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Autore: ThatsClaudia    20/07/2012    4 recensioni
Una ragazza, una panchina e cento metri di distanza dal suo futuro salvatore, portatore di gioia ma qnche do immensa tristezza nella vita della giovane.
"Harry, io sto con Liam."- Sussurrò lei, che a stento tratteneva le lacrime. -"Amo Liam."-Continuò.
Harry la guardò per qualche secondo, per poi afferrarla per le spalle e sbatterla sulle piastrelle gelide.
"Io..io non so cosa ti passa per la testa, Claudia."- Era sull'orlo di scoppiarle a piangere in faccia, cacciando tutte la sua amarezza. -"Uscirò dalla tua vita, dai tuoi progetti, dalle attività a scuola, ma resterai per sempre quí."-Indicò il cuore."-Perché tu sei stata l'unica capace di avermi aperto gli occhi, sei l'unica che mi faceva tornare il buon umore con solo la tua voce, ma sta pur certa che quando tu verrai a cercarmi non credo che sarò pronto ad aspettarti."-Si staccò da lei, per poi uscire dal bagno sbattendo la porta con tale forza che pensò si sarebbe staccata.
Si lasciò scivolare a terra, scoppiando a piangere.
Aveva detto di amare Liam, quando nel suo cuore c'era solo lui, adesso l'aveva perso e non poteva fare nulla per riaverlo indietro.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 7

 

"I'll make you feel like a shit."













 

 

 
Claudia ogni giorno peggiorava sempre di più, ma c'era Sophia, che non faceva altro che dormire a casa sua. No, non voleva lasciarla da sola un singolo istante, sapeva che se l'avrebbe lasciata sarebbe scoppiata a piangere, ma no. Lei doveva impedirglielo, doveva dimostrarle che era forte, anche se in viso era pallida e la sua voce non la sentiva da settimane. Che guaio che aveva combinato quello stronzo, un bel guaio.
Quella sera, ci doveva essere la trasmissione di x-factor, doveva vederla. Claudia si era addormentata da un bel pezzo, almeno si sarebbe risparmiata di vederlo.
Sophia si sdraiò comoda sul lungo divano rosso, per poi accendere la Tv e aspettare che termini la pubblicità.
Non appena iniziò, salirono sul palco tutti e poi eccolo lì. Su quel fottuto palco, davanti a quei tre-quattro giudici, sorridente. C'era una donna, una ragazzina. Forse i suoi familiari, ma non le importava, lei non sopportava lui. La famiglia non si tocca.
"Ehm..mi chiamo Harry Styles."- "So come ti chiami, stronzo."- Disse Sophia a voce alta, senza rendersene conto.
Sorrideva, come cazzo faceva a sorridere? Claudia non parlava e non dormiva e lui SORRIDEVA. Quel sorriso strafottente la mandava su tutte le furie. Voleva correre fino laggiù e prenderlo a ceffoni in faccia, e magari perchè no..anche qualche calcio nelle palle non gli avrebbe fatto alcun male.
Iniziò a cantare ''Isn't she lovely'' di Stevie Wonder. Sophia non vedeva la sua espressione, ma di sicuro se qualcuno fosse passato e l'avrebbe guardata in faccia sarebbe rimasto scandalizzato dall'espressione corrugata, gli occhi chiusi in due fessure e le braccia conserte. Incazzata..era incazzata con quel faccino da cazzo, con quella voce da idiota. Tutto di lui la faceva incazzare. Ed ogni volta che vedeva qualcosa che gli ricordava la sua faccia stringeva i pugni, conficcandosi le unghie nella carne.
Doveva darsi una regolata, non risolveva niente arrabbiandosi, non avrebbe concluso nulla. Non poteva picchiarlo, era lontano. Doveva stare calma, ma non ci riusciva era più forte di lei.
 

