il primo bacio che ha il consenso di entrambi. Harry si alza piano e io apro le gambe restando in ginocchio, seduta cavalcioni sopra di lui. Il bacio diventa più intenso e io passo le mani fra i suoi capelli. Ci stacchiamo piano e quasi subito ci uniamo in un abbraccio.
Noto che sta cercando qualcosa, così mi stacco da lui. “Che succede?” “I-io ho perso un portachiavi” dice con tono disperato. Scendo da lui e inizio a cercare a tastoni nel fango mentre lui cerca nelle tasche. Sento qualcosa di freddo tra le dita. Lo tolgo da una pozzanghera ed eccolo lì. Il portachiavi con tutte le chiavi sopra e due targhette, due targhette con sopra incise le lettere “H” e “A” “Trovato!” “Grazie” dice lui baciandomi la fronte “Senti Harry non credi che su quel portachiavi manchino le targhette per la “R” l’altra “R” e la “Y”?” “No. La “A” non serve per continuare il mio nome ma per iniziare il tuo.” cosa? “Avevo intenzione di darti la “H” se fossi riuscito a... Beh... A fare colpo” dice abbassando lo sguardo. Oddio e adesso che faccio? Arrossisco e l’unica cosa che posso fare è abbracciarlo per non fargli vedere il mio volto. Lo abbraccio e lo stringo forte chiudendo gli occhi.
Forse dopotutto mi sbagliavo sul suo conto. Magari non è così crudele con le ragazze. Ma che sto dicendo? Lui, Malik e Tomlinson hanno sempre spezzato il cuore alle ragazze per portarle a letto. Questa volta però è diverso... Insomma non credo che abbia speso dei soldi per un portachiavi solo per una notte con me, o comunque è quello in cui voglio credere. Forse sta cambiando, forse la smetterà con il suo carattere, forse io centro qualcosa in tutto questo. Già, forse...
“A cosa pensi?” mi chiede staccandosi piano dal mio corpo “A niente.” “Niente?” “Niente” dico forzando un sorriso.
Una goccia cade sul mio braccio, un'altra sulla mia gamba, una sul mio naso e in un attimo riprende a diluviare. “Oh merda!” Dico alzandomi di scatto, Harry mi segue correndo sotto la tettoia mentre il fango comincia a scivolare via dai capelli e dalla faccia incollandomi i vestiti addosso, raggiungo la chitarra e la ripongo velocemente nella custodia, poi mi giro per raggiungere l’uscita del parco a Harry mi blocca prendendomi per mano. “Dove vai con questo diluvio?” Dice cercando di tenere gli occhi aperti a causa dell’acqua che gli gronda sulla faccia. “Devo tornare da Cassie” “Ti accompagno.” Ci speravo. Mi mordo sorridente il labbro inferiore mentre iniziamo a correre come pazzi sotto la pioggia. Ormai ho perso il conto di quante volte sono scivolata e caduta nel fango ma non mi importa. Nonostante l’umidità e il brutto tempo il fatto che ci sia anche lui rende il tutto divertente e nessuno dei due non riesce ad evitare di ridere. Continuiamo a tenerci per mano e non ci lasciamo nemmeno quando uno dei due inciampa e rischia di cadere. Arriviamo alla fine del parco e vedo la nostra auto parcheggiata lì davanti, Cassie al posto di guida che mi fissa impaziente. Saluto Harry con un veloce “Ciao” ma lui mi afferra per un braccio e dopo avermi baciato la guancia risponde al mio saluto.
Salgo in macchina e guardo Cassie, lei per tutta risposta fa accendere il motore dell’auto e parte. “Cassie...” ho paura che sia arrabbiata con me. Però nei suoi occhi vedo anche un po’ di vergogna, che le sarà successo mentre non eravamo insieme? Anche lei come me è bagnata fradicia. Non credo che mi parlerà per tutta la strada di casa. Fantastico, no?

Harry’s pov.

