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Autore: LadyProud    21/07/2012    9 recensioni
«Il tuo codice Morse intralcia il battito del mio cuore.
Avevo un cuore sano prima di incontrarti, potevo contare su di lui, era stato in prima linea ed era diventato forte.
E adesso alteri il suo incedere con il tuo ritmo, lo suoni per me, pizzicandomi come una corda di violino.»
-Jeanette Winterson, Scritto sul corpo
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non mi sono accorta di quando è iniziato esattamente tutto ciò.
Mi sedetti sulla tazza del water, al bagno. Non il posto più romantico del mondo, è vero, ma avevo bisogno di un po' di privacy.
Presi il cellulare e scorsi velocemente i messaggi, fino a trovarne uno tra i più banali. Il posto del mittente era occupato da due eleganti lettere, che non avevano paura di mostrarsi al mondo per come erano davvero.
Vì.
Lessi lentamente il suo messaggio di scuse, non poteva più uscire. Pendevo dalle sue labbra eleganti, non vedevo l'ora di sentirla parlare di qualsiasi stupidaggine, e lei mi dava buca così.
Complicazioni.
Un allarme si fece strada nel mio petto.
Quanto poteva essere peggiorata, la situazione del suo occhio? Non volevo pensarci, non in quel momento.
Rilessi l'elegante assemblaggio di parole made in Giulia. Quel nome semplice, dolce, quel nome che era un mondo e che non le piaceva, lei lo sostituiva con Vì. A lei andava bene, e andava bene anche a me. Misterioso, come lei. Strano, come lei.
Credo di dovermi fermare qui. Le altre inclinazioni invisibili nel suo nome sono cose che solo io potrei notare.
Io, che temo di essermi innamorata di lei.
Della ragazza che notavo da un po' a scuola, ma che fino a poco tempo fa era stata una sconosciuta, per me.
Non avrei mai pensato che sarebbe finita così, neanche mentre ti notavo camminare lenta, sicura di te tra quei corridoi anonimi. Vedevo qualcosa di speciale in te, nascosto da quegli occhi profondi, misteriosi, un po' freddi. Ho toccato il mistero, ho accarezzato la creatura più bella che i miei occhi inesperti abbiano mai visto, quegli stessi occhi che per una notte intera ti hanno guardata dormire, respirare lentamente e fare le fusa sul mio braccio, ancora mezza addormentata. Ho respirato la stessa aria che usciva dalle tue labbra mentre sognavi chissà cosa. Mi sono bastate queste poche ore insieme, per capire che tra quei corridoi anonimi avevo visto molto più che un mistero da svelare, ma la chiave alta, snella e sognante che serviva per risolvere i miei, di misteri.
Quella chiacchierata fuori scuola mi è bastata per capire che di persone come te ce ne sono poche. Quella poca voglia di tornare a casa, quel giorno è stata la mia migliore amica. Tutti gli autobus che ho perso, i miei complici; i miei occhi, testimoni increduli della tua bellezza. Sai che ancora non sono riuscita a convincerli che sei vera?
In quella breve ora, quella manciata di minuti, ci siamo raccontate i cardini della nostra vita, e tu sei diventata uno di essi. Mi hai proposto una sfida, per cercare di fidarci della società, entrambe non lo facevamo più da tempo. Ti mostrai un nuovo lato di me, ti raccontai episodi della mia vita da ragazzina, segreti inconfessabili.
Anche tu ne avevi trovati alcuni, ti sei fidata di me. E' bastato uno sguardo.
Quell'ora è stata la più utile di tutta la mia vita, grazie Giulia, grazie Vì. Non ti dirò mai tutto questo, ovviamente, ma voglio ricordarmelo. Non vedo l'ora di rivedere il tuo viso così bello, di chiederti come va il tuo occhio. Vorrei accarezzarti, ma sento sempre troppo caldo quando sei vicina a me, e non ne ho il coraggio. Mi sembri così fragile, così pura, come la neve; ho paura di squagliarti, di non essere quello di cui hai bisogno. Mi sento troppo poco, inesperta per una regina come te.
Quanta voglia avevo di dirle tutto questo. Quanta voglia avevo di colmare i pochi silenzi che ci sarebbero stati, con dei baci sulle sue labbra perfette.

Mi alzai ed uscii dalla stanza. Mi misi davanti allo specchio, guardai dentro i miei occhi ed affrontai la verità.

Quanta voglia ho di te.






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Buonasera. Questa è una sottospecie di lettera che scrissi appena mi resi conto di essermi innamorata di Lei. Ora stiamo insieme, e non potrebbe andare meglio di così. 
Non gliel'ho mai fatta leggere, è piena di banalità. 
Spero possiate vivere una storia d'amore come la nostra, e che riusciate a trovare una compagna o un compagno bella o bello quanto lo è lei. 
   
 
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