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Autore: MissDirection    23/07/2012    4 recensioni
Lei non ha mai vissuto l'amore vero, alcuni dicevano l'amore non si trova così facilmente, altri invece erano sicuri che delle volte l'amore è a pochi passi da te,
Non ha mai provato l'amore, per lei erano sono cotte passeggere.
Ma rrivarà qualcuno a stravolgergli la vita e lei finalmente potrà amare veramente.
TRATTO DAL CAPITOLO PRIMO:
«Allora... vieni al nostro concerto ?» mi chiese lui, scompigliandosi i capelli, da come mi ha detto Becky ho capito che quando fa così stà provando a farti cadere ai suoi piedi.
«Si ci vengo con Becky» alzai lo sguardo e vidi i suoi occhi, erano bellissimi per non parlare delle sue fossette, mentre sorrideva sembrava di stare in un paradiso.
«Allora ci vediamo»mi salutò con la mano e mi fece l'occhiolino, io invece corsi a togliermi quel grembiule e corsi verso l'uscita del ristorante senza neanche avvertendo mio zio, ma di sicuro avrà capito che me sarei andata.
Questa è la mia prima FF, spero vi piaccia ;)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Madison

«Dai, che mi tuffo!»nonostante che le avessi detto che non mi sarei immersa dentro la piscina ,lei continuava a torturarmi dicendomi che l'acqua era calda e bassa, io non mi fidavo.

«Te l'ho detto »le risposi canzonando le parole, sbuffò e si buttò , schizzandomi d'acqua piena di germi dove di sicuro i bambini avranno fatto la pipì.

Mi spostai dal bordo piscina e mi sedetti a gambe incrociate sulla sdraio, guardai Becky mentre nuotava da una parte all'altra della piscina, certe volte vorrei essere come lei, cioè spigliata , con la voglia di fare tutto e che non abbia paura di tuffarsi .

Mi squillò il telefonino, guardai il display ed era mia madre che mi chiamava, non risposi perchè conoscendola avrebbe di sicuro fatto un discorso sul fatto che non sapevo nuotare e che avrei rischiato di annegare.

«Già esci? »chiesi io a Becky , aveva poggiato le mani sul bordo piscina e stava mettendo forza sulle braccia per alzarsi , si sedette sul bordo e si alzò in piedi. Lei annuì , prese l'asciugamano e si sedette davanti a me sulla mia sdraio.

«Facciamo un gioco? »chiese lei, visto che mi stavo annoiando, perchè no? Io annuì, lei guardò prima a me poi si guardò intorno come per controllare se ci fosse qualcosa.

« Allora, chiudi gli occhi e alzati» feci quello che mi disse, già sapevo che voleva fare, lo avevo intuito però non ne ero del tutto sicura, ma daltronde da Backy ti puoi aspettare di tutto.

Camminammo per un po' alla fine lei si fermò , mi prese le spalle e mi diede una spinta in avanti, tanto da farmi cadere in acqua, io questa gli la avrei fatta pagare, provai a risalire su, ma senza risultato calciavo, calciavo ma non risalivo su...

« Eccola, stà aprendo gli occhi!» gridò una persona, sentivo il pavimento freddo e bagnato sotto di me, aprì gli occhi e davanti a me mi ritrovai un ragazzo, mi guardava come se fossi un alieno, aveva gli occhi verdi cioè dei stupendi occhi verdi, i ricci bagnati che gli cadevano sulla fronte.

«Che è successo? »chiesi io un po' stordita dall accaduto, mi alzai con la schiena tenendomi sul pavimento con le punte dei gomiti, il ragazzo di prima mise una mano sulla schiena aiutandomi.

«Ti sei tuffata e... »dopo quello mi ricordai tutto, mi alzai di colpo tanto che il ragazzo si spaventò, cercai con lo sguardo Becky e si trovava dietro al ragazzo che piangeva, non potrei mai avercela con lei.

«Becky... »mi avvicinai a lei con le braccia aperte, ma lei si spostò dicendomi che non si meritava quell'abbraccio, io mi avvicinai di nuovo e l'abbracciai.

'Becky non potrei mai avercela con te, tu sei la mia migliore amica!' le sussurrai con la testa vicino all'orecchio, lei mi strinse ancora più forte e mi sussurrò un 'Ti voglio bene' .

