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Autore: Ludrak    22/07/2012    0 recensioni
I sogni, frutto dell'immaginazione di ogni creatura... visioni riguardanti pensieri recenti.
Rovinare tutto... quello era il lavoro di Nocturne, una creatura dal'inimmaginabile cupezza, era famoso, per il suo rancore verso il mondo.. verso gli evocatori, persone dai vasti poteri,capaci di controllare con la mente i campioni della lega, persone o creature... in poche parole combattenti chiusi nella summoner's rift o tweested treeline in un sanguinoso scontro; li, volevano rinchiudere nocturne,ma di certo la cosa non sarebbe stata facile.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lui era li, in un buio vicolo in cerca della vittima... vide l'uomo di mezza età correre lungo quella strada deserta.. 
L'uomo sapeva.. sapeva che quella creatura dall'aspetto ignoto girovagava per i sogni... specialmente quelli che infestava il paese, i sogni colmi di paura, e sicuramente in una città grande come quella e deserta non sarebbe stato un posto molto gradevole.
Nocturne sentiva la paura dell'uomo e questo lo confortava, gli dava forza, lo guardava dall'alto, cercava di aggirarlo senza farsi vedere in modo tale da rendere l'omicidio più
teatrale. 
L'uomo continuava a correre senza mai fermarsi fino a quando le gambe non cominciarono
a bruciargli ma lui lo sentiva vicino, sentiva la sua presenza fino a che vide sotto i suoi piedi
una lunga pozza di liquido nero che andava dritto fino a una decina di metri piu avanti a lui,
capii che era opera di Nocturne e perciò si rimise a correre, ma c'era una cosa strana...
per quanto si sforzasse a correre piu velocemente lui era sempre li,  in quella pozza,
come se gli impedisse di andare lontano, veloce.
Dopo aver visto l'uomo cadere sullo stesso punto piu volte Nocturne decise di farla finita,
con un lento gesto delle sue lame che teneva incastonate nelle bracca si mise a urlare: -sei tutto solo! non puoi fuggire..- e si scaglio verso l'uomo puntandogli le lame con un colpo secco e lo uccise.
-Dobbiamo capire come gestisce,come pensa!- Disse Hamber.
-E come facciamo? Non cè modo di poter guardare o ascoltare quello che fa
o ci ucciderebbe!-Rispose Ned.
-Abbiamo solo quel povero malato che dice di averlo visto..-
-Ah si... Kelvin il paziente del manicomio..-
-Il numero..4236-
-Dice sempre la stessa cosa.."L'oscurità si sta chiudendo dentro .. è nero come la pece ... ma ora riesco ancora a vederlo ..."-
-Mi sembra tanto di pagliacciata da pazzo..-
-Ma non dobbiamo sottovalutarlo... potremmo incontrarcelo dovanti in qualsiasi notte-
-Pensandoci bene oggi ho consultato un laboratorio scentifico di un mio amico.. Penso di aver trovato la soluzione Ned!-.
  
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