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Autore: TheGreatAndPowerfulZael    23/07/2012    2 recensioni
Beh, che dire? Sono due anni che non scrivo in prosa ma solo in poesia, ma finalmente, dopo aver letto una marea di fanfic su Inazuma Eleven fin troppo yaoi per i miei gusti, mi è venuta l'ispirazione, e così inizierò a scrivere fanfic di IE NON yaoi. Spero di riuscire a mettere bene per iscritto tutti i concetti che ho in mente, e ovviamente che la fanfic vi piaccia/solletichi il vostro interesse.
In particolare, questa mia prima fanfic vedrà alcuni personaggi ex-Alius, alle prese con sentimenti forti, durante il loro secondo anno al liceo (high-school) Raimon. La coppia di protagonisti sarà Kiyama Hiroto x Kii Fumiko, cioé Gran (Xene) e Keeve (Kiburn).
Ringrazio tutti coloro che seguiranno la mia fanfic dall'inizio alla fine (anche se al momento non so quanti capitoli fare, né come farla finire).
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 6 - LA VERITÀ/PARTE 1

 
Nel grande letto di Hiroto, lui e Fumiko, teneramente abbracciati, sentivano il calore emanato dalla vicinanza dei loro corpi. Nel buio, Hiroto non la poteva vedere, ma l’espressione di Fumiko era decisamente turbata.
-Hiroto?-
-Sì?-
-Senti... devo chiederti una cosa. Io... cosa sono per te? Sono solo un rimpiazzo per Reina vero? Se... se... se vuoi... io... posso diventare Reina... posso anche cambiare il mio nome...-
Hiroto fu decisamente stordito da quelle parole: non riusciva bene a inquadrare la situazione nella quale si trovava. La sentì singhiozzare, e ciò poteva significare solo una cosa: Fumiko stava piangendo. Prima che potesse ricominciare a parlare, Hiroto le posò l’indice destro sulle labbra, e la baciò sulla fronte.
-Fumiko... Reina era Reina. Tu sei tu. Non devi cercare di diventare Reina: non lo voglio. Mi procureresti un dolore troppo grande da sopportare. Sei già meravigliosa così come sei: io sono felice con te ora e lo sarò anche in futuro.-
Quelle parole colpirono il cuore di Fumiko: le lacrime di tristezza si trasformarono in lacrime di felicità.
-Da... davvero vado bene... così come sono?-
-Fumiko... non cambiare mai. Sei stupenda in ogni tuo aspetto.- Hiroto le carezzò la guancia sinistra. -Non devi cercare di essere chi non sei. Io ti voglio così, e non c’è altro da aggiungere.-
La ragazza stava piangendo e singhiozzando dalla felicità: aveva capito definitivamente che Hiroto l’aveva accettata. Il ragazzo la strinse a sé con più forza, e poggiò le sue labbra su quelle della ragazza. Ciò che seguì quel bacio non fu altro se non una dichiarazione d’amore indissolubile ed eterno.
 
La mattina arrivò presto, e i due furono svegliati dal dolce canto di Reina. Si risvegliarono ancora abbracciati, ed entrambi arrossirono a causa della ridottissima distanza fra le loro labbra. Mentre Hiroto andò nel bagno al piano terra per cambiarsi e sciacquarsi il volto dalle ultime vestigia notturne, Fumiko utilizzò il bagno più vicino alla camera da letto, come suggerito dal ragazzo. La ragazza si specchiò e si sistemò i capelli, poi, ripensando agli eventi della sera prima, arrossì violentemente di nuovo. Una vota che si fu cambiata e sistemata, scese, e notò che Hiroto aveva già preparato la colazione.
-Quando vivi da solo, devi essere in grado di fare tutto. E poi cucinare mi piace.-
I due consumarono la colazione assieme, e poi Fumiko si offrì di aiutarlo a lavare le stoviglie, aiuto che però Hiroto declinò, dicendo: -Non posso permettere che due mani soffici come le tue facciano lavori così terra terra.-
Fumiko non aveva mai visto Hiroto in quello stato: sembrava come se un grosso peso gli si fosse sollevato dal cuore, ed effettivamente era così. Fumiko non lo realizzò subito, ma poi capì che avere espresso a lui le sue preoccupazioni l’aveva soltanto reso più sicuro di ciò che lui provava per lei.
Così, una volta che Hiroto ebbe finito con il lavaggio, Fumiko si buttò fra le sue braccia, chiedendogli scusa per ciò che aveva detto la sera prima: Hiroto la abbracciò e la baciò sulla fronte come ormai era solito fare, rassicurandola.
 
