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Autore: Charlotte Stewart    20/07/2012    4 recensioni
Willow è sempre stata una ragazza come le altre,o almeno così sembra.
Infatti,dopo l’arrivo a scuola di un misterioso ragazzo,Willow manifesta strani comportamenti.
E’ sempre nervosa,irascibile e dopo una litigata con il suo vicino di casa ,Willow scopre il suo potere: il fuoco.
Cerca di nascondere questa sua caratterista ai genitori e agli amici,ma c’è una persona che sa il suo segreto.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Dragonkin-

 

 

GENERE: Fantasy. 

 

TRAMA:  Willow è sempre stata una ragazza come le altre,o almeno così sembrava.

Infatti,dopo l’arrivo a scuola di un misterioso ragazzo,Willow manifesta strani comportamenti.

E’ sempre nervosa,irascibile e dopo una litigata con sua sorella ,Willow scopre il suo potere: il fuoco.

Cerca di nascondere questa sua caratterista ai genitori e agli amici,ma c’è una persona che è a conoscenza del suo segreto.

 

 

3. Appointment and jealous.  

 


 

Willow’s pov.

 

 

Dopo la serata passata in compagnia di Dreik nella foresta,ho iniziato ad avvicinarmi a lui. Infatti adesso,nell’ora di biologia,parliamo molto,scherziamo,ridiamo e prendiamo in giro il professore per il suo strano modo di parlare.

Qualche pomeriggio ci vediamo in biblioteca per studiare o andiamo nella foresta a camminare un po’.

Mi trovo bene in sua compagnia,anche se continuo comunque a sentire un po’ di disagio.  Forse perché la mia mente lo associa alla voce che sento o forse è quella strana sensazione che sento all’interno dello stomaco quando mi guarda o quando mi sfiora leggermente.

Attrazione.

No,non posso essere attratta da lui. Primo perché sono fidanzata con Eric,che io amo,e secondo perché.. perché amo Eric.

Questa settimana non ci siamo visti per niente. Lui era sempre occupato con i suoi allenamenti e quando si liberava e voleva uscire, io ero già occupata a fare altro.

Ma la colpa è maggiormente la mia. Dovevo andare in palestra a sostenerlo come facevo prima e non uscire con altri ragazzi.

Quando la campanella della terza ora suona, mi precipito fuori e mi apposto davanti l’aula di inglese aspettando Eric.

Appena lo vedo sul viso mi spunta un sorriso,eco del suo. Viene verso di me e mi abbraccia forte,immergendo il viso nei miei capelli.

E soltanto in quel preciso momento,quando lo sento sospirare sereno e sento le sue labbra curvate,che mi rendo conto di quanto mi sia realmente mancato.

Mi è mancato il suo odore,essere stretta nella morsa calorosa delle sue braccia,nascondere il viso nell’incavo del suo collo sentendone l’odore. Mi è mancato il suo umorismo,il suo sguardo,il suo sorriso,persino le sue orrende battute sulle cheerleader.

-Ti amo. Lo sai,vero?- gli dico alzando il viso così da poterlo guardare negli occhi.

-Lo so e ti amo tanto anch’io. – dice baciandomi teneramente la fronte.

-Mi dispiace per non esserci stata in questi ultimi giorni. Tu trovavi la forza di uscire con me anche dopo una giornata di allenamenti ed io cosa facevo? Ti davo buca per poter uscire con Dreik. Sono una fidanzata orribile! – abbasso lo sguardo sulle mie mani aspettando una sua risposta,che non tarda ad arrivare.

-Sei uscita con lui?- come risvegliata mi rendo conto di aver pronunciato il suo nome.

-Io.. lui.. senti,lui non conosce nessuno qui a scuola e in più siamo anche compagni di corso quindi è naturale che siamo amici,no? E visto che tu eri impegnato e sia io che lui eravamo soli siamo usciti qualche volta. –

-Ora capisco perché non avevi voglia di uscire. Altro che le palle che mi raccontavi: “sto male”, “devo finire di studiare”, “ehm,devo aiutare mamma a cucinare”. Avevi già qualcuno che ti aiutava a fare tutte queste cose,vero Will? – il suo sguardo è triste,arrabbiato e geloso.

-Non c’è bisogno che tu sia geloso. Io amo te,sto con te. Per lui non provo niente,siamo solo amici. – provo a convincerlo con le mie parole,ma ormai la situazione non può essere migliorata.

-Geloso? La mia ragazza esce con un altro e dovrei restare indifferente? Dovrei essere felice?- dice alzando leggermente la cove. Nel corridoio si stanno iniziando a fermare un gruppo di studenti per vedere come va a finire la conversazione e questa cosa mi fa ancora più arrabbiare.

-Ma non è la prima volta che esco con un amico e tu lo sai. Non hai mai fatto storie,perché adesso si? –

-Perché nessuno dei tuoi amici ti guardava come Dreik guarda te. Lui ti vuole,Willow. E non ti vuole come amica,credimi. – ok,questo è del tutto assurdo!

-Questo è assurdo!- dico staccandomi un po’ da lui.