«Comunque grazie»mi girai e il ragazzo di prima non c'era più, girai la testa più volte e volte ma ormai era scomparso. Ritornai alla sdraio triste avrei voluto rivedere quel ragazzo ancora una volta.

«Ciè ma ti rendi conto che sei stata salvata da Harry Styles?»ed ecco la solita Becky, cioè quella pazza .



«Chi?» chiesi io, Harry? Styles? Harry Styles? Perchè questo nome mi è familiare?ero sicurissima che questo nome lo avevo già sentito, ma dove?

«Harry Styles» iniziò « quello dei One Direction!» esultò , saltando da una parte all'altra , stava quasi per rompere la sdraio.

«Oh...Mi andrebbe di rivederlo» dissi io con la testa bassa.



Harry

Quella ragazza mi aveva scatenato qualcosa dentro, ma sarà di sicuro perchè ho mangiato , era strano averla vicino sentivo una cosa allo stomaco ma era impossibile avere le farfalle nello stomaco con una persona che non conosci.

Me ne dovetti andare da lì perchè le fan mi avevano visto, strano che quella ragazza non avesse riconosciuto come la sua amica che credo si chiami Becky.

«Ehy amico che hai fatto, avrebbero potuto riconoscerti!»esclamò Zayn, incazzoso come sempre.

«Zayn ha ragione che ti è preso?Adesso siamo costretti ad andarcene perchè ci hanno riconosciuto!»sbuffai, ma è possibile che non capiscano niente, ho salvato la vita a una ragazza, cosa potevo fare lasciarla annegare?

«Dai sali in macchina»sbuffai e abbassai la testa e mi infilai nella macchina di Niall. Per il viagio del ritorno nessuno fiatò e ci limitammo ad ascoltare la radio.







Madison



Rimanemmo in piscina ancora un po' ma poi tornammo a casa con la macchina di Becky, io ancora non riuscivo a non pensare a quel ragazzo, sentivo qualcosa alla bocca dello stomaco, ma era impossibile che erano farfalle per un ragazzo che conosco appena, anzi che non conosco per niente.

«...concerto tra due mesi...»mi risvegliai, dal mio stato di trance e mi accorsi che Becky stava parlando con me, anzi stava parlando da sola dal momento che io non la stavo ascoltando.

«Ma mi stai ascoltando?»sbottò lei arrabbiata, io annuì solamente«Ti stavo dicendo che tra un mese mesi gli One Direction faranno un concerto» un concerto? Voglio andarci e incontrarlo un'altra volta, vorrei ringraziarlo.

«Ah, ci andiamo?»chiesi io, dissi con non molto interesse ma la verità era che io volevo andarci a tutti i costi e volevo rivedere i suoi occhi.

«Si, ci avevo già pensato, allora ci sentiamo dopo?» disse accostando la macchina nel vialetto di casa mia, gli lasciai un bacio sulla guancia e scesi dalla macchina.

Entrai e a casa mia non c'era ancora nessuno, di solito mia madre alle tre và dalla sua amica Jade, mio padre và al ristrante di mio zio ad aiutarlo dove io di pomeriggio vado a lavorare e mia sorella è come al solito a fare compere.

Posai la borsa vicino al mobile del salotto e corsi in camera a prendere l'intimo e mi precipitai in bagno, mossi la manovella della doccia e lasciai scorrere l'acqua, d'estate mi facevo la doccia soltanto con l'acqua fredda.

Mi spogliai ed entrai nella vasca, dovetti resistere all'acqua fredda ma dopo ci feci l'abitudine, era una sensazione bellissima.





«Zio ma questa ordinazione a che tavolo và?» chiesi dal bancone aspettando la risposta dalla cucina, intanto sentì il rumore della campanella, cioè era segno che erano arrivati altri clienti.

«Al tavolo sei!» urlò dalla cucina, presi i piatti e li portai nel tavolo infondo al ristorante, stranamente erano tutti incappucciati, strano anche che avevano prenotato quel tavolo, nessuno lo prendeva di solito si mettevano vicino le finestre per vedere il panorama.

«Ecco a voi» dissi con più gentilezza possibile, posai i piatti davanti ad ognuno di loro e chiesi che cosa volevano da bere, ordinarono e ritornai al bancone per prendere delle aranciate.



