Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: BieberEyes    24/07/2012    2 recensioni
"Justin! Hai letto il mio diario?!" Glielo prendo di mano e lo tiro velocemente dentro la mia borsa.
Annuisce. "Pensavo fosse di Cassidy."
Sospiro e mi passo la mano tra i capelli. "Quindi... Sai tutto..."
"Diciamo che ora so il motivo per cui mia madre è la tua psicologa."
Perfetto. Una popstar mondiale che sa della mia vita di merda. AYE!
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Non ho alcuna intenzione di mettermi quel vestito addosso." Incrocio le braccia e guardo Lauren.
Sbuffa, alzando gli occhi al cielo. "Becky, è solo un vestito." Dice, tirandomelo in faccia.
"Lau, ho i tagli! Non posso nasconderli con un vestito senza spalline!" Sospiro, sedendomi sul letto.
"Becca, infili i braccialetti, stai tranquilla." Si siede accanto a me e mi accarezza il braccio. "Dai, sarà divertente."
"Se vedono i tagli, penseranno che sono pazza, Lau." Mi passo una mano tra i capelli.
"Se osano dirti qualcosa, giuro che li prendo a bottigliate in testa." Sorride e io rido.
"Va bene, vado a cambiarmi." Annuisco, alzandomi e andando in bagno.
Mi infilo il vestito nero, stretto, corto e scomodo, cercando di non pensare ai tagli che compaiono appena mi tolgo la maglietta. Prendo i braccialetti e li metto sui polsi, uscendo dal bagno e tornando in camera.
"Pronta?" Lauren sorride e si alza, dandomi il telefono.
"Spero solo che nessuno veda i tagli." Faccio spallucce leggermente, poi rido divertita. "Ma che sto dicendo? Nessuno si accorge mai di me."
Lauren sbuffa. "Hai più amici tu che Cassidy, Becky. Forza, andiamo." Mi prende per mano e mi tira fuori. "Ciao, Paula!" Saluta mia madre e usciamo.
"Se qualcuno mi chiede di ballare che faccio?" Guardo la mia amica, che sta tranquillamente camminando al mio fianco.
"Accetti." Fa spallucce. "Dai, sei uscita per divertirti, non per pensare alla tua vita di merda. Divertiti, hakuna matata!" Sorride e io rido.
"Ti odio, Lau." Sbuffo, incrociando le braccia.
"Si, mi odierai dopo. Basta che non te ne stai sul divano di nuovo." Fa spallucce e mi prende per mano.
Quando arriviamo a casa di Stephen, vediamo mezza scuola in casa sua. Lauren mi fa entrare per prima e mi cinge il fianco con un braccio per incoraggiarmi.
Raggiungiamo il bancone delle bevande e prendiamo un bicchiere di... Qualcosa.
"Andiamo, dobbiamo trovare Matt e Elise." Dice, tirandomi dietro di sè.
"A che ti servono?" Inarco un sopracciglio, facendomi spazio tra tutti i pervertiti che ballano.
"Matt mi deve quaranta dollari." Sbuffa, poi spinge via una ragazza che le lancia un'occhiataccia.
Eh, si. Lauren gioca a calcio, figuriamoci se riesce e stare ferma senza spingere via nessuno, per una volta.
"Ah, quando vai da Pattie?" Mi chiede poi, fermandosi e lasciando che la raggiunga.
"Ehm, Domenica." Faccio spallucce.
"Allora domani sei libera." Sorride.
Oh, cazzo. "No, ehm, mia madre vuole andare a... Comprare un divano."
Inarca un sopracciglio. "A che vi serve un divano?"
"Non so, dice che non le piace più quello che abbiamo." Faccio spallucce. "Dai, andiamo."
Arriviamo al piano di sopra e controlliamo in tutte le stanze, per poi tornare giù.
"Penso che non siano venuti." Dice infine, incrociando le braccia. Un ragazzo si avvicina a noi, sorridendo.
"Ciao, bellissime." Dice, mettendoci le braccia intorno alle spalle.
"Che vuoi, Willie?" Chiede Lauren spazientita. "Non abbiamo tempo per te."
Il ragazzo sbuffa. "E come mai? Per chi avete il tempo?"
"Per noi. Dai, smamma. Parliamo dopo." Lauren gli fa segno di andarsene e Willie alza gli occhi al cielo, sparendo.
