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Autore: whoatemycarrots    19/07/2012    10 recensioni
Misi le cuffie e cominciai a camminare verso la spiaggia che era a pochi passi dallo stabile.
Era deserta se non per due persone in disparte a cui non prestai attenzione. Tolsi le scarpe e lasciai che le onde mi bagnassero i piedi. Quel relax fu interrotto da un urlo stridulo. Mi voltai di scatto e notai che i due di prima adesso erano uno sull’altro e ridevano. Misi a fuoco le due figure.
Una era esile, bionda, carnagione chiara. L’altra mora capelli corti, pelle ambrata. Ci misi meno di due secondi per capire chi fossero, mi rimisi le scarpe arrabbiata e delusa più che mai e corsi via da lì. 
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nothing is lost ..

POV Alex


Che Niall fosse un imbranato era risaputo.
E quella sera non faceva eccezione.
Salì le scale sbattendo i piedi furiosa. Maglia nuova, comprata il giorno prima, già macchiata da del cazzo di olio che nemmeno andava via per giunta. Se solo Niall non fosse biondo, con gli occhi azzurri e una faccia d’angelo a quest’ora sarebbe già sotto terra da un pezzo. Aprì la porta del bagno facendola sbattere violentemente contro il muro. Quanto poteva farmi innervosire quell’irlandese?
Aprì il rubinetto, chinandomi sul lavandino bagnandomi la maglia là dov’era macchiata .
Sentì delle mani cingermi i fianchi di conseguenza scattai di nuovo in posizione eretta trovandomi la faccia di Zayn a un soffio dal viso.
“Che vuoi?” chiesi duramente per poi allontanarmi in fretta da lui, la sua vicinanza mi metteva in soggezione.
“Volevo vedere se avevi bisogno d’aiuto..” disse quasi sussurrando. Sembrava un cane con la coda tra le gambe e per un momento cedetti.Ma solo per un momento.
“No, grazie comunque” dissi per poi prendere un po’ di sapone e ricominciando a strofinare la maglia più furiosa di prima.
Notai che nonostante gli avessi detto che non avevo bisogno di lui, Zayn si ostinava a restare dov’era. Perché non mi lasciava in pace, lo sapevo che non sarei mai dovuta venire .
“Beh?” chiesi alzando un sopracciglio.
“In realtà sono qui perché devo parlarti.” Disse adesso con un po’ più voce di prima.
“Di cosa vuoi parlare?” chiesi fingendo di non capire dove volesse andare a parare.
“Di noi.” Soffiò.
“Noi? Quale noi Zayn?” chiesi ridendo, come a prenderlo in giro.
“Senti, mi dispiace. Io non credevo avessi accettato il mio invito ad uscire..” cominciò.
“Zayn allora tu non capisci qual è il punto. Qui il problema è che tu hai usato mia cugina come ruota di scorta. Non ci si comporta così con le ragazze, siamo esseri umani nel caso non lo sapessi” dissi chinandomi di nuovo sul lavandino per sciacquare il sapone.
“Ok, hai ragione Alex, su questo hai ragione.” Disse.
Oh lo so benissimo che ho ragione ed è per questo che non ci sarà mai un noi.” Conclusi duramente.
“Se non ci sarà mai un noi non è certo per colpa mia. Io farei tutto quello che vuoi pur di farti cambiare idea su di me. Tutto Alex.Ma a te non importa, perché infondo queste sono tutte scuse, a te in realtà non frega un cazzo di me.” Disse incatenando i suoi occhi ai miei. Ci rimasi di sasso.
“Vuoi una maglietta?” mi chiese subito dopo visto che non rispondevo, fissandomi la maglia ormai bagnatissima.
Seguì il suo sguardo e in effetti ero fradicia. Annui.
Mi fece cenno di seguirlo. Attraversò il corridoio e entrò in una stanza che doveva esser diventata sua da poco. Infatti per terra c’erano ancora due valige da disfare.
