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Autore: PolvereVolante    21/07/2012    8 recensioni
TITOLO MODIFICATO DA "sesto anno e tutto sembra diverso ..."
In tutte le storie dei Malandrini, James è pazzamente innamorato di Lily, ma lei rifiuta ogni suo invito ad uscire. E se la storia non fosse andata così ?Se Lily e James si fossero sempre detestati a vicenda, ma al sesto anno Lily cambiasse idea su di lui perchè diventato suo amico ?
Questa fanfic racconterà l' era dei padroni di Howgarts e di Lily, il giglio rosso dagli occhi verdi.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Mary MacDonald, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Pianti, consolazioni e risvegli burrascosi


5 Dicembre


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Quella mattina mi svegliai con un forte mal di testa e congelata fino alle ossa. Non sopporto di svegliarmi e avere freddo, sono un pò superstiziosa su questo fatto. I babbani dicono che se il vento entra in camera tua durante la notte, è presagio di pioggia e malaugurio. Io non ho mai creduto nella Divinazione, solo perchè credo unicamente alle superstizioni babbane, può sembrare sciocco, ma ognuno ha le proprie credenze. Quindi quella mattina, mi svegliai timorosa, pronta ad una giornata di sventure. Mi alzai dal letto, feci il solito rito per svegliare le mie compagne (prendendomi un cibatta in testa), e andai a fare colazione. Anche se la mattina del cinque Dicembre era abitudine trovare la sala Grande addobata, rimanevo sempre sbalordita da quanto bello potesse diventare il castello in una notte. La sala Grande era insuperabile, piena di ghirlande, vischio, ghiaccioli e neve finti, era meraviglioso. Io e le mie compagne di stanza ci incamminammo con passo sicuro verso i Malandrini , che ci accolsero sorridenti. Celeste si avvicinò a Sir e lo baciò platealmente , provocando l' indignazione di cinque ragazzine Corvonero, che lo stavano fissando dal loro tavolo, e versi di disgusto da me e James. I due piccioncini si erano fidanzati il mese prima e ormai io e James ci sedevamo vicini ad ogni lezione, arresi dinanzi al fatto che i nostri due migliori amici ci ignorassero sedendosi abitualmente vicini. Però stare vicino a Potter aveva i suoi vantaggi. Mi faceva divertire, i professori chiudevano sempre un occhio se facevamo rumore, riusciva subito a portare a termine qualsiasi prova pratica e, anche se sembrava sempre distratto, prendeva appunti in maniera impeccabile. Quella mattina la colazione si svolse come al solito, da circa tre mesi, cioè fra scherzi, risate e prese in giro ai novelli fidanzatini. Solo quando uscii dalla sala Grande la brutta giornata che avevo predetto ebbe inizio. Tutti i corridoi erano tappezzati di vischio, e gruppi e gruppi di ragazze aspettavano sotto di essi, il passaggio di James . Quest' ultimo si battè una mano sulla fronte "Cavoli, il vischio !Me ne ero dimenticato. Ragazzi possiamo prendera una strada secondaria che conosco per arrivare a lezione ?" chiese lui. Io, per motivi a me sconosciuti, stavo mandando occhiatacce a tutte quelle stupide ragazzine che aspettavano il mio ... scusate, volevo dire, che stavano aspettando il cercatore di Grifondoro sotto il vischio, per rubargli un bacio. Accettai la proposta di James di buon grado, e seguii lui e gli altri per un corridoio quasi nascosto da una parete. Remus, Peter, Mary e Sirius continuarono a prendere in giro James per tutto il percorso, e si sarebbero unite anche Alice e Celeste, se non fossero state impegnate in una conversazione a me ignota. Io intando stavo pensando alla mia reazione insensata alla vista di quelle ragazze ..., ma decisi di lasciar stare, e unirmi alle prese in giro, anche se parlare delle spasimanti del mio compagno Caposcuola, mi faceva in qualche modo arrabbiare. "Ragazze, voi non lo sapete. Ma l' anno scorso il nostro caro rampollo quattr' occhi ha imparato a memoria tutti i corridoi privi di vischio, tutti i passaggi segreti per evitare le regazze e ha creato una pozione per crearsi l' erpes !" sghignazzava Remus. "E dai lunastorta, la situazione è già abbastanza tragica !" si lamentò il diretto interessato, fra le risate di tutti. "E vi ricordate quando al terzo anno, al suo primo incontro con il famigerato vischio, non sapeva dell' imboscata e ha dovuto sfuggire dalla grinfie di dodici ragazze ?" disse Sirius ridendo. Io mi sentivo sempre più in imbarazzo a parlare di quelle ragazzine, ma cercai di non darlo a vedere. "In realtà tre delle ragazze sono riuscite anche a baciarlo !" disse Peter, timidamente. "Si, che primo bacio da ricordare !" disse fiacco Potter. Immagino, non deve essere stato divertente dare un bacio a una completa sconosciuta. Continuammo a camminare, mantenendo il discorso sulla stessa linea, finchè non arrivammo nella classe di incantesimi. I professore stava già per sedersi alla cattedra, ma non ci disse nulla per il nostro minuscolo ritardo. "Prego !" disse James, scostandomi la sedia, vedendo che i nostri amici ci avevavo dato buca per la millesima volta. Io inspiegabilmente arrossii, e mi sedetti, cercando di non guardarlo negli occhi. Il professore ci fece esercitare con l' incantesimo SILENSIO, che avevamo fatto l' anno precedente, solo senza pronunciarlo ad alta voce. Sia io che il mio compagno di banco lo facemmo senza problemi, guadagnando dieci punti per la nostra casa. James alla fine della lezione mi trattenne per un secondo in classe. Quando mi prese per il polso, sentii come una scarica di calore invadermi, ma che mi stà succedendo ? "Lils ti devo chiedere un favore enorme !" mi disse, guardandomi con quegli occhi profondi. "Cioè ?" chiesi, con un sorrisetto. "Le ragazze ogni volta che passo sotto a un rametto di vischio mi aggrediscono, tutti la prendono come una cosa divertente, ma non lo è !Dato che sei Caposcuola, ti dispace accompagnarmi a lezione e nel caso allantanare quelle ragazze ?" mi disse, mettendosi quasi in ginocchio. Non credevo di aver capito bene, dovevo fargli da guardia del corpo con la mia autorità ?Ma lui ha la mia stessa carica. "James guarda che anche tu sei Caposcuola !" gli feci notare. "Si, lo so. Ma non voglio essere crudele, se lo fai tu, inventandoti qualche regola sul fatto che non si può attirare un ragazzo sotto un vischio, non si offendono !" disse lui, con fare ovvio. Aveva ragione, odio ammetterlo. E inoltre, stranamente, non desideravo altro che allontanare quelle ragazzine dal mio Jame ..., volevo dire, da James. Con quell' accordo, divenni la sua guardia del corpo, dovendogli stare dietro per tutto il giorno, compreso l' allenamento di Quiddich.
"Altre due ore con te in giro per i corridoi, altre due !" feci notare a James, che camminava avanti a me, durante l' orario di pattuglia. "Dai Lils !Non sono tanto insopportabile ." rispose lui. Certo che non sei insopportabile, sei dolce, intelligente, divertente, e il mio migliore amico, e questo non lo avrei detto a lui, di certo. "Se per sopportabile intendi una scimmia ballerina su un manico da scopa allora ...sei sopportabile !" dissi, dandogli una pacca sulla schiena. Lui iniziò a fare l' imitazione della scimmia per tutto il corridoio.

