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Autore: Francesca Akira89    20/07/2012    2 recensioni
Post-Avengers. Thor ha riportato Loki ad Asgard, e Odino deve prendere una drammatica decisione.
Re e padre, sceglierà di risparmiare la vita del suo figlio perduto, o di proteggere il proprio regno?
E ciò che appare come un azzardo, lo sarà davvero?
"Ho fatto ciò che potevo. Adesso è tutto nelle mani del Fato."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Frigga, Loki, Odino, Thor
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Rebirth'
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Heimdall sapeva di essere oggetto d’invidia, ad Asgard.
Il supremo custode del Bifrost (anche se adesso semi-distrutto), dotato della Vista in grado di penetrare ovunque, di spiare i movimenti di ogni creatura, di scoprire ogni segreto e non lasciarsi mai cogliere di sorpresa…
Diversi lo invidiavano, altri ancora lo compativano. Molti lo temevano.
Eppure, stavolta era lui a provare timore e inquietudine.
Aveva Visto il suo re discendere nelle radici di Yggrasil, laddove neanche il suo sguardo poteva arrivare con chiarezza.
Non sapeva, quindi, cosa si stesse svolgendo in quel luogo proibito. Su cosa Odino avesse scelto di interrogare Urd, Skuld e Verdandi.
Ma aveva assistito al “processo” di Loki, alla scena che era seguita tra i due coniugi reali, e non era quindi per lui difficile immaginarlo.
Loki.
Quel ragazzo, per lui, era sempre stato un enigma. Quando poi aveva iniziato ad acquisire poteri tali da permettergli di celarsi alla sua Vista, non aveva potuto fare a meno di sentirsi cauto e diffidente nei suoi confronti.
D’altra parte, malgrado quei sentimenti, fino all'anno prima non avrebbe mai immaginato che il giovane principe sarebbe mai giunto a fare quello che aveva fatto.

Ricordava ancora con chiarezza e paura la morsa del ghiaccio che l’aveva avvolto nel suo scontro con Loki, pietrificando i suoi arti…

Spinse da parte quei pensieri e espanse la propria Vista, fin nelle celle reali. Il principe caduto era curiosamente seduto a terra, la schiena contro il muro, il viso affondato tra le ginocchia, in una posizione che gli impediva di discernerne l’espressione. Fuori dai corridoi che conducevano alle prigioni, Heimdall poteva vedere la regina Frigga sfidare il divieto di Odino e richiedere inutilmente alle guardie di lasciarla passare. Presto, la donna fu raggiunta dal principe Thor, che dopo averla abbracciata e consolata la condusse via.
A quel punto, la sua attenzione fu distolta dalla figura maestosa ma affaticata del padre degli dei, appena riemerso dalle radici di Yggrasil. Il vecchio re appariva stremato. Il suo volto recava i segni di una angustia profonda, l’espressione un bizzarro misto di preoccupazione, speranza e rassegnazione.
Dopo un momento di raccoglimento, in cui Odino rimase immobile come ponderando profondamente su qualcosa, Heimdall vide il sovrano risalire a bordo della propria carrozza e dirigersi verso la sua postazione.
Non molto tempo dopo, il cocchio dorato si fermò vicino a lui, e il padre degli dei ne discese appoggiandosi pesantemente allo scettro reale.

- Sire…- Heimdall chinò rispettosamente il capo.

Odino gli sorrise stancamente.

- Heimdall, amico mio…- disse.- Immagino di non aver bisogno di dirti dove mi sono recato…

- Ho visto che vi siete spinto fin nelle profondità dell’ Yggrasil, dove neanche il mio sguardo riesce a penetrare se non frammentariamente. Cosa sia avvenuto in quel luogo mi è quindi ignoto. Anche se penso esista una sola ragione sufficientemente grave da condurvi ad un passo simile...

Odino annuì:

- La tua deduzione è probabilmente corretta. Mi sono recato lì perché le Norme mi consigliassero sul destino di Loki...- disse il re, confermando i suoi sospetti.

Heimdal non batté ciglio, ma la sua espressione si fece guardinga. Rimase però rispettosamente in silenzio, aspettando che fosse il sovrano a riprendere a parlare.
Odino fece un profondo sospiro, ed entrambe le sue mani si cinsero intorno allo scettro reale, ancora piantato nel terreno.

- Le loro parole, però… non mi hanno rassicurato. Il rimedio da loro suggerito potrebbe essere anche peggiore del male…

Mutamente, Heimdall ascoltò il sovrano ripetergli le parole delle Norme.
Quando infine il padre degli dei tacque, per qualche minuto intorno ai due uomini non risuonò che silenzio.
Poi, Heimdall si riprese dal suo stupore:

- E’ un rischio…- mormorò, esitante. Non sapeva che altro dire…

Quanto suggerito dalle Norme era… senza precedenti, nel loro reame.
Era pura magia, una magia potente e oscura, in grado di interferire con le leggi della natura. Asgard non aveva mai avuto nulla da spartire, con forze del genere.

- Sì, un rischio…- mormorò Odino, quasi sovra pensiero.- Un rischio terribile. E, se non dovesse funzionare, una terribile crudeltà. La morte potrebbe invero essere per Loki un destino più gentile.

Heimdall rimase in silenzio, sapendo che in quel momento il re non necessitava dei suoi consigli, ma stava solo riflettendo ad alta voce.
Le mani del padre degli dei si contrassero violentemente contro lo scettro.

- Eppure… se così facendo fosse possibile…- Odino rilasciò un respiro, e rilassò i suoi arti contratti.- Potrebbe essere l’ultima possibilità… per Loki, per Asgard, per la mia famiglia… e anche per me.

- Se dovesse riuscire…- intervenne Heimdall.- Avrete compiuto un passo che nessuno dei vostri predecessori ha mai tentato…- anche se non era certo di quanto fosse una buona cosa.

Odino rimase in silenzio per qualche altro secondo, l’occhio pensosamente chiuso.
Poi la sua espressione si fece ferma, e il sovrano raddrizzò il capo, tornando a reggere lo scettro con una sola mano e afferrando di nuovo le redini dei grossi arieti che tiravano la carrozza reale con l’altra.
Fissando i suoi occhi, Heimdall non ebbe dubbi di quale fosse la decisione presa, e se non avesse avuto una reputazione da difendere forse la sua espressione solenne si sarebbe sciolta in una smorfia preoccupata.

- Quando?- chiese solamente, mentre Odino rimontava sul suo cocchio.

- Domani.- disse lui, la voce profonda e grave.- Domani annuncerò l’esecuzione di mio figlio.


Note:

Ok, non uccidetemi!
Non fatevi ingannare, non tutto è come sembra.
Cioè, per certi versi è proprio come sembra, per altri no! XD
Capirete tutto nel prossimo capitolo!

ps. Domani partirò per le vacanze quindi l'ho scritto un po' di fretta, sia questo cap che il prossimo.

  
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