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Autore: HermLOL    20/07/2012    2 recensioni
2 Maggio 1998.
Harry, nella Foresta, lascia cadere la pietra della resurrezione.
22 anni dopo.
I figli della vecchia generazione trovano, uno ad uno, la pietra della resurrezione, riportando così "alla vita" i loro cari e trovandosi davanti a belle e brutte sorprese.
Una raccolta di drabble che nasce così, da un pensiero, un'illuminazione e un desiderio di non vedere mai la parola FINE.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Rose Weasley era la copia perfetta della madre: non molto alta, con un bel fisico, i capelli indomabili, diligente, prefetto.
In alcune cose però non le somigliava: aveva i capelli rossi, gli occhi verdi ed era Serpeverde.
Ed aveva una cotta secolare per Scorpius Malfoy, suo compagno di casata.

Quella sera stava facendo il solito giro di ronda, quando vide un paio di piedi aggirarsi da soli per il corridoio del terzo piano. Alzò gli occhi al cielo: di sicuro era uno dei suoi cugini. Solo loro possedevano il mantello dell'invisibilità.
Quante volte, durante la loro permanenza ad Hogwarts, l'avevano trascinata in giro per il castello sotto quel mantello?
"Potter, dovresti provare con un incantesimo di disillusione, il mantello si sta facendo piccolo, ti si vedono i piedi" esordì la Serpeverde avvicinandosi a passo di marcia al cugino e togliendogli prontamente l'indumento, lasciandolo visibile.
Il grifondoro, ancora scosso per la visione avuta, la guardò boccheggiando, ma trovò immediatamente la risposta perfetta "Ti diverti tanto a togliermi i vestiti di dosso, Weasley?".
La ragazza sbuffò e lasciò che un sorriso divertito si impossessasse del suo volto. "Che ci fai in giro a quest'ora? Fila a letto o ti tolgo punti, J! E sei fortunato che sia stata io a scoprirti, pensa se l'avesse fatto il professor Paciock! Ti saresti cacciato nei guai e.." James Sirius decise di bloccare quello sproloquio prima che diventasse insopportabile "Va bene, va bene, signor Prefetto, me ne torna a letto!" ghingò poi, accorgendosi di aver fatto la rima, facendo borbottare la ragazza. Sghignazzando allungò la mano "Avanti, serpe in fiamme, dammi il mantello così me ne torno a letto e tu puoi continuare a fantasticare sul bel biondino stempiato che ti piace tanto.." Rose sgranò gli occhi e gli lanciò addosso il mantello, mentre le guance le si imporporavano. Arrossiva raramente, ma quando lo faceva somigliava a suo padre, ed era una cosa che odiava, perché arrossiva anche sulle orecchie. "JAMES SIRIUS! FILA A LETTO, SUBITO!" sbraitò con una punta di isterismo nella voce, scuotendo la chioma ribelle mentre il cugino si allontanava ridendo e spariva dietro l'angolo.
Rose stava per fare dietro front, ancora arrabbiata, quando vide a terra qualcosa che prima non c'era: una pietruzza nera, che brillava appena alla fioca luce della luna che filtrava dal finestrone accanto all'armatura, alla sua destra. Si chinò aggrottando la fronte e la prese tra l'indice e il pollice della mano sinistra -sì, era mancina.
La portò all'altezza degli occhi -che quasi le si incrociarono- e la rigirò nella mano.
Alla terza volta che la girava, sentì un freddo innaturale attorno e alzò gli occhi, spaventata, mettendo mano alla bacchetta -l'unica cosa che teneva con la mano destra. Sgranò gli occhi vedendo la figura sorridente davanti a lei: era una ragazza dai capelli boccolosi, gli occhi enormi, il naso a punta e le guance paffute.
Rose sapeva chi era.
Era Lavanda Brown, sua madre gliene parlava sempre.
"Cosa vuoi da me?" chiese spaventata "Non ti è bastato tormentare mia madre da viva? Ora da morta tormenti me.."
"Sei proprio come tua madre, parli troppo!" squittì la ragazza con un sorriso dolce e alzò gli occhi al cielo. Poi i suoi occhi si posarono sulla spilla da prefetto e annuì, ma fece una smorfia quando notò i colori della divisa della giovane.
"Serpeverde, eh? Ora capisco la tua ostilità." annuì, sospirando. "Non sono qui per perseguitarti, mi hai semplicemente chiamata.." alzò le spalle e indicò appena la pietruzza che Rose teneva in mano. "Comunque, già che ci sei, puoi salutarmi tua madre e tuo padre?"
"Certo, come no. 'Mamma, ti saluta quell'asina giuliva -e grassa, aggiungerei- che ti stava soffiando papà quando eravate a scuola!"
Lavanda sorrise, amabile. "Ringraziala di aver provato a salvarmi" sussurrò, poi sparì.
Rose aprì la bocca per richiamarla, ma sentì dei passi dietro di lei e una risata di scherno.
Le si gelò il sangue nelle vene e si immobilizzò, stringendo nel pugno sinistro la pietruzza.

HermLOL says: Lavanda non è morta nel libro, lo so. E io ho odiato il film per questo motivo. Ma, per la buona riuscita della FF, ho dovuto adattarmi. Perdonatemi ;)

   
 
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