"Perchè l'hai mandato via?" Le chiedo appena ci sediamo su due sedie di fronte al minibar.
"Perchè?, ti piaceva?" Mi fa l'occhiolino. "Se vuoi te lo presento. É carino, piaceva a mia sorella finchè non ha incontrato Elliot."
Alzo gli occhi al cielo. "No, ma pensavo che piacesse a te."
Scoppia a ridere. "Lui? Piacere a me?" Scuote la testa e prende un altro drink. "Ragazza, sei fuori strada." Rido. 

"Ehi, posso chiedervi l'onore di darmi una sedia?" Ci giriamo e vediamo Matt che sorride.
"Stronzo, dammi i miei quaranta dollari e poi potrei farci un pensierino." Sbotta Lauren, alzandosi dalla sedia e allungando una mano.
Matt sbuffa. "Sempre carina, tu, eh?" Tira fuori il portafoglio e le da cinquanta dollari. "Voglio il resto."
"E io voglio Brad Pitt." Lauren sorride. "Non si può avere tutto dalla vita, no?"
Il moro alza gli occhi al cielo. "Come ti pare." Dice, sedendosi al suo posto.
"Becky, vengo tra poco, vado solo a dire una cosa a un amico." Lauren mi bacia la guancia e scappa, lasciandomi con Matt.
"Allora, dove sei stato?" Gli chiedo, passando il dito sul contorno del bicchiere.
"Sono stato un po' con Debby." Fa spallucce. "Tu?"
"Sempre con Lauren. Hai visto Elise?" Inarco un sopracciglio.
"Si! E mi ha anche detto che sei una stronza perchè non rispondi al telefono."
Spalanco gli occhi. "Eh?" Tiro fuori il telefono e trovo sedici chiamate perse. "Santo Cristo!" Compongo subito il suo numero.
Risponde dopo qualche squillo. "Brutta stronza che non sei altro! Pensavo fossimo migliori amiche!"
"Ma dove sei?!" Alzo gli occhi al cielo.
"A casa! Mio fratello ha l'influenza e mia madre non poteva rimanere. Ti avevo chiamata per dirtelo, ma quando mai rispondi?" Sbuffa e io rido.
"Scusa, la musica è troppo forte. Ci vediamo Lunedì, allora." 
Sospira. "Si, se riesco a staccarmi questo mostro dalla gamba. Divertiti, Becca."
"Anche tu." Rido, riattaccando. "Suo fratello ha l'influenza."
Matt annuisce. "Lo so, te l'avrei detto io."
Rido. "Ok." Annuisco, stiracchiandomi.
"Balliamo?" Salta giù dalla sedia e mi prende per mano, trascinandomi in mezzo al salone appena Wide awake viene sparata a palla.
"Ma i vicini non si incazzano?" Chiedo appena ci fermiamo.
Fa spallucce. "Non so, ma non sono problemi nostri."
"Povero Stephen." Dico, circondando il collo di Matt con le braccia. Mi stringe a sè.
"Devo dirti una cosa, Becky." Dice di colpo, e io annuisco.
"Spara." 
"Ecco, sai che c'è questa ragazza di cui ti parlo spesso, no? A parte tutte quelle con cui esco." Dice piano.
"Si, e quindi?"
"Beh... Ecco, è... Lauren."
Mi allontano di colpo. "Che cosa?!"
Sospira e si passa una mano tra i capelli, facendomi cenno di uscire. Mi segue fuori. 
"Ma non vi odiate?!" Lo guardo, inarcando un sopracciglio.
"No, lei mi odia. Infatti mi devi aiutare." Ci sediamo su una panchina a dondolo e io faccio spallucce.
"E come faccio?"
"Beh, non siete migliori amiche? Metti una buona parola per me." Sorride.
"Matt, non sai quante volte ci ho provato. Anzi, non le piace neanche che usciamo insieme." Sospiro tristemente.
"Dobbiamo inventare un piano, allora!" Alza gli occhi al cielo. "Mhm, devo andare in bagno. Torno subito, rimani qui."
"E dove vuoi che vada?" Faccio spallucce e lui ride, andandosene. Tiro fuori il telefono e controllo l'ora.
Cazzo santo, è mezzanotte! Oddio, voglio andare a casa, per l'amor di Dio! 
Mi metto la testa fra le mani, tenendo i capelli su. Ho sonno, cazzo.