 
****


 
Il giorno dopo Sophia era a scuola, agli armadietti - come sempre.- in compagnia di Claudia. Il silenzio regnava, -come sempre.-
"Clà."- La riccia si voltò verso l'amica.-"Mi dai un'attimo il tuo cellulare?"- Claudia annuì, porgendogli il suo iphone.
Sophia la ringraziò, per poi correre al bagno e cercare il numero del suo peggior nemico: Harry.
Una volta trovato, con una ditata sul suo numero la chiamata partì. Inziò a sentire gli squilli. Doveva rispondere, doveva.
"Pronto?"- Eccola lì, quella voce da stronzo.
"Parlo con lo stronzetto?"- Chiese Sophia con il suo classico tono minaccioso. Quello che terrorizzava Hilary, le cheerleader e chi la infastidiva.
"Chi cerchi?"- Chiese Harry, totalmente indifferente al suo insulto.
"Te, stronzo."- Harry sospirò, doveva averla riconosciuta.
"Che vuoi, Sophia? E' una persecuzione? Mi spieghi come hai avuto il mio numero?"
"Fatti i cazzi tuoi, Harry. Piuttosto.."-Fece una breve pausa, sentendolo deglutire.-"Hai ricevuto la mia lettera?"
"Senti Sophia, io non ho tempo da perd-" -"Rispondi alla mia domanda.."- Si stava irritando, e anche parecchio.-"Hai ricevuto la mia lettera?"- Chiese di nuovo, in attesa della risposta.
"Sì.."- Si limitò a rispondere lui, dopodichè il silenzio regnò durante la telefonata. Sophia aveva il coltello dalla parte del manico, si sentiva terribilmente potente.
"Ascolta."- Disse lui.-"Io volevo dirlo a Claudia, ma.."- "Ma avevi paura."- Lo precedette lei.-"Hai la faccia come il culo di dirmi queste stronzate? Harry, tu con me non la passi liscia, te lo sto dicendo con il cuore in mano, dopo di che passo alle minacce."
"Che cosa vuoi che faccia? Abbandoni tutto per i cazzi tuoi?"- Urlò lui, Sophia sorrise, poggiandosi alle piastrelle fredde del bagno e posando un piede su di esse.
"Sarebbe almeno il minimo che tu possa fare, ma non voglio distruggere i tuoi sogni, riccio. Piuttosto devi sentirti una merda per quello che le stai facendo, solo questo. Del resto, a me, della tua fottuta vita, non me ne frega un cazzo, che sia chiaro."
"E allora perchè mi chiami? Per insultarmi? Già mi sento uno schifo, cosa credi? Non ho il cuore di pietra, come te."- Aia, l'aveva detta grossa. Sophia sentì un brivido salirle dalla schiena fino alle mani, che iniziarono a pruderle.
"Come dici, scusa? 'come me'? Perchè..è colpa mia se Claudia non dorme? Non parla ed è in una depressione totale? Eh? Parla, cazzo!"- Urlò Sophia, al limite della pazienza.
"No." - Rispose, Harry.
"Non mi interessa di quello che pensi tu..Puoi dirmi che sono una stronza, un cuore di pietra, tutto quello che vuoi. Ma tu non la passi liscia con me, Harry. Te lo ripeto, non smetterò di chiamarti e di spedirti lettere fino a quando non uscirai da lì."- Dal tono che stava usando sembrava molto 'killer', ma era quello il suo scopo. Doveva farlo sentire una merda.
"Mi dispiace."- Si scusò Harry, dopo un lungo silenzio.
"Bene.."- Disse lei, leggermente soddisfatta.-"Vedo che inizi a capire."
"Sophia, ascolta.."- Tentò di dire lui, ma lei rise improvvisamente. -"Ci sentiamo. Alla prossima telefonata, Harry."- Pronunciò il suo nome con un tono ancor più minaccioso, ridendo appena.
 
