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Autore: Jessica RJ    21/07/2012    5 recensioni
-come hai potuto fare tutto ciò senza neanche prendere in considerazione il dovere di chiedermi cosa ne pensavo?-
Risposi atterrita. Louis era, non so come, uno stretto amico di quattro individui della mia scuola, che la gente comunemente venerava e trattava come fossero una sorta di boss. Dev’ essere solo uno spaventoso incubo, pensai. Le persone che più disprezzavo e che più mi disgustavano di questa cittadina, sarebbero venute a stare a casa mia per non so quanto tempo.
-quanto resteranno?- chiesi fredda e distaccata. -circa due settimane..poco più o poco meno.- mi disse come se fosse la cosa più innocente del mondo.
-perfetto.- risposi seccata andandomene infine in camera mia.
Non odiavo quei ragazzi per una qualche ragione in particolare che mi coinvolgesse, ma per il semplice fatto che mi sentivo altamente disgustata dai loro modi di fare, dalle loro mentalità, dai loro ideali e ancor più dal modo in cui si atteggiavano con le altre persone.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Terzo Capitolo.


Il letto è disfatto, io sopra ad esso tengo le mie lacrime nascoste, come quasi ogni giorno da quando sono nata. 
Mi abbraccio le gambe quasi cercando di darmi conforto da sola. Che stupida. Ho sempre cercato di auto convincermi del fatto 
che questa vita fosse solo un terribile  incubo dal quale un giorno mi sarei svegliata, forse.  Ma non è mai stato così. 
22 Dicembre 2012. Una banda di tempisti in preda probabilmente ad una crisi ormonale, si è presa violentemente la mia verginità.
17 vergini anni passati con la certezza che la mia prima volta non l'avrei buttata via per una stupida cotta, 
ma bensì l'avrei concessa al ragazzo che avrei ritenuto di amare.  E ora mi trovo qui, terrorizzata da quello che la gente possa pensare, 
con i miei lividi, le mie ferite, il letto macchiato di sangue e la mia pelle ancora tremante. 
Ho perso mia madre all'età di 4 anni e mio padre un solo anno più tardi. 
Nonna è morta per vecchiaia e ora mi rimangono solo Louis ed il nonno. 
Il mio mondo sta crollando sempre più lentamente, cicatrice su cicatrice.
Non so per quant'ancora riuscirò a reggere.
La porta è chiusa a chiave, non posso permettere che qualcuno entrando veda in che condizioni sono ridotta.
Nessuno dovrà mai sapere nulla, di ciò che è successo questa notte. nessuno.

09.10 della mattina. Mi sveglio quest'oggi senza l'aiuto della sveglia, ma per colpa d' insopportabili dolori provocati dai lividi sul mio corpo.
Ancora quando chiudo gli occhi, immagini confuse e agghiaccianti mi riportano alla mente le ore precedenti.
Occhi che sarebbero rimasti impressi nella mia mente per sempre.. e ancor sento quelle mani che disgraziatamente mi violentarono.
Tento velocemente di pulire tutto sperando che mio fratello stia ancora dormendo.  Dicono che il segreto sia pensare ad altro..ma come ?
Quest'oggi mi sarei persa l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze Natalizie, ma non potevo fare altrimenti,
non avevo nè la forza fisica nè la forza psicologica di uscira di casa.
In fretta mi avvio in bagno e cerco di repellere ogni traccia, di quelle rivoltanti creature, rimasta sul mio corpo.
L'acqua della doccia riesce a  fermare il tremolio delle mie mani, peccato che la preoccupazione più grande venga solo poi.
Dopo circa 45 minuti sotto il getto dell'acqua, esco dalla doccia e.. velocemente apro il cassetto più basso sotto il lavandino.
Frugando in mezzo a diverse bottiglie di sciampo, balsamo e quant'altro,
avvio la mano in fondo al cassetto e un po tremante ne estraggo un test di gravidanza.
Per grazia divina, quelle bestie devono aver usato delle precauzioni perché il test è risultato negativo.
Già .. bestie. non trovo altro termine per definire esseri tanto rivoltanti. 


