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Autore: Soly_D    21/07/2012    17 recensioni
«Avrà lo Sharingan o il Byakugan?».
[SasuHina]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Addio ai giorni felici... O forse no.


Hinata spense l’abat-jour posizionato sul comodino e si infilò velocemente nel letto, stringendo un lembo della coperta tra le mani e nascondendo il viso nel maglione di lana alla ricerca di un po’ di calore. Chiuse gli occhi e tirò un sospiro di sollievo, nel tentativo di svuotare la mente e abbandonarsi a qualche ora di riposo.
Fu nel momento in cui cambiò posizione, scostando la coperta dal viso, che sentì una folata di vento. Aprì immediatamente gli occhi, riaccese l’abat-jour e si guardò intorno con aria preoccupata.
La stanza era così come l’aveva lasciata pochi minuti prima.
Si convinse che quello spostamento d’aria fosse stato solo frutto della sua immaginazione, poi si rimise a dormire ma questa volta senza spegnere la luce.
«Paura, Hyuuga?».
Hinata sobbalzò a quelle parole e nello stesso momento si accorse di essere stata avvolta da due braccia muscolose che facevano aderire perfettamente il suo corpo a quello del misterioso individuo che si era steso accanto a lei.
«S-Sasuke!», esclamò lei voltando la testa dall’altro lato.
L’Uchiha accennò un sorriso, la testa sorretta dal braccio appoggiato sul cuscino e gli occhi puntati in quelli di Hinata.
«C-come sei entrato?», chiese lei, sfiorando con una mano la guancia fredda del ragazzo.
«Trucchi del mestiere...», si limitò a rispondere Sasuke, con aria di chi la sa lunga.
Hinata sorrise appena. Sasuke Uchiha rimaneva ancora un mistero per lei.
«N-non saresti dovuto u-uscire di casa con q-questa bufera!», lo rimproverò lei, cercando di indurire lo sguardo. Tentativo inutile, dato che Sasuke scoppiò a ridere.
«Se la metti così, allora me ne vado», annunciò alzandosi dal letto e facendo qualche passo in direzione della finestra.
Hinata lo imitò, raggiungendolo e afferrandogli una mano per poi stringerla forte.
«Ti prego, non andare», gli soffiò ad un palmo dal viso. «Resta qui... con me».
Sasuke inarcò le sopracciglia, sorpreso. Lei stessa si stupì di quanta sicurezza avesse impresso nelle sue ultime parole.
«Tu mi inviti a nozze, Hyuuga».
L’Uchiha la prese per le spalle e la sbatté contro la parete fredda della stanza.
Hinata sorrise, cercando di nascondere il rossore sulle sue guance, ma Sasuke le sollevò il mento e la baciò con una lentezza disarmante. Poi le loro labbra – morbide e carnose quelle di Hinata, ruvide e sottili quelle di Sasuke – cominciarono a cercarsi in maniera sempre più frenetica e passionale, a rincorrersi e a modellarsi dando vita ad un bacio molto più approfondito e coinvolgente del primo.
Le mani di Sasuke scorrevano lungo il corpo di Hinata, mentre lei accarezzava i capelli e il viso dell’Uchiha con quella dolcezza e quella timidezza che da sempre la caratterizzavano.
Lui la prese per i fianchi e la sollevò da terra, facendo combaciare perfettamente i loro corpi. Hinata strinse le gambe alla vita del moro e lasciò che la lingua del ragazzo si intrufolasse nella sua bocca, ricambiando il bacio con piacere e cercando di mostrarsi sicura e determinata.
Sasuke le diede un ultimo bacio sulle labbra, poi abbassò il colletto del suo maglione e scese a baciarle il collo e la pelle scoperta della spalla. Hinata inarcò la schiena e gettò la testa all’indietro, fissando il soffitto per qualche secondo, poi chiuse gli occhi e sorrise, assaporando a pieno la scia di baci che Sasuke le stava imprimendo sulla pelle.
Il ragazzo, allora, insinuò una mano sotto il maglione di Hinata e le sfiorò un fianco, risalendo lentamente lungo le curve sinuose della Hyuuga e giungendo alle forme morbide e sode nascoste dal reggiseno di pizzo. La ragazza sussultò appena quando il moro le sfiorò il seno, sgranando gli occhi e inarcando le sopracciglia come se si fosse appena ricordata di qualcosa.
«S-Sasuke, a-aspetta...», sussurrò premendo le mani sul petto muscoloso e tonico del ragazzo.
L’Uchiha non la stette a sentire, continuando da dove era stato bloccato. Baciò Hinata con passione, intrecciando le dita tra i capelli morbidi e setosi di lei, poi la trascinò sul letto e la fece stendere.
