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Autore: xDaretoDream_    23/07/2012    1 recensioni
I libri pesavano sul mio braccio e li portavo poggiandoli al petto. Pochi metri e sarei stata salva. Svoltai l’angolo e…
Mi ritrovai a terra, i libri sparpagliati sul pavimento. Ma cosa diavolo…?!?
Alzai la testa e mi ritrovai davanti due grandi occhi nocciola, profondi e preoccupati.
«Tutto bene??» mi chiese aiutandomi ad alzarmi da terra.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

 

Grace
Non so perché ma speravo di non incontrare Zayn a mensa. Forse perché non volevo ritrovarmi davanti alla cruda verità e cioè che quell’incontro non fosse stato importante per lui quanto lo era stato per me. Eppure ritrovarlo a mensa e sapere che non era come pensavo mi aveva resa un po’ preoccupata, avevo paura, ma di cosa poi??
Stavo camminando tranquillamente nei corridoi silenziosi, Mary al mio fianco.
Era sempre stato così fra di noi, ci capivamo senza parlare, ognuna sapeva quando era il momento giusto. I nostri non erano semplici silenzi, erano comunicazione allo stato puro.
Le parole sono inutili spesso, le parole sono superflue, distruttrici.
Il silenzio è costruttivo, rilassante e trasmette molte più emozioni di quelle che potrebbero rendere delle inutili parole.
Io e Mary siamo ragazze molto chiacchierone, aperte, ma quando siamo solo io e lei comunichiamo senza parlare, è qualcosa che non ho mai capito completamente.
Ci basta saperci vicine per essere tranquille, il resto non conta.
La campanella era suonata, gli ultimi ritardatari si affettavano per i corridoi, impazienti di tornare a casa, avrei voluto farlo anche io, ma mi aspettavano ore di duro studio in biblioteca, maledetta biologia. Avevo bisogno di recuperare e dovevo studiare con davvero tanto impegno. Avrei voluto che ci fosse Mary ad aiutarmi, lei era un genio a scuola, ma purtroppo aveva lezione di canto, maledetta passione.
Era davvero brava, non mi era mai capitato di sentirla cantare, a parte quando canticchiava sotto la doccia e io aspettavo che finisse di prepararsi.
Poi un giorno mi invitò ad accompagnarla ad un concorso e io accettai. Era molto agitata, si mangiava le unghie ascoltando le esibizioni degli altri concorrenti ripentendomi
« Maledizione, io non sono brava come loro, non passerò mai!» e io le accarezzavo dolcemente la schiena, senza dire nulla e sorridendole.
Quando arrivò il suo turno le diedi un bacio sulla guancia augurandole buona fortuna.
Sapevo già che non aveva ragione riguardo al suo talento, ma quando iniziò a cantare non mi aspettavo ciò che stavo ascoltando.
La vedevo lì sul palco decisa e determinata, cantava come se nulla ci fosse intorno a lei.
Era uno di quei periodi neri che aveva spesso con Mike, soffriva molto, non era più la stessa, ma la Mary che vidi quel giorno davanti a quei giudici era la ragazza di sempre, quella dolce, maliziosa ma pur sempre pura.
E quel giorno mi emozionò e capii finalmente ciò che mi legava a lei.
Arrivammo davanti al mio armadietto, Mary si appoggiò al suo sbuffando.
Dopo la mensa era diventata silenziosa, pensierosa e anche preoccupata, dovevo assolutamente capire cosa le stava succedendo.
«Mary, tutto bene?? Ti vedo preoccupata.»
Sembrò risvegliarsi un attimo dai suoi pensieri e scosse leggermente la testa, come se volesse cacciare ciò che c’era al suo interno.
Mi sorrise, ma gli occhi dicevano tutt’altro. Ho sempre pensato agli occhi come allo specchio della propria anima.
Parlano per te, puoi fingere un sorriso, ma gli occhi non mentono mai.
«No tranquilla, va tutto bene, ma sono un po’ stanca. Meno male che vado a canto, così mi rilasso un po’» mi disse cercando di rassicurarmi, ma io non ero convinta.
«Allora? Cosa ti tocca studiare oggi??» mi chiese cambiando argomento.