Tornai svelta in camera mia e cercai di vestirmi coprendo il mio corpo il più possibile..
fortunatamente essendo in periodo natalizio era normale coprirsi molto.. considerata la temperatura esterna.
mi stesi nuovamente sul letto e misi un po di musica a basso volume sul mio computer.
Una musica calma, qualcosa che riuscisse a rilassarmi un po e darmi il tempo di pensare.
Generalmente quando litigavo o comunque discutevo..con mio fratello,
la mattina seguente cercavo di farmi perdonare preparandogli una sorta di colazione speciale..
e lui faceva con me la stessa identica cosa quando si sentiva in colpa.. purtroppo però quella mattina non ebbi la forza, per scendere di sotto e fare tutto ciò.
Odiavo litigare con Lou e forse sarei dovuta essere più comprensiva..
insomma.. mio fratello ha lasciato la scuola qualche anno fa per potersi occupare di me, trovare un lavoro e mantenerci..
ha praticamente perso la vita sociale che un neo 21 enne dovrebbe avere e..  penso che in fondo volesse solo passare un po di tempo con dei suoi vecchi amici.
certo.. se me l'avesse chiesto l'avrei apprezzato.. e tutt'ora penso di non voler aver nulla a che fare con quella gente..
ma forse.. e dico FORSE.. un piccolo sforzo l'avrei anche potuto fare per Louis.
 
TOC-TOC. Sentii bussare alla porta e un brivido mi percosse la schiena. 
Ero coperta e ricoperta con abiti davvero pesanti, ma mi sentivo ancora terribilmente spaventata..
temevo che qualcuno potesse notare dei segni sulla mia pelle  e..  presi una leggera coperta di pail che avvolsi nuovamente attorno al corpo. 
-Avanti.- Dissi un po titubante.  -Sei sveglia sorellina? Ti ho portato la colazione..- Louis. Penso che mio fratello sia la cosa più bella che la vita potesse regalarmi.
Poggiò il tutto sulla scrivania della mia camera e si sedette affianco a me. Io ancora evitai di aprir bocca e non dissi nulla.
-Volevo scusarmi per quello che ho fatto, hai ragione e mi dispiace non averti chiesto se eri d'accordo di..- non lo feci continuare, non aveva importanza.
Lo strinsi fra le mie fragili braccia e una lacrima gli rigò il viso. Louis era un idiota, un cretino, un pazzo e perfino un pessimo cuoco.. 
ma in pochi conoscevano il suo lato così incredibilmente dolce e affettivo.

Decisimo di vederci un film fino all'arrivo dei ragazzi.. sarebbero arrivati per pranzo quindi avevamo ancora qualche ora tutta per noi.
Era importante per me avere un po di tempo da trascorrere sola con il mio fratellone.. mi ricordava che non ero sola.
Penso di essermi addormentata durante il film, perché quando mi svegliai il televisore di camera mia era spento e lui non c'era.
-Dormigliona ti sei svegliata, eh! Scendi che a minuti dovrebbero arrivare i ragazzi e il pranzo è gia in tavola!- disse volgendomi un gran sorriso.
Ancora questa cosa non mi andava giù, ma vedere Louis così felice non aveva prezzo. Mi diedi una sistemata ai capelli  e misi qualcosa per far bella figura.
Ovviamente.. sempre abiti che mi coprissero.

DIN-DON. -Eccoli eccoli!- Louis non stava più nella pelle.
-vedrai ti piaceranno!- mi disse poco prima di aprire la porta.
La sua mano girò la maniglia e i quattro ragazzi si mostrarono.
uno di loro mi porse la mano ma quando gliela stinsi, 
ci fu un silenzio tombale.


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Buona sera lettrici :') !
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, ora sapete finalmente cosa è successo la sera precedente!
Ci terrei a ringraziarvi ancora, non solo per le visualizzazioni che crescono sempre più
ma anche per le 5 recensioni dello scorso capitolo e le 7 che hanno messo la mia storia fra le preferite :') grazie, davvero.
Come avrete notato, sto cercando di pubblicre regolarmente un capitolo ogni 5 giorni e spero di riuscirci sempre.

Love ya all!
Un bacio, 
Jessica RJ.
  
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