In dormitorio

Ero appena tornata dalla pattuglia, mi ero messa il pigiama e finalmente stavo per addormentarmi. Non era stata una giornata tanto brutta, alla fine. Ero stata sempre con James. Ma cosa vado a pensare ! Era stata una bella giornata perchè non mi era successo niente di male, non perchè ero stata con James, e perchè amavo la sua compagnia, assolutamente no ...
Chiusi gli occhi, pronta ad entrare nel mondo dei sogni, dove tutte le mie amiche erano ormai da un pezzo, dato che erano le undici e mezzo. Purtroppo un picchiettio al vetro mi fermò. Fuori il tempo era precepitato, cosa che non mi ha fatto evitare l' allenamento di Grifondoro, che sotto pioggia e neve continuavano a giocare. Fuori dalla finestra, a picchiettare il vetro, c' era Inies, il mio gufo. Saltai subito in piedi e andai ad aprire la finestra, facendolo entrare. Ero molto in pena per lui, tutto bagnato, e infreddolito. L' avevo mandato a casa mia la settimana prima, raccomandandogli di mostrarsi solo ai miai genitori e non a mia sorella. L' ultima volta era tornato con la metà delle piume, solo in seguito avevo scoperto che era a causa di Petunia che, - per sbaglio - lo aveva chiuso in un armadio. La lettera che portava alla zampa era fradicia, ma con un semplice incantesimo, la asciugai, pronta a leggerla. Quando aprii la busta trovai due lettere però, e decisi di leggere prima quella più grande.