Hinata seguiva ogni suo movimento con sguardo languido ed estasiato.
Sasuke le scostò la frangetta dalla fronte, poi unirono le loro labbra nello stesso momento come se si fossero letti nel pensiero. L’Uchiha afferrò due lembi del maglione di Hinata e le sfilò l’indumento con estrema facilità, scrutando ammaliato quel fisico così perfetto e sensuale che gli apparteneva ormai da tempo. La ragazza arrossì lievemente, imbarazzata alla vista dello sguardo di Sasuke che vagava desideroso lungo tutto il suo corpo. Poi l’Uchiha le diede un bacio veloce sulle labbra e scese a gustare la pelle delicata e profumata dell’incavo del seno, mentre Hinata lo assecondava con le mani strette intorno alla sua nuca. Quando Sasuke la sollevò per la schiena portando una mano sicura al gancio del reggiseno, Hinata gettò un urlo nascondendo il viso tra le mani.
«Che c’è?», chiese Sasuke, scettico.
«N-noi... noi non p-possiamo...», rispose lei, gli occhi umidi e le guance arrossate.
Sasuke corrugò la fronte.
«Tuo padre non è in casa», le ricordò, accarezzandole dolcemente un braccio.
Hinata rabbrividì a quel contatto, ma non si arrese.
«S-Sasuke, ti prego...», lo supplicò, guardandolo speranzosa.
L’Uchiha sbuffò, scostandosi dalla ragazza.
«Hai le tue cose», decretò con fare stizzito.
Hinata spalancò gli occhi e boccheggiò per qualche secondo.
«N-NO!», urlò imbarazzata. «È solo che... che ho freddo!
», mentì strofinandosi le braccia con le mani nel tentativo di convincerlo.
Sasuke la fissò incredulo, poi sorrise in modo malizioso.
«Eppure non si direbbe», le fece notare accarezzandole una guancia accaldata.
Hinata arrossì ancora di più e abbassò lo sguardo.
«Va tutto bene», sussurrò lui all’orecchio della ragazza. Hinata fu attraversata da una potente scossa nel momento in cui percepì il fiato caldo di Sasuke sul suo collo e dimenticò tutte le sue preoccupazioni, baciandolo con una passione e una sicurezza che non sapeva nemmeno di possedere.
Sasuke rispose immediatamente al bacio, slacciando il reggiseno di Hinata per poi baciare e stuzzicare quelle forme così perfette. Hinata avrebbe gettato un gemito di piacere se Sasuke non fosse stato più veloce a rubarle un bacio e accarezzarle il viso per rassicurarla.
Senza smettere la sua opera, il ragazzo si sfilò i pantaloni e così entrambi si ritrovarono quasi nudi in quella fredda notte d’inverno riscaldata solo dalla loro passione e dall’amore che li legava.
Si baciarono ancora, ancora e ancora, senza mai smettere di toccarsi e accarezzarsi con l’intento di trasmettersi emozioni e calore l’un l’altro. Hinata percepiva l’erezione di Sasuke premere contro il suo basso ventre e subito dopo fu invasa da piacevoli fitte allo stomaco che la convinsero a chiudere le gambe. Sasuke sorrise malizioso e le sfiorò una coscia, risalendo lentamente verso gli slip della ragazza che scrutava attentamente ogni suo sguardo o movimento. Hinata sentì che la sua femminilità veniva sfiorata e ansimò di piacere, mentre Sasuke cominciava a sfilarsi di dosso i boxer diventati ormai ingombranti. Quando si ritrovarono entrambi nudi ed eccitati, Hinata sembrò come destarsi da un sogno e fermò le mani di Sasuke che vagavano esperte lungo il suo corpo.
«N-non possiamo!», urlò dimenandosi nel letto con gli occhi lucidi.
Sasuke restò basito di fronte a quella reazione
«Hinata, ma che diavolo ti prende oggi?!», urlò lui con sguardo indignato.
L’aveva chiamata per nome. E Sasuke non lo faceva quasi mai.
La Hyuuga restò a fissarlo con espressione supplicante per qualche secondo, poi si vergognò improvvisamente di essere nuda e si coprì con la coperta fin sopra la testa.
Sasuke, incredulo, la scoprì immediatamente e le prese il viso, costringendola a guardarlo negli occhi.
«Cos’hai?», le chiese con tono serio.
Hinata strizzò gli occhi, ma le lacrime colarono ugualmente lungo le guance accaldate.
«I-io non volevo c-che succedesse...», si limitò a rispondere, la voce rotta dai singhiozzi.
Sasuke aprì la bocca per parlare, ma le parole gli si bloccarono in gola.
Si passò una mano fra i capelli e osservò Hinata piangere silenziosamente.