Il silenzio si stava facendo imbarazzante e improvvisamente faceva più caldo quindi lasciai cadere il discorso di prima, tanto avremmo finito con il litigare più di quanto non avessimo già fatto nei tempi precedenti.
“Come mai ti sei trasferito da Harry?” chiesi calma mentre finalmente mi porgeva una maglietta bianca con qualche stampa.
Zayn si girò verso il muro per farmi cambiare.
“Non sbirciare o ti denuncio, sia chiaro” dissi in tono duro, lo vidi muovere la testa a mo di no prima di cominciare a parlare.
“A casa mia è successo un casino.” Disse poggiando la testa al muro, come fosse troppo pesante.
“Ovvero?” chiesi mentre mi sfilavo la maglia bagnata.
“Mio padre è un alcolizzato e senza volerlo l’ultima volta mi ha spinto provocandomi questo” lo vidi indicarsi una guancia anche se io da dietro di lui non potevo vedere cosa si era fatto. E visto che avevo evitato il suo sguardo per tutta la sera non avevo fatto caso a ferite o che altro. Mi misi la maglietta e mi avvicinai a lui per vedere cosa avesse fatto. Sotto uno zigomo aveva una cicatrice. Se non lo sapevi non ci facevi caso.
“Poi mia madre sembra che ce l’abbia con me , crede sia colpa mia e di mio padre se Doniya ,mia sorella maggiore se ne sia andata. In quella casa tutti mi ignorano è come se fossi trasparente. Mia sorella minore non parla, rientra a casa sempre tardi e quando c’è è come se lo stesso non ci fosse si chiude in camera senza degnare nessuno d’attenzione. “ Continuò mettendosi a sedere sul letto.
“Non sarei mai voluto venire qua, odio essere un peso per la gente ma Harry mi ha come dire ‘forzato’. Mi ha trovato la mattina dopo aver litigato con mio padre, strafatto a dormire su una panchina nel parco della scuola.” Disse aggrottando le sopracciglia e facendo un’espressione imbarazzata.Come se dire quelle cose lo facesse vergognare.
“Mi dispiace Zayn io non sapevo che avevi tutti questi casini...” Dissi sentendomi improvvisamente in colpa. Mi tornarono in mente le immagini dei mesi precedenti, io che continuavo a sparare giudizi su di lui, io che lo offendevo, io che lo trattavo male senza sapere in fondo chi fosse.
“Ma perché ti droghi , contribuisci solo a farti del male.” Continuai.
“Farmi del male? Come se potesse andare peggio di cosi, andiamo Alex. La mia famiglia mi ha praticamente mandato a fanculo e tu uguale..” disse abbassando il tono nel pronunciare l’ultima frase.
I sensi di colpa mi stavano uccidendo. Ero stata una stronza.
“Ok io sono stata stronza, ma andiamo Zayn non dirmi che in tutto questo tempo te ne sei stato con le mani in mano.E comunque dovresti chiarire con i tuoi, sono pur sempre la tua famiglia.”
“Si invece. Non volevo far soffrire nessun’altra , io non chiarisco con nessuno ,non ho più voglia di essere un danno per la gente.” Disse in tono duro.
Lo vidi alzare lo sguardo al soffitto, mi faceva pena, non l’avevo mai visto sotto questo punto di vista, ovvero per il ragazzo debole che in fondo era. Gli presi una mano e la strinsi alla mia. Lo vidi sorridere e ricambiare la stretta.
“Facciamo così” dissi “Facciamo finta che tra me e te non sia successo niente, ricominciamo dall’inizio.” Dissi lasciandogli la mano per un momento ed alzandomi dal letto per poi uscire dalla stanza. Il moro mi guardò confuso per un attimo e poi annuì.
Bussai di nuovo alla porta e Zayn mi venne ad aprire.
“Piacere sono Alex Cook, tu sei?” chisi porgendogli la mano, mi sentivo un’ebete ma non m’importava, tutti avevano bisogno di una seconda chance.
“Zayn.” Disse il moro sorridendo come non l’avevo mai visto fare.


