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Autore: N F LEYDEN    23/05/2004    3 recensioni
Il sesto anno di Harry in puro stile Rowling
Genere: Avventura, Azione, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ancora un grazie a tutti quelli che hanno recensito fino ad ora

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                                              A LEZIONE DI DUELLO

 

 

 

        A TUTTI GLI STUDENTI DEL SESTO E SETTIMO ANNO

 

 

E’ stata indetta a partire dalla seconda domenica di Ottobre, una scuola serale per lezioni di duello.

I docenti saranno il professor Vitius e il professor Piton.

Gli incontri saranno bisettimanali, con possibile ampliamento a giudizio degli insegnanti.

Il corso terminerà l’ultima domenica di Febbraio.

La frequenza è obbligatoria per ogni studente degli ultimi due anni.

                                                                             Albus Silente

 

 

 

Il giovedì mattina, questo annuncio era affisso a ogni bacheca di ogni casa.

<< Ci sarà da divertirsi >> disse Ron con un sorriso da un orecchio all’altro, dopo aver letto l’avviso.

<< Quanto vorrei che non fosse Piton l’insegnante >> mugugnò Harry piuttosto sconsolato.

<< Andiamo Harry, ci sarà anche Vitius >> disse Hermione, < e poi è una così emozionante che mi sento quasi come se… >>, ma non finì la frase, gli occhi che brillavano di eccitazione.

<< E’ una grande ingiustizia >> intervenne Ginny imbronciatissima, << voglio dire la scorsa estate ho combattuto contro una squadra di mangiamorte, perché non possono fare un’eccezione per me? >>

<< Ma come Ginny, non lo sai? >> chiese Ron con un ghigno, << questi generi di trattamenti li riceve solo Harry >>

<< Idiota >> rispose la sorella.

 

 

Erano arrivati di fronte all’aula di Piton.

<< Dai Harry, non fare il bambino >>.

Ron e Hermione stavano letteralmente trascinando Harry nella classe di pozioni.

<< No! >> disse il ragazzo, << non voglio vederlo prima di domenica sera >>.

<< Harry >> disse Hermione molto pacatamente, << considerando il fatto che tu in questa classe ci sei solo per concessione del preside, visto che non hai raggiunto Eccezionale ai G.U.F.O., sarebbe meglio se mostrassi almeno il massimo di impegno >>.

<< E’ inutile che annuisci tu! >> disse Harry rivolto a Ron, << sappiamo bene che hai avuto il massimo dei voti solo perché all’esame sei capitato vicino alla sorella di Calì >>.

<< Ah si, Padma >> rispose Ron con un sorriso, << era rimasta molto colpita dalla mia ultima esibizione a Quidditch >>.

Hermione gli lanciò un’occhiata disgustata.

<< Dai Harry siamo già in ritardo >> continuò la ragazza, << Piton arriverà da un momento all’altr… >>.

<< Bene, bene. Il mitico trio >> Piton era arrivato.

<< Dieci punti in meno a grifondoro, a testa, per confusione neincorridoi >> continuò il professore, << e ora filate in classe >>.

 

 

La bravata costò a Harry una settimana di allenamenti di Quidditch a scope invertite con Ron e ricamare venti cappellini da elfi domestici per Hermione.

Harry era sicuro di esserselo meritato, tuttavia il vederlo impegnato in sala comune con gomitolo e fuso, non contribuì molto ad accrescere la sua fama di duro in vista delle imminenti lezioni di duello, anche se la sua maggiore paura era un’altra…

 

 

 

<< Potter >> disse Draco Malfoy due sere dopo nell’aula di duelli, << mi hanno detto che finalmente hai lasciato perdere il Quidditch per dedicarti a un’attività che ti si addice di più >>.

Tutti i Serpeverde li attorno, e non solo loro, risero forte.

<< Ci vediamo a duello, Malfoy >> rispose Harry con tutta la dignità possibile.

<< Non vedo l’ora >> disse l’altro.

Hermione che assisteva alla scena fu colta da un brivido vedendo l’espressione di Draco.

<< Harry >> disse apprensiva, << se ti scontrerai con lui sta attento ti prego, ricordati quello che ti ha detto in treno… >>.

Harry non rispose. In quel momento entrarono Vitius e Piton.

<< Silenzio >> disse Piton appena entrato, << Voglio che sappiate che poter frequentare questo corso è un privilegio ben al di sopra dei vostri meriti, e pertanto mi aspetto la massima disciplina >>.

Harry digrignò forte i denti.

<< So >> riprese il professore << che alcuni di voi hanno già avuto modo di battersi in passato >> e così dicendo spostò lo sguardo sul gruppo dove si trovava Harry, che oltre a Ron e Hermione, comprendeva anche Neville e Luna.

<< Come avrete notato >> continuò Piton << ho usato volutamente il termine “battersi” e non “ duellare” in quanto sono due concetti distinti >> fece ancora una pausa. << Infatti il vostro penoso affannarsi nel lanciare incantesimi nulla ha a che vedere con la nobile arte del duello. Quello che vi insegneremo in questo corso, non sarà il semplice uscire vivi da uno scontro a fuoco, ma vi forniremo, sempre a chi è capace, la capacità di ricavare da ogni situazione il massimo vantaggio ai danni del nemico. Non sarà niente di simile a quelle caotiche partite di Quidditch, che voi tanto amate, ciò a cui vi inizieremo, ma assomiglierà molto più a una mortale partita a scacchi giocata a velocità supersonica >>.

