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Autore: Caterina_Yep    20/07/2012    0 recensioni
Quì parlerò di una storia all'inizio assolutamente vera, poi pian piano diventerà inventata. Spero vi piacca. Grazie a tutti xx
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Finché non suonò la mia odiata sveglia… Mi svegliai di colpo e la spensi, erano le 6:50 e volevo far dormire mio fratello ancora per un po’. Mi alzai dal letto e cominciai a preparare lo zaino, ad un certo punto mi bloccai a guardare mio fratello. Era così dolce mentre dormiva. (Scusate, ora vi parlo un po’ di lui, di me e della mia famiglia così capite la situazione. Lo scrivo tra gli asterischi, così se non vi interessa saltate) **Filippo, mio fratello, è un ragazzo di 19 anni, fino a poco tempo fa non era protettivo nei miei confronti, ma dopo un paio di cose che sono successe, mi sta più vicino: ad esempio il fatto che esco con ragazzi più grandi, oppure che nostro padre sia stato ricoverato per tre mesi all’ospedale di Verona perché era caduto in depressione. Insomma, sapeva quanto ci stavo male nel vedere mio padre una volta in settimana FORSE. Poi vederlo incapace di compiere azioni elementari, è orribile. Ad ogni modo ora è più o meno quello di prima, cambia solo il fatto che mio fratello e lui non vanno d’accordo. Ogni volta che si parlano, si gridano contro. Non è possibile, mi fanno soffrire quando litigano così. Anche loro ci stanno male, ma il loro orgoglio non li fa ‘abbassare’ a chiedersi scusa, e va a finire che non si parlano se non assolutamente necessario. Mia mamma cerca sempre di riunirli e di fargli fare pace ma non ci riesce mai, e dico MAI. Uno di loro prende e se ne va sbattendo la porta. Poi c’è anche mio fratello piccolo che ha un anno e nove mesi meno di me. Ha 13 anni e si chiama Federico. Con lui litigo spesso a differenza dell’altro mio fratello che non litigo mai, visto che lo vedo per pranzo e per cena perché poi esce con gli amici o va a lavorare. Ad ogni modo facciamo sempre ‘pace’.** Mi sedetti sul letto, a fianco a lui mentre lo guardavo. Mi continuavo a ripetere quanto fossi fortunata ad avere un fratello come lui. Ad un certo punto si svegliò, penso dalla luce che entrava dalla tapparella, e mi guardò, ancora con la faccia assonnata. Ridendo mi disse: “Perché mi fissi? Non hai proprio altro da fare?” Io sorrisi e mi limitai a dire: “Non è che non ho altro da fare, è che sei così dolce mentre dormi. Mi piace guardarti, sei bellissimo.” Mentre a tono basso ma abbastanza alto da farmi sentire dissi: “Al contrario di quando sei sveglio” Lui mi sentì ma non aveva le forze di alzarsi e di cominciare a farmi il solletico, quindi disse: “Mi sembrava strano che dicevi qualcosa di dolce una buona volta!” Io con tono arrabbiato: “Beh se vuoi comincio veramente a fare l’indifferente, a fregarmene di te e a dirti solo cose brutte” Lui sapendo che scherzavo: “SCUSAAAAA! Giuro che non dirò mai nulla del genere, starò zitto e ti dirò solo cose dolci. Sei la mia regina e non voglio essere bastonata. Perdono! Perdono!” Io mi misi a ridere e lui con me. Ci fu qualche momento di silenzio, ma non di imbarazzo e io dissi: “Ehm, non per dire ma sono le 7:00 e dovremmo andare a scuola!” Lui scaraventandosi fuori dal letto disse: “TUTTI A SCUOLA! E UN DUE TRE QUATTRO, E UN DUE TRE QUATTO!” poi aggiunse: “ATTENCION!” Io capendo che si riferiva alla canzone dei balli di gruppo ‘Chu chu ua’, risposi: “SI, SENIOR!” E insieme ballando: “CHU CHU UA, CHU CHU UA, CHU CHU UA UA UA” Ridemmo per un po’. Dopo questa pensai che sarebbe stato meglio andare a prepararsi o andava a finire che perdevo l’autobus, e lui pure. Andai in bagno per cominciare a vestirmi, ad un certo punto entrò in bagno mio fratello e mi lanciò un’occhiata dicendo: “Meno male che sei tu quella cicciona, no.” Io ridendo: “Beh guarda che corpo ho! Tutto il grasso che ingerisco va nel sedere, e le mie tette rimangono piccole!” Lui si mise a ridere con me e disse: “Ma chissenefrega delle tette piccole, non si guardano solo quelle in una ragazza. E poi sei bellissima così.” E mi fece l’occhiolino uscendo dal bagno. Ero contenta di ciò che mi aveva detto, era bello sentirsi dire che sono bella. Non spesso me lo sento dire. Finii di vestirmi e mi truccai, era ora di scuola ._. Uscii salutando solo i miei due fratelli, perché mia mamma era già al lavoro mentre mio papà stava ancora dormendo. “Questo giorno è cominciato col piede giusto” pensai. In effetti era vero, non avevo perso l’autobus, avevo dormito con mio fratello il quale mi ha detto che sono bellissima come sono e a scuola erano previste tre ore di supplenza. Sinceramente potevo benissimo starmene a casa, ma mi è venuto in mente dopo, ormai ero sveglia. Nel tragitto per andare a scuola mi misi gli auricolari e cominciai ad ascoltare musica, la LORO. Arrivai davanti a scuola e come tutti i santi giorni andai dai miei amici a salutarli con un bacio. Martina, Neli, Isabella, Cristina, Daniele (il mio migliore amico), Riccardo e Amine. Non erano solo questi i miei amici ovviamente, ma loro erano la mia ‘cerchia’. Con loro ci trovavamo sempre nella solita panchina a fianco a scuola. Entrai a scuola e come avevo detto, ci furono tre ore di supplenza. Uscii da scuola, mi diressi verso casa e sull’autobus incontrai…
  
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