-No,questa è la verità e se tu non la vedi non puoi pretendere che la ignori anche io.- dice allontanandosi anche lui.

-Quindi cosa dovrei fare?Dovrei essere amica solo a te?Eh?-

-Non ho detto questo,solo che.. Dio,fai quello che vuoi,non mi interessa!- e così dicendo mette fine alla nostro dialogo.

Lo guardo andare via sbigottita.

Sono venuta qui per fare pace e stare un po’ insieme e invece ho soltanto peggiorato la situazione.

E poi quel ‘non mi interessa’ cosa significa? E’ finita o è soltanto colpa della gelosia?

Al sol pensiero di una nostra rottura sento gli occhi farsi lucidi e la vista appannarsi. Con una mano scaccio via una lacrime dalla guancia e vado fuori nel giardino della scuola,ignorando gli sguardi e i sorrisi delle ragazze del liceo.

Mi siedo sull’erba e appoggio la schiena al tronco dell’albero secolare che vi era lì.

Chiudo gli occhi e cerco di pensare positivamente,anche se è molto difficile al momento.

-Posso sedermi?- una voce che ormai conosco molto bene mi arriva da dietro alle spalle forte e chiara.

-Certo.- rispondo solamente.

-Mi dici perché stai piangendo?- mi domanda Dreik.

-Non sto piangendo.- dico voltandomi verso di lui e sorridendo. Ma appena i miei occhi incrociano i suoi mi sento come nuda. Come se lui potesse vedere e capire il mio dolore.

Una lacrima scende lunga la guancia e quando sto per asciugarla,la sua mano me lo impedisce.

-Non sei una brava bugiarda.- dice continuando a tenere la mano sulla mia guancia.

-Ho litigato con Eric,ecco perché piango.- dico mettendo fine a quel contatto.

-Per quale motivo? Non siete follemente innamorati? –

Sorrido amaramente e rispondo.-Ero andata da lui per scusarmi per non esserci visti questa settimana,ma nel discorso di scuse ho inserito anche il tuo nome e lui si è ingelosito così la conversazione è finita in un ‘fai quello che vuoi,non mi interessa’ da parte sua. E adesso io non so cosa significa. Se stiamo ancora insieme oppure no. E dio,voi ragazzi siete davvero degli idioti a volte. Anzi,lo siete la maggior parte del tempo! – dico sfogandomi.

 -Mi dispiace. – lo guardo stralunata.

-Per cosa?-

-Per averti fatto litigare con lui.- lo guardo dolcemente e cerco di sorridere,per quanto possibile.

-Dreik,non è colpa tua.-

-Sarà,ma io mi sento comunque in colpa.- dice distendendosi con le braccia dietro la testa,a pancia in su sull’erba.

-Cosa devo fare per non farti sentire in colpa?-

-Esci con me. Passeremo una serata insieme,così tu non penserai troppo a lui ed io non penserò troppo al fatto che tu pensi a lui. – dice sorridendomi e a quella frase contorta sorrido anche io,asciugandomi le lacrime.

-Va bene,a che ora?-

-Ti passo a prendere alle nove,fatti trovare pronta bellezza.- detto questo si alza e se ne va. Contemplo per alcuni secondi la sua figura e ripresami dal mio stato di shock decido di ritornare dentro per l’ora successiva.

 

 

Otto e trentacinque.

Sono ancora davanti all’armadio indecisa su cosa mettermi. Lo so,non dovrei essere così tesa e preoccupata per un’uscita tra amici ma è più forte di me.

Tiro un altro vestito fuori dall’armadio. Nero,corto,non troppo scollato.. no,troppo elegante. E poi se nutre dei sentimenti per me potrei illuderlo ancora di più.

Lancio anch’esso sul letto,dove ci sono anche gli altri.

-Appuntamento galante,sorellina?- dio,ci mancava soltanto lei per completare il quadro melodrammatico oggi.

-Cosa vuoi,val?-

-Aiutarti. Sono l’unica che ha buon gusto in fatto di vestiti in tutta la scuola. Togliti,fammi vedere cos’hai qua dentro.- mi toglie in malo modo da davanti l’armadio e inizia a frugare e a buttare roba sul letto.

-Dio,ricordarmi di portarti a fare shopping un giorno di questi. – poi,come illuminate,esce dalla mia stanza e ritorna con un vestito nero a pois.

-Metti questo,ti valorizza le gambe! – mi fa l’occhiolino e sparisce di nuovo.

Indosso il vestito e guardandomi allo specchio devo ammettere di non essere niente male.

Sorridendo scendo giù,saluto mamma e papà e apro la porta,trovandomi di fronte un Dreik mozzafiato.

-Sei bellissima. – mi dice educato.

-Anche tu.- saluta i miei genitori e ci dirigiamo alla sua decapottabile.

-Allora,dove mi porti?- dico tutta elettrizzata.

-Su una stella.- dice scoppiando a ridere.

-A parte che questa battuta dovrei dirla io e poi non fa ridere. – dico seria.

-Al ristorante che c’è vicino al parco dove andiamo di solito. – cerco di ricordare un ristorante in quelle zone ma non mi viene in mente niente.

