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Autore: LoveBerries    25/07/2012    0 recensioni
"Se fossi innamorato di qualcuno e se l’amore è davvero forte come dicono anche io abbandonerei il Paradiso per stare con quella persona" disse Leon.Sophia é un'arcangelo costretto a cadere dal Paradiso, sulla terra trova gli altri angeli e conosce le loro storie, critica Luce e Daniel per aver lasciato il Paradiso per quella cosa che chiamano amore, finché non accade qualcosa di inaspettato.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                    Quattro chiacchere nel deserto

Camminare con Leon al fianco è meno faticoso che camminare da sola, forse anche l’assenza delle ali aiuta, le apriamo solo di notte, quando le stelle e la luna non sono abbastanza per riuscire a vedere e usiamo il loro bagliore, a differenza degli umani noi angeli non abbiamo bisogno di nutrirci o riposarci, quindi non ci fermiamo mai. Il panorama non è cambiato, c’è sempre tutta quella insopportabile sabbia che non porta a nulla tranne forse qualche allucinazione, ogni tanto mi sembra di vedere in lontananza la sagoma di Margot che corre o vola verso di me, poi stringo gli occhi per vedere meglio e quell’immagine scompare. Anche Leon sembra pensieroso, < Pensi davvero che esista questa cosa di cui parlano tanto Daniel e Lucinda ? E se esiste credi davvero che sia cosí forte? Insomma, forte al punto di decidere di non schierarsi? > gli chiedo per riempire quel silenzio che stava diventando assordante e insopportabile, voglio impegnarmi in qualche altra cosa per non pensare soltanto a Margot e alla sua assenza. < In molti hanno deciso di non schierarsi, anche noi, altrimenti non ci troveremo qui > mi risponde lui, gli lancio un’occhiataccia. < Lo sai che non volevo dire questo, loro non intendono affatto schierarsi, vogliono restare soli , vogliono separarsi come ha fatto Lucifero, tutti gli altri angeli sono solo indecisi tra il Trono e il Traditore. Inoltre non è stata una mia scelta cadere, il mio unico problema è stato di essere un grado superiore di quello di Daniel nella gerarchia, per questo non ho potuto schierarmi, se fosse per me a quest’ora sarei ancora in Paradiso! > ho alzato la voce e me un po’me ne vergogno, ma é dalla Caduta che mi tengo dentro tutto e ho bisogno di sfogarmi con qualcuno. Lui rimane impassibile, per niente sorpreso dal mio scatto d’ira  < A mio parere loro non vogliono separarsi dagli altri angeli, dal Trono e da Lucifero per ribellarsi, vogliono soltanto essere liberi di vivere pienamente questo nuovo sentimento che provano. Se fossi innamorato di qualcuno e se l’amore è davvero forte come dicono anche io abbandonerei il Paradiso per stare con quella persona . E riguardo la tua situazione, adesso saresti in Paradiso col Trono, ma saresti sola perché Margot sarebbe comunque stata indecisa e tu non ci avresti potuto fare niente. Anche Margot sarebbe rimasta sola a vagare sulla terra > mi risponde lui, < In questo momento è comunque sola, a meno che non abbia trovato qualche angelo anche se sono sicura che non si sia aggregata a nessuno visto la sua timidezza > dico io con asprezza. Lui continua a rimanere calmo, questa sua parte non la ricordavo e un po’mi infastidisce. < Non sará certo la timidezza a fermarla da chiedere compagnia se trova un angelo e si sente sola > dice lui. < Forse >, rispondo io < ma cambiamo argomento, non mi va di litigare >. < Allora di cosa vuoi parlare? > mi chiede. Io vago con lo sguardo nella distesa di sabbia, poi alzo lo sguardo a cielo dove vorrei essere ad ali spiegate, in mente mi sorge una domanda e quindi chiedo < Perché hai esitato? Da che parte ti vorresti schierare? >, non risponde subito, continuiamo a camminare in silenzio per un po’, poi sento la sua voce, parla in un sussurro rumoroso nel silenzio del deserto, < Non lo so, non ci ho ancora pensato bene, Lucifero è in grado di esercitare uno strano fascino, a cui a quanto pare tu sei immune > dice lui in tono leggermente sarcastico, io sorrido < Giá, la cosa piú affascinante a cui riesco a pensare è il Paradiso, camminare nelle nuvole soffici, senza tutto questo caldo e questo vuoto, ma soprattutto con ali sane e utili >. Mi tocco le spalle nei punti dove di solito sentivo spuntare le mie ali ma trovo solamente la mia tunica con due fini tagli in modo da far uscire quella parte cosí indispensabile di me dal mio corpo apparentemente umano. < Magari le tue ali sono guarite completamente ritirarle serve anche a questo, prova a spiegarle > mi dice Leon con delicatezza, io seguo il suo suggerimento e faccio uscire le ali. Inizialmente sento un fremito sotto la pelle della schiena, poi lentamente sento le ali uscire con dei piccoli schiocchi finché non sono completamente libere, risento il loro peso familiare sulla schiena e le porto davanti agli occhi per vederle. Leon ha ragione, l’ala sinistra è forte come quando ero in paradiso, per fortuna le notti in quel deserto erano brevi e le ho tenute la maggior parte del tempo sottopelle, cosí sono guarite ancora piú velocemente. Le batto delicatamente tanto per fare una prova, rimango sospesa a pochi centimetri dalla sabbia senza alcuno sforzo, le batto piú forte, ora mi trovo a dieci metri da terra e da dopo la Caduta non mi ero mai sentita meglio. Urlo di eccitazione e le batto piú forte che posso, lanciandomi nel cielo, faccio delle giravolte continuando a ridere euforica, raggiungo e supero le nuvole. Mi accorgo che Leon mi ha raggiunto, le sue ali sono enormi e forti, anche lui sta ridendo e mi segue. Improvvisamente, si mette davanti a me e mi lancia uno sguardo di sfida, sulle labbra gli appare quel suo sorriso luminoso, poi si gira e si lancia a  catapulta in avanti. Una gara eh? Ci sto! Io batto le ali forte per seguirlo, nonostante abbia iniziato prima di me a volare alla velocità della luce lo raggiungo in breve tempo, non c’è un attimo in cui smettiamo di ridere. Finché iniziamo a rallentante e torniamo seri, la gara è finita impasse, a quanto pare siamo veloci allo stesso modo. < Cosí sará piú facile trovare Margot > mi urla lui nel vento, guardo in basso e noto che il panorama è finalmente cambiato, ora nel deserto ci sono anche delle casette umane. < Beh > gli dico io < mentre la cerchiamo possiamo anche iniziare a conoscere questo posto e i suoi abitanti >. Leon mi sorride e annuisce e insieme iniziamo a scrutare sia cielo che terra, alla ricerca di Margot e cercando di capire qualcosa su questo posto che d’ora in poi sará la nostra casa.
  
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