POV Zayn


Era un calda mattina d’estate di lì a due giorni sarei partito per la Spagna.
Fissai la porta di casa mia incerto se bussare o meno.
Stetti per ben dieci minuti sul pianerottolo, senza sapere esattamente cosa fare .
Presi coraggio e mi decisi a suonare il campanello e nel giro di pochi minuti senti la serratura scattare.
Mi aprì mia madre che non appena mi vide mi abbracciò calorosamente, ricambiai l’abbraccio.
“Sei tornato, finalmente”disse sorridendomi e accarezzandomi il volto.
Da quando ero andato via non aveva fatto altro che chiamarmi,mandarmi messaggi, una volta era venuta persino davanti a scuola pur di vedermi.
E tutte le volte l’avevo accuratamente evitata, non volevo più essere un peso per nessuno.
Evitai il suo sguardo, in realtà non ero andato a casa per tornare ma solo per finire di prendere le mie cose.
“Veramente no..” dissi in un soffio.
“Cosa vuoi dire? Non puoi stare per sempre da Harry e poi siamo noi la tua famiglia, Zayn per favore torna a casa. Tuo padre si sta curando ed è davvero molto pentito per ciò che ha fatto, è da quando te ne sei andato che non tocca più alcool.” Disse mia madre mentre si chiudeva la porta di casa alle spalle e si dirigeva in cucina con me al seguito.
“Vedi, la mia assenza ha fatto del bene..” dissi con tono fermo.
“Non vederla su questo piano, andiamo Zayn lo sai che a te ci teniamo.”
“Non si direbbe..”
borbottai.
“Perché no? Andiamo parla.” Disse accomodandosi su una sedia esattamente davanti a me.
“Sono sempre stato un peso per te mamma. Non cercare di dire il contrario. Per te ero inutile, non aiutavo papà, non aiutavo Waliyha quando se ne stava chiusa in casa, non ho fermato Doniya quando ha deciso di trasferirsi.” Dissi sputando fuori tutto quello che mi ero sempre tenuto dentro.
“ E da cosa hai capito tutto questo?” chiese mia madre.
“Da come mi guardavi.” Dissi semplicemente.
“Zayn ma cosa dici? Allora tu non potrai mai essere un peso per me, sei mio figlio. Non sei mai stato inutile so benissimo come sei , soffri in silenzio. E poi cosa avresti potuto fare per Waliyha? Non ascolta nemmeno me che sono sua madre. Qui il vero fallimento sono io Zayn, non tu. Doniya ha sempre fatto di testa sua , io credo di aver addossato la colpa su di te e su tuo padre solo per stare meglio con me stessa per non dire che in realtà se n’era andata perché non mi sopportava più. Anche se probabilmente se ne sarebbe andata comunque trovando una qualsiasi scusa pur di essere indipendente. Tuo padre adesso si sta curando e se lo sta facendo è solo grazie a te Zayn. E’ solo grazie a te che ha deciso di mettere la testa a posto, sei stato tu il suo punto di svolta.” Mi disse prima di alzarsi e avvicinarsi a me posandomi le mani sulle spalle.
“Tu non hai sbagliato Zayn. L’unico errore che hai fatto sono state le canne, e si so che te le fai visto che ho trovato uno spinello qualche tempo fa. Vedi di smettere, non darmi altri pensieri per favore.” Mi disse stringendomi di nuovo in un abbraccio.” E ti prego torna a casa, non lasciarci da soli, abbiamo bisogno di te così come tu hai bisogno della tua famiglia”.
La strinsi a me .
“Grazie mamma, ti voglio bene” le dissi in un sussurro a malapena udibile, ma che certamente non sfuggì a mia madre.
“Anche io te ne ho sempre voluto.” Mi rispose scoccandomi un bacio sulla fronte come faceva quando ero bambino.