«Non lo so ancora, ho un paio di argomenti da recuperare, studierò ciò che trovo in biblioteca. Che sfortuna che non puoi aiutarmi, avrei davvero bisogno di te! Non so come, ma tu fai miracoli! Ricordi l’ultimo compito di geometria? Mi hai fatto recuperare in un battibaleno! »
«Dai Grace, non ricominciare! Sai che oggi proprio non posso! Mi dispiace lasciarti studiare da sola, ma magari fai qualche incontro interessante in biblioteca, i nerd e i secchioni sanno essere molto intriganti!» mi disse ridendo.
«Ma vai a quel paese, Walker!» le dissi voltandomi verso il mio armadietto ed estraendo i libri che mi servivano.
«Grace, lo sai che odio quando mi chiamano con il mio cognome, è orribile!» mi disse fingendosi offesa.
«Ah, quasi dimenticavo! Un paio di giorni fa ho parlato con…» oh no, forse non dovevo uscire quell’argomento. Mike era il punto debole di Mary, soffriva ogni volta che gliene parlavo, ma questa volta era diverso. Doveva sapere.
«Grace?? Con chi?» mi chiese osservandomi curiosa. Ci fissammo per un po’, poi la sua espressione cambiò. Il suo viso era una maschera di dolore, evidentemente aveva capito.
«Cosa vuole ancora da me? Non gli basta avermi tradito con quella putt…» disse iniziando ad agitarsi. La abbracciai forte e lei non riuscì a terminare l’insulto.
Iniziai a sentire le sue lacrime bagnarmi la maglia sottile e il petto scosso da spasmi.
Nel frattempo le accarezzavo la schiena sussurrandole dei dolci Scch.
Mi faceva male vederla in quelle condizioni, nessuno aveva il diritto di farla soffrire così, soprattutto quello stronzo di Mike Lloyd.
Non avrei mai più permesso che un ragazzo le spezzasse il cuore e quel giorno, in quel corridoio, con Mary aggrappata alle mie spalle che piangeva silenziosamente feci questa promessa a me stessa.
Il mio compito era proteggerla dai ragazzi come lui, non volevo che le succedesse di nuovo.
Non so per quanto tempo fossimo rimaste così. Il respiro di Mary iniziò a tornare regolare e si staccò lentamente da me.
«Allora, cosa ti ha detto?» mi chiese asciugandosi gli occhi arrossati con il dorso della mano.
«Mary, io non penso sia il caso di parlarne ora, magari potremmo farlo domani pomeriggio, dopo la scuola» le proposi.
«No! Voglio saperlo!» disse un po’ troppo ad alta voce. Un ragazzo che passava per il corridoio si voltò verso di noi.
«Mary, a che ora avevi canto??» chiesi preoccupata.
«Alle…» guardò il suo orologio. «Merda! Sono in ritardo, ho cinque minuti per arrivare dall’altra parte della città! Maledizione Londra è enorme, non ce la farò mai!» disse infilando i suoi libri a casaccio nell’armadietto, sbattendo l’anta rumorosamente.
Mi diede un bacio frettoloso sulla guancia e iniziò a correre.
La vidi voltarsi.
«Ah, noi abbiamo un discorso in sospeso, ci sentiamo per messaggi» disse, poi sparì dietro l’angolo.
Sorrisi scuotendo la testa. Iniziai ad incamminarmi verso la biblioteca.
Mi aspettava un pomeriggio davvero duro. Entrai e cercai con lo sguardo un posto libero.
Zayn. Non era possibile, mi perseguitava. Forse avrei potuto studiare a casa.
Mi voltai con l’intenzione di tornare a casa. «Grace??» un sussurro un po’ troppo vicino mi inchiodò al pavimento.

NdA
Ciao a tutti!!!
In questo capitolo mi sono soffermata particolarmente sull'amicizia fra Grace e Mary, spero che non vi dispiaccia ma ci tenevo a precisare quanto fossero unite.
Di Mike si parlerà nei prossimi capitoli e ci saranno nuove svolte amorose, sia per Mary che per Grace!!
Il finale ha un incontro a sorpresa, Grace non si aspettava di incontrarlo, tantomeno in biblioteca!!
Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto. Continuate a metterla nelle seguite/preferite/ricordate se vi va e magari lasciate una recensione per far capire cosa ne pensate del capitolo!

See you soon!! #loveyou <3


 

xDaretoDream_ 


 
  
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