Cara Lily,
siamo felici di sapere che stai bene. Ogni giorno attendiamo impasientii un tuo gufo. Abbiamo una brutta notizia però. Io e tua madre, abbiamo vinto un viaggio per tre persone sulla neve, questo Natale ... Io e tua madre avevamo pensato di rifiutare, dato che il vaggiora solo per tre , ma in realtà è una grande opportunità. Abbiamo pensato che tu potevi restare a scuola, con tutti i tuoi amici e così alla fine abbiamo accettato. Ci mancherai un sacco, ci dispiace.
PS= Petunia ha aggiunto una lettera alla nostra, non ci ha permesso di leggerla, a pensiamo che a lei mancherai più che a tutti


Io mi sentii male, i miei non avevano rinunciato a una settimana in montagna per stare con me. Dopo che non mi vedono da mesi. I genitori non fanno queste cose. Sarei rimasta a Hagwarts da sola, probabilmente in biblioteca, a deprimermi. Credevo di aver raggiunto il picco dello sconforto, ma dimenticavo la lettera di mia sorella, che presi con mani tremanti, per leggerla sotto la luce flebile della lampada che avevo acceso sul mio comodino

CARO MOSTRO
Ti ho scritto per assicurarmi che non oserai presentarti questo Natale a cosa o in montagna e che non ti permetterai di cercare di far cambiare idea a mamma e a papà. Se fosse per me non ti permetterei neanche di spedirci lettere con quel tuo animale orrido, che sparerei a vista, ma i miei genitori (e con mio grande rammarico anche i tuoi), non hanno ancora aperto gli occhi su di te. A mai più rivederci, risentirsi o riscriversi ,
Petunia


Mentre leggevo la mia espressione diventava sempre più addolorata, e quando finii la lettera, non trattenni più le lacrime. Ripensavo ai giorni felici che avevo passato con Tunia prima di sapere di essere una strega, dei sorrisi, dei giochi, e adesso lei mi scriveva per assicurarsi che non rovinassi il suo Natale. Singhiozzai. Un grugnito mi fece capire che avrei svegliato le mie compagne se fossi rimasta in camera a piangere. Mi misi le pantafole , e portando con me le lettere , scesi le scale del dormitorio, per andare in sala comune. Quando mi sedetti su una poltrona davanti al fuoco, nella stanza deserta, mi resi conto che non potevo rimanere così, da sola a rimpiangere la mia solitudine. Avevo bisogno di qualcuno che mi consolasse,, mi facesse sorridere, perchè tutti hanno bisogno di essere accuditi, ogni tanto. Con questi pensieri in testa, fermai le lacrime, con tutta la volontà che avevo. Strappai un angolo di pergamena dalla lettera dei miei, e ci scrissi sopra velocemente.

Sono Lily, puoi scendere in sala comune ?Ho bisogno di un amico.