Uscì dal bagno, prendendo il suo zaino e tornando dalla sua migliore amica, che non si era mossa da dove l'aveva lasciata precedentemente.
"Tieni, Claudia. Grazie."- La ringraziò Sophia, gentilmente, mentre le posava un braccio attorno alle spalle.
La scrutò per bene; aveva ancora quel viso pallido e gli occhi spenti, si guardava intorno ancora nella speranza di rivedere quel coglione spuntare dal nulla.
Ma non accadeva, non sarebbe accaduto. Sophia gli aveva messo terrore, di sicuro non sarebbe tornato neanche sotto tortura. Non si rendeva conto della gravità della situazione, era troppo stupido per capirlo.
"Sophia, e se fosse in ritardo?"- Eccola..Quella voce stupenda. Claudia aveva parlato, finalmente. Sentiva il cuore zomparle in gola dalla gioia, era così bello risentire la sua voce.
"Come?"- Chiese Sophia, ancora in trance.
"E se Harry fosse in ritardo?"- Ancora sperava che sarebbe arrivato.
"Claudia.."- Le prese il viso tra le mani, voltandola verso di lei.-"Non arriverà. E' andato ad x-factor, lo capisci questo? Perchè devi farti del male per un pezzo di merda?"- Claudia sospirò. 
"Cosa gli hai detto, Soph?"
"Nulla, l'ho solo fatto cagare sotto. Deve rendersi conto del male che ti sta facendo, e lo sai che con me non si salverà."- Rispose lei, mentre lasciava il viso della riccia e si poggiò all'armadietto.
"Io non voglio perderlo, Sophia."- Claudia continuava ad usare quel tono dolce, da bambina, cosa che faceva irritare la mora accanto a lei.
"Le persone come lui è meglio perderle che averle."
"Sophia, lui mi aveva detto che..."-Sophia la bloccò, sbattendo un pugno sull'armadietto.-"Cosa, Claudia? Che cazzo ti ha detto? Bugie, cazzate! Come fai a credergli? Come fai a credere che lui possa tornare da te? Come fai? DIMMELO!"
"Pensavo che almeno ci tenesse a me.."- Di sicuro la riccia era sull'orlo di piangere. Sophia doveva calmarsi, le stava facendo del male.
"Clà."- Le prese di nuovo il viso.-"Tu sei carina, simpatica, gentile..Che te ne fai di uno come lui? Devi dimostrarmi di essere forte. Dimostrami che sei la ragazzina che non le importa nulla di sbattere all'armadietto un'altra alunna. Perchè adesso sei debole? Non lo sei mai stata. Forte, Claudia. E' questa la parola chiave."- Claudia l'abbracciò istintamente, scoppiando a piangere.
Aveva trattenuto abbastanza quelle lacrime, era ora di tirarle fuori, insieme a tutto il dolore.
"Andrà tutto bene..Basta che ti fidi di me."- Le sussurrò Sophia al suo orecchio. Claudia annuì ancora singhiozzando. Era incredibile la forza che le trasmetteva Sophia. Come faceva quella ragazza ad essere sempre dura con tutti ma dolce allo stesso tempo? Era per quello che erano diventate amiche per la pelle, si completavano. 


 
Three months later..



 
"Liam, oggi devo andare a scuola..Non posso."- Disse Claudia freddamente, sapeva che sarebbe venuto con tutto il resto della Band, non voleva vedere Harry.
 
Liam due mesi prima l'aveva conosciuto al parco, su una panchina. Ogni giorno si vedevano a scuola, e poi una settimana dopo andò anche lui ad x-factor..e guarda caso, l'unirono come Band insieme a Louis, Harry, Niall e Zayn. Due altri ragazzi conosciuti là.
Erano diventati amici per la pelle quei cinque, e Liam non si staccava mai da loro.
Ma ormai Claudia l'aveva superata quella storia, grazie a Sophia, ma anche grazie a Liam, che ormai era diventato il suo ragazzo. Eh, già. Lo amava, o almeno così credeva.
 
