25/07/2012
5 recensioni
You made me insecure
Told me I wasn’t good enough
But who are you to judge
When you’re a diamond in the rough
I’m sure you got some things
You’d like to change about yourself
But when it comes to me
I wouldn’t want to be anybody else
“Who says” Selena Gomez.
Zayn accese una sigaretta e inspirò lentamente.
Il fumo gli aveva oscurato la mente.
Era diventato l’unico modo per liberarsi dallo stress, da lei.
Aveva paura del suo ritorno che era arrivato come la sua partenza.
Inaspettatamente.
Sentiva il cuore accellelare se pensava a quel biglietto lasciato sulla porta di casa.
“Io ho capito dove è il mio posto, ora sta a te capire dove è il tuo.”
Facevano male quelle parole e da quel momento solo buio.
Niente.
Se ne era andata.
Zayn continuava a ripetersi di non essere innamorato.
Sesso.
Era con questo che giustificava tutto.
Mal’astinenza non ti porta la paura di rincontrarla.
Non ti porta il costante desiderio di rivedere quegli occhi.
Non ti porta a sentire gli occhi inumidirsi ogni volta che gli capita di trovare la sua faccia su una rivista.
Ora la sua faccia era a pochi metri da lui e non sapeva come fare.
Sarebbe scappato?
L’avrebbe ignorata?
O le sarebbe corso incontro?
“ Andiamo Zayn”
Zayn non rispose ad Harry, spense la sigaretta a terra e prese un bel respiro.
Sarebbe stata una lunga giornata oggi.
Entrò a scuola e sentì più volte pronunciare il suo nome.
“è tornata e non si sa il perché”
Zayn si era tormentato con quella domanda.
Perché?
Si era stancata della sua vita da supermodel?
Le mancava la sua Bradford?
O gli mancava lui?
Lui moriva dalla voglia di sapere il perché.
Voleva essere il suo perché anche se faticava ad ammetterlo e accettarlo.
“ Tamara è sempre bellissima”
L’unico commento positivo arrivò da una ragazza.
Lui sapeva chi era.
Eleanor.
La migliore amicha di Tamara.
Quella che l’accompagnava ai casting e alle settimane della moda.
Zayn moriva dalla voglia di chiederle dov’era per poterla abbracciare, baciare, farla sua.
Ma non disse niente, continuò a camminare per i corridoi.
Si avvicinò al suo armadietto e notò che il profumo di Tamara era ancora nell’aria.
Era per lui.
Prese i libri di fretta.
Quel profumo non doveva fotterlo, non di nuovo.
Lo aveva fatto per tutto il periodo della sua mancanza.
Ma ora era tornata e le cose sarebbero cambiate, lui le avrebbe fatte cambiare.
Rimase qualche secondo a fissare la porta della sua classe.
C’era il vuoto.
Come quello lasciato da Tamara.
Dietro la porta ci sarebbe stata l’esplosione del suo tutto.
La sua Tamara.
Una pacca di Louis lo buttò in classe.
Si sentì morire alla visione dei suoi occhi.
Si ricordava come quel blu splendesse nel buio della notte.
Si ricordava come lo facevano sentire vivo.
Si ricordava come risplendevano dopo una nottata passata a fare l’amore.
Chiuse gli occhi per un secondo.
“ La Stewart è tornata tra i comuni mortali vedo”
Tamara si girò non per le parole, ma per la voce.
Lui.
La mora non rispose rimase a guardare il fisico statuario del ragazzo.
Le braccia erano diventate più muscolose e gli addominali ancora più perfetti.
Non rispose e continuò parlare con Eleanor.
Zayn si sentì infastidito e continuò a bersagliare la ragazza.
“ Ora oltre che ai vestiti hai perso la lingua?”
Tamara si sentì ribollire.
Si girò e fece un sorrisino forzato per poi tornare a ignorare il ragazzo.
Per quanto le facesse male doveva farlo, doveva libelarsi di lui.
Il profumo del ragazzo le era entrato nelle narici ricordando quando passava ore a guardarlo dormire.
Doveva scacciare questi pensieri dalla mente.
Ma il moro continuava, sembrava che volesse ferirla come lei aveva fatto a lui con la partenza.
Era ferito e ora voleva vendicarsi.
Continuò “Non parli più con le persone che non hanno più di un milione in banca? Perché sei tornata? Sei ridicola. Il tuo posto non è più qui”.
Una fitta al cuore.
Fu quello che provò.
Questa volta si alzò, prese un bel respiro e affrontò la sua più grande paura.
Lui.
“Gelosia? Stronzaggine? Non so quale sia la causa del tuo comportamento e, a dir la verità, nemmeno mi interessa. Sei ridicolo, siete ridicoli. Tutti quelli che stamattina mi hanno offeso alle spalle vorrebbero essere dove sono io, vorrebbero la mia fama, i mie soldi, il mio lavoro. Vorrebbero vedere la loro faccia su ogni copertina e vorrebbero indossare i capi dei più grandi stilisti al mondo. Si sono tornata e no, non sono ridicola. Sono tornata perché voglio avere una cultura ma voglio continuare a fare il mio lavoro, anche se questa non è la vera ragione e ne tu, ne i giornali, ne gli altri ragazzi saprete il motivo. Continuate a sparlare e a offendere. Ciò non mi tirerà giù e non mi farà lasciare Bradford e nemmeno vi metterà a voi nelle copertine della riveste più famose al mondo.”
Disse tutto ciò senza nemmeno pensare.
Poteva sembrare un comportamento da snob o da maleducata, ma lei non ce la faceva più a sentire i commenti delle persone, era stanca, stufa.
Rivoleva la sua vita.
“ Buongiorno ragazzi”la signora Rossi entrò in classe.
“ Buongiorno prof.”
“Bentornata Stewart e mi è piaciuto molto quello che ha detto, accomodatevi ragazzi”
Zayn se sentì ribollire il sangue per le parole della mora.
Era tutto così tremendamente vero.
Ma lui sapeva il suo punto debole e lo avrebbe sfruttato.
L’amore.
Here I am
Scusate se non ho aggiornato prima ma non sono mai in casa.
Sabato vado una settimana al mare e poi parto per l'Inghilterra, spero di farcela ad aggionare o questa storia o l'altra.
Grazie mille per le recensioni e per chi ha messo la storia tra preferite eccetera!
GRAZIE GRAZIE E ANCORA GRAZIE!
Spero che questo primo vero capitolo vi piaccia!
L'altra FF http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1033950&i=1
Recensite recensite e recensite!
Lots of love.
A. :)xx