Mentre ci abbracciamo faccio cadere il porta chiavi nel fango, poi facendo in modo che se ne accorga, mi metto a frugare nelle tasche, lei si stacca. “Che succede?” “I-io ho perso un portachiavi” dico fingendomi preoccupato.
Scende dalle mie gambe ed inizia a cercare nel fango. Perfetto. Ora devo solo fingere di cercarlo anche io. Lo trova come da programma e nota le due targhette con le iniziali dei nostri nomi, ma finge di non essersene accorta e se ne esce con un “Trovato!” “Grazie” dico baciandole la fronte, poi si fa coraggio e mi chiede delle targhette “Senti Harry non credi che su quel portachiavi manchino le targhette per la “R” l’altra “R” e la “Y”?” “No. La “A” non serve per continuare il mio nome, ma per iniziare il tuo” dico fingendomi il più impacciato possibile. BAM! Centro! Mi sorprendo di me stesso. Ormai è chiaro che per portarmela a letto devo fingere di essere innamorato ed imbranato e, ovviamente, devo far innamorare lei di me. Basta fare lo sdolcinato. Si fionda tra le mie braccia. E’ fatta.
“A cosa pensi?” chiedo giusto per non far diventare quel momento troppo noioso “A niente.” “Niente?” “Niente” dice sorridendo, ma lo capisco che quello è un sorriso forzato.
Sento qualche goccia cadere sul mio corpo, guardo in alto e ricomincia a piovere a dirotto. “Oh merda!” Dice lei alzandosi di scatto, la mi seguo correndo sotto la tettoia, l’acqua sta facendo scivolare via il fango, bene. Raggiunge la chitarra e la ripone velocemente nella custodia, poi si gira e fa per andarsene, la prendo per la mano fermandola “Dove vai con questo diluvio?” “Devo tornare da Cassie” “Ti accompagno.” Lei sorride mordendosi un labbro. Merda quant’è bella. I capelli bagnati e pesanti le si sono appiccicati sul collo e sulle guance e le ciglia hanno trattenuto qualche goccia d’acqua, la maglietta le si è appiccicata al corpo facendo intravedere un reggiseno nero, conciata in quel modo è dannatamente sexy. Iniziamo a correre sotto la pioggia tenendoci per mano e inciampando qualche volta, rido, ma lo faccio solo per stare al gioco. Arriviamo alla fine del parco e lì ad aspettarci c’è Cassie dentro la loro auto. Ci guarda come un padre guarderebbe la figlia che arriva tardi dopo un appuntamento con il suo ragazzo. Peccato che io non sono il suo ragazzo. Già, peccato. Mi saluta con un “Ciao” ma io almeno un bacio sulla guancia glielo devo rubare. Detto fatto. La tiro piano per un braccio e le schiocco un bacio sulla pelle bagnata, la vedo arrossire mentre ricambio il saluto e sale in macchina. Metto le mani in tasca e mi avvio verso casa. Ben fatta, Styles. 


Cassie's pov.

Ormai sono le otto di sera e io non riesco a togliermi dalla testa Malik. Ho fatto di tutto: ho guardato un film, ho letto un libro, ho pure messo in ordine la mia stanza! Ma niente. Continuo a pensare ininterrottamente a lui.
Il mio cellulare squilla. Un messaggio. 

“Fra mezz'ora io e Liam vi veniamo a prendere e poi andiamo tutti in discoteca. Se tu e Alex avete impegni disdicete, chiaro? 
-Niall x”


Sempre carino da parte loro non chiederci nemmeno se ci va. Okay dai, magari una serata in discoteca è quello che mi serve per levarmi dalla testa quello stronzo di Malik.
“Alex, hai finito con i piatti?” Urlo in modo che dalla cucina riesca a sentirmi. “Quasi, perché?” “Andiamo in discoteca con Niall e Liam fra mezz'ora” “E quando lo abbiamo deciso?” “A quanto pare lo hanno deciso loro per noi” “D'accordo allora, dammi cinque minuti!”
Vado a vedere cosa posso mettermi. Mi rifiuto di mettere un vestito o una gonna, quindi opto per un paio di jeans neri attillati, un top blu scuro e un paio di sandali con un tacco a spillo di sei centimetri anch'essi neri. Poi vado in bagno per truccarmi un po'. Ombretto color argento, matita nera, mascara, un po' di fondotinta e basta. Non ho mai esagerato con i cosmetici, anzi, di solito ne faccio a meno.
Mi piastro i lunghi capelli neri in modo da renderli ricci, mi metto un paio di orecchini di metallo a cerchio, qualche braccialetto e sono pronta. 
“Cassie?! Ti sbrighi che devo andare in bagno anche io?” “Sì, ho finito!” Dico uscendo per lasciare spazio ad Alex. Quando esco vedo cosa indossa lei. Un vestito nero che arriva a metà coscia, non ha una spalla mentre l'altra cade come se fosse un velo, dalla vita in giù si restringe diventando aderente. Le scarpe sono dei tacchi neri con la punta chiusa e rotonda. 
“Quelle non sono per caso le mie scarpe?” Le chiedo. “Sì, ma dettagli” Mi risponde entrando in bagno.
Torno in camera mia per prendere la mia mini borsa nera dove metto dentro: le chiavi di casa, il portafoglio e il cellulare. Niente di più niente di meno.
Poco dopo bussano alla porta e vado ad aprire. 
“C'è qualche speranza di vederti, un giorno, con un vestito?” “Mai. E' già tanto se ho i tacchi, Liam” “Stai bene, comunque” “Grazie, Niall. Oh, Alex mi sa che è caduta nel cesso” “No, sono qui” Alex sbuca da dietro la mia spalla destra facendomi sussultare. Ha aggiunto al suo look una borsetta simile alla mia solo color argento, come trucco si è messa: ombretto argento sfumato con il nero, mascara e fondotinta. Si è piastrata i capelli facendoli diventare lisci come spaghetti e indossa un braccialetto largo, tre più fini tutti argentati e degli orecchini come i miei solo un po' più grandi.
“Bene, ora che entrambe le ragazze qui ci hanno degnati della loro presenza direi che possiamo anche andare. Oh, bel vestito Alex” Dice Liam cominciando a camminare verso l'uscita del condominio.