Allora si stese accanto a lei, passandole un braccio intorno alla vita. Ma Hinata bloccò la mano di Sasuke sul proprio addome e la strinse forte, applicando una leggera pressione.
Il ragazzo ritirò immediatamente la mano e si mise a sedere, fissando Hinata con fare sconvolto.
«Sei incinta?!».
Hinata, in tutta risposta, gettò le braccia al collo del ragazzo e scoppiò a piangere, poggiando la testa sul suo petto. Sasuke non reagì minimamente, lasciando che la mora si sfogasse.
«Dimmi che non vuoi tenerlo».
Hinata abbassò lo sguardo. «Beh... io...».
Sasuke si alzò dal letto e, infilandosi i boxer, raggiunse la finestra.
Il suo sguardo era perso verso l’orizzonte.
«S-Sasuke...», lo richiamò lei, tremante.
L’Uchiha abbassò la testa e poi, inaspettatamente, tirò un pugno contro la parete.
«No!», urlò furioso. «Dannazione, no!».
Hinata si asciugò le lacrime.
«T-tu... tu ora mi l-lascerai?».
Sasuke voltò immediatamente lo sguardo verso la ragazza e sorrise. Un sorriso falso, amaro.
«Credi che sia questo il problema?», disse avvicinandosi con cautela al letto della ragazza. «Aspetti un figlio da Sasuke Uchiha e temi di essere lasciata? E’ questo ciò di cui hai paura?».
Hinata gli rivolse un’occhiata interrogativa.
«C-cosa vuoi dire?».
Sasuke le prese il viso tra le mani e puntò il suo sguardo in quello perplesso della ragazza.
«Guardami, Hinata», le ordinò con determinazione. «Chi vedi?».
La Hyuuga sorrise lievemente.
«Vedo Sasuke Uchiha, uno dei ninja più forti in assoluto, il ragazzo un po’ antipatico ma sincero e passionale di cui mi sono innamorata».
Nessuna ombra di timidezza in quella rivelazione.
«Stupida», la rimproverò lui con tono severo. «Hai dimenticato chi sono realmente? Hai di fronte a te un assassino, un traditore!».
Hinata scosse la testa.
«Lo eri, Sasuke, questo è vero. Ma te ne sei pentito».
L’Uchiha cominciò a fare avanti e indietro per la stanza, le braccia conserte e lo sguardo basso.
«A-allora non mi l-lascerai?», chiese nuovamente Hinata, gli occhi velati di speranza.
«Ancora con questa storia?! Il vero problema è un altro».
Hinata inarcò le sopracciglia, scettica.
«M-mi ami, S-Sasuke?».
Il ragazzo le rivolse un’occhiata imbarazzata.
«C’è bisogno che ti risponda?».
Hinata sorrise e si alzò dal letto, abbracciando il ragazzo da dietro.
«E allora quale è il problema?», chiese, inspirando a pieno il profumo di Sasuke.
Il ragazzo si sfregò il viso con le mani.
«Che razza di padre sarò?», era quello ciò che lo tormentava.
Hinata lo fissò stralunata, poi tornò ad abbracciarlo.
«Sarai un padre meraviglioso... Se ami me, amerai anche lui!».
Sasuke sorrise amaramente.
«Io...», cominciò con fare esasperato. «Io non so se sarò in grado di prendermene cura...».
Hinata lo baciò dolcemente.
«Ce la caveremo, insieme, vedrai».
L’Uchiha annuì con la testa.
«Come faremo con la tua famiglia? E dove andremo a vivere?».
Gli occhi di lei si illuminarono.
«Sposami, Sasuke».
«Mh?».
«Sposami e non avremo problemi di nessun genere».
Sasuke strizzò gli occhi, facendo una smorfia.
«Il matrimonio, eh?», disse alzando gli occhi verso il soffitto. «Che cosa complicata».
Hinata gli prese il viso tra le mani.
«No, Sasuke, non è così. Due persone si amano e si sposano».
L’Uchiha sorrise di fronte alla purezza e all’innocenza della sua ragazza.
«Una cerimonia semplice con pochi invitati. E un ristorante non troppo in vista», decretò alla fine.
Sul volto di Hinata si dipinse un sorriso bellissimo. Gettò le braccia al collo del ragazzo e lo baciò.
«Ti amo».
Sasuke sospirò profondamente.
«Di quant’è... lui?».
Hinata gli sorrise con dolcezza.
«Due settimane, credo».
«Significa quasi nove mesi di astinenza per noi, vero?».
Hinata annuì imbarazzata.
«Non è nemmeno nato e già crea un mucchio di problemi questo marmocchietto», aggiunse Sasuke toccando il ventre di Hinata che ridacchiò con fare infantile.
Poi si stesero insieme sul letto, abbracciati l’uno all’altro.
«Dormi, ora», le disse Sasuke con fare protettivo.
«Dopo te ne andrai?». chiese lei, preoccupata.
«Se vuoi rimango».
«Tutta la notte?».
«Tutta la notte».
Si diedero un ultimo bacio, poi si misero a dormire.


