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Autore: Wale4ever    20/07/2012    3 recensioni
Veronica è una ragazza di 16 anni... incinta. Una mattina, dopo avere passato la serata prima in discoteca, si sveglia con il peggior dopo sbornia possibile e con un gran problema con cui dovrà imparare a convivere per 9 mesi
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C1

A volte è dura mantenere la calma. La sveglia mi forza ad aprire gli occhi, per vedere da dove quel cosino elettronico mi sta rompendo le palle. Lo prendo e lo sbatto ripetutamente sul comodino finché non smette di fracassarmi le orecchie con quel suono acuto e assordante. Mi alzo di malavoglia, se il buongiorno si vede dal mattino... Beh allora buongiorno futura giornata di merda. Mi metto seduta sul letto e poggio i piedi per terra. Cerco le ciabatte con i piedi e dopo un po' le trovo. Provo a infilare i miei piedi all'interno delle ciabatte ma inutilmente, i miei piedi ormai sono troppo gonfi e mi fanno pure male. Tra un po' sarò costretta a camminare senza scarpe per non soffrire. Tiro via le ciabatte e mi alzo dal letto. Accendo la lampada che ho sul comodino. La luce è un po' fioca ma va bene per la mattina. Non ho intenzione di aprire la finestra e farmi accecare dal sole. 
Mi alzo pigramente in piedi e mi sembra di pesare due tonnellate. Ogni giorno che passa mi sembra di diventare sempre più pesante. Mi dirigo verso l'armadio e lo apro. Per un attimo fisso il mio armadio pieno di vestiti intontita. Pieno si fa per dire dato che non posso indossare nemmeno la metà dei vestiti all'interno, non che non voglia ovviamente e che proprio non mi entrano. Dovrei andare a comprare dei vestiti nuovi infondo ne avrò per altri quattro mesi di questa merda. Metto per un attimo da parte i miei pensieri sulle future compere e prendo una maglietta a caso, e un paio di pantaloni da tuta. O come li chiama Ile : "i pantaloni da clown". Ma proprio oggi non mi va di pensare a quanto sembro ridicola con questi fottuti "pantaloni da clown", sono gli unici pantaloni che ancora mi entrano senza dover saltare in giro per tutta la stanza. Me li infilo velocemente e lo stesso faccio con la maglietta. Poi i miei occhi cadono su una larga felpa grigia che giace sul mio letto. La prendo e me la metto chiudendo la cerniera. Poi vado a guardarmi allo specchio sperando che la felpa nasconda, almeno un po', la pancia. Lo specchio spegne immediatamente quella piccola speranza, l'unica cosa che fa é farla sembrare più piccola.
Ecco cosa si guadagna ad uscire una sera a ubriacarsi in discoteca, e dire che io pensavo al massimo ad un mal di testa e una giornata di vomito.... Beh il vomito alla fine c'é stato.
Mi guardo la pancia incredula di quanto sia diventata grande. É incredibile che già siano passati cinque mesi.Mi sembra ieri che pisciavo sopra un bastoncino che mi ha fatto imprecare in cinque lingue diverse nel bagno della scuola.
Sicuramente adesso tutte quelle " ranocchie dalla bocca larga " che hanno messo in giro la voce che ero incinta avranno la conferma alle loro stupide chiacchiere. Mi sembra di sentirle dire " Puttana " nelle loro minuscole testoline mentre mi guardano la pancia o quando mi chiedono chi sia il padre e io non so rispondere. In quella discoteca c'erano troppe facce, e io ero troppo ubriaca per ricordarle tutte e di certo non posso mettere un annuncio sul giornale con la mia foto e scritto: " Ehi per caso qualcuno si ricorda di avermi scopato cinque mesi fa? Perché non so chi mi ha messo incinta ". Di certo non posso cominciare a lamentarmi adesso, l'ho voluta io questa situazione. Sono stata io a cagarmi quando un bastoncino in metallo poteva risolvere la situazione.
Dio, devo smettere di farmi tutti questi pensieri di prima mattina, mi fottono il cervello. In particolare il venerdì che a prima ora ho chimica con la professoressa Gloriano. Sembra che da quando sia incinta sia diventata particolarmente vipera nei miei confronti.
<< Veronica >> mi chiama mia mamma distogliendomi dal ciclo di pensieri mattutini.
<< Arrivo >> le rispondo.
Prendo un paio di converse viola, il mio colore preferito. Me le metto senza neanche legarle, infilo i lacci ai lati della scarpa. Prendo il rossetto e me ne metto sulle labbra  un poco, insieme a un po’ di matita nera intorno agli occhi con un pizzico di mascara. Poi mi dirigo verso la scrivania a prendere il mio iPod, per svegliarmi la mattine ho bisogno di un concentrato per endovena di Nickelback. La voce di Chad Kroeger per dare un senso all'inizio della giornata. Prendendo l'iPod mi accorgo di un altro oggetto poggiato sulla scrivania. Com'è che la chiamava questa collana papà? Ah si " chiama angeli ". Lo prendo tra le mani, probabilmente la mamma sbarazzando le cose di papà ha pensato lo dovessi avere io. Lo avrà portato sta mattina presto e per non svegliarmi lo ha lasciato sulla scrivania. 
Lo tengo un attimo tra le mani indecisa sul da farsi. Lo voglio veramente? 
<< Veronica sbrigati la colazione si raffredda! >> mi chiama impaziente mia madre.
Senza pensarci più di tanto la indosso, prendo lo zaino e vado in cucina. Nell’uscire dalla mia camera vengo accecata dalla luce e mi copro con il cappuccio della felpa.
Sta per cominciare un'altra giornata da fottuta ragazzina incinta.

 

 

Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto :3, vi lascio con una foto di Veronica ( Ps. La modella non sono io XD, è una mia amica che la vedo bene nei panni di Veronica )

  
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