«Zio io ho finito qui, devo fare qualcos altro?» chiesi a mio zio affacciandomi alla alla cucina sbilanciandomi con il corpo e tenendomi con le mani sul bordo della porta.

«Si, un'attimo!» intanto aspettando che tornasse, i clienti 'strani' si avvicinarono alla cassa per pagare, arrivarono alla cassa e uno dei cinque tirò fuori il portafoglio, alzò la testa e li rividi quei occhi, feci una faccia meravigliata , non me lo sarei mai aspettata di rivederlo al ristorante di mio zio.

«oh, ma tu sei quella...» iniziò a parlare «quella che stava per affogare» continuai io, non so come riuscì a parlare visto a lui mi trapassava con quei occhi verde mare

«Senti Harry vorrei ringraziarti per quello che hai fatto» dissi a voce bassa, mentre calcolavo il costo di ogni piatto ordinato da loro.

«Grazie...come fai a conoscere il mio nome?» chiese lui , facendo una faccia strana «Sai la mia amica Becky è una vostra fan...Trenta e cinquata» lui fece una faccia spaesata.

«Il conto» lo riportai sulla terra, aprì il portafoglio e pagò il conto, presi i soldi e li misi nella cassa, ci furono dei minuti interminabili di silenzio finchè lui non aprì la bocca per parlale.

«Allora... vieni al nostro concerto ?» mi chiese lui, scompigliandosi i capelli, da come mi ha detto Becky ho capito che quando fa così stà provando a farti cadere ai suoi piedi.

«Si ci vengo con Becky» alzai lo sguardo e vidi i suoi occhi, erano bellissimi per non parlare delle sue fossette, mentre sorrideva sembrava di stare in un paradiso.

«Allora ci vediamo»mi salutò con la mano e mi fece l'occhiolino, io invece corsi a togliermi quel grembiule e corsi verso l'uscita del ristorante senza neanche avvertendo mio zio, ma di sicuro avrà capito che me sarei andata.

Stavo correndo. Dove? Da Becky per raccontargli tutto, arrivai davanti casa sua e suonai il campanello, mi venne ad aprire William, suo fratello, lo salutai soltanto con un 'Ciao' e corsi di sopra con meta 'cameretta di Becky'. Arrivai davanti la sua cameretta la aprì di scatto e la richiusi alla mie spalle, rimanendo con le spalle attaccate alla porta mentre riprendevo fiato.

«Ma che sei matta? Mi hai fatto prendere un colpo!»sbraitò Becky, mi avvicinai a lei quando presi fiato, le presi le spalle e lei mi guardava mele.

«Tu.non.puoi.capire.cosa.è.successo.!» le dissi scandendo tutte le parole della frase.

«Cosa?»chiese lei.

«Hai presente che ogni pomeriggio lavoro da mio zio, no?»le dissi sedendomi sul letto, lei annuì «Bè oggi ho incontrato Harry!» lei rimase di stucco, con la bocca aperta e mi guardava come se fossi un alieno.

«Raccontami ogni dettaglio!» urlò, prese la sedia della scrivania e la spostò vicino al letto, intanto io che guardavo il soffitto della sua camera, le raccontai tutto l'accaduto, pensare a quello che era successo mi faceva venire qualcosa allo stomaco come se dentro il mio stomaco ci fossero degli elefanti che correvano da una parte all'altra.

«Becky ma tu credi che si ricorderà di me?» gli chiesi con la voce che tremava, non so come ma quel ragazzo era bellissimo, infondo stò esagerando l'ho incontrato due volte,sono sicuramente impazzita.

Non mi sono mai innamorata, e non so cosa vuol dire di preciso, quando mi piaceva un ragazzo dicevo di essermene innamorata ma alla fine non era vero, quando sei innamorata pensi sempre a quel ragazzo, non riesci più a dimenticarlo, e quando lo vedevi con una ragazza eri gelosa, ma alla fine per me sono state solo 'cotte passeggere' .

«Mad se fossi un ragazzo non mi scorderei mai una come te» disse lei con un velo di saggezza nella voce, scoppiai ridere alzandomi con la schiena dal letto, ma dopo mi fermai a pensare alla cavolata che aveva detto.

«Si, ma i ragazzi non la pensano così» dissi io buttandomi a peso morto contro il letto.