Due ore in questa discoteca e sono già andata. Quanti drink ho bevuto? Quattro? Cinque? Forse anche dieci, non ricordo. Ho perso di vista sia Alex, che Niall, che Liam. E credo di aver ballato e baciato circa otto ragazzi diversi. Oh, ed eccone un altro che si avvicina. Aspetta, io l'ho già visto da qualche parte. Tento di mettere più a fuoco la vista per riconoscerlo e quando me lo ritrovo ad un palmo dal naso riesco a capire chi è. Tomlinson.
“Come mai qui, Hills?” “Potrei farti la stessa domanda” Il mio alito puzza tremendamente di alcool, ma chi se ne frega? Io no di certo. “Balli con me?” Mi chiede lui. “D'accordo” Andiamo in pista a ballare, dopo qualche minuto sento le sue labbra sulle mie. Troppo sbronza per ragionare, ricambio il bacio con foga. 
I baci si fanno più numerosi e più passionali e passano dalle labbra al collo e al petto, poi, non so come, mi ritrovo davanti allo stipite di una porta e l'unica cosa che ricordo è di non aver mai smesso di baciare Tomlinson. Lui mi spinge con impazienza verso un letto costringendomi a distendermi, continua a baciarmi per un po' e io trovo il tempo fra un bacio e l'altro di scrivere un sms a Liam, che di sicuro non sarà ubriaco marcio, dicendo che sta sera non torno a casa.
Sento le mani di lui togliermi la maglia e slacciarmi il reggiseno e mi sorprendo a strappagli, letteralmente, la camicia di dosso rompendo tutti i bottoni.
Ad un certo punto gli mordo il labbro inferiore facendo diventare il nostro bacio al gusto di sangue, lui mi sorride sulle labbra. “L'ho sempre detto che scopare con te sarebbe stato divertente” Dice lui togliendo quello che resta dei miei vestiti e facendo lo stesso con i suoi.
Le sue labbra esplorano il mio corpo fino a soffermarsi sul mio seno, lì la sua lingua inizia a giocherellare con il capezzolo del seno destro provocandomi dei brividi dappertutto. Lo faccio risalire e lo giro sedendomi su di lui, inizio a baciargli il collo lasciandogli un segno rosso, poi sono io a fare la prima mossa e faccio entrare il suo membro dentro di me muovendo il bacino sopra di lui. A questo punto Tomlinson vuole prendere il controllo e lo lascio fare mentre mi fa tornare alla posizione originaria.
Inizia a spingere sempre con più foga mentre i nostri orgasmi si uniscono quasi sembrando uno solo e crescono di intensità ogni volta che ne nasce uno nuovo. Le mie unghie affondano nella pelle della sua schiena mentre inarco la mia e lui geme baciandomi ripetutamente il petto. Poi ecco un’altra spinta e un’altra ancora. Fa caldo, tanto caldo. La passione mi sta travolgendo ogni secondo di più e mi sento come se avessi raggiunto con il corpo l’inferno e con l’anima il paradiso.
Le mie gambe si avvinghiano al suo corpo mentre lui continua ad entrare e uscire dal mio. I gemiti sono ormai praticamente diventati urla di piacere e ogni spinta me ne fa desiderare un'altra.
Affondo i piedi nel materasso e muovo anche io il bacino, avida delle sensazioni che sto avendo Non sono mai abbastanza.
Strizzo gli occhi e mi abbandono nell’ultimo orgasmo di quella sera. Quanto tempo sarà passato? Probabilmente delle ore, ma sono troppo stanca per fare o pensare a qualcosa. Mi gira la testa e non ci penso nemmeno ad aprire gli occhi. Ho il fiatone. Ho anche dimenticato chi è il ragazzo al mio fianco.
Ho bisogno di riposo, così smetto di pensare e mi lascio abbracciare dalla stanchezza cadendo in un sonno profondo.

