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Autore: Allegory86    10/02/2007    6 recensioni
E se Harry Potter non fosse stato solo durante i lunghi anni passati dai Dursley? Se avesse avuto l'appoggio e il sostegno di una sorella maggiore? Rivisitazione del terzo libro, con un punto di vista completamente differente.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Il Padrino Ritrovato Cap25
 ARRIVO A LONDRA


Il paesaggio diventava sempre più fumoso, segno che erano arrivati a destinazione: città più inquinata di Londra era difficile da trovare.
Le quattro occupanti di uno scompartimento a caso si alzarono e cominciarono a raccogliere le loro cose, ed ecco che bauli, gabbiette e borsa piene di libri volarono fino fuori nel corridoio, rischiando di uccidere sul colpo la vecchia strega del carrello delle vivande.
Quando il baule di Emily finì sui piedi di Venus, la bionda urlò con tutto il fiato che aveva in gola, facendo sobbalzare le sue amiche, tranne la proprietaria di quell'arma impropria che si accorse di un piccolo pezzo di pergamena uscito dal suo baule. Senza farsi vedere lo prese e disse alle ragazze che andava in bagno.
'Sì ma sbrigati, altrimenti resti sul treno' le urlò dietrò Elyon.
Raggiunti i bagni Emy ci si chiuse dentro e, con il cuore che batteva impazzito e le mani che tremavano, aprì il foglietto e lesse il contenuto.

    Cara Mimi,
credo di averto sorpresa con questa lettera privata, ma dovevo dirti un paio di cose che non volevo leggesse anche Harry.
A dire la verità non dovrei nemmeno pensare a quello che sto scrivendo, ma appena ti ho visto nella stamberga strillante, con i tuoi occhi espressivi, i capelli di seta e le labbra fatte per baciare, ho sentito un duplice pugno allo stomaco.
    Ti ho sempre voluto bene Mimi, fin da quando Lily ci ha annunciato che ti portava in grembo con lo stesso sorriso che mi hai rivolto l'altra sera.
Ma credo che il mio bene non sia quello che un genitore, un padrino dovrebbe provare per la sua figlioccia.
    Forza Azkaban mi ha fatto più male di quello che credevo, come posso pensare che una ragazza meravigliosa come te possa provare qualcosa per un ricercato che ha il doppio dei tuoi anni? Ma forse il luccichio nei tuoi occhi mi ha confuso.
    Scusa per la confessione di un povero pazzo, non era questo che volevo scriverti ma la mia mano è partita da sola.
Bada ad Harry, avvertimi se sogna qualsiasi cosa e non metterti nei guai.
                            Ti voglio bene principessa
                                Sirius