"Non ci saranno gli altri, dico sul serio!"- Claudia sospirò, ed ormai arresa accettò.
"Okay, alle nove sono fuori al cancello"
"Va bene."
"A dopo, ti amo."- Eccola lì, la stretta allo stomaco che sentiva ogni volta che Liam le diceva quelle due parole.
"Anch'io."- Attaccò la chiamata, per poi buttarsi a peso morto sul letto accanto alla sua migliore amica che la guardava curiosa.
"Sai, non mi sembra che lo ami così tanto Liam."- Disse Sophia, seria, mentre giocava con i suoi capelli.
"P-perchè dici così?"
"Dentro di te c'è ancora Harry, anche se ti ha fatto male. Cerchi rifugio in Liam, ma non ci riesci."- Claudia strabuzzò gli occhi, sorpresa dalle parole di Sophia.
"Ma che sei una psicologa?"- Ridacchiò la riccia, trasportando anche la mora.
"Forse sarebbe meglio che oggi con Harry ci parli, almeno ti metti il cuore in pace."- Disse Sophia mentre si alzava dal letto e correva a vestirsi.
"No, non ci parlo con lui."
"E allora parla con Liam. Perchè devi ingannarlo?"
"Io non lo sto ingannando! Forse neanche lui mi ama come dice."- Sophia scosse la testa. 
"No, lui è sincero. Si sente dalla voce, da come ti guarda."- Disse la mora mentre si infilava una maglietta a righe.
Claudia alzò le spalle, per poi guardare la migliore amica.
"Perchè oggi ti metti quella?"- Indicò la maglietta, e Sophai sorrise.
"Perchè rivedrò Louis..Voglio dargli una bella impressione."- Si infilò anche i pantaloni e le sue Nike per poi uscire dalla stanza e andare a lavarsi.
 
Claudia rise, per poi incupirsi totalmente. Doveva davvero parlare con Harry? E se lui non provava più lo stesso per lei? 
E con Liam? Non sapeva perchè si era fidanzata con lui se non lo amava. Amava Harry, anche se si era comportato da stronzo.
Sophia tornò nella stanza, e guardò la riccia sdraiata sul letto con lo sguardo perso nel vuoto.
"Claudia, chiarisci con Harry e parla con Liam."- Le disse la mora mentre sistemava il suo zaino.
"E' la cosa migliore!"- Claudia annuì insicura.-"Adesso vai a vestirti, altrimenti arriveremo in ritardo!"- La riccia annuì ancora, correndo a lavarsi e a vestirsi.
Indossò una gonna che le arrivava a metà ginocchio rosa, una cannottiera che si abbinava alla gonna e delle ballerine rosse.
Si lavò per poi raggiungere Sophia in salone, che l'aspettava sulla porta.


 
****

 
Le sei ore erano passate velocemente, - a sua disgrazia.-
Si incamminò a passo molto lento verso l'uscita. Camminava talmente piano che Sophia le diede un pugno sul braccio.
"Muoviti, cretina. Non stiamo andando in guerra!"- Le due ridacchiarono, per poi camminare insieme all'uscita. Claudia camminava a testa bassa, non voleva vederlo.
"Hey!"- Eccola, la voce di Liam. Sentì dei passi correre verso di lei, per poi sentire qualcuno tirarle su il viso.
"Buongiorno."- Liam la baciò con passione, mentre la tirava verso di lui poggiandole una mano dietro la schiena.
 
 
Harry guardava da lontano la scena. Sentì il suo cuore spezzarsi in mille pezzi.
In quel momento si sentì proprio come quando cantavano la loro canzone 'I wish', era diventata la sua canzone in quel periodo.


 
"Whenever you kiss him, I'm breakin'. Oh how I wish, that was me."


