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Autore: LisaAngius    19/07/2012    1 recensioni
E se al posto di Meiling a far visita a Shaoran una bionda mozzafiato dotata di accento francese? Mah scopriamolo!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Yukito/Yuki
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il segreto di Lisette

 

I due ragazzi appena più che adolescenti camminavano senza una meta precisa lungo le strade del centro cittadino. Era una via piena di vetrine dove la gente di norma faceva dentro e fuori dai negozietti, ma loro due non accennavano minimamente  a entrare in nessun negozio. Avevano qualcosa di cui parlare e la folla intenta a fare acquisti li avrebbe solo disturbati.

Toya guardava silenzioso la bella biondina che dopo avergli promesso di spiegargli cosa la affliggesse al momento stava silenziosa e con il capo chino intenta a mordicchiarsi le labbra

“Sai che ti dico, non ho molta voglia di camminare…che ne dici se ci sediamo da qualche parte e ci prendiamo qualcosa di caldo?”

Gli occhi della ragazzina si illuminarono all’istante facendo sospirare di sollievo il bel moro.  A giudicare dalla somiglianza con sua sorella, se la ragazzina non aveva perso l’appetito significava che qualsiasi cosa avesse non era grave

“Si, avrei voglia di una cioccolata calda”

Toya ghignò divertito

“Lo sapevo!  Tale e quale a mia sorella, dovrò cominciare a chiamare anche te mostriciattolo!”

Gli occhi di Lisette sfavillarono di ironia mentre lei inarcava un sopraciglio increspando le labbra in un mezzo sorriso di incredulità

“Puoi provarci…ma io non sono una quattordicenne grande la metà di te!”

Toya sgranò gli occhi grigi

“Mi stai minacciando ragazzina?”

“No ti sto avvertendo!”

Si infilarono in un locale che sembrava promettente e si sistemarono in uno dei tavolini in fondo alla sala

“Quindi sei pericolosa?”. Chiese il moretto dopo che ebbero dato le ordinazioni

La ragazzina esitò un momento prima di rispondere. In fondo loro due avevano gli stessi poteri, lei poteva anche essere meglio addestrata ma non era per nulla certa di essere in grado di batterlo…beh lui al momento non sapeva di possedere delle capacità pericolose

“Diciamo che mi è sempre piaciuto giocare alla lotta…”. Rispose cautamente

Il ghigno del moretto si allargò

“Oh suvvia Lisette sei si e no la metà di me che vuoi potermi fare di tanto brutto?”

La ragazzina lo guardò al di sopra della tazza di cioccolato che gli era stata appena portata

“Tante cose Toya credimi!”

Toya la fissò in silenzio per un momento decidendo che era arrivata l’ora di porre fine ai convenevoli e tornare all’argomento che era stato momentaneamente accantonato

“Non mi hai ancora detto cos’è che ti rende tanto preoccupata”

La ragazzina sospirò fissandolo indecisa

“Diciamo che non ho voglia di tornare a casa”

Lui si scoprì colpito da quella notiza, non avrebbe dovuto interessargli il fatto che lei potesse tornare in Cina…invece gli interessava e tanto! Si era abituato alla sua presenza, gli piacevano i suoi modi schietti, il suo carattere allegro…forse le ricordava Sakura…

Si, c’era anche il fatto che avesse tanti punti in comune con la sua sorellina a rendergliela simpatica. Solo che sua sorella era una ragazzina carina e questo era un dato sgradito ma purtroppo oggettivo mentre Lisette…Lisette  non era semplicemente carina  era…era attraente! Si, era attraente, aveva una sua grazia che sconfinava nella sensualità che la rendeva particolarmente piacevole da avere attorno

“Dovete tornare in Cina?”

Con suo sollievo la ragazzina scosse il capo permettendogli di rilasciare il respiro che fino ad allora aveva trattenuto senza accorgersene

“No, torniamo a casa per il periodo delle vacanze natalizie”

“E poi riprenderete a vivere in questa città?”