Una goccia salata bagnò la lettera, piccole lacrime scorrevano sulla guance arrossate di Emy senza che lei potesse farci niente.
Amore. Ecco cos'era quella cosa che le faceva saltare il cuore in gola ogni volta che ripensava a lui.
Si alzò di scatto, decisa a mandare una lettera appena arrivata a casa dei suoi zii per rispondere a Sirius, per dirgli che ormai il suo cuore era completamente, irrimediabilmente suo. Si asciugò le lacrime ed uscì dal bagno per raggiungere il suo scompartimento, dove trovò Venus e Iris a litigare per un qualche motivo a lei sconosciuto.
Non si preoccupò neppure di chiederlo a Elyon, quelle due litigavano per un nonnulla.
Finalmente il treno cominciò a rallentare e frenare e si diressero tutte verso l'uscita, ancora con le deliziose voci squillanti in sottofondo.
Il mezzo si fermò nello stesso istante in cui Venus le chiese 'Em, ho ragione io o questa maledetta Gryffindor?'
Emily grugnì e, preso il baule in una mano e la gabbietta nell'altra, saltò giù dal treno incurante della domanda con un balzo che fece miagolare di protesta la povera Eos, sballottata nello spazio ristretto del ballatoio di ferro.
"Emmy, sono qui" la chiamò Harry, situato proprio di fronte a lei con Hermione, Ron e la famiglia Weasley. Molly stava davanti a tutti con le braccia aperte, pronta ad accogliere i suoi sei pargoli e i rispettivi amici, affianco a lei Arthur con un sorriso cordiale sul volto gentile che salutava Fred e George, scesi prima di tutti gli altri.
Dietro i genitori c'era Bill, bello come Emily ricordava e forse anche di più. Solo quando Venus le picchiettò un dito sulla spalla si accorse di essersi fermata ad ammirarlo.
"Allora Miss Potter, sei pronta per affrontare una nuova storia d'amore con il bel primogenito di casa Weasley, oppure vuoi restare sola soletta?" chiese con un sorrisino malizioso stampato in volto.
"Piantala Malfoy, sono confusa al massimo. Quindi per adesso non farò nulla, tranne chiedere spiegazioni" Bugia, di disse Emily, ma non poteva continuare ad avere questa sorta di non rapporto con Bill. Quindi marciò dritta verso Molly, tenendo però lo sguardo fisso su Bill, che in quel momento stava abbracciando Ginny ma teneva gli occhi blu fissi nei suoi.
"Emily, diventi ogni giorno più bella. Mi domando come fai a non ridurti con la faccia stravolta e le occhiaie pesanti, come Iris ogni volta che torna a casa" disse mentre la stritolava in un abbraccio formidabile.
Emily si chiese se era il caso di dire alla signora Weasley che la maggiore delle sue due figlie femmine scorrazzava di notte per il castello, in cerca di stanze buie con il suo fidanzato a cercare di farla diventare nonna... No, forse era meglio se taceva. Tra l'altro, il suddetto ragazzo stava esplorando la cavità orale di Iris con perizia, sotto le occhiatacce di papà Weasley e dei fratelli gelosi.
"Non lo so Molly, sarà qualcosa di genetico" sparò lì, sperando che abboccasse. Forse qualcuno lassù l'aveva ascoltata perchè Molly la strinse un'ultima volta e dopo andò a strapazzare di coccole gli altri, lasciando però Emily e Bill soli a fronteggiarsi in silenzio.
"Bill" disse con voce gracchiante. Il rosso le fece un cenno col capo e si girò per andare a salutare gli altri fratelli ma la mora gli afferrò il braccio obbligandolo a fermarsi. Di nuovo le iridi verdi si incatenarono in quelle blu lasciando entrambi senza parole. Poi, schiarendosi la gola, Emy parlò "Bill, è da quando ti conosco che mi hai sempre trattato malissimo, con una freddezza che non avevo visto nemmeno tra i miei parenti e non ho mai capito il perchè... Cioè, almeno fino all'agosto scorso, quando Iris mi ha spiegato il motivo del tuo essere scostante" A questa affermazione il suo interlocutore impallidì ma non scappò, anzi, fu lui a confermarle il perchè.
"Credo di essermi innamorato di te fin dal primo istante in cui ti ho vista, orgogliosa e combattiva durante lo Smistamento. Però quattro anni erano tanti allora e io ho dovuto ricorrere all'unico metodo che conoscevo per tenerti alla larga: trattarti male, ma credimi, non stavo bene neppure io..."
"E confermo quello che ha detto Iris allora: sei un idiota patentato! Io era cotta di te, almeno fino a quando non mi sono messa con Oliver ma tu sei stato il mio primo amore... Chi non poteva innamorarsi di te, il prefetto impeccabile e bello come un dio? Solo che oramai è troppo tardi, sia per te che per me e mi dispiace tantissimo" sussurrò alla fine Emily, una lacrima solitaria che, birichina, scese a tradimento sulla gota arrossata.
Bill gliela asciugò con un dito "Lo so Emy, e dispiace anche a me... Spero che si posso costruire un rapporto di amicizia, almeno"
Emily sorrise, un sorriso che le illuminò tutto il viso e annuì vigorosamente "Certo Bill" e gli saltò al collo per abbracciarlo. Sentì le braccia muscolose del rosso stringerle la vita e il suo sorriso si accentuò ma quando incrociò gli sguardi delle sue tre amiche scosse il capo, per informarle che non c'era stato il colpo di scena che loro tanto aspettavano.
Anche da quella distanza, Emily vide le facce tristi che fecero Venus e Iris, Elyon fu comprensiva come al suo solito. Come ci riuscisse dopo la delusione che aveva subito, era un mistero per tutti.
