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Autore: TheGreatAndPowerfulZael    24/07/2012    3 recensioni
Beh, che dire? Sono due anni che non scrivo in prosa ma solo in poesia, ma finalmente, dopo aver letto una marea di fanfic su Inazuma Eleven fin troppo yaoi per i miei gusti, mi è venuta l'ispirazione, e così inizierò a scrivere fanfic di IE NON yaoi. Spero di riuscire a mettere bene per iscritto tutti i concetti che ho in mente, e ovviamente che la fanfic vi piaccia/solletichi il vostro interesse.
In particolare, questa mia prima fanfic vedrà alcuni personaggi ex-Alius, alle prese con sentimenti forti, durante il loro secondo anno al liceo (high-school) Raimon. La coppia di protagonisti sarà Kiyama Hiroto x Kii Fumiko, cioé Gran (Xene) e Keeve (Kiburn).
Ringrazio tutti coloro che seguiranno la mia fanfic dall'inizio alla fine (anche se al momento non so quanti capitoli fare, né come farla finire).
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7 - FINALE - LA VERITÀ/PARTE 2

 
Hiroto e Afuro, alla vista dell’azione di Kiri, corsero subito verso il cornicione, sperando di prenderla: furono seguiti solo dopo pochi secondi dagli altri, ancora scioccati da ciò che avevano appena visto. Giunti sul bordo, però, non videro nulla. Nessun corpo che cadeva, nessun corpo stramazzato a terra agonizzante o peggio. Fumiko commentò, spaventata: -Cosa sta succedendo? Dov’è Kiri? L’abbiamo vista tutti buttarsi, no???-
La voce di Kiri risuonò da una posizione precedente a quella in cui i nove si trovavano: -Sono qui.-
Tutti si girarono, ma nessuno la vide. Nessuno sapeva più cosa stava succedendo, e se le ragazze si stringevano fra loro, terrorizzate, i ragazzi non sapevano più che pesci prendere. Ad un certo punto, però, Hiroto sentì un suono familiare, troppo familiare e si voltò.
 
-Bene... dovete sapere che Kiri non è Reina.-
Hiroto e Fumiko, seduti sul letto dell’infermeria, tirarono un sospiro di sollievo.
-Ma ha decisamente a che fare con Reina.-
I due deglutirono: perché Afuro aveva preferito mantenere la cattiva notizia DOPO la buona?!
-Ascoltatemi bene, sarà difficile, ma cercherò di spiegarlo in modo chiaro e diretto: Reina è morta. Mi è stato detto che in quel periodo uscivate insieme ed eravate una coppia, è esatto?-
Hiroto annuì, sperando che Afuro si decidesse presto a spiegare tutto.
-Dovete sapere che a questo mondo esistono delle forze sovrannaturali... tu, Hiroto, hai incontrato angeli e demoni durante il FFI. Ma angeli e demoni sono soltanto le forze più conosciute. Ce ne sono di molto più arcane e misteriose, e sono sicuro che Kiri sia una di queste.-
Hiroto iniziò a spazientirsi: -Di queste cosa????-
-Incarnazioni.-
-Eh?-
-Incarnazioni. Sono esseri dalla doppia forma: se Reina aveva qualcosa di importante da confessarti, il suo desiderio doveva essere stato talmente forte da far reincarnare il suo spirito in un altro corpo. Non possono prendere un altro corpo umano, perciò sono costrette a prendere il corpo di un animale. Solitamente non si avvicinano mai alla persona a cui devono confessare il loro desiderio, perché una volta fatto ciò, scompaiono, avendo esaurito la loro funzione. In genere si limitano a proteggere quella persona nell’ombra, quindi non capisco perché Kiri abbia deciso di avvicinarsi così tanto a te.-
-Kiri... quindi questa Kiri non è altro che un simulacro di Reina?-
-Essenzialmente sì: non possono provare emozioni, e non hanno logica. Il loro unico scopo è appunto quello di riferire il desiderio della persona alla quale apparteneva lo spirito presente in loro alla persona la quale doveva ricevere quel desiderio.-
-In pratica, deve solo dirmi l’ultimo desiderio di Reina?-
Afuro negò con la testa e continuò: -Non deve “dirtelo”, ma solo “riferirtelo”. “Dire” qualcosa implica la presenza di un’emozione, di un sentimento, “riferire” no. Ma allora non capisco perché abbia complicato tutto.-
Mentre Fumiko stava a sentire incredula, Hiroto avanzò una teoria inquietante: -E se non fosse semplicemente un’incarnazione?-
-Che vuoi dire?- Afuro era intrigato da questa faccenda.
-Queste incarnazioni agiscono come se fossero dei custodi. Ma lei non l’ha fatto quando ho tentato di fare una certa cosa. In più, se non fosse una semplice incarnazione, si spiegherebbe tutto il resto.-
Afuro annuì e pensò, e poi realizzò la “vera natura” di Kiri. -Hiroto, grazie alle tue parole ho capito tutto. So qual è la “vera natura” di Kiri!-
Afuro fece in tempo a pronunciare solo due parole, e Fumiko poi svenne: subito dopo, fecero irruzione nell’infermeria Ryuuji e Maki.
 
