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Autore: TheGreatAndPowerfulZael    21/07/2012    2 recensioni
Beh, che dire? Sono due anni che non scrivo in prosa ma solo in poesia, ma finalmente, dopo aver letto una marea di fanfic su Inazuma Eleven fin troppo yaoi per i miei gusti, mi è venuta l'ispirazione, e così inizierò a scrivere fanfic di IE NON yaoi. Spero di riuscire a mettere bene per iscritto tutti i concetti che ho in mente, e ovviamente che la fanfic vi piaccia/solletichi il vostro interesse.
In particolare, questa mia prima fanfic vedrà alcuni personaggi ex-Alius, alle prese con sentimenti forti, durante il loro secondo anno al liceo (high-school) Raimon. La coppia di protagonisti sarà Kiyama Hiroto x Kii Fumiko, cioé Gran (Xene) e Keeve (Kiburn).
Ringrazio tutti coloro che seguiranno la mia fanfic dall'inizio alla fine (anche se al momento non so quanti capitoli fare, né come farla finire).
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 5 - CAMBIAMENTI

 
Ryuuji e Maki, dopo la loro contemporanea dichiarazione d’amore, si diressero verso l’infermeria. Non fecero in tempo ad arrivare alla porta che sentirono Hiroto urlare il nome di Fumiko. I due scattarono e, arrivati di fronte alla porta dell’infermeria, la spalancarono veementemente. Ryuuji si scagliò contro Afuro e gli urlò, sollevandolo per il colletto: -CHE CAZZO HAI FATTO???-
Maki provò a fermare Ryuuji, ma le parole di Hiroto furono più veloci del suono stesso e più taglienti di mille lame: -Che cazzo stai facendo tu, Ryuuji? Fumiko è svenuta, collassata o non so cosa, e lui mi stava aiutando a sollevarla per poterla portare fuori ad aspettare un’ambulanza!-
Ryuuji guardò Afuro non del tutto convinto, ma lo lasciò andare, dicendo: -Potevi chiamare me.-
-Come se io sapessi dove cazzo di eri cacciato! Brutto idiota, adesso scusati e dacci una mano!-
Ryuuji bofonchiò delle scuse ad Afuro, che disse: -Ragiona, Hiroto, non poteva saperlo. Non è necessario che si scusi, basta che ora ci dia una mano, altrimenti la situazione potrebbe...-
-Non dirlo nemmeno.- Hiroto fu deciso e fermo con queste sue ultime tre parole. I tre ragazzi sollevarono Fumiko di peso con Maki che li seguiva preoccupata per le sorti dell’amica e compagna di banco. Fortunatamente l’ambulanza era già lì quando i quattro uscirono con Fumiko non cosciente: la caricarono sull’ambulanza, e fu dato loro il permesso di salire per poterla accompagnare. Arrivati all’ospedale, Fumiko su subito visitata da un medico, che ordinò il ricovero immediato. I quattro furono invitati ad aspettare in sala d’attesa, mentre venivano effettuati tutti gli esami del caso.
 
All’insaputa di tutti, Kiri era lì, seminascosta dalla penombra vicino all’entrata. Il suo volto era inespressivo, tanto quanto lo erano i suoi occhi. -Fumiko... non tu... tutti ma non tu... non puoi lasciarlo solo... non puoi lasciare solo Hiroto.-
Scomparve, mentre una brezza leggera iniziava a soffiare tra le foglie.
 