 
Doveva parlarle, a tutti i costi. Altrimenti sarebbe uscito pazzo.
Aspettò che Liam si allontanò da lei, per poi afferrarla per il braccio e trascinarla dentro la scuola. La fece entrare nel bagno e la trascinò in una delle tante cabine.
"Che diavolo vuoi, Harry?"- Sbottò lei acida come non mai. Sì, quelle parole gli facevano male, ma se le meritava.
"Dobbiamo parlare."
"Non voglio parlare con te, lasciami in pace."- La riccia cercò di aprire la porta, ma lui la bloccò, facendola sbattere con la schiena al muro.
"Harry, io sto con Liam."- Sussurrò lei, che a stento tratteneva le lacrime. -"Amo Liam."-Continuò."
Harry la guardò serio, voleva baciarla, per farle capire che la amava nonostante tutto quel tempo. Che non le aveva detto nulla perchè la amava, aveva paura di come dirglielo. Aveva paura di perderla. Ma non dicendole nulla l'aveva veramente persa.
"Io..io non so cosa ti passa per la testa, Claudia."- Era sull'orlo di scoppiarle a piangere in faccia, cacciando tutte la sua amarezza. -"Uscirò dalla tua vita, dai tuoi progetti, dalle attività a scuola, ma resterai per sempre quí."-Indicò il cuore."-Perché tu sei stata l'unica capace di avermi aperto gli occhi, sei l'unica che mi faceva tornare il buon umore con solo la tua voce..Sai perchè non ti ho detto nulla quel giorno? Perchè avevo paura di perderti, di ferirti. Non sapevo come dirtelo, speravo tanto che tu avessi capito, ma quello che ti ho fatto in questi mesi è stato solo dolore. Ed adesso che ti ho persa veramente, vorrei solo prendermi a sberle, perchè mi merito solo questo."- Claudia gli carezzò dolcemente il viso, perdendosi in quegli occhi stupendi, dove in quel momento stavano uscendo solo una marea di lacrime.
"Harry, io mi fidavo di te. Speravo tanto che mi dicessi la verità. Ogni giorno continuavo a credere che saresti sbucato da quel cazzo di corrodio, e più non ti vedevo arrivare e più speravo. Perchè nonostante tutto io non ho mai smesso di amarti."- Harry in quel momento ricevette un tuffo al cuore. Aveva davvero detto che l'amava ancora? 
 
"Claudia? Sei tu?"- La voce di Liam li fece sobbalzare. E se aveva sentito tutto?
"S-sì, Liam."
"Oh, meno male! Mi hai fatto spaventare!"- Claudia guardò Harry, che aveva lo sguardo fisso a terra.
Claudia aprì la porta e si assicurò che Liam non vedesse Harry, per poi seguirlo ed uscire dalla scuola.
 
 
Liam..di nuovo Liam. Ancora sempre e solo lui. Perchè era sempre in mezzo alle scatole?! Ce l'aveva fatta. Aveva detto di amarlo ancora, e lui arrivava e rovinava tutto.
Preso dalla rabbia, Harry tirò un calcio alla porta, che sì aprì immediatamente. 
Corse fuori dalla scuola, per poi raggiungere i suoi amici.
"Hey, Haz!"- Louis gli poggiò una mano sulla spalla, che lui subito tolse con un colpo secco.
"Che ti prende?!"- Urlò Louis, ormai lontano da lui.
Tornò a casa. Quella villetta dove avevano deciso di abitare tutti insieme. In quel momento non voleva più vivere con Liam. Se lo vedeva la mattina gli spaccava la faccia, direttamente.
Corse nella sua stanza, per poi buttarsi nel suo letto e affondare la testa sotto il cuscino. 
Stava capendo come Claudia si sentiva quando l'aveva lasciata, una merda. Ecco.
Ricordava alla perfezione le parole di Sophia in tutte quelle telefonate, quelle lettere.
Perchè non le aveva dato retta? Adesso Liam gliel'aveva portata via. 

"Sono un coglione."






































Ciiiiaoo! c:
Eccomi quì..dopo taaanto tempo.. Mi dispiace molto di averci messo tanto a postare questo capitolo, non avevo tempo per fare nulla. >.<
Ultimamente in casa mia c'è TROPPO movimento, e direi che mi stupisco anch'io. (?)
Grazie mille a tutte voi che recensite questa FF! Mi fate molto contenta davvero, sono felice che vi piaccia! :)
Adesso scappo.

Bacioni. THANK YOU <3








Claudiaxx
  
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