Hiroto aveva capito che doveva essere lui a porre fine a tutta quell’assurda faccenda. -Kiri... o dovrei chiamarti Reina?-
Tutti gli altri non capirono cosa Hiroto volesse dire, ma solo Fumiko riuscì a comprendere ciò che il suo ragazzo ed ex capitano voleva dire, e mormorò: -Non è possibile... avremmo dovuto capirlo subito...-
Kiri apparve davanti ad Hiroto, e gli disse: -Hai capito tutto? Ci hai messo meno tempo di quanto credessi.-
-Sei sempre stata tu quella più veloce a realizzare le cose, mentre io perdevo tempo ad analizzare ogni singolo dettaglio... o meglio, trovavo le soluzioni più adatte.-
Ora sembrava che Hiroto stesse parlando con Reina, e tutti, tranne Fumiko e Afuro, non riuscivano a capire cosa stesse succedendo.
-Questo è vero, Hiroto... ma dimmi, come hai fatto questa volta?-
-Grazie ad Afuro: se non mi avesse spiegato tutta la storia delle incarnazioni e io non avessi proposto dei dubbi, non saremmo mai stati in grado di capire che cosa tu fossi veramente... le incarnazioni prendono possesso del corpo di un animale a caso, ma ci sono degli esseri che possiedono gli animali in base alle caratteristiche più simili a quelle che avevano in vita. Anime erranti.-
Kiri applaudì alla soluzione alla quale Hiroto era giunto, e Hiroto, ignorandola, continuò: -Quindi... Kiri... anzi, è meglio se ti chiamo Reina... non è forse questo il nome che ti ho dato, mia piccola Sekirei?-
Reina sorrise: -Sono stata troppo avventata a scegliere il mio finto cognome, no? Forse volevo essere scoperta da te, Hiroto... proprio Sekirei...-
-Non hai resistito, vero? Mia flebile e piccola... cutrettola.-
Reina sorrise ancora prima di svanire nel vento. Hiroto era preparato: -Ogni volta che scomparivi lasciavi come traccia una folata di vento... che ti serviva ad elevarti nel cielo. Come volevi fare anche da viva.-
La piccola cutrettola si posò sulla mano di Hiroto, che continuò: -Non sai quanto è stato doloroso per me rivedere l’immagine della prima ragazza per la quale il mio cuore ha battuto per la prima volta.-
Accarezzò il manto piumato di Reina un’ultima volta, prima di lasciarla volare.
-Potevi rivelarti a me appena ti acquistai... ma non l’hai fatto. Perché?-
Reina riprese la sua forma umana: -Volevo vedere come te la cavavi senza di me. Ora so che posso lasciarti: non sei più solo, e l’hai capito. Hai molti amici ad aiutarti, ed hai Fumiko. Dimmi, Hiroto, lo sapevi che fin da quando eravamo al Sun Garden io e Fumiko eravamo migliori amiche? E lo sapevi che fin dall’Alius Fumiko era innamorata di te? Mentre io, solo dopo che ci salvasti dall’Alius e che partisti per il FFI, capii che iniziavo a provare qualcosa per te.-
Fumiko si alzò, e si mise vicino ad Hiroto, ad osservare Reina.
-Sono stata veramente bene con te, Hiroto: mi hai fatto sentire viva. Perciò il mio ultimo desiderio, quello che pensai prima di morire, non poteva che essere questo: vivi, Hiroto. Vivi, per te stesso. Per me. Per Fumiko. E anche per loro.-
Reina indicò gli altri, che nel frattempo si erano seduti sulle panchine ad osservare il discorso: l’unico rimasto in piedi era Afuro.
-Sei circondato da amici, e sei amato. Questo è quello che io volevo per te.-
Hiroto disse: -Reina. Mi dispiace di non essere stato in grado di salvarti. Vorrei che anche tu fossi qui con noi... vorrei che anche tu restassi per sempre.-
Reina sorrise, e Hiroto ora capì la fine dell’incubo da lui avuto, nel quale ricordava la morte di Reina: lei sorrideva perché lo vedeva ora. Non più solo. -Hiroto, ricordati che io rimarrò sempre con voi. Io sarò sempre qui.-
Dicendo l’ultima parola, toccò Hiroto e Fumiko sul petto, indicando i cuori. -Ve l’avevo detto no?-
Fumiko per la prima volta prese la parola e chiese: -Cosa?-
-Che noi tre condividiamo tutto. Non ricordate?-
Improvvisamente la figura di Reina iniziò a scomparire definitivamente, mentre un flusso di ricordi percorreva le menti di Hiroto e Fumiko fino ad una frase. Fino a quell’unica frase. Hiroto, Fumiko e Reina stessa pronunciarono contemporanemente: -Un solo cielo, un solo destino.-
Reina pronunciò alcune parole, prima di svanire per sempre: - Ricordatevi, voi due piccioncini... ci reincontremo... anche se magari non mi ricorderò di voi come siete ora.-
Svanì. Hiroto sorrise e disse: -Come abbiamo potuto dimenticarcelo, Fumiko?-
-Non lo so... ma cosa intendeva dicendo che ci saremmo rivisti?-
-C’è un solo modo per scoprirlo... vivere. In fondo, condividiamo lo stesso cielo. Condividiamo lo stesso destino. Fumiko...-
-Si?-
-Vuoi condividere la tua vita con me?-
Era una proposta d’amore eterno vera e propria. Fumiko annuì, e i due si baciarono sulle labbra, fra lo stupore degli altri sette, increduli di quello che avevano appena sentito uscire dalla bocca di Hiroto. Quest’ultimo e Fumiko, dopo quel bacio, guardarono al cielo, e la ragazza disse: -Grazie di tutto... Reina.-
 

L’angolo dell’autore

Ecco la fine! Proprio come me l’ero immaginata, quindi bene, secondo me. Si è scoperto tutto, e Reina è tornata a riposare in pace... ma cosa intendeva dicendo che si sarebbero rivisti? Tutto questo e altro ancora nell’epilogo!
  
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