Afuro sentì che qualcosa non andava: -Hiroto, devo parlarti. Subito. E da solo.-
Hiroto e Afuro si appartarono in una zona della sala d’attesa poco frequentata e l’ex capitano della Zeus dichiarò: -L’ho sentita. Era qui. Fino a poco fa. Poi è come se fosse svanita, il che è molto strano. Solitamente c’è sempre una traccia quando si allontanano, ma qui non c’è. Credo sia qualcosa di diverso... qualcosa di ancora più strano.-
-Io non ho le tue capacità in questo campo, perciò non ho idea di cosa possa essere. Ma allora è sicuro... non è...-
-Non lo è.-
Nell’altra parte della sala d’attesa, Ryuuji sbottò, decisamente seccato da tutta quella situazione. -Non capisco il perché di tutta questa segretezza. Cos’è che Afuro ha di tanto importante da dire? Perché Hiroto lo ascolta come se qualcosa d’importante dipendesse dalle sue parole?-
Maki cercò di tirargli su il morale: - Magari Afuro sa veramente qualcosa che noi non sappiamo su tutta questa assurda situazione.-
Ryuuji s’alzò di colpo e tirò su anche Maki: -Adesso noi andiamo lì e gli chiediamo cosa cazzo sta succedendo. Prima Hiroto che impazzisce, poi tutto sembra essersi risolto grazie a Fumiko, poi compare quella Kiri uguale in tutto a Reina e sia Fumiko che Hiroto danno di matto, poi Fumiko sviene e poi c’è quello strano tipo di Afuro a concludere il tutto. Voglio fare chiaro su questa faccenda.-
-Non so se sia la cosa migliore ma... potremmo provarci.-
I due si avvicinarono ad Afuro e ad Hiroto, e Ryuuji mise subito in chiaro le cose: -Voglio sapere cosa sta succedendo. Sono stufo di tutta questa segretezza.-
Hiroto cercò di fermarlo ma Ryuuji trovò il coraggio di zittirlo prima che iniziasse: -No, Hiroto, sono seriamente stufo. Io ti sono sempre stato vicino quando non eri al meglio, io ti ho sempre sostenuto. E voglio farlo anche ora. Per questo io devo sapere. Io ho bisogno di sapere.-
Maki incalzò il discorso di Ryuuji: -Io... io non so se questo sia giusto. Ma io voglio aiutarvi. Non posso lasciare Fumiko da sola. Anche se ha te, Hiroto, non vuol dire che non abbia bisogno di altri. Tutti hanno bisogno di una persona a loro speciale. Ma non è, non può e non deve essere da sola questa persona: altrimenti non esisterebbe il sentimento di amicizia. Non ricordi? Sei stato tu a insegnarcelo, Hiroto, quando ti sei confrontato con Mamoru. Questo mondo va avanti, ma noi non possiamo stare al suo passo se non abbiamo l’amicizia di molte persone a sostenerci. E non siamo solo io e Ryuuji, ma tutti i nostri compagni dell’Alius e della Raimon, e per te e Ryuuji anche tutti coloro che facevano parte dell’Inazuma Japan e delle varie nazionali.-
Hiroto stava provando un sentimento che non riusciva a descrivere: forse la parola che più si avvicina al quell’emozione è “riconoscenza”.
-Afuro... credo sia meglio includerli. Le parole di Maki mi hanno fatto capire che non posso sopportare tutto questo da solo o soltanto con Fumiko al mio fianco. Ho bisogno di tutti i miei amici, e me ne rendo conto solo ora.-
-Ne sei completamente sicuro, Hiroto? Lo sai bene che non si può tornare indietro e che non è facile crederci.-
-Io lo sono. Loro sono convinti, loro vogliono aiutarmi. Se questò è ciò che loro realmente vogliono, devono sapere. Ne hanno il bisogno.-
Afuro invitò i tre a mettersi comodi: avrebbe spiegato tutto anche a Ryuuji e Maki, i quali, al termine delle spiegazioni di Afuro, sarebbero rimasti a bocca aperta, non credendo alle loro orecchie.
 
Haruya e Fuusuke erano alla sala giochi: l’ex capitano della Prominence l’aveva proposta per sdrammatizzare tutto quello che era accaduto in quei due giorni, ma solo l’ex capitano della Diamond Dust aveva accettato, dato che Hiroto e Ryuuji erano scomparsi con Maki, Fumiko e Afuro, mentre Osamu, Satoshi e Ryuuichirou avevano detto loro che avrebbero tentato l’impresa di entrare nel dormitorio femminile.  I due ex capitani si stavano dando battaglia in un gioco di corse, ma nessuno dei due riusciva a prevalere sull’altro, come accadeva di solito: la passione bruciante di Haruya era pari alla fermezza glaciale di Fuusuke. Terminati i gettoni dopo circa una ventina di gare tutte finite in parità, per quanto potesse sembrare impossibile agli spettatori, i due decisero di fare un salto in un fast food per mangiare un boccone, ma videro qualcosa che li scioccò: non appena furono usciti, videro letteralmente smaterializzarsi Kiri. I due non riuscirono a staccare gli occhi dal luogo in cui la misteriosa ragazza si era volatilizzata.
-L’hai vista anche tu, vero Gazel?-
-Sì, Burn, l’ho vista anche io.-
Alle spalle dei due comparvero praticamente dal nulla le loro ragazze, Hasuike An, detta Rean (ragazza di Haruya), e Touchi Ai, detta IC (ragazza di Fuusuke), le quali chiesero il motivo del loro strano comportamento. I due le fecero sedere su una panca lì vicino e spiegarono per filo e per segno cosa avevano visto. Le due ragazze non ci potevano credere, anche se in fondo pensarono che sarebbe stata una buona spiegazione a tutta l’ondata di stranezze degli ultimi due giorni. I quattro decisero di doverne sapere di più, ma rimandarono tutto al giorno successivo: avrebbero chiesto a Hiroto e a Fumiko se loro ne sapevano qualcosa.
 