Si stacco un po' a malincuore dalla stretta di Bill e raggiunse Harry che stava parlando con il signor Weasley. Gli mise un braccio intorno alle spalle e gli scompigliò i capelli già arruffati, tanto per toccarlo e fargli sentire la sua vicinanza. Harry doveva aver sofferto molto nelle ultime settimane e lei non se n'era accorta, quindi doveva farsi perdonare standogli il più vicina possibile.
Quando sentì una mano posarsi sulla sua spalla e un vago sentore di fumo e fragole, Emily non si girò neanche per rispondere. "Malfoy, non è successo niente di quello che pensi tu. Piuttosto, non è il tuo caro paparino quello che sta avanzando con aria disgustata?" e indicò col mento una figura che procedeva con passo fluido ed elegante.
Lucius Malfoy teneva gli occhi azzurri fissi sulla sua primogenita, abbracciata a quella dannata Potter e in mezzo ai sudici Weasley.
"Hai visto tua figlia? In mezzo a quei babbanofili e mezzosangue" disse con ribrezzo alla moglie che veniva dietro di lui. Narcissa Black Malfoy storse il grazioso nasino, non per le compagnie della figlia ma per le idee ristrette del consorte. "Lucius, ti prego, non vediamo i nostri figli da Natale, non rovinare questo momento con le tue sciocche convinzioni!" sibilò la donna, le cui labbra si aprirono in un sorriso quando vide i suoi tre ragazzi venirle incontro.
Tese le braccia ai due figli e alla nipote e li strinse brevemente, accarezzando loro i capelli facendo così vergognare Draco, che si guardava in giro per assicurarsi che nessuno avesse visto quel gesto, specialmente una persona.
"Mi chiedo come abbia fatto una donna come Narcissa Black ad aver sposato un demonio come Malfoy senior" domandò Emily a Iris. Stavano osservando le effusioni, pacate ma piene di sentimento, che la signora Malfoy rivolgeva a Elyon.
Iris scrollò le spalle, non sapendo che rispondere. In effetti aveva colpito anche lei la diversità dei due coniugi, ma sapeva anche che l'amore era cieco: bastava guardare lei e Cedric. Uno serio e prefetto, lei casinista e sempre nei guai con le sue compagne di disavventure, cioè Emily e Venus.
"Oh no" esclamò Emily fissando un punto davanti a lei. Iris seguì quello sguardo e vide i Dursley al gran completo, fermi all'entrata della stazione con facce guardinghe.
"Dobbiamo andare rossa" continuò Emily abbracciando l'amica " Harry, muovi quel tuo culo secco e andiamo. Ci sono gli aguzzini!" urlò in direzione del fratello.
I fratelli Potter salutarono tutti i loro amici, vennero stritolati di nuovo dalla signora Weasley e vennero finalmente rilasciati per tornare a 'casa'.
"Ce li ho davanti da neanche cinque minuti e già non li sopporto più" bisbigliò Harry . Emily gli strinse brevemente la mano, dandogli conforto "Dai Harry, pensa che a inizio agosto andremo alla Coppa del Mondo di Quidditch. Non ti entusiasma la cosa?" disse con gli occhi che sfavillavano.
Harry sorrise a quarantadue denti, spingendo il carrello dei bagagli con tanta energia che finì dritto contro Dudley.
"Cominciamo bene" sussurrò a bassissima voce Emy.
Il faccione di zio Vernon diventò cremisi dalla rabbia, ma per paura dell'opinione della gente, non disse niente e storse solo le labbra.
"Andiamo" poi lo zio notò la lettera che Harry teneva ancora in mano "Che cos'è quella roba? Se è un altro modulo da firmare, non se ne..."
"No" rispose Harry allegro "E' una lettera del nostro padrino, mio e di Emy"
"Padrino?" farfugliò zio Vernon, mentre zia Petunia, Rose e Dudley si guardavano attoniti "Non avete un padrino.."
"Sì invece! Era il migliore amico di mamma e papà. E' stato condannato per omicidio, ma è fuggito dalla prigione dei maghi e ora è latitante. Comunque Vuole tenersi in contatto con noi,per sapere cosa ci succede ed essere sicuro che siamo felici" disse al settimo cielo il Bambino Sopravissuto, la sorella che ridacchiava come una pazza per le espressioni di puro panico che si erano dipinte sulle facce dei loro amati parenti.
Guardandosi negli identici occhi verdi e sorridendo felici, Emily e Harry Potter spinsero i rispettivi carrelli all'uscita, con Edvige finalmente libera dalla gabbietta che volava davanti a loro, Eos che miagolava forte nascosta nella borsa di pelle della padroncina, verso quella che prometteva essere un'estate molto migliore delle precedenti.*

°°°°°°°°

Ragazze, ho un magone assurdo... Siamo arrivate alla fine. Ancora non riesco a crederci che questa storia sia piaciuta a tutte voi, mi sembra un sogno... Spero che il finale sia degno delle vostre aspettative e credo proprio che entro un paio di mesetti arriverà il seguito, sempre che il blocco non mi colga!
julietta, kithiara, baby emma, Glo88, evanescense88, irene!!, sheila, amy, Fede.... Grazie mille per avermi sostenuta con le vostre bellissime recensioni, mi avete dato tanta gioia!
Grazie mille.
Vale, Rita, Cla... Voi siete le mie stelle, senza di voi perderei la strada... Grazie di esistere e di sopportarmi.
Vi voglio un bene dell'anima ragazze.
Un grosso bacio e spero a presto
Serena

*Finale preso direttamentee da 'Il Prigioniero di Azkaban', mi sembrava più adatto
   
 
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