Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: Melabanana_    26/07/2012    3 recensioni
Eccomi, stavolta, con una long-fic *^* Spero possa piacervi ùwù
[scritta da Camy]
Dal Prologo:
 XXXX
- Come ti chiami? – la voce del bambino è tranquilla e amichevole. Ma l’altro continua a non rispondere.
Volge lo sguardo al pavimento. Si sente così in colpa.
Hiroto Kiyama. Hiroto Kiyama non è lui … O si?
Il bambino di fronte a lui lo è.
E allora perché suo padre e tutti i sui amici lo chiamavano così?
Non capiva.
- Mi chiamo Hiroto Kiyama – risponde il bambino seduto sulle scale che portano all’entrata dell’orfanotrofio.
- Anche io – risponde l’altro sorridendo.
Poi una folata di vento avvolge i due bambini. Quando quello seduto apre gli occhi,l’altro è sparito.
Chi era lui allora? Lui non era Hiroto Kiyama.
 XXXX
Pairings: HiroMido, BanGaze, accenni DiaMaki e SaginumaHitomiko.
Genere: Commedia, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 _Epilogo_    I think I love You

 

Midorikawa sbatté le palpebre.
Era… Vivo? Hiroto appena lo vide svegliò lo abbracciò.
- Midorikawa!
Il ragazzo con i capelli verdi era sicuro che il suo compagno stesse piangendo.
L’aveva fatto preoccupare davvero troppo.
Hiroto sciolse l’abbraccio e premette le sue labbra contro quelle di Midorikawa.
L’altro gli mollò un schiaffo sul capo – Maniaco! – esclamò, era diventato color pomodoro. Però poi la sua espressione arrabbiata venne sostituita da un sorriso.
- Sono contento che tu sia qui. – mormorò ad Hiroto.
L’altro gli sorrise di rimando e gli diede un altro bacio, a fior di labbra.
Intanto Diam  aspettava dietro la porta.
Era contento che il suo amico fosse ancora vivo, aveva rischiato davvero grosso.
- Dovresti salutarlo! – esclamò Maki, gli prese la mano e lo trascinò all’interno della camera d’ospedale dov’era Midorikawa.
Appena il ragazzo con la coda di cavallo vide il suo migliore amico sorrise – Diam!
Il moro si mise una mano sul viso. Midorikawa lo guardò stupito, non lo aveva mai visto piangere. Tese le mani verso di lui. che si sedette al suo fianco, e lo abbracciò calorosamente.
- Mi sono preoccupato.
- Mi dispiace.
- Hai dormito un anno intero. Un anno intero in coma Midorikawa! – esclamò Burn entrando nella stanza bianca, seguito da Gazel, Saginuma ed Hitomiko.
- Un anno? – mormorò il ragazzino – UN ANNO?!
Hiroto annuì – Pensavamo non ti svegliassi più.
Adesso capiva del tutto la reazione di Hiroto quando lo aveva visto sveglio.
- Cos’è successo…
- … quando ce ne siamo andati? – Gazel concluse la domanda, come se gli avesse letto nel pensiero. Era davvero prevedibile allora.
- Gran è scappato…- mormorò Hiroto.
Midorikawa si allarmò.
- Non preoccuparti, penso che non ci farà più del male.- aggiunse Hitomiko – E poi Reina 10 mesi fa è partita per cercarlo, ogni tanto riceviamo sue notizie.
Ecco perché Reina non era lì. Era andata da Gran, chissà perché. Non aveva paura dopo quello che aveva fatto a lui, Hiroto e Gazel?
Lo sguardo di Midorikawa si soffermò sul ragazzo con i capelli azzurri – Gazel…tu…
- Mi ricordo tutto. – rispose con tono pacato.
- E adesso lui e Burn sono fidanzati! – esclamò Maki tutta contenta.
I due arrossirono. Midorikawa e Hiroto sorrisero – Siete davvero fantastici insieme.
- Guarda che anche Maki si è data da fare, eh Diam? – disse Burn.
Il castano annuì, mentre Maki diventava porpora – Già.
- Anche voi? – chiese Midorikawa stupito, i due annuirono in risposta.
Erano cambiate davvero un sacco di cose dal giorno del Luna Park.
- Non dimentichiamoci di Saginuma, ragazzi. – commentò Gazel indicando il compagno.
Midorikawa notò che il corvino teneva la mano alla donna al suo fianco.
Venne a sapere solo dopo che era la sorella maggiore di Hiroto.
- In pratica mancate solo te e il rosso! – esclamò Burn imitando un cuore con le mani – Fate presto così torno a casa.
Maki rise – Nagumo ha ragione.
- Veramente Haruya è solo un insensibile rompiscatole, quindi non può avere ragione.- disse Fuusuke.
Ovviamente iniziarono a litigare.
Nessuno osò zittirli. Fra moglie e marito non mettere il dito, così era il detto, no?
Hiroto fissò con i suoi occhi verdi e limpidi il compagno.
- Mi sei mancato.
- Anche tu. Mi sentivo solo, però sentivo la tua voce.
- Stavolta era la mia, eh?
Midorikawa annuì – Si, la tua.
Gli altri ragazzi presero la felice decisione di lasciare soli Hiroto e Midorikawa.
Infondo era da un anno che aspettavano di parlare, da soli.
- Se non fosse successo nulla di tutto questo non ci saremmo conosciuti. – mormorò il rosso. L’altro annuì, era vero.
Il giorno del ritrovamento del suo cadavere nella scuola, da lì era partito tutto, da l’ era iniziata la loro storia.
Storia in cui stava per finire una saga  e, probabilmente, ne stava iniziando un’altra.
- Ti Amo Midorikawa. – Hiroto accarezzava la guancia del ragazzo, dolcemente.
L’altro sorrise e gli diede un bacio – Ti amo anche io. 

