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Autore: smilewithmelou    21/07/2012    4 recensioni
-Avevi detto che non mi avresti mai lasciato, che saresti sempre
rimasto qui con me. Dove sei? Perché te ne sei andato amore mio?-
*
Larry Stylinson.
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Here without you, baby.  
 
 





Accoccolati sul divano, stretti l’uno all’altro, si sentivano completi.
Nulla in quel momento poteva scalfire la loro felicità.
Harry, con quel ragazzo al suo fianco si sentiva la persona più felice del mondo e sapeva che Louis si sentiva proprio come lui.
Spesso avevano trascorso pomeriggi, serate, nottate a parlare di quello che gli stava accadendo.
Se durante il giorno non andavano oltre lo sfiorarsi, di sera i loro spiriti si univano in una cosa sola.
E quando Louis stingeva Harry forte al suo petto, cercando di fargli scudo con il suo corpo, anche se pericoli non c’e n’erano, Harry si sentiva scoppiare il cuore. Non certo per la forte stretta ricevuta, ma per tutti i sentimenti che quella stretta, forse tanto insignificante, gli scatenava dentro.

Per quel motivo, su quel divano, quella sera, Harry rivolse a Louis una domanda.
Quel ragazzo moro, con gli occhi azzurri più del cielo e il sorriso malandrino, gli scatenava dentro sentimenti parecchio contrastanti.
Da una parte l’amore, quello che non si prova per un semplice amico, un amore vero, che veniva dal profondo.
D’altra parte era fortemente scocciato per il fatto che non si potesse mostrare in atteggiamenti intimi con Louis alla luce del giorno.

-Boo, resterai sempre qui con me?-

Louis si voltò verso il ragazzo riccioluto.
Gli sorrise e in quel momento Harry si sentì l’unica persona sul globo terrestre.
Il più grande accarezzò il viso del minore e poi annuì.
Dopo poco, mentre Louis continuava a guardare un film piuttosto idiota in televisione, Harry cadde in un sonno profondo.
Sulle sue labbra però c’era disegnato un sorriso.
Quando Louis se ne rese conto si sentì felice dentro, felice perché forse era proprio lui la causa di quel sorriso tanto timido e dolce.

-Sì Harry, starò sempre qui con te.-
Il ragazzo riccio, seppure stesse dormendo, comprese a pieno quelle parole, tanto che sospirò e strinse a se la mano del maggiore.
 
 
 
 
 


-Ragazzi è stato fantastico!-
-Ci puoi contare!-

Avevano appena portato a termine il loro primo concerto in America.
Era stato qualcosa di tremendamente bello. Tutta la tensione iniziale era svanita nel momento in cui i ragazzi avevano messo piede sul palco.
E mentre Liam, Zayn, Niall e Harry gioivano per tutto quello appena trascorso, Louis si sedette su una poltroncina nel camerino che condivideva con i ragazzi.
Aveva un gran mal di testa e era convinto di aver stonato uno dei suoi pochi assoli.
‘Moments’, era la canzone che forse più lo rappresentava e saper di aver sbagliato a prendere una nota lo aveva reso parecchio nervoso e irascibile.

Quando Liam, Zayn e Niall lasciarono la stanza per andare a bere qualcosa, Harry si accorse che in Louis c’era qualcosa che non andava.
Non molto spesso Louis si estraniava dai discorsi, ma quando lo faceva c’era sempre qualcosa di storto, e Harry lo sapeva bene.
Il minore si accostò alla poltrona su cui si era accomodato Louis e si inginocchiò per essere alla sua altezza.

-Ehi, Lou. Che hai?-

Louis scosse la testa e accennò un sorriso che non convinse per nulla il piccolo Harry.
-Non ti credo, per niente. Dimmi cosa c’è che non va.-
-Niente Harry, non insistere.-

Louis si alzò dalla poltroncina ed iniziò a vagare per la stanza.
Harry si alzò in piedi e lo prese per un braccio facendolo fermare.
Fissò i suoi occhi verdi smeraldo in quelli azzurri e profondi di Louis e poi gli sorrise stringendo una mano del maggiore tra le sue.
-A me puoi dire tutto, Boo.-
Louis sorrise e poi si decise a parlare per la sanità mentale di Harry.
-Ho mal di testa e ho stonato di brutto, stasera.-
Harry scosse la testa con decisione.
-Non è affatto vero! Hai cantato a meraviglia e poi anche se tu l’avessi fatto nessuno se ne sarebbe accorto. Hai la voce più bella che io abbia mai sentito in tutta la mia vita Lou.-
Louis gli sorrise riconoscente e prima che dai suoi occhi potesse cadere qualche innocua lacrima, strinse a se Harry, infilando il proprio viso nei capelli ricci e morbidi del ragazzo.