Rimasi a mangiare da Becky , infondo mi ha fatto bene, cioè per almeno cinque minuti non ho pensato ad Harry, ed ne sono felice perchè so che dovrò aspettare altre tre settimane per rivederlo e non ho neanche la certezza che si ricorderà di me.

«Grazie per la cena» dissi sulla soglia della porta « infondo mi ha fatto bene passare un po' di tempo con te» rivelai a Becky, che con una mano teneva la porta di casa sua, dall'altra parte del vialetto c'era mia madre dentro la macchina che suonava il clacson. Gli urlai un 'Arrivo subito' ed salutai Bechy con un bacio sulla guancia, per poi correre verso la macchina di mamma.

«Mamma, lo sai che non ti chiedo mai niente...» iniziai a dire, li volevo chiedere del concerto, vidi lei levarsi gli occhiali da sole e pogiarli sul cruscotto.

«Dai arriva al sodo, cosa devi chiedermi?» adesso ero agitata, ma infondo anche mia madre da piccola aveva avuto un idolo , tranne che per me non è un idolo è un ragazzo di cui sono cotta.

«sai il prossimo mese gli One Direction faranno un concerto e vorrei tanto andarci» avevo paura che mia madre mi rispondesse un 'no' secco , ma rimase in silenzio, ciò non vuol dire che è un 'si' ma un 'ci penserò'. Bè daltronde era meglio di un rifiuto.

«Parlerò con tuo padre» speriamo che mio padre dica di si, infondo con lui ho ottimi rapporti e mi confido.

Arrivammo a casa e io me ne andai nella mia cameretta a mettermi il pigiama, aprì il cassetto e tirai fuori una canottiera nera a righe blu e e i pantaloncini azzurri, andai in bagno e mi lavai i denti.

«...dai è grande adesso e...» udì delle chiacchiere in salotto, la voce che sentì era di mio padre, da quello che capì lui voleva che andassi, ma mia madre era preoccupata.

«Mamma devi stare tranquilla tanto viene anche Becky» avevo deciso di intromettermi in quella discussione e dire a mamma che veniva anche la mia amica, mia madre si sente più sicura quando sa che non sono sola.

«Va bene ma devo parlare con la signora Doyle» è fatto, non ci credo ancora andrò al concerto dei One Direction, sono felicissima, mi diressi nella cameretta e misi sulle gambe il mio portatile, inviai una richiesta a Becky per vederci con la Webcam.

«Ehy bellissima, indovina un po' cosa ho da dirti?» gli dissi facendo un sorriso enorme, lei fece finta di pensarci un po', mettendosi in una posizione da pensatore.

«Fammi pensare ...non lo so...podarsi che andremo al concerto dei One Direction?» chiese quasi urlando, io annuì facendo arrivare il sorriso da un orecchio all'altro.

«Allora per prima cosa, mia madre vuole parlare con la tua, per seconda cosa domani vieni a casa mia che mi devi far conoscere meglio questi ragazzi!» le dissi.

Continuammo a parlare per tutta la notte, finchè mio padre nell'altra stanzà mi urlò di smetterla se nò non mi avrebbe mandato al concerto.

Scoprì il letto e mi misi sotto il lenzuolo freddo mentre il ventilatore davanti a me mi mandava aria.

Mi addormentai i poco tempo pensando che fra meno di tre settimane avrei rivisto quel ragazzo che mi salvò in piscina.

Quella notte, si quella notte sognai Harry Styles.



Eccomi!

Puonciorno ragazze!

Come và? Vi piace la mia storia? Sapete la mia prima FF e vorrei tanto sapere cosa ne pensate...

Ho scritto questo capitolo in tre giorni e se mi volete far felice

potete ripagare miei sforzi Recensendo ;)

Mi fareste felicissima!

Vi faccio un indovinello....

Tra gli 1D, dovrete dirmi il nome di cui scrivo questo:

La mamma si chiama Maura Gallagher.

Da poco la mamma ha adottato una figlia.

Ha avuto una fidanzata di nome Barbara Pavone

Ha imparato a suonare la chitarra 'Auto-Didatta'

Si è tinto i capelli quando aveva 12 anni.



Spero che recensiate in tanti XD

Se ancora on avete capito chi è ve lo dirò io!

  
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