FINE

 
- Mi dici perché ti sei fermata? – chiese Zell alla ragazza dai capelli blu.
Lei sorrise – Dovevo mandare una lettera.
- Ripetimi perché stiamo cercando un pazzo assassino.
- Perché non credo lo sia.

 

Tutte le storie iniziano e finiscono, con un sorriso o con una lacrima.
Ci sono buoni e i cattivi. Ma in fondo esistono davvero in una persona il bene e il male?
O esiste solo la ragione.
Uno difende i suoi ideali, che siano giusti o sbagliati.
E anche Gran stava difendendo i suoi, perché ci credeva.
Reina

 
 

Quella mattina tutti i telegiornali annunciavano la stessa notizia, che aveva spaventato, essendo avvolta in un mistero che non sarebbe stato svelato.

 

Proprio stamattina siamo stati messi al corrente di una strana notizia. Sembra che il Luna Park dei misteri, quello fuori Tokyo, sia andato a fuoco. Apparentemente non abbiamo una motivazione valida. Sembra che si sia trovato il corpo di un ragazzo, impossibile riconoscerlo per le troppe bruciature.
[Tutte le storie iniziano e finiscono con un sorriso o con una lacrima]

 
 
[Quello non ero e non sono io, e nemmeno lo sarò.]
Hiroto Kiyama



*angolo di Camy*
*Le arrivano scatole e pomodori in faccia*
No comment .-. 
Che fine del cavolo .w. Mi dispiace che questa fic sia finita çwwwwwwwç La mia prima long su EFP, ormai da mesi in corso. Finalmente è arrivata la fine.
Per quanto il mio stile di scrittura sia migliorato d a quando l'avevo iniziata e quindi altre fic da questo punto di vista sono molto meglio, non posso fare a meno di amarla. Per quanto sappia che le altre due long in corso e anche le raccolte, siano scritte meglio, questa la ricorderò sempre.
Ricorderò l'ansia di quando dovevo mettere il prologo, l'ansia di continuarla e magari di avere qualche commento.
Questa long è iniziata quando nessuno sapeva chi ero, su questo fandom çwç
Grazie a tutti quelli che l'hanno seguita e mi hanno convinta ad andare avanti e a non abbandonarla.
Adesso mi concentrerò sulle altre - qualcuno le ricorda che Daily Life doveva essere aggiornata.
Ora vado a scrivere altro ;) - o a fare inglese.
Camy

p.s Non ho potuto fare a meno di mettere un accenno alla ZellReina ** Cioè, ormai mi sono affezionata. 

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Melabanana_