Il medico uscì dalla stanza in cui ora riposava Fumiko, e Hiroto fu il primo ad accorgersene: scattò verso di lui e chiese subito informazioni sulle condizioni della ragazza. Il medico lo rassicurò: -Certo, è svenuta, ma è una condizione dovuta allo stress e forse a un calo di sostanze nutritive. Dove abita la ragazza? Sarebbe meglio informare i...-
-Lei è orfana, come tutti noi ex componenti dell’Alius. L’unica persona che si può definire parente sarei io, visto che sono il suo ragazzo. Comunque lei abita nel dormitorio femminile della Raimon Highschool.-
-Sarebbe meglio trovarle una sistemazione più confortevole... mia figlia frequenta la vostra stessa scuola, e mi ha detto che quelle del dormitorio sono stanze singole piuttosto piccole. Vabbé, sono sicuro che qualcosa vi inventerete. Se la vuoi vedere, è in quella stanza. La dimetteremo non appena si sveglierà, cosa che dovrebbe accadere fra poco, ad ogni modo.-
-Grazie, dottore.-
Hiroto si precipitò seguito dagli altri tre nella stanza dove si trovava Fumiko. Gli altri tre rimasero fuori su richiesta del ragazzo: voleva parlare con Fumiko da solo.
L’ex capitano della Genesis si sedette su uno sgabello vicino al letto sul quale Fumiko era distesa. Il silenzio più totale regnava in quella stanza, finché la ragazza non riaprì gli occhi. -Hiroto?-
-Fumiko!-
Hiroto non resistette all’impulso di stringerla fra le sua braccia, lasciando la ragazza confusa e stupita allo stesso tempo: -Non osare mai più farmi prendere uno spavento del genere! Ho pensato subito al peggio... non farlo mai più, hai capito?-
-Va... va bene...-
-Tu d’ora in poi non starai più in quel cavolo di dormitorio! Tu ti trasferisci da me!- -P...perché?-
Hiroto iniziò a piangere, e concluse: -Non posso perdere anche te...-
Il ragazzo fece cenno agli altri tre di entrare, e mise al corrente Fumiko della situazione, cioè che anche Ryuuji e Maki erano al corrente di tutto. Terminate le varie spiegazioni, il dottore diede il via libera alla dimissione di Fumiko, e subito i cinque trasportarono le cose di Fumiko in casa di Hiroto. Quello che diceva Hiroto praticamente era legge, e nessuno si sarebbe mai sognato di trasgredirla, se non in casi estremamente eccezionali.
 
Arrivò la notte, e Hiroto stava per mettersi a dormire. Controllò lo stato di salute di Reina e lo trovò ottimale, quindi si apprestò a sistemarsi sotto le lenzuola; ma la sua porta si aprì. -Hi...Hiroto...-
-Cosa c’è, Fumiko? Come mai sei qui?- Il volto di Fumiko era tremendamente rosso dall’imbarazzo.
-Non riesco a dormire... posso dormire con te?-
Hiroto si ritrovò spiazzato. -Va... va bene... se a te non da fastidio...-
Il letto di Hiroto era matrimoniale, perciò lo spazio c’era, ma lo stesso i due, dopo pochi minuti, cercarono il contatto umano; cercarono il calore che solo un altro essere umano sa dare. Uniti in quella notte buia, i due sprofondarono fra le braccia di Morfeo abbracciati e cullati dall’ultimo canto del giorno di Reina.
 

L’angolo dell’autore

Ed è fatta anche questa XD. Ad un certo punto mi ero bloccato, ma per fortuna sono riuscito a cavarmela inserendo la side story di Haruya e di Fuusuke: verranno anche loro a conoscenza dei segreti rivelati da Afuro a Hiroto, Fumiko, Ryuuji e Maki? E chi è in realtà Kiri? Cosa succederà a Hiroto e a Fumiko, ora che vivono sotto lo stesso tetto? In due capitoli, la fine di tutto. Al prossimo capitolo! (ricordo a chiunque ho pubblicato il prologo della prima fanfic con protagonista il mio OC, Kazetsuki “Zael” Aster: il nome è “Soffia il freddo vento del Nord”; lo so, continuo a farmi pubblicità da solo XD)
  
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