Ripiegai il foglio in due parti, presi la bacchetta che ho sempre nella tasca del pigiama "Animatus ", bisbigliai. La pergamena prese il volo verso la camera dei Malandrini, verso James. Non sapevo il perchè, ma sentivo che era l' unico capace di consolarmi.
Passarono pochi minuti, che trascorsi cercando di trattenere le lacrime. D' un tratto, sentii dei rumori che provenivano dalle scale che portavano ai dormitori maschili, e apparve Potter. Aveva un pigiama con un enorme leone che ruggiva sulla camicia, i capelli più in disordine de solito, gli occhiali al contrario e un' espressione preoccupata in volto. A vederlo in quello stato per me, quasi mi commossi. Lui si che era un vero amico, per questo ne aveva tanti. "Lils cosa c' è ?" biascicò assonnato. Si diresse verso di me, e mi si sedette accanto. Io senza dire nulla, gli porsi le lettere che avevo ricevuto quella notte. Lui le lesse in fretta. Vedevo i suoi occhi profondi che si muovevano veloci sotto le lenti, e le sue sopracciglia nerissime, aggrottarsi sempre di più. Non aprii bocca, ma mi cinse le spalle con un braccio, e mi strinse a se. Io mi accoccolai accanto a lui, e lasciai andare le lacrime che mi facevano pizzicare gli occhi. James mi accarezzava i capelli dolcemente, in un dolce mutismo, e io apprezzai quel suo silenzio. Rimanemmo in quella posizione per ore, finchè Morfeo non ci accolse fra le sue braccia.
"Ma guarda come sono carini ." sentii bisbigliare. "E pensare che prima si urlavano contro tutto il giorno !" udii un' altro sussurro. Questa escalamazione fù seguita da un fracasso infernale, e da un' esclamazione che ad un bisbiglio non assomigliava neanche un pò. "Ecco Ramoso, ti cercavo ... quella è la Evans ?Questa si che è una sorpresa !" urlò a pieni polmoni Sirius, che mi fece subito uscire dal mio stato di torpore. Quando aprii gli occhi, mi bastarono pochi secondi per diventare rossa come un peperone. Mi trovavo al centro della sala comune, il pigiama, con un gruppetto di ragazzi che mi sorridevano divertiti intorno, e inoltre fra le braccia di James Potter. Anche lui in pigiama e rosso come i miei capelli. "Dormito bene ?"mi chiese Potter, cercando di allegerire la tensione, ma certamente in imbarazzo quanto me. Cosa dovevo rispondere ?Pensai allarmata, prima di optare per un "Sei comodo !". Mi guardai intorno. La sala comune era inondata di sole, anche se eravamo in pieno inverno, e io mi trovavo su una poltrona accanto al fuoco. Intorno a me c' erano le mie amiche contrariate, tranne Mary che sorrideva platelmente, come Sirius. Peter aveva un' espressione da - io lo sapevo ! -. Mentre Remus guardava la scena divertito. James mi tolse il braccio dalle spalle "Vado a cambiarmi !" bofonchiò, prima di correre nel suo dormitorio. Quando si allontanò l' attensione di tutti si focalizzò di nuovo su di me, ma la mancanza di James oltre ad ulteriore imbarazzo portò anche qualcos' altro. Mi sentivo come priva di qualcosa, era come non sentire più un braccio... Una gamba... Il suo braccio sulle mie spalle era diventato qualcosa di indispensabile, quasi naturale . Però non ci rimuginai sopra allungo, perchè ero troppo impegnata a correre a mia volta nel dormitorio femminile, nell' imbarazzo più totale.
Quando riscesi nella sala comune, ritrovai il gruppetto che mi aveva svegliato a fissarmi. Anticipando i ragazzi, Alice, Celeste e Mary, mi sequestrarono, nel vero senzo della parola. Mi accerchiarono e mi spinsero oltre il ritratto della signora Grassa, fino a chiudermi in un' aula deserta. Per tutto il tragitto non fecero commenti, mantenendo un ghigno folle sul volto, dandomi tutto il tempo di cadere nel panico. "State insieme ?" partii Alice, chiudendosi la porta dell' aula scelata come luogo di torture, alle spalle. "No, noi ... "cercai di mettere in chiaro, ma venni interrotta. "Ti stava abbracciando !" disse impassibile Mary. "Non centra, io ... " tentai di spiegare. "Devi dirci tutto !" sentenziò Alice. A quel punto i miei nervi cedettero "Ci stò provando, ieri ho ricevuto ... " e iniziai a raccontare, inizialmente sbraitando, e poi abbassando pian piano la voce. Le ragazze non combiaro espressione per tutto il racconto "Potevi svegliare una di noi !" disse Mary, che sembrava quasi offesa. Io le dissi che James mi aveva già consolato per un molliccio, e raccontai anche di quell' esperienza durante la ronda. "Va bene, in questo caso è tutto a posto !" si addolcii Alice, abbracciandomi. Anche Mary cambiò espressione. L' unica a rimanere impassibile fù Celeste "Ti piace Potter ?" mi chiese seria. Quella domanda mi rimbombò nella testa, mi piace ?Lui è sempre così dolce, simpatico, divertente. Lily Evans, hai una cotta per James Potter ?Il ragazzo che hai odiato fin dal primo anno, ma che negli ultimi mesi si è dimostrato perfetto ?La domanda rimase a galleggiare nell' aria, perchè la campanella suonò, e dovemmo correre a pozioni.




Note dell' autrice
Se fà schifo avvertitemi, ma anche se vi piace una recensione sarà bene accetta ;)


  
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