Alex's pov.

L'alcool ormai ha cominciato ad entrarmi in circolo e inizia a girarmi la testa. Sono rimasta quasi tutto il tempo con Niall e Liam, Cassie non so proprio dove sia finita o, meglio, con chi sia finita.
“Cassie ha detto che 'sta notte non torna a casa” Ci avvisa Liam riponendo in tasca il suo cellulare. “Mi sa che ha trovato qualcuno con cui divertirsi” Dice Niall ridendo. Okay, a giudicare dal suo comportamento direi che non sono l'unica ad aver bevuto qualche drink di troppo.
“Che ne dite di tornare a casa?” “Oh, ma Liam, ci stiamo divertendo!” Protesto io. “A me gira le testa, forse è meglio se ce ne andiamo” “D'accordo Niall, andiamo. Però mi devi portare in braccio” Dico scoppiando a ridere. “Come vuoi” Mi risponde il biondo sorridendo. Poco dopo sento i miei piedi sollevarsi da terra. “Oh, mi sono dimenticata che Cassie ha le chiavi di casa” “Puoi restare a dormire da noi” Liam è sempre così premuroso... “Grazie”.
Dopo qualche minuto mi ritrovo distesa su un letto matrimoniale e vedo Niall che se ne sta andando. “Non dormi qui?” Gli chiedo. “No, stavo andando sul divano...” “Ma andiamo, qui c'è spazio per entrambi” Dico picchiettando con la mano sul materasso per fargli cenno di sdraiarsi accanto a me.
Lui mi sorride e inizia a gattonare sul letto avvicinandosi sempre di più a me, finché le nostre labbra non si trovano a due millimetri di distanza. Lui sembra esitare, così decido io di colmare la distanza fra le nostre bocche e mi lascio andare ad un bacio molto passionale.
Le sue mani scorrono sui miei fianchi mentre, messo a cavalcioni sul mio corpo, ci baciamo sempre con più intensità. Divento di colpo impaziente e lo aiuto di fretta a sfilarmi il vestito nero che vola ai piedi del letto.
Prima di ribaltare la situazione lui si toglie la maglia, allora eccomi sopra di lui pronta a slacciargli i pantaloni che finiscono anch’essi sul pavimento. Siamo in intimo e mentre le sue mani esplorano tutto il mio corpo io lascio sul collo di Niall un segno rosso abbastanza evidente. Lui si affretta a ribaltare la situazione e a contraccambiare il succhiotto sul collo mentre con fare impaziente mi slaccia il reggipetto scoprendomi il seno, allora inizia ad accarezzarlo mentre la sua bocca inizia a scendere all’altezza del mio petto lasciando una scia umida creata dalle sue labbra e, a volte, dalla sua lingua, al succhiotto sul mio collo ne segue un altro sul mio petto, poi non posso più aspettare e con uno scatto lo faccio risalire mentre gli sfilo i boxer e lui li lancia giù dal letto, poi mi toglie le mutande e lancia anche loro. Sento il suo corpo premere sul mio, il suo membro penetrarmi e allora lascio uscire dalla mia bocca il primo di una lunga serie di gemiti che vengono alternati da quelli del biondino.
Man mano che i minuti passano Niall si spinge nel mio corpo con più foga e insistenza mentre i nostri orgasmi diventano sempre più forti e frequenti. Comincia a fare caldo e la pelle comincia a imperlarsi di sudore, le mie mani passano più e più volte sulla schiena di lui mentre il suo corpo nudo si muove sul mio.
Allungo il collo inarcando di poco la testa e mi lascio scappare l’ultimo gemito dalle labbra prima di accasciarmi sul materasso con Niall accanto, entrambi con il fiatone, poi, il buio.



*colpo di tosse* le ultime parti del capitolo sono un po'...hard (?). Che poi le parti sconce (?) le ha scritte 'The Storm_' perché io ho troppa vergogna di farlo ahahahah
Non ci posso credere che sto per pubblicare questo capitolo ahahaha.
Okay, allora...la parte Zarry la devo dedicare a @ivewanderlust perché lei è #teamlarry loool
Questa FF a quattro mani comunque mi sta piacendo sempre di più, a voi? 
Oh e vogliamo parlare di Harry? Quanto è stronzo. D: Vuole far innamorare Alex per poi spezzarle il cuore, che bastardo. ee
E poi i teneri baci sotto la pioggia di Zayn e Cassie? Aww. **
Bene, ora vado che qua sotto sto scrivendo tipo un papiro ahahaha.
-Ila

  
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