I due uscirono a braccetto dalla casa di Hiroto, e davanti al cancello trovarono Ryuuji e Maki nella loro stessa situazione: i quattro, scambiatisi i classici saluti della mattinata, si diressero verso la scuola. Maki notò che Fumiko era più felice del solito dal primo giorno di scuola; non poteva sapere che Fumiko l’aveva letteralmente salvato dalla morte. -Ehi, Fumiko... hai un’espressione decisamente allegra oggi! È successo qualcosa di bello?-
Fumiko arrossì violentemente, e iniziò a balbettare qualcosa di impercettibile; Maki però possedeva un intuito straordinario per certe cose, e inferse un altro colpo verbale: -Non ci credo... avete fatto QUELLO???-
A quelle parole Ryuuji (che si stava per strozzare inghiottendo la sua stessa saliva) guardò Hiroto che iniziò a fischiettare noncurante delle parole di Maki, e disse all’ex capitano della squadra di punta dell’Alius: -SUL SERIO???-
Hiroto si guardò circospetto, come alla ricerca di persone indiscrete vicine a loro quattro, e disse: -Ma la volete piantare di urlare??? Idioti!-
Maki fece una faccia da finta scandalizzata: -Ma allora lo ammettete!-
-Ehm... mi sa che è inutile negarlo ormai...-
Ryuuji guardò Hiroto e gli disse: -Allora?-
-So bene cosa vuoi dire... allora siamo io e lei. E basta.-
Hiroto mise un po’ più di enfasi sulle due ultime parole, quanto bastava all’ex capitano della Gemini Storm per essere sicuro che Hiroto fosse fermo e deciso nel continuare con Fumiko.
-Abbiamo fatto il grande passo, ma non credo che lo debba sapere tutta la scuola.-
-Sapere cosa?-
Da dietro i quattro, comparvero Haruya (che aveva appena parlato) e Fuusuke con le rispettive ragazze, tutti decisamente interessati alla faccenda.
-Niente che debba interessarvi.- Hiroto rispose cercando di far valere ancora il suo tono autoritario. Fuusuke non ne fu spaventato e replicò: -Per caso riguarda il fatto che Kiri è in grado di smaterializzarsi nel nulla?-
A quell’affermazione, Hiroto, Ryuuji, Fumiko e Maki ebbero un colpo al cuore e si fermarono. -Ho colto nel segno vero?-
Hiroto si affrettò a rispondere: -Non riguardava questo, ma voi come diavolo fate a saperlo?-
Haruya chiarì la situazione: -L’abbiamo vista.-
Ryuuji e Hiroto si guardarono, e poi il primo disse: -Meglio se ne parliamo con Afuro.-
-Afuro? E cosa diavolo centra Afuro in tutto questo?- Haruya era arrogante come al solito, e Hiroto rispose: -È lui la persona che ci ha informato sulla “vera natura” di Kiri.-
Fuusuke era leggermente confuso, anche se non lo dava a vedere, e disse: -In che senso “vera natura”?-
Hiroto rispose, ma il passaggio di un autocarro coprì la sua risposta. Haruya e Fuusuke, come le loro ragazze, però, riuscirono a leggere le labbra di Hiroto, e rimasero a bocca aperta.
 