Mi rilasso sul sedile e inizio a guardare fuori. C’è una luna stupenda stasera.

Mi perso a guardare la luna e improvvisamente vedo il drago al suo interno.

Mi alzo di scatto,facendo spaventare anche Dreik.

-Tutto ok?- mi domanda preoccupato.

-Si,sto bene- dico per tranquillizzarlo,- o almeno credo.. – continuo bisbigliando.

Dopo un paio di minuti arriviamo al ristorante e lui,da vero gentiluomo,mi apre la portiera e mi aiuta a scendere.

-Grazie monsieur.- dico formalmente.

-Di niente,mademoiselle.- e mi fa il bacia mano.

Arrossisco,ma non ritraggo la mano. Così,mano nella mano entriamo e ci accomodiamo al nostro tavolo.

Prendo in mano il menù e incomincio a leggere. Tutta roba francese.

-Mi spieghi perché mi hai portata nell’unico ristorante francese della città? –

-Perché io amo la cucina francese.- mi risponde con ovvietà.

-Oh,come sei premuroso.- dico facendogli la linguaccia.

-Si,me lo dicono in molti.- risponde con aria spavalda.

-Ah-ah. –

Io opto per della semplicissima carne con un po’ di insalata,Dreik invece sceglie delle disgustose lumache. Bleah!

-Come fai a mangiare quella roba viscida?- dico guardandolo con orrore.

-Hai mai provato a mangiarne una?- dice avvinandomi un’ escargò alla bocca.

-Allontana quella roba da me! –

-Mangia. Prova almeno. Poi se ti fa schifo potrai picchiarmi,giuro. – chiudo gli occhi e apro la bocca. Quando sento quel viscidume sulla lingua mi viene lo stimolo di vomitare,ma con tanto sforzo la ingoio senza neanche masticarla.

Bevo un goccio d’acqua per levarmi quel saporaccio dalla bocca e guardo Dreik con odio.

Lui sorride divertito per quella scena ‘comica’ e senza aspettare gli tiro uno schiaffo.

-Ahia! – si lamenta.

-Hai detto che potevo schiaffeggiarti e l’ho fatto.- dico risistemandomi sulla sedia.

-Sei una strega. – ed io sorrido.

 

 

-E’ stata una bella serata.- dico quando siamo sugli scalini di casa.

-Si,a parte lo schiaffo.- dice massaggiandosi ancora la parte colpita.

-Ti ho colpito troppo forte?-  dico seriamente in colpa. Non volevo di certo fargli male,bhe.. non tanto almeno.

-Sto scherzando Will. Non potresti farmi male neanche volendo.- dice guardandomi teneramente.

Imbarazzata abbasso lo sguardo ed incomincio a giocherellare con le chiavi.

-Adesso dovrei andare,si è fatto tardi.- e lentamente mi giro verso la porta di casa.

-Willow?- mi chiama e immediatamente mi giro.

-Si?- mi viene vicino,anche troppo vicino. Appoggia entrambe le sue mani sui miei fianchi e mi attira a lui,facendo combaciare perfettamente i nostri corpi. I nostri visi sono vicinissimi,sento chiaramente il suo respiro infrangersi sulle mie labbra dischiuse. Vedo il suo sguardo alternato tra le mie labbra e i miei occhi.

-Dreik..- lo chiamo per farlo riprendere da quello strano stato di trans in cui è caduto.

Risvegliatosi poggia le sue labbra sulle mie. Mi bacia con delicatezza,senza fretta e passione. Chiudo gli occhi e spero vada avanti ma poi penso ad Eric e sentendomi in colpa lo stacco da me.

-Scusami,non poss..- mi appoggia un dito sulle labbra.

-Lo so. Notte bellezza.- si stacca da me e sale sulla sua auto.

Disorientata entro in casa e salgo in camera mia. Mi butto sul letto e guardo al soffitto ripensando a tutta quella strana giornata.

Prima la litigata con Eric,poi l’invito di Dreik,poi l’aiuto di mia sorella e adesso il bacio. Di certo non posso dire di annoiarmi.

Sospirando chiudo gli occhi e mi lascio andare alle comode e tranquille braccia di Morfeo,sperando che il mattino porti consiglio e buone decisioni.

 

 

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Buonasera lettori/lettrici. :)

Ecco il terzo capitolo della storia. Mi scuso per l’enorme ritardo ma oggi ho finito il corso di francese e quindi ho avuto un po’ di tempo per scrivere.

Spero che il capitolo vi piaccia. Ho voluto concentrarmi sulla parte sentimentale,tralasciando un po’ la parte magica che riguarda i poteri di Willow e il drago.

Cosa ne pensate del triangolo amoroso? E del bacio di Dreik? Lei avrebbe dovuto contraccambiare o ha fatto bene a fermarsi?

Ringrazio come sempre chi segue la storia e chi la recensisce. Siete tanto carini e mi date la spinta giusta per continuare a scrivere. <3

E se scrivete qualche storia fantasy su fate,unicorni,draghi,folletti e quant’altro linkatemela che passo a leggerla. :3

Xoxo,Charlotte. 

  
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