Le mani di Itachi erano perfette.
Erano grandi, con dita lunghe e sottili e perfette, con delle unghie curate e viola.
Tuttavia, in quanto perfette potessero sembrare, anche Itachi non poteva sfuggire alla deturpazione della loro professione.
Le sue dita erano callose, il risultato delle armi che maneggiava con maestria. Sul lato interno del palmo della mano sinistra c’era un segno di bruciatura, nel momento in cui aveva afferrato un kunai caldo diretto a colpire il ragazzo biondo, suo compagno.
Molti pensavano che Itachi era freddo come la sua personalità apatica, ma Naruto sapeva che si sbagliavano. Itachi era tutt’altro che freddo.
Le sue mani emettevano un tipo di calore che ci si aspetterebbe da un abbraccio, o una coperta riscaldata. Era meraviglioso.
Non c’era niente che amava di più quando Itachi gli afferrava la sua mano e la teneva stretta, come se temesse che Naruto potesse scivolargli via. E quando Itachi infilò le mani sotto la sua camicia per toccare la sua pelle, non c’era altro modo per descrivere quanto Naruto amava quelle mani, quando lo portavano a toccare la vetta del cielo.
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Ringrazio Red Fox e _NeKoGiRl per aver recensito lo scorso capitolo e sono contentissima che vi piaccia.
Un bacio.