-Sarò sempre qui per te, Lou.-
 
 
 
 



-Finalmente. Casa dolce casa!-
Il tour era finito e i ragazzi potevano avere un po’ di tempo libero, finalmente.
Louis era stato raggiunto in aeroporto da Eleanor, la sua ragazza, e ora, dopo aver trascorso qualche giorno in Francia, erano arrivati nella casa che aveva comprato con lei, dopo che era stato costretto a lasciare la casa che condivideva con Harry.
Sentendo le mani della ragazza sui suoi fianchi, si voltò e trovò il viso di El a pochi centimetri dal suo.

Se l’avesse baciata avrebbe tradito Harry.
Era questo il pensiero martellante nella mente di Louis. Da quando si erano separati non facevano altro che pensare a quanto fossero belli gli occhi di Harry, e a quanto fossero dolci le sue fossette, e a quanto fossero morbidi i suoi capelli e anche a quanto fossero profumati.
L’unica cosa che Louis aveva in mente, anche se aveva di fronte una modella della Hollister, era il viso di Harry.
E quando le labbra di Eleanor stavano per poggiarsi sulle sue si scostò di pochi centimetri, deciso a fare quello che non aveva avuto il coraggio di fare in quasi un anno.
-El, devo parlarti.-
 

Quando mezz’ora dopo Louis lasciò l’appartamento, stretto solo nel suo leggere cappotto, per evitare di prendere freddo in quella sera d’estate, si sentiva vuoto ma felice.
E soprattutto quando bussò alla porta di un appartamento e vide apparire di fronte a se il viso bello e puro di Harry, sentì il cuore scoppiare di gioia.
-Che ci fai qui?-
Sussurrò sorpreso ma infinitamente felice il ragazzo riccioluto.

-Te l’avevo detto Harry. Starò sempre qui con te.-
A quelle parole il più piccolo si getto nelle braccia di Louis, poggiando la testa nell’incavo del collo del maggiore.

Non si sa per quanto tempo rimasero così, l’unica cosa certa è che dopo quell’abbraccio tanto vero e stupendo, Louis mise per la prima volta piede in quella casa ed era deciso a non uscirne per un bel pezzo.
 
 
 



-Io sono certo che c’è una spiegazione a tutto questo.-
-Si che c’è. Ci amiamo, non è tanto difficile da capire Paul. Perché ci ostacolate in continuazione?!-
-Louis, non vi farà bene stare insieme. Fallirete come band. Pensa anche ai ragazzi! Credi che sarebbero felici di fallire per colpa vostra?-
-Loro ci vogliono bene e ci appoggiano!-
-No Louis, loro vi vogliono bene ma non vogliono rinunciare al loro successo!-
-Fanculo!-

Louis si alzò infuriato dalla sedia che stava scaldando da più di un quarto d’ora deciso a lasciare quella maledetta stanza, ma i singhiozzi provenienti dalla persona che più amava al mondo lo fecero voltare ed inginocchiare vicino alla sedia su cui era accomodato Harry.
Quando Paul uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle, i singhiozzi di Harry si fecero sempre più forti e Louis ebbe l’impressione che il suo petto potesse scoppiare da un momento all’altro.
Il maggiore lo strinse tra le sue braccia e sentì gli occhi inumidirsi.

-Ci sono Harry, sarò sempre qui con te.-
 
 





“In molti si aspettavano che una cosa del genere potesse accadere. A tre anni esatti dalla formazione della band, due membri degli One Direction, affermano la propria omosessualità.
Sono stati abbandonati da molti fan, tanto che i loro seguitori su Twitter si sono dimezzati, stesso per i fan su Facebook.
I restanti tre sono restati accanto alla ‘coppia’, ma si sa che reprimono una forte rabbia nei confronti del Larry Stylinson.
E pensare che pochi mesi f…”

Louis gettò a terra il giornale.
In quelle settimane era successo di tutto. Lui e Harry avevano dichiarato pubblica la loro relazione, la band si era ritirata dalla scena mondiale per il semplice fatto che non in tutti gli stati trovavano ben accoglienza.
Sapere che tutto quello era dovuto a causa sua rese Louis triste.
Tutto quello che voleva era essere felice ma il destino, che gli era stato favorevole fino a quel momento, gli si stava rivoltando contro.
Liam, Zayn e Niall avevano approvato la relazione intrapresa da lui e Harry, ed erano contenti di vederli felici insieme.
Il pensiero di poter distruggere il loro futuro non aveva mai colpito Louis, ma in quel momento si rese conto che se Liam o Zayn o Niall avesse voluto ucciderlo di botte, lui non si sarebbe tirato indietro, anzi. Era quello che si meritava per aver intaccato la loro carriera.

