Dopo lo shopping.


 << Basta. Sono esausta >> dissi sedendomi in una sedia della cucina appoggiando le buste per terra.

<< Non dire a me! >> brontolò Alessia, sedendosi a sua volta.

Passammo il tempo a raccontarci le storie e le avventure che avevamo vissuto durante i quindici anni circa.

Quando ancora sognavamo di incontrare i nostri idoli, quando saltavamo sui letti con 'up all night' al massimo.

Quando lei veniva ad abbracciarmi appena dopo la morte di mia madre, dopo che mio padre se ne andava ogni volta.

Quando lei c'era sempre, in ogni momento, e c'è ancora.

Da dieci anni è la mia migliore amica, e ora avremmo vissuto una nuova avventura insieme.



Alle sette circa

 << Vado a prepararmi, io uso il bagno di sopra, tu quello sotto.  >> mi diressi al piano di sopra ed entrai nel bagno.

Provai varie acconciature ma non mi trovavo a mio agio con nessuna.

Avevo i capelli troppo corti per poterli raccoglie in una treccia, decisi quindi di lasciarli sciolti, in modo da potermeli legare con l'elastico quando avrei voluto.

Indossai dei semplici pantaloni da ginnastica con il cavallo leggermente basso, una canottiera nera e delle scarpe supra viola.

Scesi in salotto e mi sedetti sul divano ad aspettare Alessia, quell'uovo ritardatario (così la chiamo io).

 << Scusami, eccomi.  >> scese dalle scale.

Era uno spettacolo : jeans, maglietta semplice, scarpe col tacco e una leggera toccatina di eyeliner nero che con il colore della pelle ambra, tipo miele, armonizzava il viso.

I suoi capelli castano scuro erano legati in una coda, tipo Demi Lovato.

Era veramente, favolosa, qualcosa di spettacolare.

<< Chissà cosa dirà Harry.  >> diventò subito rossa, sapevo che aveva un debole per lui, lo ha sempre avuto, come io per Zayn.

<< Andiamo.  >> uscimmo e entrammo in macchina.

Alessia poteva guidare, anche se sinceramente era pericolosa, però aveva diciott'anni e aveva l'età adatta.

<< Teniamoci forti!  dissi ridendo per farle un dispetto.
Arrivammo all'indirizzo che Zayn mi aveva dato.

<< Sono troppo agitata, ti rendi conto? Siamo davanti alla casa dei nostri idoli!  >> disse Alessia.

Stava letteralmente tremando dall'emozione, e probabilmente anche io.

Respirai più volte e dopo essermi calmata suonai al campanello.

Spalancai gli occhi appena vidi un ragazzo moro aprirci la porta, non era Zayn, ma Josh Devine, il batterista.

Il loro batterista, quello a cui sbavavano tutte le ragazzine, ma a me sinceramente non piaceva particolarmente, aveva solo una certa abilità nel suonare la batteria.

Vorrei vedere, era il suo lavoro.

<< Salve ragazze! Entrate che gli altri vi aspettano!  >> disse facendo segno di entrare.

Entrai. La casa era grande e accogliente, moderna e qualcosa rendeva l'atmosfera calda, forse la luce che penetrava dalle finestre.

Vidi Harry aggirarsi per la casa e si bloccò appena ci vide.

<< Ciao!  >> disse entusiasta.

Alessia mi guardo sorpresa e mancava poco allo svenimento.

<<  Ciao Harry, lei è Alessia, Zayn ti avrà già detto il mio nome  >> dissi ridendo soccorrendo Alessia.

<< Esatto, lo ha detto!  >> sbucò d'improvviso Niall che stava mangiando delle patatine.

<<  Quindi tu sei Alessia!  >> disse Liam ad Alessia.

<< Esatto.  >> s'intromise Harry, da persona gelosa.

<<  Salve!  >> ci salutarono Zayn e Louis.






Ecco il terzo capitolo.
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