Il telefono suona, facendomi sobbalzare e cadendo per terra. Appena mi abbasso per raccoglierlo, qualcuno mi anticipa.
"Tieni." Alzo lo sguardo e vedo Justin Bieber. Shock. Si siede accanto a me. "Come stai?"
"Io?"
Sorride. "Non vedo nessun altro qui." Fa spallucce.
Figura di merda fatta. Perfetto. "Sto... Bene." Annuisco leggermente. "Tu?"
"Anche io." Ride, passandosi una mano tra i capelli. "Allora, tu sei quella ragazza che viene da mia madre, vero?"
Merda. Annuisco leggermente di nuovo. "Si."
"Ti chiami Rebecca, vero?"
Annuisco. "Già."
Sorride e Matt si avvicina a noi. "Wow, ho interrotto qualcosa?"
"No." Justin si alza. "Ci vediamo in giro." Mi sorride e se ne va, tornando da Cassidy.
Matt si siede accanto a me. "Dovrei avere una spiegazione per cui Justin Bieber era seduto accanto a te?"
Rido. "Mi ha solo dato il telefono. Mi era caduto." Faccio spallucce. Annuisce sorridendo.
"Ti piace?"
Mi cade di nuovo il telefono e spalanco la bocca. "Chi?!"
"Justin." Matt scoppia a ridere, raccogliendo il telefono e dandomelo. "Bella reazione, complimenti." Alzo gli occhi al cielo.

Ok, Sabato è stata una giornata di merda.
L'ho praticamente passata a letto, e non penso che mi sia dispiaciuto tanto.
Ancora due settimane di scuola, poi posso tornare a dormire tutti i giorni.
Cazzo, bella battuta! Elise non mi lascerà stare a casa neanche se le dico che sto morendo!
Sbuffo e busso alla porta della casa di Pattie. 
Fai che si sia dimenticata e che sia uscita, ti pre-
La porta si spalanca e trovo un Justin senza maglietta alla soglia. "Oh, ciao." Dice, lasciandomi entrare.
"C... Iao." Annuisco ed entro.
Richiude la porta. "Ehm, che ci fai qui?"
Inarco un sopracciglio. "Sono venuta da tua madre."
Si illumina. "Ah, giusto. Beh, sai dov'è lo studio." Dice, indicandomi le scale e andando via. 
Scuoto la testa e vado al piano di sopra, arrivando allo studio di Pattie. Entro e lei mi sorride.
"Ciao, Becca." Mostra la sedia davanti alla sua e mi siedo velocemente. "Come stai?"
Sistemo la borsa sulle gambe. "Benone, tu?"
"Bene." Sorride, prendendo la penna dalla cattedra. "Allora, che hai fatto questi due giorni? Sei andata alla festa di quel ragazzo? Penso si chiami Steve, o qualcosa del genere."
Rido. "Si, Stephen. Si, ci sono andata." Annuisco.
"Ti sei divertita?"
Faccio spallucce. "Non tanto, non mi piace quel genere di cose."
Annuisce. "Quindi che hai fatto? Sei rimasta seduta tutto il tempo?"
"No, Lauren e Matt mi hanno tenuta impegnata. Ehm, ho parlato anche un po' con tuo figlio."
Sorride. "Ah, si? E di cosa?"
"Niente, veramente. Mi ha solo raccolto il telefono quando mi è caduto." Faccio spallucce.
"Ok." Annuisce. "Beh, come sta andando con tua mamma?"
Sospiro. "Mhm, come sempre."
"Sta andando al club degli alcolisti anonimi?"
Annuisco. "Si, ci sta andando."
Passiamo così un'ora e mezza. Pattie che continua a farmi domande su mia madre, e io che continuo a prendere fazzoletti dalla scatola che sta sulla cattedra.
Quando esco dallo studio, vedo di nuovo Justin, stavolta con una maglietta. Mi sorride e entra in camera sua, mentre io vado al piano di sopra, uscendo dalla casa.
Entro in macchina con mia madre. "Mamma, non ricominciare." 
"Con che cosa?" Mi guarda confusa.
"Con le domande." Accendo la radio e guardo fuori dalla finestra.

D:
Ciaaaaaaaao :3
Allora, per chiarire la cosa: ho deciso di non fare Rebecca asociale. In fondo nessuno è completamente solo, giusto?
Beh, per il resto... Vedrete :3
Se lasciate qualche recensione mi farebbe piacere c:
<3
  
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