Quest’ultima affermazione piacque parecchio a Ron, che si guardò intorno con aria spavalda.

<< Ora >> intervenne il minuscolo professor Vitius, << il corso si articolerà in insegnamenti teorici e esercitazioni pratiche, il tutto collimerà nel grande torneo a squadre che si terrà nella seconda settimana di febbraio, e adesso se volete occupare i vostri posti possiamo iniziare >>.

Già dopo la prima mezz’ora di lezione Harry aveva la testa stracolma di nozioni.

Tieni alzata la bacchetta…volgi  il corpo in diagonale così da esporre la minor superfice  possibile all’avversario…non stare rigido sulle gambe…combatti contro l’uomo non contro la bacchetta…

Quando finì la parte teorica, gli studenti si guardarono un po’ a disaggio. Nessuno di loro si era aspettato di dover tenere a mente così tante nozioni già prima dello scontro vero e proprio.

Comunque appena gli insegnanti divisero gli studenti a coppie per esercitarsi su disarmo e parata, una scossa di eccitazione attraversò la sala.

Dieci minuti dopo il salone era tutto raggi luminosi e bacchette che volavano.

A Harry era toccata una disastrosa ragazza del settimo anno di Tassorosso, che non sarebbe riuscita a sfilare di mano una bacchetta nemmeno dall’uomo gelatina.

A Ron e Hermione invece, era andata decisamente meglio.

Al ragazzo, infatti, era toccato Tiger, e ne stava facendo polpette.

Hermione, invece, stava affrontando Cho Chang la quale, non senza un minimo di soddisfazione da parte di Harry, era palesemente in difficoltà.

Harry, tuttavia, non era l’unico a osservare con interesse Ron e Hermione. Silente infatti, che era entrato da poco, scrutava i due amici con espressione pensierosa.

Quando la lezione finì, gli studenti iniziarono a dirigersi verso l’uscita.

Harry si era fermato ad aspettare gli amici, quando sentì una mano tirargli fortissimo i capelli.

<< Ah, ma chi diavolo… >> disse il ragazzo

<< Potter >> era Malfoy, << la prossima volta vieni da me, non fermarti a giocare con le ragazze >>.

<< Non sono stato io a decidere le coppie >> rispose rabbioso Harry, dando una gomitata a Draco per fargli mollare la presa.

<< Certo >> disse il serpeverde con un sorrisetto maligno, una ciocca di capelli neri ancora stretta in mano.

<< Cosa vuoi Malfoy? >> Ron era arrivato.

<< Niente Weasley, niente, ma immagino che se volessi qualcosa, non sarebbe a te che chiederei un prestito, vero? >> e così dicendo volse le spalle e se ne andò.

 

 

 

Il giorno dopo, l’ultima ora di lezione era trasfigurazione.

La giornata era stata piuttosto pesante e chiuderla con una Mc Grannit sull’orlo di una crisi di nervi era un pensiero agghiacciante.

<< Ma cosa ha quest’anno? >> chiese sussurrando Ron all’amico, mentre la professoressa si produceva in un altro epico scatto d’ira.

<< Non lo so >> rispose Harry preoccupato.

In quel momento la porta della classe si aprì, ed un ragazzino del primo anno porse con mano tremante una lettera alla Mc Grannit.

<< Potter >> disse questa dopo aver letto il breve messaggio, << sei esentato dal resto della lezione, il preside vuole vederti subito, ti aspetta di fronte alla capanna di Hagrid >>.

Harry lanciò uno sguardo perplesso a Hermione e Ron, prima di seguire il ragazzino fuori dalla classe.

Harry percorse in fretta i corridoi del castello che portavano al portone principale, e si diresse a passo deciso verso la capanna del guardiacaccia.

Il gigante vide il ragazzo da lontano e gli face segno di avvicinarsi.

Quando furono più vicini Harry notò che era molto scosso, a giudicare dagli occhi rossi sembrava quasi che avesse pianto.

<< Heilà Harry >> disse con tono forzatamente allegro, << come ti va? >>

<< Bene Hagrid, grazie >> rispose confuso il ragazzo.

<< Ho parlato con il preside Harry, dice che ti aspetta vicino alla radura dei tassi >>.

<< Bene >> disse Harry, << ehm Hagrid, va tutto bene? >>

<< Certo, certo, ma tu si forte, eh Harry? >> rispose assestandogli una distruttiva pacca sulle spalle.

Harry sempre più preoccupato, si diresse verso la radura dei tassi, ma appena vi mise piede, una cupola argentea e impalpabile circondò la zona isolandolo dal mondo.

A pochi passi da lui c’era Silente, il vecchio preside mostrava un’espressione insolitamente grave.

<< Benvenuto Harry >> disse, << è ora che ti insegni una cosa >>.

  
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