Anime & Manga > Alice Academy/Gakuen Alice
Segui la storia  |       
Autore: Kotomy    19/07/2012    5 recensioni
Cosa fare quando la persona a cui tieni di più ti dice Ti amo in una piazza della scuola?
Beh, è quello che mi sto chiedendo anche io, Mikan Sakura, alunna dell’Alice Academy.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap 3
 
E’ l’ 01.59. Che scatole! Da quando è venuto non mi ha rivolto ancora la parola! “Potresti parlare almeno” dico. “Hai detto che volevi dormire è per questo che sto zitto”. Ah! Adesso capisco la causa del suo fastidioso silenzio. “Ok…Senti, io non ho sonno e neanche tu a quanto ho capito, visto che stai messaggiando con qualcuno…” dico. “No, non ho sonno e per questo sto messaggiando con Ruka” mi dice. E’ odioso quando parla e non guarda la gente con cui sta parlando.
“Ok…Senti per domani a Central Town..” “Ti vengo a prendere alle 7.30 di mattina sia chiaro” mi dice. “Mezz’ora prima di partire e che facciamo fino alle otto?” chiedo perplessa. “Parliamo di quello che abbiamo lasciato in sospeso stamattina quando tu sei corsa via da Central Town..” mi dice calmo. Cerco di capire a cosa stia pensando ma non ci riesco il suo viso non lascia trasparire niente, neanche una piccola emozione. “Senti, non sei scomodo li per terra, sul pavimento?” “Si, un po’” mi dice. “Ok…”. Mi giro dall’altra parte a guardare fuori dalla finestra, stanotte il cielo non lascia spazio neanche ad una stella. Mentre mi sto girando, sento Natsume salire sul letto e sdraiarsi vicino a me. Oddio?! Cosa vuole fare?! Non mi vorrà mica violentare?! Noooo… Natsume non sarebbe capace di questo…Almeno spero.
“Ehi Mutandine con gli elefantini, cerca di non muoverti troppo nel letto visto che ci sono anche io con te adesso”. F-A-S-T-I-D-I-O-S-O. “Senti chi ti ha dato il permesso di salire sul mio letto?” chiedo infastidita. “Tranquilla, non ho interesse a violentarti come pensi tu!” mi dice con quel suo ghigno. “Io non ho pensato questo!” urlo. BUGIARDA! Sono una bugiarda! “Che ascolti?” chiedo. “Tieni e senti” . Natsume mi porge la cuffia e con mia grande sorpresa la canzone che sta andando è una canzone dolce, suonata con il piano. “Ascolti questo tipo di canzoni?” chiedo esterrefatta. “Si, guarda che non sono fatto di pietra anche io ho i miei momenti di meditazione”. “Meditazione?” chiedo confusa. “Lascia stare, non far andare in fumo il tuo piccolo cervellino”. Argh! Lo odio dal più profondo del mio cuore!
“Ha-ha-ha, non sei affatto divertente!” dico. “Non era mia intenzione esserlo”. Uff…. Non ne posso più, il istinto dice di buttarlo giù dal letto. Ci provo e ci riesco anche perché era distratto da qualcosa. “Scusa, perché mi hai buttato giù elefantino?”. “Così mi ha detto la testa” dico facendogli la linguaccia. “Allora ho ragione che hai una testa molto piccola e quindi il tuo cervello si deve adattare”. “Comunque, che cosa stavi guardando?” chiedo. “Il fiocco che ti ho regalato io al tuo compleanno”. “E perché?” chiedo. “Non sono fatti che ti riguardano”. “Non sono fatti che ti riguardano” dico cercando di imitare la voce di Natsume. “Questa è una sfida?” mi dice. “Può darsi e poi quale sarebbe il problema?”. “Il problema è che ne rimarresti delusa, perché perderai!” mi dice.
Passammo quell’ora in un modo strano e divertente. Io imitavo lui quando parlava e lui mi dava nuovi nomignoli ogni volta che lo imitavo. “Hai finito di imitarmi?” . “Hai finito di imitarmi?” dico imitandolo.
Appena ho finito di imitarlo Natsume si alza e viene verso di me. ODDIO?! Che cosa ho fatto adesso?!
Continua ad avvicinarsi e io indietreggio ad ogni passo fino a quando sfortunatamente inciampo e cado sul letto. “Hai perso!” sussurra. Avanza sempre di più verso di me e arrivato ormai vicinissimo si butta su di me e inizia a baciarmi, inizia dalla fronte, per poi arrivare alle labbra e al collo. Io rimango pietrificata anche se non mi dispiace affatto che Natsume mi stia baciando, ma quando i baci iniziano a diventare più appassionati, lui si alza. “Beh, ho vinto io questa sfida” dice andandosene.
 
Non faccio altro che ripensare a quello che è appena successo! Natsume mi stava baciando la fronte, il collo e le lebbra…. E’ stata una sensazione bellissima. MA CHE DICO?! Questo mio piacere vuol dire che anche io lo amo? Non lo so, sono confusa, se prima lo ero adesso lo sono ancora di più.
 
Sono le 6.30 di mattina. Mi alzo e appena vedo l’orario mi ributto nel letto sperando di riaddormentarmi. Ma sfortunatamente non ci riesco e così, vado in bagno e mi butto nella vasca.
Appena ho finito di insaponarmi e sciacquarmi prendo un asciugamano e me lo avvolgo al corpo per coprirmi. Vado nella camera per scegliere cosa mettere all’uscita di oggi. Alla fine dopo aver messo sottosopra la stanza scelgo una minigonna azzurra con un top bianco e una giacca di pelle nera, ai piedi abbino le mie ballerine nere. Avvolgo i miei capelli in uno chignon e li lego con un fiocco azzurro  a pois bianchi. Prendo una borsa nera con dei fiocchetti bianchi dove dentro metto il cellulare, il portafoglio e le chiavi della stanza.
 
Sono le 7.25 e appena mi accorgo dell’orario inizio ad indossare i panni che mi ero preparato sul letto. Appena finito di vestirmi corro in bagno e inizio a lavarmi denti e faccia e poi successivamente a truccarmi.
Prendo la mia trousse e scelgo un ombretto azzurro, con una matita per gli occhi blu. Ormai ero diventata Puffetta se non era per la giacca e la borsa.
Alle sette in punto qualcuno bussa alla porta. Vado ad aprire e appena la porta si spalanca trovo Natsume che mi guarda e non stacca gli occhi da me.
E’ vestito con una maglia rossa aderente e una giacca di pelle nera anche lui, indossa dei pantaloni lunghi di Jeans e ai piedi delle Converse nere. I suoi capelli lasciano cadere qualche goccia di acqua, quindi presumo che si sia fatto appena la doccia e si sia asciugato in fretta e furia per essere in anticipo.
“Ciao Natsume, stai molto bene vestito così”. “Grazie anche tu non stai male Mikan”.
Wow, per una volta non mi ha chiamato mutandine color qualcosa. E’ una vittoria per me.
“Bene adesso che sono qui possiamo riprendere la nostra chiacchierata interrotta” mi dice sedendosi sul letto. “Ok…”. Ed ecco che il mio presentimento più grande si è avverato e  io che pensavo scherzasse ieri quando mi ha detto che volevo concludere la chiacchierata. “Senti Mikan io ho bisogno di una risposta”.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Alice Academy/Gakuen Alice / Vai alla pagina dell'autore: Kotomy