Pochi minuti dopo...
 

«S-Sasuke, dormi?».
L’Uchiha borbottò qualcosa di incomprensibile.
«Secondo te, sarà un maschietto o una femminuccia?».
«Maschio, ovviamente».
«Avrà lo Sharingan o il Byakugan?».
«E’ un Uchiha, avrà sicuramente lo Sharingan».
«E come lo chiameremo?».
Sasuke si voltò, mezzo assonnato.
«Abbiamo ancora nove mesi per decidere. Ora dormi, Hinata».
«Ma io...».
«Ho detto dormi. E’ un ordine, Hyuuga».
«Ti amo».
«Anche io».
Hinata ridacchiò.
«Non ho capito».
«TI AMO E AMERO' ANCHE IL BAMBINO, OK?», urlò facendo cigolare il letto. «Ora dormi».
«E se quando...».
«Me ne vado, basta!».
«Ok ok sto zitta... Buonanotte».
«‘Notte».

Un’ora dopo...

«Sasuke, sei sveglio?».
Silenzio.
«SASUKE?».
L’Uchiha sobbalzò dal letto.
Addio ai giorni felici..., pensò mentre la ragazza lo riempiva di inutili domande insensate, O forse no.













Note dell'autrice:
Giusto per cambiare un po', altrimenti scrivo solo sul NaruSaku XD
Se siete arrivati fino alla fine, significa che qualcosa di buono l'ho fatto. Sul SasuHina ho scritto solo una raccolta di frasi, quindi non so se questa shot sia venuta bene. Spero che apprezzerete ^.^
Fatemi sapere il vostro parere. Grazie <3
Soly Dea

  
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