Quei suoi pensieri contorti terminarono quando sentì due braccia calde stringerlo per i fianchi.
Si voltò verso l’unica ragione che lo tratteneva ancora in vita e gli sorrise.
Harry ricambiò il sorriso e poi lo baciò.
Quello fu un bacio dolce e tenero e romantico, ma Louis in bocca aveva il sapore del rimorso.
Harry si accorse che qualcosa non quadrava e fissò il suo fidanzato con uno sguardo interrogativo.
-Brutti pensieri che non vogliono andar via.-
Disse sorridendo amaramente il maggiore.

-Lou, io per te ci sarò sempre. Sono qui per te!-
Louis gli sorrise e strinse Harry in un abbraccio pieno di amore.
 
 





-E ora che faremo?-
-Non preoccuparti Haz. Scommetto che avrai un futuro brillante anche da solista.-

La band si era ufficialmente sciolta quel giorno ed Harry era tormentato dall’idea di dover trascorrere il suo futuro  a piangere per la disperazione.
Certo, il legame che in quegli anni aveva stretto con i ragazzi non sarebbe mai cambiato, ma l’idea di non saper cosa ne sarebbe stato del suo futuro lo tormentava notte e giorno.
Louis, dal canto suo, più che preoccupato per se stesso era preoccupato per Harry. Aveva paura che cadesse in depressione per quel duro colpo che avevano subito.
Per quello giurò a se stesso che non l’avrebbe mai e poi mai abbandonato.
Loro dovevano restare uniti.

-Harry, ci sono io. Ci sono io con te!-
Harry gli sorrise riconoscente e lo baciò a fior di labbra.
 
 
 
 
 




I singhiozzi minacciavano di farlo esplodere ma ciò non impedì ad una miriade di lacrime di bagnargli il viso.

I suoi amici erano più o meno nella sua stessa condizione ma certo i dolori che provavano loro non potevano essere paragonati al dolore che provava lui.
La persona che più amava l’aveva lasciato, per sempre quella volta, e niente e nessuno avrebbe potuto riportarglielo indietro.

Il suo cucciolo era morto per un fottuto incidente stradale.
Al posto di guida però c’era lui. Lui che non aveva nemmeno un fottuto graffio.
Non seppe per quanto tempo rimase lì, inginocchiato a piangere silenziosamente, ma quando tutti lasciarono il cimitero nel silenzio più assoluto si getto accanto alla lapide e l’abbracciò disperandosi, gridando fino allo sfinimento.
Liam, l’unico che aveva cercato di mantenere un certo contegno fino a quel momento, si avvicinò al ragazzo accasciato a terra e cercò di trascinarlo via. Quello però, lo spinse via.

Liam sospirò e avvicinandosi nuovamente a Zayn e a Niall scosse la testa per poi allontanarsi con le mani in tasca.
Dopo poco Niall e Zayn lo seguirono, lasciando il ragazzo a disperarsi nella sua infelicità.
Non riusciva ad aprir bocca nemmeno per pronunciare poche sciocche parole.

Quando fu raggiunto dalla madre, mezz’ora dopo, era ancora abbracciato alla lapide dell’amato.
Vedendo quello spettacolo la madre rimase pietrificata ma poi scossa gli si avvicinò e con la massima delicatezza fece alzare il figlio che continuava a piangere e a
scalpitare come un bambino.
-Avevi detto che non mi avresti mai lasciato, che saresti sempre rimasto qui con me. Dove sei? Perché te ne sei andato amore mio?-
La donna lo allontanò da quel luogo e una volta messo piede fuori dal cimitero, il ragazzo pronunciò poche parole, le ultime che pronunciò per quel ragazzo che aveva tanto amato durante quegli anni.

-Sono qui, qui senza te Lou.-
 
 
 


I'm here without you baby,
But you're still on my lonely mind.
I think about you baby,
And I dream about you all the time.
I'm here without you baby,
But you're still with me in my dreams.
And tonight girl its only you and me.


(Here Without You – 3 Doors Down)

  
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