All’ingresso della scuola, gli otto videro Afuro che stava per entrare e lo fermarono. Hiroto spiegò all’ex capitano della Zeus la situazione, così quest’ultimo si avvicinò ai suoi ex compagni dei Fire Dragons (e alle loro ragazze) e disse loro: -Beh, non ci posso fare niente. Quello che vi ha detto Hiroto è vero. Ne sono assolutamente certo. All’inizio la cosa doveva rimanere fra me, lui e Fumiko... poi Ryuuji e Maki si sono dimostrati degni di conoscere la situazione. E adesso anche voi...-
Si fermò, avendo visto Kiri che, oltrepassato il cancello, correva verso l’entrata della scuola: -Atteggiamento sospetto... è l’ora di mettere la parola fine a questa faccenda.-
-Ogni volta che la vedo, mi chiedo chi sia veramente. Lei non è Reina, ne sono certo. E Reina non aveva parenti, quindi non può essere una sua gemella: e in ogni caso Reina aveva avuto dei cambiamenti al contatto con la pietra di Alius, cosa che una sua ipotetica gemella non avrebbe mai potuto avere.-
Le deduzioni di Hiroto erano logiche, ma qualcosa mancava comunque: la soluzione a quel mistero.
-Andiamo a prenderla.-
La voce di Fumiko era risoluta più che mai. -Non posso permettere che qualcuno si sia appropriato dell’aspetto di Reina.-
I nove, dunque, di comune accordo, iniziarono a correre inseguendo Kiri.
 
La ragazza stava correndo verso il tetto: sentiva di aver bisogno di avvicinarsi al cielo che da quando aveva memoria l’aveva affascinata. Non si fermò davanti a nulla, saltando, schivando ed evitando ogni possibile ostacolo nella sua folle corsa. Sapeva benissimo il perché, e doveva assolutamente andare: qualcosa di importante stava per succedere, e lei era a conoscenza del fatto che fosse proprio lei la protagonista di quell’evento. Tutti coloro che la vedevano passare avrebbero giurato di averla vista volare: sembrava avesse le ali ai piedi dall’incredibile velocità con la quale percorreva i corridoi e le scale della scuola. Sapeva di essere inseguita: i nove alle sue spalle, distanziati di molto, capirono che lei era diretta verso il tetto, dato che solo chi era diretto verso il tetto avrebbe corso con tale velocità prima delle lezioni. Hiroto lo sapeva bene, dato che aveva fatto la stessa identica cosa da solo con Reina.
-Questa cosa si sta trasformando in un terrificante deja-vu.-
Hiroto non era per niente calmo, ma era fortemente determinato a scoprire la verità su Kiri e su Reina e sul perché Kiri fosse completamente uguale a Reina.
 
Kiri riuscì a raggiungere il tetto prima degli altri, e si mise in piedi sul bordo. Una volta arrivati i nove, parlò dicendo loro: -Ciao a tutti! Io sono Sekirei Kiri e...-
Hiroto si infuriò per quella mancanza di serietà, e le urlò: -Basta stronzate. Kiri, o chiunque tu sia, cosa hai intenzione di fare adesso? Vogliamo la verità.-
Kiri pensò che finalmente aveva realizzato qual era l’evento della quale era la protagonista, e fece un sorriso malizioso, per poi volteggiare sul bordo danzando su un piede solo. Hiroto, rivedendo la morte di Reina nei suoi occhi, cercò di fermarla: -FERMATI! Cosa stai facendo???-
La voce di Kiri era completamente uguale a quella di Reina, stessa tonalità, stesso modo di parlare, stessa lunghezza d’onda, perciò le parole che pronunciò sembrarono dette dalla voce di Reina: -Hiroto, non l’hai ancora capito? Spiegherò le mie ali nel mio folle volo.-
Detto questo, si lanciò all’indietro, nel vuoto.
 

L’angolo dell’autore

“Riesco a vedere... il finale!” (cit. Katsuragi Keima). Vabbé, lasciando perdere le citazioni da “The World God Only Knows”, ecco a voi la prima parte del finale della fic. Vi sto lasciando col fiato sospeso eh? Cosa succederà a Kiri? Chi è REALMENTE Kiri? Quale sarà la reazione di Hiroto e degli altri al gesto di Kiri? Troppe domande a cui rispondere, un solo capitolo per rispondere. Dopo il prossimo capitolo, comunque ci sarà un epilogo di cui non vi svelerò NULLA. Al prossimo capitolo per il finale!
  
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