POV Niall


“Quindi avete fatto pace?” urlai nell’orecchio di Alex saltando sul suo letto.
“Niall vuoi sfondarmi il letto per caso?” chiese ridendo.
“A quello ci penserà Zayn” risposi sorridendole amabilmente.
Ovviamente Alex non ci pensò due volte a tirarmi un cuscino dritto in faccia.
“Allora? Non hai risposto!” esclamai continuando a stressare la mora .
“Se ti rispondo stai fermo e mi lasci fare le valige in pace?” chiese esasperata.
Annui sorridendole e smettendo di saltare sul letto.
“Abbiamo finto che non fosse successo niente e di ricominciare da capo, quello che succede succede.” Disse riponendo una maglietta nella valigia.
“Te l’avevo detto io che avresti ceduto, fare la stronza non ti è mai riuscito bene” dissi strizzandole una guancia, lei alzò gli occhi al cielo . Presi un paio di pantaloncini corti in mano e li sventolai in faccia a Alex.
“Questi li porti?” Quando annuì li riposi un'altra valigia.
“Alex ma non intenderai portarti tutta questa roba vero?” chiesi indicando la pila di vestiti alla base del letto. Lei mi guardo con sorriso sornione.
“Oh andiamo stiamo via un mese!” si giustificò.
E tu invece quanta roba ti sei portato?” chiese poi piegando una maglietta color melone.
“Mi è entrato tutto in una valigia fai un po’ te.” Dissi.
“Vabbè ma tu sei un ragazzo.” Concluse Alex prima che qualcuno bussasse alla porta.
“Alex ti vogliono al telefono” disse Melany per poi sorridermi.
“Torno subito” mi disse Alex cominciando a borbottare ‘chi cazzo era che le rompeva i coglioni in momenti del genere’ come diceva lei.
“Ciao Mel!” salutai la mora.
“Ehi” ricambiò.
“Tu non parti con noi per la Spagna?” chiesi curioso.
“Purtroppo no, non ho fatto a tempo  a presentare il modulo d’iscrizione” disse tristemente.
“E cosa farai mentre Al non c’è?”
“Non ne ho idea, forse me ne andrò in Italia da mio padre..o magari girerò il mondo.”
“L’Italia.. non ci sono mai stato, mi piacerebbe visitarla però” dissi . In effetti non ero stato da nessuna parte fuori dall’Inghilterra se non in Spagna e a Dublino.
“Bè allora vieni a visitarla no? E’ un bel posto, mio padre dice che abitarci è un ‘suicidio’ ma da visitare è incantevole.” Disse scherzosamente Mel.
“Se solo potessi annullare il viaggio in Spagna lo farei volentieri” dissi sorridendole.
Alex ripiombò in camera come un’uragano.
“Che è successo?” chiedemmo in allunisono io e Melany.
“Niente Spagna, solo adesso, due giorni prima della partenza mi dicono che non hanno accettato l’iscrizione, cioè ragazzi ve ne rendete conto?!” strillò esasperata Alex prendendosi la testa tra le mani.
“Ci tenevo tanto a quel cazzo di viaggio” borbottò sommessamente.
“Prendi il mio posto” le dissi.
“Cosa?” chise confusa.
“Puppamelo in posa , Alex.” Dissi deridendola per poi beccarmi una sua occhiataccia e ritornare subito serio.
“Ho detto , prendi il mio posto, io la Spagna l’ho già vista.” Le dissi sorridendole.
“No, non se ne parla non ho intenzione di rovinarti la vacanza per niente al mondo.” Disse in tono fermo la mora.
“Niall verrà con me in Italia” intervenne Mel, sorridendomi.
“Già, infatti non ci sono problemi, è da tanto che voglio vedere l’Italia e poco prima che entrassi stavo parlando con Mel di questo.” affermai io continuando ad annuire per convincere Alex.
“Lo faresti davvero?” chiese la mora.
Annui. Mi saltò letteralmente al collo con un sorriso che le arrivava da un orecchio all’altro.
“Grazie Niall, sei il migliore amico che potessi avere” mi scoccò un bacio sulla guancia e riprese il telefono in mano per chiamare la scuola e mettere a posto le cose per il viaggio e una volta che sparì dietro la porta mi rivolsi a Melany.
“Davvero verrò con te in Italia? Non sarò un peso?” chiesi.
“Certo che si, ovvio che non sarai un peso, mica ti porto sulle spalle” disse scherzosa.



SpazioAutriceYo:

Non è dolcissimo? Appena ho visto il video da cui hanno preso questa gif
ho cominciato a urlare come una pazza ahaha 
ma tralasciamo :)
Comunque comunque comunque, grazie mille per le recensioni allo scorso capitolo,
siete dolcissime, vi lovvo per seo *momento truzzo*
Allora vi dico subito che tra pochissimo questa storia è conclusa,
e che in un certo senso mi mancherà, 
ma,ma,ma *rullo di tamburi* (sè vabbè)
ne ho cominciata un'altraaa! Fa cagare èh, però boh avevo voglia di scriverla
se volete passate, eccovi il link  

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1167177&i=1
Bene detto questo mi levo dalle scatole, a presto girlss
recensite mi raccomando voglio sapere cosa ne pensate è importante per me :3
Baci, Ale 


 

  
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