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Autore: Astaroth Arslan    22/07/2012    1 recensioni
In un tempo ed un luogo indeterminati, la società umana è dominata dai vampiri. Le leggi sono severe e spietate soprattutto per la componente lycan della città, costretta a vivere in un ghetto da cui non si può uscire pena la morte.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Mamma, perché non possiamo uscire dal ghetto?”
Un’ombra scura le passò sul volto da bambolina, ancora molto giovanile nonostante l’età.
Uno dei piatti che stava lavando le cadde di mano, scheggiandosi il bordo.
Sussultai a quel tonfo secco, sentendola soffocare un’imprecazione.
“La ceramica della Signora ‘O Neil…”
Fu tutto ciò che udii prima che si girasse e si inginocchiasse davanti a me. Giunse le mie mani su cui chiuse a coppa le sue.
“Non lasciare mai che siano altri a decidere per te, Julian. Mai. Noi usciremo da qui, te lo prometto.”
Le sue parole erano straripanti di una solennità che mi fece scoppiare a piangere. Ero solo un bambino e non capii il senso delle sue parole, ma intuii che ci fosse un significato forte e oscuro.
Piansi forte ed incontrollato stretto a lei. Il suo seno morbido premeva contro le mie guance assorbendo lo sfogo delle mie paure.
Tutto stava per cambiare.
 

**********

 
“Siamo lycan, Julian. Questo è il nostro destino. Siamo felici qui. Non ci manca niente.”
Annuii timidamente, abbassando lo sguardo per rifuggire quello di Anthony.
Non potei però fare lo stesso con le sue parole.
Mi tirò i capelli all’indietro, costringendomi a fronteggiarlo nuovamente.
“Palle! Sono solo puttanate! Non dobbiamo arrenderci loro, Jules! Non può esserci felicità quando manca la libertà e noi siamo prigionieri del ghetto. Non dimenticartelo mai e non credere a chi ti dice il contrario.”
 


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Note dell'autrice:
Come avevo già avvisato, questo capitolo è molto corto e si compone soltanto di due ricordi di Julian, il protagonista che finalmente acquisisce un nome.
Personalmente questo capitolo, per quanto breve, mi piace molto perchè da almeno un'idea su quale potesse essere il sentimento comune dei lycan nel ghetto e su come alcuni di loro avessero deciso di prendere in mano il proprio destino, pur andando incontro ad una fine fallimentare.
Quì si ha anche un'idea sommaria del carattere di Anthony, personaggio che mi piace molto nonostante sia morto prima ancora che la storia effettiva inizi. Suo fratello non ha nemmeno una briciola del suo fegato, sebbene cerchi di imitarlo uwu Jules è solo un ragazzino spaventato che cerca di essere sfrontato -senza riuscirci granchè bene- per fronteggiare il peso dei tragici eventi che lo colpiscono, Anthony è invece ormai un uomo che ha ben chiaro cosa vuole per sè e per la sua famiglia e che cerca di prenderselo a discapito della sua stessa vita.
Sono convinta che sarebbe andato molto d'accordo con Catone l'Uticense, almeno stando a come Dante lo presenta nella sua Divina Commedia xD
  
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