La ragazzina annuì

“Si, certamente!”

Toya strinse gli occhi perplesso. Ok, lui non aveva una grande esperienza di queste cose perché non aveva mai abitato all’estero ma gli risultava che di norma una persona fosse contenta di rivedere il proprio paese e la propria famiglia dopo mesi di assenza

“E qual è il problema? Non sei contenta di tornare a casa dopo tanto tempo?”

Una piega scontenta incurvò le labbra della bella francesina

“Ne farei volentieri a meno”

Perché? Cosa poteva averla resa così restia a tornare da dove era venuta? Le venne in mente che in effetti Lisette viveva in una famiglia adottiva e ipotizzò che potesse trovarcisi male. Perché no in fondo! Sembrava andare d’accordo con il cinesino ma magari era un’eccezione

“Non vuoi rivedere la tua famiglia?”

“Oh  no non è quello il problema!”

“Allora?”

Gli occhi della biondina si fissarono sulla tazzina davanti a se mentre le dita ne accarezzavano il bordo

“Ecco diciamo che non mi trovavo bene coi miei compagni di scuola e non ho voglia di rivederli”

“Che problemi avevi con loro?”

La ragazzina alzò le spalle

“Sono loro ad avere problemi con me”

“Perché?”

“Stavo con un mio compagno di classe prima di lasciare il paese…”. Sussurrò la ragazzina facendo torcere inspiegabilmente le dita del moretto

“E?”. La sollecitò lui

“E un giorno sono uscita con lui e…il cretino aveva scommesso con gli amici che mi avrebbe portata a letto e…beh non era molto raffinato a quanto sembra, diciamo che me lo sono trovata addosso e non voleva assolutamente sentire il no”

Toya sobbalzò come se l’avessero colpito

“Cosaa??!”.  Ruggì

La ragazzina gli scoccò uno sguardo per ammonirlo a non alzare il tono

“Si è così…io mi sono divincolata e gli ho lasciato dei graffi…beh diciamo che non voleva perdere la scommessa e i graffi li ha mostrati raccontando…una versione riveduta e corretta di come glieli avessi fatti”

Di nuovo le dita del moro si fletterono, stavolta in preda al desiderio di avvolgerle intorno al collo di quello schifoso

“Ci hanno creduto?”

“Oh si l’intera scolaresca! Ed è partita una campagna di prese in giro e battutine sporche…fino a quando non l’ho picchiato a sangue durante l’intervallo…quando mia madre ha saputo tutta la storia ha pensato che avessi bisogno di cambiare aria!”

Toya annuì comprensivo

“Ha fatto bene…ecco perché hai raggiunto tuo fratello”

La ragazzina annuì

“Esatto”

Aveva un’aria così angosciata da decidere di farle prendere aria così pagò il conto per entrambi e  la riportò lungo la via piena di negozi

“Tuo fratello lo sa?”

“No e non lo deve sapere!”

“A me non piacerebbe che Sakura nascondesse una cosa simile”

La ragazzina inarcò un sopraciglio guardandolo divertita

“Se succedesse a Sakura tu che faresti venendolo a sapere?”

Se qualcuno si fosse permesso di inventare di essersi portato a letto sua sorella con tanto di racconti di graffi e altro e per giunta facendone lo zimbello della scuola?

“Un omicidio farei!”

La ragazzina lo guardò seria

“Ecco appunto!”

“Lis…”

Gli occhi azzurri si puntarono su un braccialetto in una vetrina

“Oh è bellissimo”. Esclamò allegra

Una mezz’ora dopo Shaoran rientrò in casa accolto da una voce limpida e forte che cantava una canzone allegra

“Ciao fratello”. sorrise la cantanta

Shaoran la fissava shockato. Erano due mesi che non la sentiva cantare!

“Shaoran che…”

Il ragazzino l’abbracciò forte mettendola  a tacere

 

  
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